Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |       
Autore: Ciuffettina    03/02/2015    5 recensioni
Ma che razza d’incarico! Non erano il Popolo Eletto? Chiuse gli occhi e ripensò a quell’ordine per trovare una scappatoia…
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Gabriel, Metatron, Michael, Raphael
Note: Cross-over, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Il dietro le quinte della Bibbia'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era un giorno speciale quello: un umano, ancora vivente, in Paradiso dopo secoli! Come il solito, in questi casi, Metatron giocava a fare Dio. Non che gli si potesse imputare il peccato di arroganza, per carità! Era costretto a farlo, se non l’avesse fatto lui, l’avrebbe dovuto fare un altro ma essendo lo scriba divino anche il Suo portavoce era l’angelo, anzi arcangelo, meglio qualificato, non per niente era soprannominato “la Voce di Dio”!
Chissà perché i primi umani (Adamo, Eva, Caino, Enoch) erano riusciti a parlare direttamente con Dio senza subire danni (anche se Enoch aveva avuto qualche piccolo problema), invece qualche secolo dopo si riscontrò il curioso e preoccupante fenomeno che, messi a confronto con la divina maestà, schiattavano(1), tranne alcune rarissime eccezioni. Forse era la conseguenza della loro Caduta, come l’accorciarsi dei loro anni: i primi vivevano oltre i 900 e ora solo intorno ai 100, perciò si era pensato a questo stratagemma: mandare un angelo e far credere all’umano che aveva parlato direttamente con l’Eterno, anche se ciò era avvenuto solo un paio di volte (roveto ardente e consegna dei 10 Comandamenti).
Metatron stava parlando con il profeta Ezekiel facendogli sapere che non era per niente soddisfatto di Gerusalemme, poi gridò: «Fate avvicinare quelli che devono punire la città, ognuno con la sua arma di distruzione in mano.»
Gabriel e cinque angeli distruttori entrarono dalla porta rivolta a nord; lui con un calamaio di corno da scriba, al fianco, loro con la loro arma di sterminio, e si fermarono presso l’altare di bronzo.
Metatron disse a Gabriel: «Passa in mezzo a Gerusalemme e fa’ un segno sulla fronte degli uomini che soffrono per tutte le abominazioni che si commettono.» Agli altri disse: «Seguitelo attraverso la città e colpite; il vostro occhio non abbia compassione e non usate alcuna pietà. Uccidete vecchi, giovani, vergini, bambini e donne, ma non avvicinatevi ad alcuno su cui ci sia il segno; incominciate dal mio santuario.»
Cominciamo bene…

Gabriel svolazzò invisibile in mezzo alla città, segnando quanta più gente possibile e tralasciando solo i reprobi senza alcuna speranza di redenzione.
«Sei sicuro che tutti questi meritino di essere salvati?» chiese Aph uno dei cinque angeli che lo stavano seguendo.
«Sei forse un arcangelo?» replicò Gabriel seccato da tutta la faccenda. «No, non lo sei. Esternamente non si vede ma loro soffrono dentro

Finito il giro, tornò da Metatron che stava ancora intrattenendo Ezekiel. La cosa più seccante, in questi casi, era che, se si voleva parlare con lo scriba, bisognava mettere un ginocchio a terra, chinare la testa e aspettare che si decidesse ad ascoltare il messaggio. «Ho fatto come mi hai comandato» riferì.
Probabilmente insoddisfatto dall’esiguo numero di morti, Metatron ordinò a Gabriel di farsi dare un secchio pieno di carboni ardenti e di lanciarli in testa agli israeliti, per ucciderli, e lasciare che gli eventuali superstiti fossero sterminati dai babilonesi, provocando la protesta di Michael: «Me… Signore del mondo, lascia che i buoni tra loro siano sufficienti per salvare tutti!»
«Michael, la tua Nazione ha commesso dei peccati molto gravi e devono essere tutti puniti.»

Ma che razza d’incarico! Non erano il Popolo Eletto? Certo, ogni tanto si davano all’idolatria ma poi tornavano sempre contriti a rivolgersi al vero Dio, anche grazie a qualche punizione divina (secoli di schiavitù, un po’ di peste, un’invasione di serpenti velenosi…) ma quello che si apprestava a fare ora Gabriel non sarebbe stato un castigo divino ma un vero genocidio.
Gabriel fissò furioso il secchio che gli era stato consegnato, ribellarsi agli ordini? Non osava farlo, non voleva essere cacciato come Lucifer e gli altri, poi se non l’avesse fatto lui, avrebbero affidato l’incarico a qualcun altro, tuttavia…
Chiuse gli occhi e ripensò a quell’ordine per trovare una scappatoia… ma sì! Si fregò le mani soddisfatto.

*****

Racconto ispirato ai capitoli 9 e 10 del “Libro di Ezekiel”
Secondo il Talmud (Yoma 77a) l’uomo vestito di lino del libro di Ezechiele, sarebbe l’arcangelo Gabriel.
1) Idea tratta dal film “Dogma”
Non uccidetemi, il problema è che nei capitoli 9 e 10 del Libro di Ezechiele e nello Yoma 77a ci sono davvero questi ordini.
Come farà il nostro arcangelo a obbedire agli ordini senza obbedire?
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Ciuffettina