Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: draconisfirebolt    03/02/2015    2 recensioni
Raccolta di flashfic con gravi crisi di identità: tendono ora alla drabble e ora alla one-shot, rifiutano categoricamente un'unica classificazione.
Genere e rating specificati per ogni storia.
Scritte per i drabblevent del gruppo facebook "We are out for prompt".
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sandor Clegane, Sansa Stark
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Nothing will keep us together

Per DonnieTZ, che con questo prompt ha voluto male a entrambi i nostri cuoricini.

Prompt: double drabble su queste due immagini: http://fc03.deviantart.net/fs70/i/2013/205/c/1/i_ll_come_back_for_you_by_kallielef-d6ew3d7.jpg http://fc00.deviantart.net/fs71/i/2013/205/3/1/return_to_winterfell_by_kallielef-d6ew373.jpg

Genere: angst, malinconico, sentimentale, what if?
Rating: giallo.
Varie ed eventuali: ispirata a "Heroes" di David Bowie, di cui contiene riferimenti più o meno testuali.

639 parole. 


«Non andare!» piagnucola la bambina, aggrappandoglisi al mantello verde oliva.
«Devo, Uccellino. Un cane deve sempre seguire il proprio padrone.»
Il giovane, il volto duro per metà ridotto a un groviglio deforme di carne arsa dal fuoco, su cui ricadono selvaggiamente lunghe ciocche di capelli neri, la issa sopra un barile di birra in attesa di essere caricato su uno dei carriaggi della scorta di Re Robert. Ha un tuffo al cuore nel vederla sull’orlo del pianto, gli occhi umidi e il labbro inferiore tremolante. Nessuno, ora che ci pensa, ha mai versato per lui una lacrima che non fosse di paura. E invece la piccola, un’inconfondibile chioma fulva a ricoprire una testolina piena di sogni e ballate di fanciulle innamorate di cavalieri valorosi, ha avuto il coraggio di volergli bene.
«Ma… ma tu non sei un cane…» obietta lei, dopo una breve ma acuta riflessione.
«Un mastino è un cane.»
«Ma tu sei un UOMO!» questa conversazione la sta esasperando. Perché non vuole capire che è innamorata di lui? «Se non puoi restare, almeno portami con te. Sarò brava, promesso.»
«Aye, Uccellino, vorrei tanto poterlo fare. Ma tornerò, prima o poi.»
Alla bambina piace come la sua voce roca e ringhiosa si addolcisca quando parla con lei.
«E potrò essere la tua lady?» gliel’ha detto, finalmente! E lui sta sorridendo!
«Sarò il tuo re, e tu sarai la mia regina.» è un sorriso amaro, quello, il sorriso che accompagna una bugia, che nasconde l’impossibile. «Vieni adesso, Uccellino, guardami partire per Approdo del Re.»
 
***
 
Uno sparuto gruppo di confratelli e futuri confratelli dei Guardiani della Notte fa il suo ingresso nella Sala Grande della fortezza degli Stark: avranno ospitalità e un pasto caldo, poi il loro cammino proseguirà verso la Barriera - niente di nuovo, quindi.
Eppure, per Sansa Stark quella visita cambia tutto. Perché tra i ladri, gli stupratori, gli assassini e i fuorilegge costretti a prendere il nero, c'è Sandor Clegane, il Mastino, l'uomo a cui ha giurato il suo amore di bambina.
Né lei né lui toccano cibo, al banchetto: lei paralizzata da un'agitazione, un'ansia, un senso di anticipazione che non sa spiegarsi, lui troppo impegnato a svuotare una coppa di vino dopo l'altra.
 
«Sandor.» lo chiama, nella penombra dei corridoi di Grande Inverno.
«Uccellino.» la voce gli esce in un rantolo profondo, distorto dall'alcool. Le torce illuminano le cicatrici sul suo volto, le animano di vita propria. «Te l'avevo detto che sarei tornato, un giorno.»
«Con i Guardiani della Notte.» non è una constatazione, è un'accusa. «Un confratello in nero non può essere il re di nessuna regina, e tu avevi promesso...»
L'uomo ride, una risata dolorosa e graffiante. «Posso ancora essere il tuo re, puoi ancora essere la mia regina. Solo per un giorno, Uccellino. Da domani e per sempre sarò a congelarmi le palle su quel muro del cazzo ai confini del mondo.»
«Avevi promesso.» sibila Sansa, tornando la bambina piccata che non vuole lasciare andare il suo principe sfregiato.
Istinto animale, rabbia e odio mai sedati che si mescolano al vino rosso, denso e forte, ai capelli di lei rossi come fiamme, le sue più grandi nemiche, il suo peccato originale, e Sandor Clegane si ritrova a baciarla, un bacio senza speranza e senza futuro, una promessa non mantenuta. Si baciano come se niente potesse accadere loro, come se fossero riusciti a rubare un angolo di tempo e non lo volessero più lasciare andare.
"Solo per un giorno", pensa Sansa, aggrappandosi a quelle labbra che non toccherà mai più.
“Solo per un giorno”, pensa Sandor, e sa che la vita ha finalmente saldato ogni debito nei suoi confronti.
«Resta.» implora la ragazza, inseguendo un sogno impossibile.
«Ho ucciso mio fratello, Uccellino. Niente ci potrà tenere insieme.» sussurra il Mastino, prima di sparire nel dedalo dei corridoi di servizio di Grande Inverno.

 
  
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