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Autore: EsseTi    30/11/2008    0 recensioni
Cosa penserà James nel corso di una notte mentre il pericolo della morte incombe sulla moglie e sul figlio di pochi mesi?una one-shot per immaginarlo..!
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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James Potter sta seduto da solo in salotto, guarda il camino con le sue fiamme che danzano veloci. Sospira: si è appena fatta notte, sono le due del mattino di una sera di fine dicembre. Si sente in trappola: Silente ha il suo mantello del'invisibilità, di nuovo. Vorrebbe essere fuori, con il suo migliore amico, ma sa che non può. Non adesso almeno: non può permetterselo. Si alza dalla poltrona e e sale in camera da letto: guarda la culla che ingobra metà della stanza e si avvicina per guardare meglio suo figlio, di pochi mesi, che dorme beato. Ha i cpaelli tutti arruffati, lily ha provato spesso a sistemarglieli ma alla fine ha rinunciato: per non darsi per vinta dice che le paicciono di più così scompigliati. Lo sa anche lei che è una battaglia persa. Si sporge e lo guarda da vicino: il faccino angelico, gli occhi chiusi, le palpebre nascondevo quegli così belli, gli stessi occhi di cui anni prima si era innamorato. E come se un filo invisibile dirigesse i suoi movimenti, si volta a guardare la merivigliosa cratura con i capelli rossi che dorme seduta si una poltrona, con un libro di favole in mano. Istintivamente sorride: glielo aveva deto mille volte che Harry non si addormentava con quele favole, ma che servivano semplicemente a far addormentare lei. Non vuole rischiare di svegliarla, non la muove: si siede sul letto e la guarda. Così bella: sembra che la maternità le abbia regalato quel granello di bellezza che ancora la rendeva incompleta. Harry. in un secondo la vista di sua moglie diventa insostenibile. Si alza di nuovo e scende in salotto, lasciandosi andare di nuovo su quella stessa poltrona, dove Lily era soita sedersi quando il peso del pancione diventava eccesivo e, stanca, si acoccolava accanto a lui per riposare. Erano così felici allora: ignari dela vita che avebbero fatto vivere al loro primo figlio. E della vita che loro stessi avrebbero dovuto vivere. Fa scorrere il dito lungo le pieghe del tessuto e si guarda intorno: i giocattoli di Harry sono sparsi ovunque sul tappetino dove giocava, il tavolo è in ordine e nella poltrona più vicina al camino c'era ancora aperta la rivista che sua moglie stava leggendo prima di andare a mettere a letto Harry. James sentì un rumore all'esterno, qualcuno si era appena materializzato vicino la loro casa: la visione di una figura incappucciata gli balzò alla mente, corse verso al finestra spostando al tenda. Tirò un sospiro di sollievo quando vide che si trattava soltanto di una coppia di anziani che si muoveva verso casa. Si prese  a calci mentalmente per aver anche solo dubitato per un istante che uno dei suoi migliori amici, Peter Minus, il loro custode segreto, potesse averli traditi. Chiuse la tenda con forza, riportando la stanza nell'oscurità totale, rischiarata solo dalle fiamme del camino. E si chiede cosa avrebbe fatto se fossero stati davvero dei Mangiamorte: magari ci sarebbe potuto essere anche lui. Lui che voleva suo figlio, il frutto del suo amore per sua moglie, la cosa più cara che avesse. Ma isnpiegabilmetne il pensiero non corre al bambino adormentato, ma lla donna con quei cpaelli rosis e gli occhi da cerbiatto, la donna che era sicuro, per salvare suo figlio avrebbe dato al vita. La donna che aveva strappato a Severus Piton. Forse se avesse lasciato che le cose seguissero il loro corso, senza intromettersi, lasciando che lei lo odiasse...se fosse stato meno egoista..adesso lei avrebbe una vita più felice, non vivrebbe nel cstante pericolo che il mago più pericoloso del tempo potesse uccidere suo figlio e l'uomo che amava....se solo non si fosse innamorata di lui. Tutto sarebbe stato più facile. in quel momento si troverebbe accanto a un altro uomo, al fianco di quel mago tanto pericolos, dalla parte oscura, dalla parte sbagliata...almeno adesso sarebbe al sicuro. james si da una botta in testa: non riesce a credere di aver pensato di preferire vederla con un altro uomo, con Severus Piton, poi, pur di non vederla morta. Magari ce lo avrebbe avuto pure un figlio, con lui, un figlio che il Signore Oscuro avrebbe risparmiato: non come Harry. La furia si impadronisce di lui senza che potesse controlalrla: e decide di farlo, di scrivere u n testamento con cui avrebbe lasciato ogni sua fortuna a suo figlio. Prende la piuma, l'inchiostro, la pergamena e inizia a scrivere; quando finsice si stupisce di non aver lasciato nulla a nome di Lily, tutto a nome di Harry. Harry James Potter. E si maledice a voce bassa: non sa perchè, ma una aprte di lui sa già che Lily sarebbe stata nella mente di suo filio altro che un ricordo sbiadito, da ritrovare solo guardando i propri occhi allo specchio. E lo sarebbe stato anche lui.
James si alza e va a sedersi per terra, sul tappeto, prendendo in mano un giocattolo che Sirius aveva regalato a Harry: avrebbe scrito una lettera anche per lui, chiednedogli di prendersi cura di suo figlio. Ci sarebbe stata anche un'altra opzione: prendere Harry, in quel momento, e fuggire, lasciare il continente...e lasciare sua molgie. Lasciarle una lettera pregandola di andare da piton, rifarsi uan vita, perchè loor se la sarebbero cavata. Ma non lo avrebbe mai fatto: non le avrebbe mai provocato tanta sofferenza solo per qualche anno di vita in più. Che vita arebbe stata? Ma i voleva prendere in giro: era alla sua di sofferenza che stava pensando, al suo stupido egoismo. Si, era uno dei suoi peggiori difetti l'egoismo. Doveva fare qualcosa. Silente aveva il suo mantelo del'invisibilità: ma approfittando dele tenebre sarebbe stato facile dileguarsi, recuperare il mantello e lasciare il continente prima che fosse l'alba. Forse, una volta lontani, avrebbe potuto sperare in una vita normale, per sè e per suo figlio. Si massaggia le tempie e rpende una decisione. era il momento di mettere da parte l'egoismo, penare a quali fossero el cose migliori per le uniche due persone che amava. Si alza, prende un cappotto e il borsone con le cose di Harry, poggiandolo sul tappeto. Sale la piano di sopra, Lily sta ancora dormendo: e anche Harry. Si abbassa sulla culla per prenderlo ma si blocca quando sente un movimento. Si volta e vede Lily seduta, i capelli arruffati, con una mano si stropiccia gli occhi, con l'altra si stiracchia. lo vede chinato sulla culla e lo guarda interrogativa.
< James...Harry si è svegliato? >. rimane folgorato a guardarla, guardare la sua bellezza, stupirsi ancora della sua bellezza. Va verso di lei.
< No amore...lo stavo solo guardando..è bellissimo... >. Spera di riuscire a falrla riaddormentare presto, per avere ancora il tempo necessario alla sua fuga. Spera solo che Harry non decidesse dia vere fame in quel momento. La spinge verso il letto e el da un veloce bacio sulle labbra, casto, senza pretese. Respira il suo profumo e sa già che le sarebbe mancato come l'aria che respirava: ma se non se ne fosse andato, sarebbe stata lei a non respirare più. La fa sdraiare ma lei si rialza e gli cinge le salle da dietro, poggiando la testa sulla spalla di lui. I capelli rossi cadono sulla spalla di lui, ondeggiano e il loro profumo lo strodisce, facendogli perdere la concentrazione.
< Amore...c'è qualcosa che non va? >. Come avrebbe potuto mentire a quella voce così dolce che gli faceva l'unica domanda lla quale non poteva rispondere?
< ..ehm...si amore....tranquila..rimettiti a dormire..>. Ma lei non lo lascia, ormai le sue braccia sono come una morsa. Ma forse è soltanto la sesazione del colpevole roso dai sensi di colpa., perchè poco dopo lei lo lascia sorridendo. Non riesce a non voltarsi, se la trova davanti. Gli sta sorridendo.
< Ok amore..vieni a letto anche tu?>. Come vorrebbe poter dirle si,ma non può. Perchè la voc enon arriva, pechè non riesce a dirle: ti raggiungo dopo, in modo che lei possa addormentarsi e al risveglio trovare una vita migliore già spianata? Si sarebbe andato da Severus quella notte stessa, pregandolo di andare a prederla la mattina dopo: glielo avrebbe chiesto non per sè, ma per la donna che entrambi amavano. Sta per aprie bocca, per dirle di dormire, ma lei lo interrompe.
< James? ma che hai oggi? Dai vieni a letto...>. Si sporge per darle l'ultimo bacio, un altro bacio casto, ma lei gli poggia le mani sulla nuca e lo tira a sè, cercando un bacio più passionale, più spinto. E quando lo ottiene si stacca d alui, guardandolo con i suoi occhi da cerbiatta.
<..Lily amore...spostati un poco che ci mettiamo sotto le coperte..>. Tira la coperta fino a coprirli entrambi e la accoglie tra le sue braccia, chiudendo gli occhi. Con un colpo di bacchetta anima le fiamme del camino che avrebbero riscaldato al camera. Chiude gli occhi, pronto ad accolgiere il sonno. Perfetto: oltre che egoista, era anche vigliacco.

Ecco qui.Questa fan fiction è nata nel corso di un deliro notturno, un degenero sull'amore. Ho pensato che si lily e james nel libro non si fosse parlato poi tanto, e mi sono chiesta cosa potesse pensare James quando ancora la famiglia era unita e il pericolo incombeva.
beh spero che vi sia piaciuta!kiss da Sele!!

   
 
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