Teatro e Musical > Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo
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Autore: Juliet_Shome    03/02/2015    1 recensioni
"D'accordo allora se è così...." dice avvicinadosi a Giulia da dietro e accarezzandogli le braccia. "non ti dispiace se io..." continuò il ragazzo stuzzicando Giulia, immediatamente la ragazza lo interuppe dicendo che era tardi e se ne doveva andare. Allora Luca capì che era abbastanza diede un bacio sulla guancia a Giulia e le disse: "Buona notte bellissima stella, le tue compagne su in cielo ti stanno aspettando per brillare su Verona." Giulia rimase sbalordita dalle parole del giovane:"Luca, non ti ho mai sentito parlare così..." , "C'è una prima volta per tutto no?" disse allontanandosi Luca verso la finestra....
è una storia d'amore,d'amicizia,di passione,di odio e di follia in contesto moderno con personaggi uno differente dall'altro ispirati all'opera del momento di David Zard:"Romeo e Giulietta-Ama e cambia il mondo"! Spero vi piaccia! :D
XoXo Xj
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 8
 
"Luca" sussurrò al ragazzo che velocemente sorridendo le rispose:"Si,dimmi!", "Io Luca...Io...", "si tu cosa??" la incitò Luca.

Giulia rimase a fissarlo mordendosi il labbro inferiore,chiuse gli occhi e prese due respiri profondi,poi lo guardò negli occhi "Luca" riprese decisa, "Io volevo chiederti una cosa...".
Luca non la lasciò continuare e cominciò a dire:"Se vuoi chiedermi perché non ti tratto piú come prima, ti rispondo subito:siamo grandi e io devo crescere,tu ti sposerai e...",
"No,no!" lo interruppe con un sorriso enorme sulle labbra, "Cioè cosa intendi?" chiese confuso.

"Abbiamo annullato il matrimonio... Non volevamo entrambi." affermò soddisfatta, "Davvero?!" esclamò sorridendo ,"E mio Zio lo sa'?! Di certo tuo padre non sarà rimasto molto felice della vostra scelta...", "No infatti...".

Anche Luca era nipote del presidente, Giulia se ne era dimenticata. Il padre lo avrebbe accettato sicuramente e lei lo amava,allora cos'altro aspettare?!

Mentre Giulia era immersa nel suo mondo, Alessandra la ragazza dell'altra sezione si avvicinò ai loro posti e sorridendo porse a Luca un anello che di solito lui portava sul medio della mano destra, conversavano e sorridevano come se si conoscessero e purtroppo era così. Giulia guardò la scena senza capire ciò che stava accadendo. Appena Alessandra si allontanò Giulia fissò Luca che metteva l'anello al suo posto, quando se ne accorse alzò lo sguardo.
"Che c'é?" chiese il ragazzo senza capire "Come 'che c'é'?! Perché aveva il tuo anello?" cercò di buttarla sul ridere anche se dentro di lei la gelosia la stava corrodendo.

"Ieri siamo stati insieme... " disse soltanto come se avesse paura di sbagliare la risposta di un quiz, " Ah okay." affermò velocemente mentre sentiva gli occhi bruciare e gonfiarsi; davanti alle sue pupille si era formato uno strato di lacrime che non gli permettevano di vedere il panorama che stava fissando per evitare lo sguardo del ragazzo che non azzardò a dire nient'altro.

Finalmente erano arrivati, Giulia non voleva spiegazioni già stava soffrendo abbastanza così si affrettò a prendere la sua borsa e a scendere evitandolo; anche Luca in se stava soffrendo e avrebbe voluto spiegare tutto alla ragazza,ma aveva paura .

"Giù, cos'hai?" , "Niente non ti preoccupare Davide!" rispose sforzandosi di sorridere, il ragazzo se ne accorse e le lanciò un occhiata di rimprovero ,"Davvero!" affermò Giulia cercando di passarci sopra. "Vieni quì!" Disse stringendola tra le sue braccia, "È per Luca vero?" Sussurrò,
Giulia non disse niente ma il ragazzo dalla sola espressione del viso capì che era il tasto dolente.

"Non ci pensare,goditi il week-end!" e gli diede un bacio sulla fronte prima di allontanarsi anche lui con Riccardo.
Luca se ne stava in disparte a fissare lo schermo di quel cellulare, cosa stesse guardando solamente lui lo poteva sapere;

"Mi ha delusa, non me lo sarei mai aspettata da lui...era tutto troppo bello... il mio ex ragazzo ora sta' con la mia servitrice,il ragazzo che mi piace é stato con la ragazza del Trentino ... altro che sfortuna!!"pensava Giulia mentre seguiva i professori che li stavano guidando all'albergo nel quale avrebbero alloggiato.

Appena raggiunse la sua stanza si stese sul letto , "oh Dio, Rischi di farmi impazzire! Dammi una risposta...Ti prego!" Sospirò, "Cosa devo fare? Eppure,credevo di agire per il meglio...ed invece sono caduta lo stesso nel mare...".

Prese il cellulare e mise la playlist con ordine casuale appena schiacciò play le note di Maps dei Maroon 5 arrivavano in lei attraverso le cuffiette con il volume al massimo, mentre l'ascoltava le lacrime cominciavano a scendere calde sui lati del viso; eppure quella canzone così allegra la faceva pensare a Luca e tutto ciò che stava accadendo.

La mappa che portava a lui qual'era? E cosa poteva fare?,niente poteva fare proprio come diceva la canzone.
Si alzo e aprì il borsone, in quel momento si accorse che aveva portato con se la felpa che Luca gli aveva dato il giorno che si erano dichiarati amore reciproco; in quel momento l'avrebbe solamente voluta strappare , ma invece no, la strinse al petto e dopo averci pensato molto se la mise, infondo le stava anche bene:
Il grigio donava ad entrambi.

In quel momento squillò il cellulare che era sul letto, Giulia si buttò letteralmente su quest'ultimo per prenderlo e per la fretta di rispondere non vide neanche chi era.
"Pronto?" , "Sei una bastarda!" Disse una voce femminile apparentemente alterata dall'altra parte del telefono , la ragazza ne rimase colpita nel riconoscere di chi fosse.
 
 "Che c'è? Non mi rispondi?!" continuò la voce , "Silvia ti prego, posso spiegare" supplicò, "Ma cosa vuoi spiegare?! Io pensavo che oltre Nicolò ci fosse qualcosa in più che ci legava...ma evidentemente mi sbagliavo!" Tuonò Silvia, "Non è vero! Io per te ci sono sempre stata, come te ci sei stava per me! Ma non me la sentivo di dirti di Luca e della storia con Nicolò...", "ma perché no? Ti avrei aiutata..." cominciò a calmarsi e forse anche a piangere così come Giulia.
 "Ti prego Silvia, perdonami! Ti giuro che quando torno recupero tutto!! Ti voglio bene Amica." , "Anche io Amica!" .

Queste furono le ultime parole che le ragazze si scambiarono prima che qualcuno da fuori la porta cominciò a chiamarla: "Giulia apri per favore! Voglio parlarti!" Diceva, la ragazza si avvicinò appena riconobbe la voce,"No Luca! Troppo tardi..." rispose lei in lacrime accasciandosi sulla porta come per cercarlo ma tenendo le distanze, dall'altra parte della porta il ragazzo teneva le mani e il capo contro quella barriera che li separava come per cercare un contatto fisico che Giulia non gli avrebbe mai permesso data la situazione.

"Okay, non aprire, ma per lo meno ascoltami!" Tentò, "Non voglio sapere niente! Non ti pare che mi hai già fatto capire abbastanza?!";
Giulia riusciva a sentire il suo respiro attraverso la porta, e in quel momento gli rivennero alla mente quei giorni delle scuole superiori quando lui era un playboy;erano migliori amici e lui faceva morire d'invidia ragazzi e ragazze abbracciandola in classe,in quei momenti riusciva a sentire il suo cuore e appunto i suoi respiri sentendosi protetta tra le sue braccia.

"Giulia" riprese , "Io ti amo dalla prima volta che ti ho visto! Non avrei mai fatto quello che stai pensando tu! Ti prego ascoltami..." .
In quel momento la ragazza sentì il cuore fermarsi e il sangue gelarsi, quelle parole dette non erano molto leggere e non avevano per niente l'aria di essere false, non sapeva che fare a questo punto. Perché continuare a far soffrire entrambi?


Nel frattempo nel Cuore di Verona Gianluca si recò a casa della zia in cerca di Giulia dopo aver ricevuto la notizia che non era più promessa a nessun uomo per cercare finalmente di conquistarla; ma rimase deluso nel sapere dalle servitrici che era in viaggio, ma qualcosa in lui cambiò appena vide la donna che lo crebbe e lo fece diventare l'uomo di 25 anni che é oggi.

I capelli sembravano più rossi mentre il viso maturo e candido di Barbara era più affascinante del solito tanto da provocar brividi in tutto il corpo del ragazzo. Cosa stava accadendo? Improvvisamente desiderava sua Zia.

"Zia,Buongiorno! Come stai?" disse felice mentre gli andava in contro, "Bene,grazie Caro!" Rispose la donna mentre Gianluca le baciava mano come fosse una donzella da conquistar; "Oggi sei davvero bella!", "Oh ma grazie! Piuttosto dimmi:cosa ti serve? Tutti questi complimenti non sono del tuo solito!", "Niente Zia! Dico solo la verità!" , disse avvicinandosi all'orecchio della donna sussurrando.
"Dov'é Zio Enrico?" Si ricompose, "Anche lui é in viaggio, per l'azienda..." sospirò .

"Perfetto" pensò tra sé Gianluca,  "Posso portarti a cena fuori questa sera?" propose, "No, grazie... ma preferisco restare in casa con Isabella e Carla che nonostante l'assenza dei miei cari si sono offerte di restare. Se vuoi puoi dormire qui anche tu, puoi stare nella stanza degli ospiti al piano di sopra,io resterò qui nell'ufficio di mio marito. Ora se vuoi perdonarmi io devo andare, resta pure qui. Se ti serve qualcosa chiedi pure a Carla." Disse e se andò lasciando solo e deluso il nipote che nel frattempo escogitava un piano.



Il tramonto si stava per far vedere e gli insegnanti avevano richiamato tutti gli alunni per una visita nel castello di Villafranca vicino al quale si trovava il vigneto e l'azienda vinicola che avrebbero visitato nei giorni seguenti. Ormai Giulia non aveva scelta doveva uscire per forza dalla stanza così si preparò lasciandosi la felpa per ripararsi dal freddo e scese anche lei nella hall con i suoi compagni.

Luca appena la vide cercò di avvicinarsi alla ragazza ma Davide fu' più veloce di lui e si strinse a Giulia.
 "Quindi mi hai perdonato per l'altra volta?" Sorrise, "Si" ricambiò, e continuarono a parlare per molto mentre Luca continuava a fissarli aspettando il suo 'turno', a lui si avvicinò Nicolò che quasi sussurrando disse:"Vedi come fa'?
Gli piace passare da un fiore all'altro... stai attento Luca, fidati di me.
É una ragazza viziata, abituata ad avere tutti ai suoi piedi.", "No! Ti sbagli, lei non è così." Rispose deciso;
"Sei sicuro di ciò che dici?? Io le mie informazioni le terrei per buone... In bocca al lupo!" ,disse prima di andarsene lasciando al ragazzo una nuova immagine di Giulia che sinceramente ancora non aveva visto e alla quale non credeva.

Ma per esserne sicuro doveva sperimentarlo lui stesso.
Allora non aspettò più e cominciò ad avvicinarsi notò che indossava la sua felpa che gli regalò quel giorno che non scorderà mai, "Allora per lei sono davvero qualcosa" pensò, e sentì dentro lo stomaco una sensazione strana che continuava verso il cuore.

"Giulia devo parlarti" disse una volta vicino "da soli." Guardò Davide che la stava ancora abbracciando.
Giulia rimase lì immobile con lo sguardo rivolto verso il basso con espressione arrabbiata e triste, "Allora, cosa devi dirmi?" Disse ad un certo punto tenendo sempre lo sguardo basso.
"Guardami negli occhi" disse alzandogli il viso con la mano e portando gli sguardi allo stesso livello. Anche senza parlare gli occhi riuscivano a comunicare perfettamente.

“Ti voglio spiegare" affermò deciso, Giulia non disse niente e Luca lo prese come un via così cominciò:
"Ieri sono stato con Francesca perché...prendo ripetizioni d'inglese."
Giulia a queste parole sorrise, "ma davvero per questo?!" , "si! però mi vergognavo a dirtelo...".

"Ma dai! a me potevi dirlo, lo sai che di me ti puoi fidare...per questa sciocchezza sono stata male!" Disse cambiando umore; " anche io..." disse quasi sussurrando avvicinandosi alla giovane.

"Ragazzi!!! Dobbiamo partire!" cominciò ad urlare ripetutamente una delle docenti, così tutti furono costretti a dirigersi di nuovo verso il pullman compresi i due ragazzi che si abbracciavano dirigendosi ai loro posti.

L'atmosfera dal mattino era cambiata radicalmente ora si respirava pace; finalmente il viaggio poteva cominciare.

Arrivati al palazzo Scagliero di Villafranca fecero una visita molto dettagliata poi i ragazzi vennero lasciati liberi, ognuno sceglieva la stanza da voler vedere di nuovo,chi girava a vuoto,chi era affascinato da ogni singola cosa mentre alcuni erano apparentemente annoiati.

"Giulia,guarda questo ritratto!" Urlò quasi il ragazzo osservando uno dei tanti quadri che si trovavano nel corridoio al secondo piano che nessuno aveva scelto di rivedere tranne loro due.
"Si e quindi?" Chiese Giulia senza capire osservando il dipinto che raffigurava una giovane vestita in rosso , "La ragazza! Ti somiglia molto! Non trovi?".

La ragazza si avvicinò di più al quadro e guardò meglio, quando notò la somiglianza negli occhi e nella bocca si quasi spaventò, "Chi é la ragazza raffigurata?!" Chiese rimanendo a fissare la giovane in rosso, "Non saprei...provo a vedere se sulla guida c'é scritto qualcosa!" disse iniziando a sfogliare le pagine.
"Magari ho discendenze Scagliere!" ," Io direi dalla Casata dei Capuleti!" disse Luca informandosi sul quadro, "É un quadro del 1568 e rappresenta Giulietta Capuleti, questo dipinto fu realizzato dal pittore di corte dopo la tragica morte della ragazza comandato dal Principe Bartolomeo." Lesse, "Ti hanno mai detto se Giulietta era tua parente?" Chiese il ragazzo , "Bhé...mai, ma tutto può essere possibile visto che siamo di Verona!" Rispose, e ridendo si riunirono al gruppo.

La notte arrivò ben presto e tutti i ragazzi sotto ordine dei professori dovettero rientrare nelle proprie stanze.
Davide si stava preparando per dormire mentre pensava a qualcosa per conquistare Giulia "In fondo la speranza é l'ultima a morire" disse tra sé, poi guardò verso Riccardo che era il suo compagno di stanza in cerca di consiglio ma ovviamente stava parlando con Silvia, così si mise a dormire con la speranza di sognare la soluzione.

Nel frattempo,in qualche stanza più in là Nicolò che stava parlando con Isabella fù interrotto da una visita inaspettata.
"Nicolò, perché oggi mi hai detto una cosa del genere su Giulia?!" , "Perché é la verità! Luca,tu ancora non lo hai capito com'é, fidati di me, ci conosciamo da tempo." disse il ragazzo cercando di convincere Luca a non fidarsi di Giulia, ma ovviamente lui non voleva crederci, era troppo innamorato.

Continuarono per molto a discutere e la conversazione terminò solamente quando entrò Andrea,il compagno di stanza e classe di Nicolò.
"Io la amo!" Disse prima di andarsene definitivamente, come fosse una minaccia.


SpazioAutrice:Salve a tutte belle ragazze!!! Eccoci finalmente con l'ottavo capitolo! Spero che non sia deludente, in tal caso recupererò con il 9! ahahah a presto!!
XoXo Xj


P.S. passate nella mia page Juliet_Shomè vi lascio il link ;)
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