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Autore: chobit13    02/02/2015    0 recensioni
Un uomo e una ragazza si incontrano in un sogno, è amore a prima vista. Ma è solo un sogno o in parte realtà. Un giorno il destino li farà incontrare e questo li stimolerà a cercarsi. Quando finalmente si troveranno dovranno decidere se è amore o solo un'infatuazione. Ma ci sarà una strega ad ostacolare il loro cammino.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Aurora
 
A volte in metro c’è un silenzio che non ti impedisce di pensare; continuavo a pensare a Perla e al Demone cieco.
Più passava il tempo e più mi preoccupavo, dovevo raccontare tutto ad Ashir appena svegli, sarei stata più tranquilla.
Mentre si aprono le porte della metro noto tra la folla un giovane indiano in piedi davanti al treno, aveva gli occhi chiusi e stava lì immobile; sono rimasta a fissarlo per qualche secondo finchè non ha aperto gli occhi facendomi sobbalzare.
Aveva occhi color del ghiaccio, sembravano quasi trasparenti o fatti di vetro; quando si sono chiuse le porte ha voltato la testa verso di me e mi ha guardata con i suoi occhi vitrei, ho sentito un brivido percorrermi la schiena e ho sentito una voce nella testa.
“Aurora…sei già mia…”
Quando il treno si è mosso ho spostato lo sguardo verso su un’altra finestra per non perderlo di vista, ma in un attimo era sparito.
Feci qualche passo indietro, voltai la testa a destra e a sinistra con il cuore che batteva forte.
Mi voltai per cercare un posto a sedere ma appena lo feci mi trovai davanti lo stesso indiano dagli occhi vitrei.
Prima che potessi fare qualunque cosa mi posò una mano davanti agli occhi.
Non un urlo…non un movimento…solo il buio…e poi più niente.
 
Ashir
 
L’ora di pranzo è quasi finita e Aurora ancora non si è fatta vedere, la chiamo ma non risponde.
Devo ritornare a lavoro ma stasera andrò alla pasticceria.
Mentre mi dirigo a lavoro incrocio un ragazzo indiano, quando mi passa vicino guarda verso di me con occhi di ghiaccio e un brivido gelido mi attraversa la schiena.
Ci voltiamo insieme e ci troviamo faccia a faccia, io sono quasi spaventato dai suoi occhi e, intanto, sento una voce.
“…lei è mia…”
Una persona passa davanti al ragazzo che poco dopo sparisce davanti ai miei occhi.
Mi chiedo che cosa sta succedendo.
 
Arrivo davanti alla pasticceria, non c’è molta gente, sta per chiudere.
Quando entro incontro una delle dipendenti.
“Scusami…c’è una ragazza di nome Aurora? Capelli neri, non molto alta…”
“Oh, tu devi essere quello che doveva incontrare a pranzo, vero?”
“Ehm, si.”
“Resta qui, vado a chiamarla.”
La guardo andare via e all’improvviso sento qualcuno dietro di me che mi osserva.
Dopo un po’ vedo comparire Aurora con uno strano sorriso.
“Ciao Ashir! Scusa se non ti ho avvertito.”
Supera il bancone e mi abbraccia, io ricambio ma non appena la tocco vengo attraversato da un brivido, è fredda come se fosse appena uscita da una piscina ghiacciata.
“Che cosa è successo? Come mai non sei più venuta?”
Lei mi guarda e noto che è molto pallida.
“Non mi sono sentita bene in metro così sono tornata al negozio. Mi dispiace ancora.”
“Non importa, l’importante è che tu stia bene.”
Lei mi sorride ma sento che c’è qualcosa di strano.
“Che ne dici se ti accompagno a casa.”
“Ok! Vado a cambiarmi. Ti ho fatto una torta per farmi perdonare.”
 
Entriamo in casa sua e continuo a sentire brividi di freddo, Aurora invece si comporta come se niente fosse, quasi in modo meccanico.
“Aurora. Vado un secondo in bagno.”
Lei mi guarda con un sorriso che mi sembra sempre più forzato.
“Ok. Fa pure.”
Entro nel bagno e mi chiudo dietro la porta.
E’ qui che stamattina ci siamo tenuti stretti e ci siamo baciati, eppure adesso sembra un’altra persona, come se fosse posseduta…
“Magari è proprio posseduta!”
Una voce interrompe i miei pensieri, mi guardo in giro cercando qualcuno o qualcosa, ma non vedo niente.
“Se vuoi vedermi devi chiudere gli occhi.”
Chiudo gli occhi e davanti a me si materializza una giovane donna dai capelli rossi vestita di nero.
“Non aver paura, Ashir. Sono tua amica.”
“Chi sei?”
Lei si avvicina a me e vengo catturato dai suoi occhi color smeraldo.
“Mi chiamo Perla e sono una strega nera, guardiana della notte e dei sogni. Vi ho osservato per molto tempo, tu e Aurora siete l’unione di due stelle, era destino che vi ritrovaste. Ma pare che qualcuno non sia d’accordo.”
“Che vuoi dire?”
“L’ho detto ad Aurora ieri notte.”
“Cosa le hai detto?”
“Non te ne ha parlato? Non ti ha detto niente neanche di me? Questo vuol dire che ancora non si fida.”
“Che vuoi dire?”
“Ieri notte le ho parlato e le ho detto che voi due siete in grave pericolo. Era solo questione di tempo prima che lui vi trovasse.”
“Chi?”
“Il Demone cieco! E’ un semi-dio della tua religione che non approva la vostra unione. Temo che si sia impossessato della mente di Aurora.”
“Come fai a dirlo?”
“Non riesco ad entrare nella sua mente come faccio con te adesso. Quel demone la sta tenendo prigioniera.”
“Perché fa questo? Che cosa vuole?”
“Vuole Aurora.”
“Perché?”
“Perché è quello che vuoi tu. Devi salvarla.”
“Ma non so come fare.”
“Ci sarò io accanto a te.”
Apro gli occhi e lei non è più davanti a me.
“Non aver paura.”
Mi dirigo in cucina dove Aurora sta tagliando la torta che si è portata dal negozio.
“Sembra buona.”
Aurora si gira e mi sorride.
“Lo è! L’ho fatta con le mie mani!”
Mette due fette su dei piattini e si siede, decido di sedermi anch’io.
“Che cosa ti è successo in metro?”
“Te l’ho detto. Non mi sono sentita bene.”
“E che cosa hai avuto?”
“Mal di testa.”
“Non mi hai avvertito.”
“Scusami. Non mi è venuto in mente di avvertirti.”
“A chiunque sarebbe venuto in mente.”
Comincia a perdere il sorriso.
“Aurora mi avrebbe avvertito subito. Ma a te non è venuto in mente. Non è vero,demone?”
Uno sguardo cupo si insinua nei suoi occhi.
“Come fai a dirlo? La conosci appena.”
“Non appena lo incontrata mi è sembrato di conoscerla da tutta la vita, e forse è proprio per questo che ora riesco a vederti!”
Riprende a sorridere, ma stavolta un sorriso maligno.
“A quanto pare mi hai scoperto.”
“Che cosa vuoi da Aurora?”
“Non potrò mai accettare ciò che dicono le stelle, non potrò mai accettare questa unione, e poi lei è debole. Un’ottima preda.”
“Ti ordino di lasciarla andare, adesso!”
Lai si alza in piedi e i suoi occhi diventano completamente neri.
“Tu mi stai ordinando?”
Pieno di rabbia mi alzo anch’io.
“Voglio che lasci in pace Aurora! Voglio che tu esca dalla sua mente all’istante!”
“Io sono il semi-dio Andhaka, il Demone cieco. E Aurora ora è mia!”
Le prendo con forza le braccia e la trascino contro di me e schiaccio le mie labbra contro le sue nella speranza di riportarla in sé.
Ma all’improvviso la sento tremare così forte che crolla tra le mie braccia.
“Ashir…ai..u..ta…mi…”
“Aurora!”
La distendo a terra, appoggio l’orecchio al suo petto e sento il cuore battere all’impazzata.
Quando la guardo trema ancora più forte e ha gettato gli occhi all’indietro, dalla bocca perde sangue, do un’occhiata, si stava mordendo la lingua.
“Aurora!”
Cerco di farla stare ferma bloccando le gambe, intanto prendo il cellulare e chiamo il 911.
“Pronto! Mi serve aiuto! La mia ragazza sta male, credo stia avendo una crisi! Vi prego fate in fretta!”
Ero davvero spaventato adesso.
“Mantieni la calma, Ashir! Andrà tutto bene!”
La voce di Perla mi rassicura, non potevo far altro che aspettare e sperare.
  
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