“Allora,
è il mio turno. Stappo,
pesco, calo Ancient Tomb... fammi pensare un attimo... ho uno, due,
tre, bla bla bla otto mana. Tappo tre di cui due bianchi, calo Fiend
Hunter e con la sua abilità d'ingresso in pila, che
bersaglia il tuo
Psychatog, lo sacrifico per Animal Boneyard e guadagno tre. Ciao
ciao, mr. Teeth. Hai risposte, Jin-kun?”.
Lo sguardo da pesce lesso che mi
restituisce mi rende molto fiera di me stessa. Era evidente che non
si aspettasse da me, una neofita introdotta da poco nel magico mondo
di Magic the Gathering, un trucchetto già sufficientemente
complesso
come questo.
“Cavolo, no che non ho risposte.
Stai diventando proprio brava, scatolina” dice, un po'
sconsolato e
un po' orgoglioso di avere un'allieva così rapida
nell'apprendimento.
Spostando lo Psychatog nella zona
delle carte rimosse, però, aggiunge “Se credi di
poter superare
con tutta questa nonchalance il maestro, temo di doverti dare una
delusione”.
Sì sì, sono tutta un fremito di
paura. Brrrrrrr, Jin il mago cattivo vuole farmi la bua con i suoi
giochetti di prestigio.
“Come no, come no. Intanto posso
guadagnare i miei legittimi punti vita?”.
“Prego”.
Ecco. Smamma, coso brutto e peloso
anche se non hai i peli.
“Tolta dalle scatole la tua
creatura più pericolosa, penso di potermi accontentare in
questo
turno e tenere la Mother of Runes a difesa della Sfinge”.
“Stai pur tranquilla che quella
pescatrice di carte a tradimento te la faccio esplodere”.
“Ti sfido”.
“Sfida accettata”.
Senza fare un ulteriore plisse pesca
la sua carta, tappa tutto il suo mana specificando che prende un
rosso e spara un Banefire gigantesco sulla Sfinge. Naturalmente il
patchwork volante santificato dalle manine di Jin-Gitaxias mi fa
pescare due. E oh, benvenuta Mindbreak Trap. Ci piaci.
“Essendo che X è nove, la magia è
incounterabile e il danno non può essere prevenuto. Ehi
mammina
delle rune, sai che sei inutile?” ghigna, convinto di avermi
messa
nel sacco.
Il fesso non sa che in mano ho non
una, bensì due risposte valide al suo supposto scacco matto.
Ma
prima, tanto per affogare nel sadico piacere dello zittirlo due
volte, opto per la soluzione momentanea e con estrema calma tappo la
Tomb e due isole per appoggiare Venser.
“Sì, il tuo ruttone di fuoco è
impressionante. Peccato che ti torni in mano mogio mogio”.
“...”.
Attenzione signore e signori, Kazama
si prende un uppercut sulla mandibola e barcolla rischiando
seriamente di andare lungo e disteso. Il pubblico è in
delirio.
Seduto alla mia sinistra, Hwoarang
non può esimersi dal commentare:
“Ullalà, qua abbiamo una
campioncina che sta facendo le scarpe al super boss di noialtri. Ma
state facendo una partita a Magic o sono i vostri
preliminari?”.
Poverino, è riuscito a stare zitto per quasi sei minuti
consecutivi.
Posso capire che quella sua lingua a motorino sentisse il peso
dell'inattività.
“Sai bene che Magic è un gioco
con una forte componente aleatoria, Corea” si difende lui,
punto
nel vivo.
“Alea che? Cos'è che fa aria?”.
Io e Jin ci guardiamo sconsolati,
atterriti dal baratro dell'ignoranza a cui si può giungere.
“La Tomba è una gran bella carta
per il doppio mana, peccato per i due danni” mi esce
abbastanza
sovrappensiero.
“Se più mana vuoi tappare, un po'
hai da soffrire”.
“Jin, sei un guerriero e non un
poeta. Evita”.
“Sigh. Hai ragione, mai stato
capace di fare una rima decente”.
“Ecco. Passi il turno, visto che
il tuo lato del campo è desolatamente vuoto? O vuoi provare
qualche
altra mossa inutile?”.
“È tua”.
Pesco una terra che
metto giù. Mescolo un po' le tre carte che ho in mano per
darmi un
tono da pro, memore delle lunghe visioni di Brian Kibler che dimostra
al mondo cosa vuol dire non saper tenere ferme le carte in mano.
Poi, dopo aver finto di
pensare, piego la Sfinge e Venser di quarantacinque gradi e dichiaro
l'attacco.
“Prendi?”.
“Prendo. Sono sei e
scendo a cinque”.
“Sei pericolosamente
basso di vita, Jin-kun”.
“Per forza, qua
qualcuna è priva di spirito cavalleresco e riesce a
bloccarmi un
Banefire da nove”.
“Sei tu che mi hai
insegnato troppo bene, scatolone”.
“Il tuo ributtarmi
addosso il mio delizioso soprannome è scorretto”.
“Naaaaaaa. Sono solo
fantasiosa”.
“Sì, va beh. Posso
andare?”.
“Tutto tuo”.
“Ok. Pesco...”.
“...e io pesco due”.
“Grrrrrrrazie per
avermelo fatto presente. Terra, tappo tutto tuttissimo e riprovo il
cacchio di Banefire sulla Sfinge”.
“Mindbreak Trap. You
suck”.
“Mi prendi per il
culo, barattolino cinese?”.
“No. Semplicemente ho
studiato il tuo mazzo e ho preso le contromisure adeguate. Brucia una
parte corporea tonda e soda, per caso?”.
“Wow” se ne esce
ancora Hwoarang “non so se, nei panni di Kazama, dovrei
sentirmi
più incazzato o eccitato per le proposte sessuali di una
certa
tappetta”.
“Tu non ti
preoccupare, Thermos Vuoto. Abbiamo messo sul piatto una cena
romantica, un dopocena romantico e una notte molto romantica”.
“Devo capire che voi
due...”.
“Se vinco io sì. E
sto sopra”.
“Porca eva. Ma mi
viene da pensare che a questo punto potrebbe voler perdere
apposta”.
“Non ne avrebbe
motivo. Tutto quel romanticume, specialmente quello sotto le coperte,
è assicurato comunque. La scommessa verteva su chi tiene le
redini.
E lo conosci il nostro maniaco del controllo, non gli piace che sia
qualcun altro a gestire”.
In tutto questo Jin è
rimasto muto, con la bocca spalancata. Attento che ti entra una
mosca.
“Mio turno,
stallone?”.
“Pffff. Tuo turno”.
“Eccellente. Allora
pesco...”.
“Se riuscissi a non
imitare mio zio, la mia umiliazione peserebbe un po' meno”.
“...calo terra e ti
termino, attaccando con la Sfinge e Venser”.
“Non succede nulla.
Prendo sei, vado a meno uno e muoio male”.
“Ancora più
eccellente. Stasera da Chez Franḉois, puntuale alle otto. Paghi
tu”.
“La mia vita fa
schifo”.
“Ma piantala, emo
Kazama. Ti fai pure una scopata stasera, cos'hai da
lamentarti?”.
Grazie per averla
buttata sul volgare, Hwoarang. La tua presenza è stata
davvero
fondamentale.