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Autore: katyjolinar    02/02/2015    0 recensioni
La vita di un vichingo è scandita da alcune tradizioni che segnano il passaggio da un momento a un altro del proprio percorso. E tutti sono tenuti a rispettare queste tradizioni, anche i ragazzi di Berk.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Moccicoso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La settimana passò lenta, tra allenamenti e preparativi per la Festa.
Hiccup cercava di mantenere la mente lucida, ma da quando era entrato nel Consiglio di Berk era diventato impossibile, viste le cose che era venuto a sapere. Era nervoso, e non riusciva sempre a nasconderlo, tanto che quasi picchiò Testa di Tufo dopo una delle solite sue imprese masochiste, calmandosi appena in tempo, perché sapeva che non era da lui fare una cosa del genere, e non voleva che gli altri sapessero del tormento dei suoi demoni interiori.
Astrid sembrava quella di sempre, ma anche lei non faceva altro che pensare a ciò che sarebbe successo dalla settimana successiva in poi. Il fatto di diventare la moglie di Moccicoso non la entusiasmava, ma erano promessi, e lei doveva accettarlo senza fiatare. Ogni sera prendeva il vestito che avrebbe usato quella estate per sposarsi, lo guardava, magari ricuciva alcune parti rovinate, e lo rimetteva via, come se quel rito potesse esorcizzare quel senso di vuoto che sentiva nel cuore.
La Festa del Disgelo arrivò. Hiccup si svegliò che era già parecchio nervoso, e faticò non poco ad allacciarsi la protesi, talmente tremava. Quella sera, dopo che fossero conclusi i Giochi a cui partecipavano i berkiani più giovani, il Consiglio avrebbe reso noti i nomi dei promessi, e lui sapeva che non ce l'avrebbe fatta a sentire quel nome, non affiancato a quello di suo cugino.
Il fatidico giorno arrivò. A Berk tutti erano allegri, giovani e adulti, pronti per festeggiare l'arrivo della primavera. In ogni angolo i ragazzini si dedicavano agli ultimi allenamenti prima delle competizioni, da soli o con i loro draghi, cercando di emulare le gesta dei loro idoli, i Cavalieri di Berk.
Hiccup camminava per le vie, in direzione dell'Arena, a testa bassa, e sembrava essere l'unico dell'isola a non essere contagiato da quel l'ondata di felicità. Zoppicava in silenzio, con una mano posata sul collo di Sdentato, ignorando tutti.
Si fermò sugli spalti, nella zona riservata ai Cavalieri, e si sedette, mentre il Furia Buia si accucciava tranquillo dietro di lui. Per fortuna non era ancora arrivato nessuno dei suoi compagni di squadra, così da potersi preparare psicologicamente a sentire le loro battute e, soprattutto, avere accanto Astrid e Moccicoso.
Ma non si fecero attendere. Pochi minuti dopo Arrivò Astrid, con Tempestosa, e si sistemò accanto all'amico, senza guardarlo negli occhi. Hiccup si voltò verso di lei, poggiandole una mano sulla spalla.
"Astrid, per favore, pensaci bene." sussurrò "Sei davvero sicura di volerlo?"
"Hiccup, basta!" ringhiò la ragazza "Non capisco perché sei così ostinato. Perché ce l'hai tanto contro le nostre tradizioni?"
"Perché non sono giuste." insistette il castano "Non è giusto obbligare qualcuno a sposare una persona che non si ama, l'ho già detto e lo ripeto!"
"Sono leggi vichinghe." spiegò lei "E ogni vichingo che si rispetti è tenuto a osservarle."
Hiccup sospirò. Quella ragazza era davvero testarda, anche quando ne andava della sua libertà restava una convinta sostenitrice delle assurde leggi vichinghe. Stava per replicare, quando vennero raggiunti dagli altri e la conversazione dovette interrompersi.
Moccicoso si sedette accanto al cugino, e stava per fare una delle sue solite avances ad Astrid, ma un'occhiataccia del castano, una di quelle che gli riservava spesso negli ultimi giorni, che potevano tagliare una pietra talmente erano affilate, lo zittì. A quanto pareva, a Hiccup essere ammesso nel Consiglio di Berk aveva fatto male, molto male.
Finalmente anche Stoick prese il suo posto al palco d'onore, e diede inizio ai giochi, ponendo fine alle baruffe tra i giovani, che si concentrarono sulle varie competizioni.
I giochi durarono per l'intera giornata e, finalmente, a sera vennero premiati i vincitori delle varie categorie. Terminata tale cerimonia, l'intero Consiglio di Berk venne chiamato sul palco, per la consueta Nomina degli Sposi, come veniva chiamata dai paesani.
Hiccup si alzò, raggiungendo il resto del gruppo e affiancando il padre, che chiese il silenzio e guardò il pubblico, con aria solenne.
"Carissimi amici!" disse, con voce alta, in modo da farsi sentire da tutti "Come sapete, ora dovremo rivelare i nomi delle coppie che si sposeranno quest'anno. Ma prima vorrei fare una comunicazione, anche se credo che la voce sia già girata: vi annuncio che mio figlio, in quanto capo della nostra Accademia, è entrato, qualche giorno fa, a far parte del Consiglio cittadino." ci fu un lungo applauso, che l'uomo calmò alzando la mano e riprendendo la parola "Per cui, oggi, sarà lui a leggere dalla pergamena ufficiale i nomi dei ragazzi che quest'anno si uniranno in matrimonio."
"Papà, ti prego, no..." si lamentò il ragazzo, a bassa voce, ma Stoick lo spinse in avanti, mentre Stizzabifolco gli mise la pergamena tra le mani.
Non aveva scelta, doveva leggere quei nomi. Si guardò intorno, aprendo il foglio, e fece un respiro profondo, esitando, poi si decise e parlò.
"Secondo le leggi dettate dal nostro popolo," enunciò, a voce alta, ma tremante "questi sono i nomi della coppia che quest'anno si unirà in matrimonio." fece una pausa, respirando profondamente, per farsi forza, e riprese a leggere "Astrid Camicazi Hofferdittr, detta Astrid Hofferson." Astrid si alzò, senza tradire alcuna emozione, e raggiunse il palco. Hiccup le lanciò l'ennesima occhiata eloquente, che la ragazza ignorò "È pro... promessa e si unirà in matrimonio entro la fine dell'estate con... con... Moccicoso Jorgen Jorgenson Terzo."
Ci fu un improvviso silenzio, tutti restarono in attesa. Ci volle qualche secondo per realizzare la cosa, poi Moccicoso lanciò un urlo incredulo e felice, dal suo angolo, prima di correre sul palco e, senza pensarci due volte, abbracciare Astrid in modo possessivo, e la ragazza lo lasciò fare, mentre il resto dell'arena applaudiva.
Hiccup li guardò per qualche secondo, prima di restituire la pergamena e allontanarsi, uscendo dall'Arena a testa bassa, insieme a Sdentato. Non aveva per niente voglia di festeggiare, quel giorno.
   
 
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