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Autore: Subutai Khan    04/02/2015    1 recensioni
Fra i vari passatempi nerdici della cricca di Tekken, oltre all'inossidabile D&D, pare che ci sia un certo gioco di carte collezionabili.
E pare che una ragazzina cinese coi codini sia meno scarsa del previsto.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hwoarang, Jin Kazama, Ling Xiaoyu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Allora, è il mio turno. Stappo, pesco, calo Ancient Tomb... fammi pensare un attimo... ho uno, due, tre, bla bla bla otto mana. Tappo tre di cui due bianchi, calo Fiend Hunter e con la sua abilità d'ingresso in pila, che bersaglia il tuo Psychatog, lo sacrifico per Animal Boneyard e guadagno tre. Ciao ciao, mr. Teeth. Hai risposte, Jin-kun?”.
Lo sguardo da pesce lesso che mi restituisce mi rende molto fiera di me stessa. Era evidente che non si aspettasse da me, una neofita introdotta da poco nel magico mondo di Magic the Gathering, un trucchetto già sufficientemente complesso come questo.
“Cavolo, no che non ho risposte. Stai diventando proprio brava, scatolina” dice, un po' sconsolato e un po' orgoglioso di avere un'allieva così rapida nell'apprendimento.
Spostando lo Psychatog nella zona delle carte rimosse, però, aggiunge “Se credi di poter superare con tutta questa nonchalance il maestro, temo di doverti dare una delusione”.
Sì sì, sono tutta un fremito di paura. Brrrrrrr, Jin il mago cattivo vuole farmi la bua con i suoi giochetti di prestigio.
“Come no, come no. Intanto posso guadagnare i miei legittimi punti vita?”.
“Prego”.
Ecco. Smamma, coso brutto e peloso anche se non hai i peli.
“Tolta dalle scatole la tua creatura più pericolosa, penso di potermi accontentare in questo turno e tenere la Mother of Runes a difesa della Sfinge”.
“Stai pur tranquilla che quella pescatrice di carte a tradimento te la faccio esplodere”.
“Ti sfido”.
“Sfida accettata”.
Senza fare un ulteriore plisse pesca la sua carta, tappa tutto il suo mana specificando che prende un rosso e spara un Banefire gigantesco sulla Sfinge. Naturalmente il patchwork volante santificato dalle manine di Jin-Gitaxias mi fa pescare due. E oh, benvenuta Mindbreak Trap. Ci piaci.
“Essendo che X è nove, la magia è incounterabile e il danno non può essere prevenuto. Ehi mammina delle rune, sai che sei inutile?” ghigna, convinto di avermi messa nel sacco.
Il fesso non sa che in mano ho non una, bensì due risposte valide al suo supposto scacco matto. Ma prima, tanto per affogare nel sadico piacere dello zittirlo due volte, opto per la soluzione momentanea e con estrema calma tappo la Tomb e due isole per appoggiare Venser.
“Sì, il tuo ruttone di fuoco è impressionante. Peccato che ti torni in mano mogio mogio”.
“...”.
Attenzione signore e signori, Kazama si prende un uppercut sulla mandibola e barcolla rischiando seriamente di andare lungo e disteso. Il pubblico è in delirio.
Seduto alla mia sinistra, Hwoarang non può esimersi dal commentare: “Ullalà, qua abbiamo una campioncina che sta facendo le scarpe al super boss di noialtri. Ma state facendo una partita a Magic o sono i vostri preliminari?”. Poverino, è riuscito a stare zitto per quasi sei minuti consecutivi. Posso capire che quella sua lingua a motorino sentisse il peso dell'inattività.
“Sai bene che Magic è un gioco con una forte componente aleatoria, Corea” si difende lui, punto nel vivo.
“Alea che? Cos'è che fa aria?”.
Io e Jin ci guardiamo sconsolati, atterriti dal baratro dell'ignoranza a cui si può giungere.
“La Tomba è una gran bella carta per il doppio mana, peccato per i due danni” mi esce abbastanza sovrappensiero.
“Se più mana vuoi tappare, un po' hai da soffrire”.
“Jin, sei un guerriero e non un poeta. Evita”.
“Sigh. Hai ragione, mai stato capace di fare una rima decente”.
“Ecco. Passi il turno, visto che il tuo lato del campo è desolatamente vuoto? O vuoi provare qualche altra mossa inutile?”.
“È tua”.
Pesco una terra che metto giù. Mescolo un po' le tre carte che ho in mano per darmi un tono da pro, memore delle lunghe visioni di Brian Kibler che dimostra al mondo cosa vuol dire non saper tenere ferme le carte in mano.
Poi, dopo aver finto di pensare, piego la Sfinge e Venser di quarantacinque gradi e dichiaro l'attacco.
“Prendi?”.
“Prendo. Sono sei e scendo a cinque”.
“Sei pericolosamente basso di vita, Jin-kun”.
“Per forza, qua qualcuna è priva di spirito cavalleresco e riesce a bloccarmi un Banefire da nove”.
“Sei tu che mi hai insegnato troppo bene, scatolone”.
“Il tuo ributtarmi addosso il mio delizioso soprannome è scorretto”.
“Naaaaaaa. Sono solo fantasiosa”.
“Sì, va beh. Posso andare?”.
“Tutto tuo”.
“Ok. Pesco...”.
“...e io pesco due”.
“Grrrrrrrazie per avermelo fatto presente. Terra, tappo tutto tuttissimo e riprovo il cacchio di Banefire sulla Sfinge”.
“Mindbreak Trap. You suck”.
“Mi prendi per il culo, barattolino cinese?”.
“No. Semplicemente ho studiato il tuo mazzo e ho preso le contromisure adeguate. Brucia una parte corporea tonda e soda, per caso?”.
“Wow” se ne esce ancora Hwoarang “non so se, nei panni di Kazama, dovrei sentirmi più incazzato o eccitato per le proposte sessuali di una certa tappetta”.
“Tu non ti preoccupare, Thermos Vuoto. Abbiamo messo sul piatto una cena romantica, un dopocena romantico e una notte molto romantica”.
“Devo capire che voi due...”.
“Se vinco io sì. E sto sopra”.
“Porca eva. Ma mi viene da pensare che a questo punto potrebbe voler perdere apposta”.
“Non ne avrebbe motivo. Tutto quel romanticume, specialmente quello sotto le coperte, è assicurato comunque. La scommessa verteva su chi tiene le redini. E lo conosci il nostro maniaco del controllo, non gli piace che sia qualcun altro a gestire”.
In tutto questo Jin è rimasto muto, con la bocca spalancata. Attento che ti entra una mosca.
“Mio turno, stallone?”.
“Pffff. Tuo turno”.
“Eccellente. Allora pesco...”.
“Se riuscissi a non imitare mio zio, la mia umiliazione peserebbe un po' meno”.
“...calo terra e ti termino, attaccando con la Sfinge e Venser”.
“Non succede nulla. Prendo sei, vado a meno uno e muoio male”.
“Ancora più eccellente. Stasera da Chez Franḉois, puntuale alle otto. Paghi tu”.
“La mia vita fa schifo”.
“Ma piantala, emo Kazama. Ti fai pure una scopata stasera, cos'hai da lamentarti?”.
Grazie per averla buttata sul volgare, Hwoarang. La tua presenza è stata davvero fondamentale.

   
 
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