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Autore: Dragneel_Natsu    02/02/2015    1 recensioni
Una storia ambientata in un mondo completamente fantastico in cui nevica in continuazione. I due protagonisti, Frebi e Ful, si troveranno stranamente assieme a vivere una breve ma significativa avventura che cambierà le loro vite.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti miei cari lettori <3 (?) Eccomi qui come promesso a stressar... deliziarvi con un altro "Meraviglioso" capitolo di questa storia XD. Spero possa piacere, e che qualcuno possa aiutarmi a migliorare. Grazie mille dell'attenzione ^^ (se qualcosa della storia non vi fosse chiaro, potete scrivermi un messaggio privato ^^)


COME LA NEVE CHE CADE DAL CIELO
cap 5 il mondo muore
Ero qui solo da qualche ora ma tutti si erano mostrati molto gentili nei miei confronti. Mi avevano fatto mangiare, lavare e vestire. Avevo pregato con loro, parlato con loro... Ma questo non sopprimeva la mia malinconia.
Mi trovavo nella mia stanza, che condividevo con il mio...potrei definirlo salvatore?
"Allora, come ti trovi qui?" Lui era, oltre che mezzo nudo, tranquillamente sdraiato sul letto, e mi osservava appoggiando la parte centrale della testa sul materasso, senza preoccuparsi di scombinare la sua lunga chioma, per poter guardare dove altrimenti il suo sguardo non sarebbe potuto arrivare. Io invece ero seduto sulla base del letto, vestito più che pesante, con una gamba che penzolava sopra al pavimento e l'altra incrociata davanti a me.
"Sì... Grazie davvero di tutto. Sei stato molto gentile ad invitarmi qui senza chiedermi nulla in cambio... Non so cosa avrei potuto fare senza di te"
Osservavo il soffitto, cercando di non pensare a cosa avessi perso. 
Dovevo essere forte, lei avrebbe voluto questo.
I miei pensieri furono interrotti dalla voce di Frebi, che prontamente rispose alla mia affermazione detta senza troppe riflessioni.
"Chi ha detto che non voglio nulla in cambio?" 
Stavo per rivolgergli uno sguardo interrogativo quando fui preso e buttato nel centro del letto. Le braccia mi furono bloccate e lui si sedette sul mio addome, lasciando che le gambe aperte si appoggiassero ai suoi lati.
"Ma che... LASCIAMI!"
Avvicinò il suo viso fino ad arrivare MOLTO vicino al mio.
Impiantai i miei occhi nei suoi viola... Mi ricordavano quelli di Heyma... 
Per un attimo smisi di dimenarmi e di provare a reagire.
Cosa mi era saltato in testa quando avevo accettato di andare con lui? Cosa pensavo sarebbe potuto succedere? Sono davvero un ingenuo. 
Scoppiai a paingere in silenzio, senza più fare nulla. Mi sentivo distrutto, stanco, ferito ed usato.
Perché stava accadendo tutto questo? Avevo fatto qualcosa di male in un'altra vita?
Allontanò la sua testa dalla mia, e mi fissò un attimo con un leggero sguardo di pietà. Provava pena per me?
Mi abbracciò molto forte, sorprendendomi e facendomi sobbalzare il cuore.
"Lei è morta serena, sai? Ci teneva a te e voleva solo il meglio. Prima che tu me lo chieda... Io sono uno dei profeti, oguno di noi è in grado di vedere le casualità degli eventi ciclici di questi mondo. Io vedo chi morirà. La sognai. 
Morì con un sorriso. 
Mentre dormivi ti abbracciava e carezzava i capelli. Sapeva che ormai era giunta la sua ora, e quindi ti disse di non essere triste, e soprattutto di non avere più paura. D'ora in poi lei veglierà sempre su di te".
Non è difficile immaginare quale fu la mia reazione alle sue iniziali parole.
Ma quando sentii la fine...
"Questo non mi consola... Lei non c'è più..."
Scoppiai di nuovo in lacrime... ma questa volta non silenziosamente come poco prima.
Mi strinse molto più forte, iniziando a sussurrarmi con dolcezza.
"Ti sbagli. So quanto tutto questo ti possa far star male, ma nonostante ciò puoi star tranquillo, non ti lascerò solo. 
Non proverò più ad usare la violenza su di te, a meno che non me lo chieda tu, ovvio. E sono più che sicuro succederà a breve" Riuscii almeno a sorridere "Come sei presuntuoso"
Scherzai mostrando un viso allegro, nonostante le lacrime.
CI mettemmo l'uno seduto di fianco all'altro, nessuno dei due parlava o provava a guardare l'altro. Entrambi vittime dei propri pensieri.
Ad un certo punto mi abbracciò di nuovo... Non so il perché ora aveva completamente cambiato atteggiamento, ma ovviamente non mi dispiacque.
Stranamente mi ricordava lei. Quella sua dolce altezza quasi opprimente, quel suo viso gelido sorridente, questo suo caldo abbraccio angosciante, questo suo cercare di farmi star bene... Non potei che ricambiare il suo abbraccio.
Stava forse cercando di usarmi? Non me ne importava. Forse lo stavo usando anch'io... Stavo male, soffrivo, e lui mi ricordava mia madre, mi faceva stare bene... ed io sfruttavo tutto questo. Ciò mi rendeva una cattiva persona?
"Sai che tra pochi giorni sarà natale vero? Dimmi, cosa vorresti per regalo?"
Fui sorpreso da questa sua improvvisa domanda.
"Ad essere sinceri... ora vorrei solo poter tornare a casa" 
Mi rispose con un viso solare.
"Ora è il caso di andare a letto, non credi? Cambiati pure davanti a me, non mi dai fastidio" Mi fece un ghigno alquanto preoccupante.
Mi alzai di corsa ed andai in bagno.
Il pigiama che mi era stato messo a disposizione era alquanto leggero e mi stavo pressappoco ibernando, oltre a tremare come una foglia.
Quando rientrai nella stanza, questa fu pervasa dal "dolce" suono del battito dei miei denti.
Il gelido vent'enne era rimasto solo in boxer, non so se di proposito o se dormisse proprio così, sdraiato sul letto come se si dovesse mettere in posa per qualche servizio fotografico. Mi fissava con quel suo viso da bastardo, ed io cercai di ignorarlo, sedendomi dall'altra parte del letto. 
Perché non ci sono coperte???
"M-mi spieghi p-perché dovrei dormire con t-te?" la mia voce era rotta dal rumore dello stridere dei miei denti gli uni contro gli altri.
Mi avvinghiò da dietro, appoggiando la sua testa sulla mia spalla, cingendomi con le gambe la vita e con le braccia il petto.
"Vorresti dirmi che ti dispiace? Certo che ti rendo davvero nervoso" Mi soffiò su un orecchio, facendomi rabbrividire più di quanto non stessi già facendo.
"VAI DALLA TUA PARTE DEL LETTO!" divenni completamente rosso e rigido.
"Veramente questo letto è TUTTO mio, sei tu l'intruso qui" 
Mi liberai dalla sua non troppo serrata presa, alzandomi in piedi.
"Allora dormirò per terra!" ero talmente in imbarazzo che non potevo fare a meno di gridare.
"Non fare l'idiota" Mi prese e mi scaraventò (non molto dolcemente) dall'altra parte del letto.

Stavo congelando... 
"N-non" Facevo fatica a parlare dato il continuo battere della mia mandibola "A-avresti u-u-u-u-una c-copertina?"
Mi guardo stranito manco fossi un alieno "Mh? Ma ci sono solo 4°C, in genere metto qualcosa solo quando scende sotto ai -20°C"
"COSA?!?!?" questo pazzo mi voleva morto!
Frugò in un cassetto del comodino e mi lanciò un lenzuolo. Appena lo presi al volo mi si era già avvicinato l'affascinante albino, che mi diede un caldo e veloce bacio sulle labbra. Mi pietrificai.
"Beh, questo era il mio bacio della buonanotte" e detto questo si sdraiò.
Io feci lo stesso un po' titubante, troppo in imbarazzo per parlare.
Stavo congelandomene tranquillo quando mi sentii stringere dal mio perverso coinquilino. Al principio stavo per incazzarmi... Ma poi sentii un enorme caldo avvolgermi... Questo ragazzo era come una stufetta ambulante!
Percepivo il suo caldo fiato sul mio collo, la sua pelle liscia sfiorarmi la schiena. Il melodico suono del suo respiro mi cullava, facendomi rilassare. E finalmente era passato il freddo.
"Lei ti manca?" mi chiese improvvisamente.
"Mancarmi? Lei è qui con me" Ovvio che mi mancava... Ma lui riusciva a farmi stare meglio, e non volevo farlo preoccupare. 
Chiusi infine gli occhi, deciso a dormire.

Fui svegliato in malo modo. Qualcuno gridava, ma non capivo bene... ero ancora stordito dal sonno. Fui sollevato di peso... avvolto ancora nella leggera coperta in cui mi trovavo, e portato fuori dall'abazia di corsa. Quando fummo fuori... vidi la terra in un'ampia area avanti a noi sparire, assieme alla mia nuova casa. 
Mi ripresi del tutto.
"Che diavolo succede?" La persona che mi aveva portato fuori, alias Frebi, non mi diede risposta.
Mi osservai attorno... C'eravamo io, Frebi, Zanca... e qualche altro supersiste riuscito ad uscire in tempo... cos'era successo?
"Zanca sei un idiota! Saresti dovuto andare a dormire prima! Avresti previsto questo disastro!!!" urlò... come fino ad ora non avevo mai sentito.
"Non voglio rimproveri da..." Gli tirò un pugno, senza preoccuparsi di rischiare di farmi cadere.
"E' morta un sacco di gente!!!" gridò di nuovo, e questa volta mi spaventai.
"C-che è-è s-successo?" il ragazzo che ancora mi portava tra le sue braccia mi fissò per qualche istante, per poi calmarsi.
"Tutti i giorni a quest'ora nasce un nuovo pezzo di mondo, al prezzo di un altro che scompare divorato dal vuoto. Ecco cos'è successo a questo luogo. Quell'idiota! Avrebbe dovuto prevederlo! Perché non sei andato a letto prima???" Gli gridò di nuovo.
"Smettila!!! Non farlo sentire più in colpa di come si sentirà già ora! Io so cosa si prova, anche se non è direttamente colpa sua... avrebbe potuto salvare quelle vite... anch'io ci sono passato...
Quindi ora smettila! Chi è morto è morto! Non si può più tornare indietro! Farlo stare male credi che serva?!?" Mentre pronunciavo queste stesse parole, arrabbiandomi, scoppiai a piangere. Lei... lei è morta... e non tornerà più.
Frebi mi fissò sorpreso dalla mia reazione, poi spostò lo sguardo sull'altro profeta.
"Hai ragione, si è già punito da solo. Non passerà giorno senza che la sua anima si logori al ricordo dell'accaduto. E' una punizione  più che sufficiente" e detto questo si girò iniziando a camminare... Mentre Zanca... immobile, sanguinante ed a capo chino se ne stette in silenzio senza replicare, con delle lacrime che iniziarono a rigargli il viso. Mi dispiaceva per lui... ma... da una parte aveva ragione Frebi.
"D-dove stiamo andando?" Smisi di pensarci, e cercai anche di non pensare a ciò che mi faceva stare male.
Lui invece sembrava allegro... nonostante l'accaduto, infatti mi sorrise solare.
"Fidati di me" divenni leggermente rosso e distolsi lo sguardo, ovviamente dopo aver incrociato il suo.
"V-va bene... MA ORA METTIMI GIU'!" si limitò a scoppiare a ridere, continuo imperterrito per la sua strada.










Buona notte a tutti ^^ spero che il capitolo sia piaciuto.
  
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