Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Hayhey    02/02/2015    5 recensioni
«Rosie!»
«Sco’!» urlò Rose correndo verso un ragazzo biondo platino con un sorriso enorme sul volto, specchio di quello dell’altro. Ebbene sì, Scorpius Malfoy e Rose Weasley erano migliori amici da un giorno non ben definito di undici anni fa. [...]Scorpius era –come diceva Rose- un distributore di abbracci: ne avevi bisogno e bastava chiedere per essere stretti in una morsa forte e rassicurante.
I due ragazzi si strinsero come se non si vedessero da una vita e infatti per tutta l’estate non erano riusciti a vedersi, a causa delle vacanze di entrambi, prima una poi l’altro. [...]
Sentirono un fischio acuto e si fiondarono tutti verso il treno per non perderlo e per trovare i posti vuoti e vicini. Quando furono nel vagone si sporsero e salutarono i rispettivi genitori e parenti, Ron e Draco si guardavano un po’ schifati pensando all’assurdo motivo per cui i loro figli fossero migliori amici [...].

Dal capitolo 2
Speciale 1- James e Selene
Speciale 2- Lysander e Arya
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 3- Astronomia
 
Tre ragazze, Corvonero –a giudicare dallo stemma sulle divise-, stavano correndo per i corridoi di Hogwarts, con le borse che cadevano dalle loro spalle e i mantelli che pendevano da un lato, sgualciti. Una di loro inciampò anche ad un certo punto, trascinando con sè le altre due. Queste ragazze erano Rose –era lei ad inciampare quando correva-, Arya e Selene, in ritardo per la lezione di Trasfigurazione con i Tassi; non riuscivano ad immaginare la vergogna che avrebbero provato davanti alla famosa occhiata-alla-Granitt e per questo cercavano di fare il più in fretta possibile.
Dovevano essersi perse troppo a leggere come al solito, ma lo avevano fatto perchè dovevano inaugurare bene l’anno scolastico nuovo con delle nuove letture, dei nuovi mondi che le avrebbero accompagnate senza abbandonarle.
Entrarono di corsa nell’aula di Trasfigurazione, tirarono un sospiro di sollievo nel non vedere la professoressa e si sedettero nel loro banco da tre, prima fila, lato sinistro, verso le finestre che davano sul parco della scuola.
Salutarono i compagni Tassorosso e iniziarono a parlare con la loro amica Alice, figlia del professor Paciock di Erbologia; la ragazza era molto piccolina, sia di statura che di corporatura, era molto semplice –capelli castani e lisci, occhi castani-, ma aveva quell’aria amorevole che ti faceva capire subito che era chi di più fedele potessi aspettarti –non per niente era a Tassorosso-.
Suo fratello Frank era il migliore amico di James, era colui che fermava le sue cavolate ma anche chi lo accompagnava quando il maggiore dei Potter riusciva a convincerlo con le sue “arti persuasive” –convinto lui, convinti tutti-.
Per sfortuna della popolazione erano nella stessa casa e quindi spesso perdevano punti insieme... che poi erano recuperati grazie all’intelligenza di Frank e dalla bravura di James sul campo da Quidditch.
Le ragazze stavano proprio parlando di loro quando la professoressa entrò nella classe e fece zittire gli studenti con una solo occhiata.
«Buongiorno e bentornati ragazzi» disse col suo fare imperioso –non per niente era la preside.
«Buongiorno professoressa McGranitt» risposero in coro gli alunni.
«Quest’oggi faremo un rapido ripasso del programma dell’anno passato e poi ritirerò i compiti delle vacanze.
«Bene, qualcuno da dirmi qual’è stato il primo argomento affrontato al quinto anno?»
Rispose un Tassorosso e la professoressa lo scrisse con un colpo di bacchetta sulla lavagna; continuarono a ripetere tutto ciò che avevano fatto per un’ora, in quella seguente ripassarono con le bacchette e, vedendo i risultati più che buoni, la preside si disse soddisfatta e per compito diede solo un ripasso generale, ritirò i temi che c’erano per compito con un Accio e li lasciò liberi.
Gli studenti uscirono, contenti –i Tassi- che le lezioni del primo giorno fossero finite ed ognuno prese una direzione diversa.
Arya continuava a blaterare initerrotamente su quanto fosse bella Trasfigurazione insieme a Lysander, mentre Rose, Sel e Alice la guardavano con un sorrisino ironico e un po’ malizioso alla vista di quei due così vicini e decisero di lasciarli soli, allontanandosi per andare in Biblioteca e ripassare il programma come aveva detto loro la McGranitt.
Ad un certo punto Arya si accorse di essere sola con Lys e arrossì di botto, seguita da un Lys imbarazzato come non mai –anche lui se ne era accorto- e si zittirono insieme, guardando da altre parti che non fossero i rispettivi occhi.
«T-ti a-andrebbe di ripassare con me in Sala Co-comune?» balbettò il biondo.
«C-certo...» rispose –sempre balbettando- la castana.
Si avviarono allora verso la Torre, cercando di fare un po’ di conversazione che non prevedesse imbarazzo e, dopo alcuni esperimenti falliti, ci riuscirono e lo fecero anche mentre ripassavano Trasfigurazione, confrontandosi sui vari argomenti.
 
Dopo due ore buone di studio le ragazze che erano in Biblioteca chiusero i libri e appoggiarono la testa sull’enorme tavolo, spargendo i capelli che si erano sciolte, tutt’intorno.
«Ragazze io vado che devo portare i libri in Sala Comune prima di cena» disse con voce assonnata Alice. Si alzò e si trascinò fuori dal portone, verso i sotterranei.
«Andiamo anche noi? Io devo andare a controllare Hugo al campo da Quidditch, vieni con me?»
«Va bene, andiamo». Anche Selene e Rose si alzarono e, dopo aver portato i libri alla Torre di Corvonero, si recarono al campo, dove i Grifondoro si stavano allenando, volteggiando in aria.
Le Corvonero salirono i gradoni e si sedettero dagli spalti, nel punto più alto in modo da seguire meglio l’allenamento.
Un certo Potter si era accorto delle due e ora cercava di trovare il Boccino nel minor tempo possibile, per poter poi scendere verso di loro a parlare con la sua cuginetta preferita, ovviamente. La sua squadra stava andando abbastanza bene, aveva iniziato subito gli allenamenti per la prima partita contro i Tassi e, anche se all’inizio erano un po’ infuriati, i suoi compagni avevano accettato per poter vincere da subito il campionato.
James era il Cercatore, come suo padre, Hugo era uno dei battitori –insieme a Lily-, i gemelli Nicholas e Angeline Bell erano due dei cacciatori, quarto anno, insieme a Rupert Cornhorn e il portiere era Michael Gilbert, settimo anno.
Quando l’allenamento finì e il capitano permise ai giocatori di entrare nello spogliatoio, Selene e Rose videro questi volare verso di loro. Rose sorrise, contenta di vederlo, e Sel cercò di essere tranquilla, riuscendoci quasi.
«Ehilà, ragazze! Come va?»
«Buon pomeriggio cugino! Tutto a posto, ci manca solo la lezione di Astronomia questa sera e non vedo l’ora! Ha fatto il bravo Hugo?»
«Sì Rose, dovresti lasciarlo un po’ in pace poverino... Ha solo un anno in meno di te!»
«Sì, ma-»
«Niente ma, Rose! Lo sai che lo controllo io, come controllo mia sorella, non c’è bisogno di essere in due!»
«Va bene... Dopotutto sei tu il cugino maggiore. Giusto Sel?» e si girò verso l’amica sorridendole con una punta di malignità negli occhi.
«Eh? Sì sì! Cioè, no, cioè, sì... Ah, ma che vuoi?» esclamò presa alla provvista la castana, arrossendo per la figuraccia fatta.
«Ehi Rose trattala bene! Che ti ha fatto?» James era un po’ arrabbiato, poi sorrise all’amica di sua cugina e le porse una Cioccorana che aveva in tasca. «Tieni, per calmarti» le sorrise dolce. «Adesso devo andare, ciao ciao ragazze!»
Rose lo guardava soddisfatta mentre si allontanava, poi si girò verso Selene con un sorrisino.
«Lo sai che James non dà mai a nessuno i suoi dolci?» detto questo, si girò e si avviò verso la Sala Grande per la cena, seguita da una Selene rossa come non mai.
 
Dopo cena le ragazze con Louis, Lys, Scorpius e Albus andarono alla torre e attesero l’arrivo della professoressa Sinistra –la nipote- e intanto si posizionarono dai loro telescopi.
Rose e Scorpius erano come al solito vicini e la ragazza era già persa tra le stelle che le illuminavano gli occhi, osservati con tenerezza dal suo migliore amico che la avvicinò.
«Sempre amante delle stelle, eh?» le disse con la sua solita dolcezza.
«Ovvio» rispose con tranquillità la rossa.
Le stelle erano ciò che li legava –oltre alla neve-, spesso nelle sere estive salivano sul tetto della casa in cui erano per poterle osservare insieme in silenzio, quel silenzio che amavano. Stavano seduti vicini, spalla contro spalla, con le mani che si sfioravano, con la testa di Rose che si appoggiava a Scorpius che le lasciava il solito bacio sui capelli per poi tornare ad alzare la testa verso quella coperta blu puntellata di bianco che li sovrastava.
Astronomia era un modo per poter avere quei momenti anche a scuola e per questo erano stati molto fortunati ad avere la lezione insieme anche quest’anno, dato che non si erano visti durante l’estate. Era ovviamente la materia preferita di entrambi.
La professoressa arrivò e mise ognuno alla sua posizione.
«Cercate la costellazione dello Scorpione, disegnatela sulla pergamena e per la prossima volta voglio un tema su di essa di venticinque centimetri» diretta e concisa, era così Rumiel Sinistra.
I due migliori amici si guardarono con un sorrisino per poi girarsi verso i rispettivi cannocchiali e puntarli esattamente dove sapevano si trovasse la costellazione che rappresentava il nome del Serpeverde. In quella costellazione i due amici avevano visto una volta una stella, piccola ma luminosa, chiamata Antares, e avevano deciso che era la stella di Rose, in modo che i due fossero sempre uniti, in ogni circostanza.
Fecero il loro lavoro e dato che finirono prima di tutti, iniziarono a scrivere il tema, nominando le stelle che facevano parte della costellazione, fra cui Shaula e Antares, le principali.
«Ehi Sco’, lo finiamo insieme domani il tema?»
Non poteva farle domanda più bella «Certo Rosie, Biblioteca?»
«Ovvio» sorrise la Corvonero.

MY CORNER^^
Ehilà gente!
Scusate il ritardo, ma la scorsa settimana non sono riuscita a scrivere niente e ho scritto tutto oggi che sono rimasta a casa da scuola XD
Scusa Arya se non te l'ho mandato, ma non potevo aspettare ^^
Scusate eventuali errori, dato che non ho riletto e grazie come al solito per tutte le preferite/seguite/ricordate/recensioni! Alla prossima, vostra,
hayhey^^
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Hayhey