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Autore: The Writer Of The Stars    04/02/2015    1 recensioni
Esiste un regno, che si regge su un delicato equilibrio...
"... Siamo tutti collegati, nel Grande cerchio della vita ..."
E un vivace erede al trono ...
"Io sarò il leggendario Super Sayan, il Re della rupe dei re!"
Per il quale tutto è già stato programmato ...
"Un giorno, voi due vi sposerete!"
Ma un subdolo inganno, cambierà per sempre il destino di Vegeta ...
"Che cosa hai fatto? Scappa lontano, e non tornare mai più ..."
In esilio, farà nuove amicizie ...
"Hakuna Matata, sembra quasi poesia ..."
E crescerà lontano da casa ...
Fino a quando ...
"Bulma ..." "Vegeta?"
Un incontro arrivato dal passato, gli darà la forza per ritrovare le sue radici ...
"Tu sei il Re ..." "Bulma te l'ho già detto, non sono io il Re. Freezer è il Re."
"Ma chi sei?!" "LA domanda è chi sei tu ..."
E troverà il suo posto ...
"Ricordati chi sei ..."
Nel Cerchio della Vita ...
"Ehi, dove stai andando?"
"Sto tornando a casa!"
A vent'anni dall'uscita del capolavoro Disney "Il Re Leone", una long AU senza pretese su questa meraviglia. una rivisitazione Disney, con i nostri amati personaggi di Dragon Ball ... ;)
Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Che cosa?!”

“M – maestà, dice sul serio? Voglio dire, io …”

“Yamcha osi contraddire un ordine della tua regina?” lo interruppe subito Rosicheena, scrutandolo con fare serio e duro. Yamcha infatti sapeva cosa significasse dover fare da “baby sitter” a quelle due pesti; diventare pazzi. Ma d’altro canto, non poteva certo disobbedire ad un  ordine della regina, e anche se in misura minore del proprio consorte, quella donna riusciva ad incutergli davvero timore. Deglutì perciò rumorosamente, prima di annuire dinanzi alla regina.

“Ovviamente no, maestà. L – li sorveglierò io …” balbettò tremante. Rosicheena annuì, distendendo un poco il viso.

“Molto bene, conto su di te. Non perderli mai di vista …”
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“Allora, mi vuoi dire qual è questo posto segreto?” bisbigliò Bulma. Nonostante le lamentele, i due bambini erano stati costretti ad accettare il fatto che Yamcha seguisse loro ovunque, quell’oggi. Così adesso i due piccoli Sayan camminavano per le vie affollate del regno parlottando fra di loro, mentre Yamcha proseguiva dinanzi ad essi, ad un metro di distanza circa.  Vegeta si guardò bene intorno, notando solamente occhiate d’ammirazione e gente che dispensava inchini e saluti formali nel vederlo passare, perché nonostante il suo carattere particolare, tutti adoravano quel piccolo Principe dagli occhi sempre corrucciati e seri. Accertatosi che anche Yamcha non avrebbe potuto sentirli, impegnato com’era a lanciare occhiate maliziose ad alcune ragazze lì intorno, si decise a parlare.

“Il Cimitero delle astronavi …” bisbigliò, attento a non farsi sentire da altri. A quelle parole, il viso di Bulma  si illuminò di sorpresa.

“Wow!” esclamò a voce un po’ troppo alta, tanto che alcuni passanti la guardarono per un attimo, curiosi.

“Shh!” l’ammonì subito Vegeta, facendole segno di abbassare la voce. “Yamcha …” sussurrò poi, additando l’uomo che camminava dinanzi a loro.

“Come facciamo a sbarazzarci di lui?” chiese Bulma, mentre Vegeta borbottò qualcosa riguardo al fatto che doveva ancora escogitare un piano. In quel momento, Yamcha si voltò un poco indietro, e scoprendo i due bambini parlottare in modo tanto affiatato, sorrise soddisfatto.

“Oh, ma guardatevi voi due, piccoli semi d’amore che germogliano nelle terre Sayan … i vostri genitori saranno entusiasti …” disse fiero, costringendo i due bambini a prestargli attenzione. I piccoli intanto, lo guardarono confusi, non capendo cosa quel decerebrato stesse dicendo.

“Oltretutto poi, voi due siete promessi …” aggiunse con tono solenne. A quelle parole, i due bambini si scambiarono un’occhiata confusa.

“Siamo che cosa?” chiese infatti Vegeta, a nome di entrambi.

“Promessi, impegnati … fidanzati!” esclamò Yamcha sorridendo un poco. Ma questo non bastò a spiegare ai due bambini cosa stesse dicendo. Anzi, li confuse ancora di più.

“Eh?” chiese allora Bulma, guardando il consigliere con un’espressione spaesata.
Yamcha sbuffò leggermente, prima di rispondere.

“Un giorno, voi due vi sposerete!” esclamò pratico, ma comunque con una certa malizia nel tono di voce. Alche, i due cuccioli si scambiarono un’occhiata inorridita, comprendendo finalmente cosa quell’idiota volesse dire.

“Che cosa?!” esclamarono infatti all’unisono, sconcertati.

“Io non posso sposarla, è mia amica!”

“Si, sarebbe troppo strano!” protestarono i due bambini, sconvolti ed increduli. Ma Yamcha alzò le spalle, con fare altezzoso.

“Beh mi dispiace di dovervi deludere, piccoli, ma voi due piccioncini non avete altra scelta … è una tradizione vecchia di generazioni …” spiegò in tono solenne. Alle sue spalle, il piccolo Vegeta fece lui il verso, alzando gli occhi al cielo, annoiato.

“Beh, quando sarò Re sarà la prima cosa che cambierò …” affermò con superiorità, lanciando un’occhiata complice a Bulma.

“Non finché ci sarò io!” ribatté Yamcha, indignato.

“In questo caso sei licenziato.” Disse il principe, con tono di superiorità.

“Mmm, non funziona, perché solo il Re può licenziarmi.” Rispose con tono beffardo il consigliere, scoccando un’occhiata vittoriosa a Vegeta.

“Beh, lui è il futuro Re …” intervenne in quel momento Bulma, con ovvietà. Vegeta ghignò leggermente, avvicinandosi a Yamcha.

“Certo, così dovrai fare quello che dico io …” disse, spingendolo leggermente all’indietro.

“”Non credo ancora, mio caro! E con un simile carattere, credo purtroppo che diventerai un Re piuttosto patetico!” ribatté Yamcha, recuperando l’equilibrio e appuntando le braccia ai fianchi, indignato. Vegeta si voltò un poco, ghignando leggermente.

“Hm, io non la vedo così …” ribatté con sicurezza.
  ( 
(consiglio di ascoltare in sottofondo per rendere il tutto più allegro. ;) https://www.youtube.com/watch?v=EJEBV11ONHE )

I'm gonna be a mighty king
So enemies beware!



“Ma io sarò un grande Re, perciò nemici, attenti a voi!” fece, scattando verso Yamcha, che sobbalzò all’indietro, spaventato.

Well I've never seen a king of beasts
With quite so little hair

“Tsk, non ho mai visto un Re così, presuntuoso come sei!” ribatté il consigliere alzando il mento, cercando di darsi un certo contegno.

I'm gonna be the mane event
Like no king was before
I'm brushing up on looking down
I'm working on my roar


 
“Sarò il più grande Re esistito, lo scoop del secolo! Ah, e ovviamente mi trasformerò in Super Sayan! Sarò io il Sayan leggendario!” disse il piccolo Vegeta con tono esaltato, attirando l’attenzione della folla. Suo padre gli aveva infatti parlato del Super Sayan leggendario, il guerriero più forte della galassia, che nasce solo ogni mille anni. Suo padre non era riuscito nella trasformazione, ma gli aveva assicurato che un giorno, sarebbe stato lui a ricoprirsi del tanto agognato oro. Glielo aveva promesso.

Thus far, a rather uninspiring thing


Yamcha alzò lo sguardo al cielo, esasperato; quel piccolo monello aveva un’arroganza ed una presunzione inimmaginabile.
“Beh, adesso non mi sembri proprio un granchè …” ribatté sorridendo compiaciuto, ma il piccolo principe non lo aveva minimamente ascoltato.
 
Oh, I just can't wait to be king!

Vegeta ghignò leggermente, guardando la folla di cittadini che si era radunata intorno a loro.

“Sapete cosa c’è, branco di mezze classi? Io non vedo l’ora di diventare RE!” gridò esaltato, causando occhiate divertite e di ammirazione da parte del popolo, mentre uno sguardo sconsolato da parte di Yamcha.


No one saying do this
No one saying be there
No one saying stop that
No one saying see here
Now see here!

Free to run around all day
Free to do it all my way



Pochi secondi dopo Yamcha si ritrovò le due piccolo pesti saldamente ancorate alle sue braccia, con I piedini ben puntati sulla schiena. Come aveva fatto a non accorgersi che quei due avevano intrapreso un’arrampicata sul suo corpo, resta ancora un mistero …

-Nessuno dirà più  “Fai questo!” strepitò Vegeta, appuntando i gomiti sulle spalle del povero consigliere.

-Nessuno dirà “Vieni qui!” ribatté la piccola Bulma, anch’essa nella stessa posizione del principino, mentre quest’ultimo dispensava linguacce e facce buffe in direzione del povero malcapitato.

-Non ho mai detto questo! E nemmeno quello! Insomma, ma quando mai …” cercava di controbattere Yamcha, senza risultati.

-Nessuno dirà: “Smettila!” continuò Vegeta.

-Niente più: “Ascolta!” gridarono poi all’unisono i due bambini nelle orecchie del povero malcapitato, perforandogli entrambi i timpani.

“Potrò andare dove voglio, fare sempre ciò che mi va!”concluse il bambino scendendo dalle spalle del consigliere e trascinando Bulma con sé.

“Non credo proprio!” ribatté Yamcha adirato, ripresosi dallo stordimento di pochi minuti prima.

Think it's time that you and I
Arranged a heart to heart


Kings don't need advice
From little hornbills for a start



 
Rendendosi conto che i due cuccioli non erano più appesi a lui, si guardò intorno alla ricerca dei bambini. Scorse le piccole pesti appese a testa in giù alla tenda di una delle bancarelle del mercato che si stava svolgendo nella piazza,la coda arrotolata all’asta in legno, dove erano poggiate incrociate le gambe, e le braccia incrociate, sorridendo beffardi. Yamcha si avvicinò a grandi passi, con i pugni chiusi ed un’espressione adirata dipinta in viso.

“Mi sembra proprio il momento di fare un discorsetto, principino …” disse minaccioso.

“Non è il caso che una mezza classe dia consigli ad un Re.” Disse Vegeta con tono di superiorità, scimmiottandolo.

If this is where the monarchy is headed
Count me out
Out of service, out of Africa
I wouldn't hang about

This child is getting wildly out of wing





Yamcha spalancò gli occhi, sconvolto.

“Ah si, è così?! Beh, se è questa la monarchia io proprio non ci sto, chiaro? Basta, ho deciso, me ne vado da questo pianeta, non posso più sopportare simili angherie … Ahh questo bambino sta diventando incontrollabile!” si lamentò, imprecando tra sé e sé. Alle sue spalle i due cuccioli, ancora saldamente appesi a testa in giù, dispensavano linguacce e imitavano il verso del povero consigliere, prendendolo in giro e alzando gli occhi verso l’alto per il disperato soliloquio che Yamcha aveva intrapreso.

I just can't wait to be king
 
 
“Ahh poche storie, Yamcha; sai, non vedo l’ora di diventare Re!” gridò il piccolo Vegeta, prendendo Bulma per un braccio e scendendo dalla loro posizione, trascinando la bambina con sé. In pochi secondi spiccarono il volo, sorvolando a pochi metri il mercato dall’alto. I due bambini si guardavano, sorridendo complici e divertendosi a tagliarsi la strada a vicenda, mentre la folla radunatasi nella piazza li guardava incuriositi e sorridendo un poco. Solo il povero Yamcha sembrava non trovare pace, giacché avendo terminato il suo imperioso monologo, ora non riusciva più a vedere quelle due pesti in giro. Sentendo delle risate e delle grida divertite al di sopra della sua testa, alzò gli occhi al cielo e scoprendo i due cuccioli volare così liberamente, rischiò di venire colpito da un infarto.

“Ah, ma che state facendo?! Scendete subito! Scendete subito ho detto!” cominciò a strepitare, in preda ad una crisi di nervi.
 
Everybody look left
Everybody look right
Everywhere you look I'm
Standing in the spotlight



“Sei pronta?” chiese Vegeta a Bulma,  restando sospesi in aria. La bambina ricambiò il suo sguardo, sorridendo furbamente.

“Non serve chiedere.” Disse, e dopo essersi scambiati un cenno di assenso, i due bambini discesero verso terra, avvicinandosi ad alcuni dei presenti. Senza essersi accorto delle loro mosse, Yamcha non aveva affatto notato che le due pesti stessero sussurrando qualcosa all’orecchio di tutti i Sayan presenti nella piazza, e non aveva nemmeno visto quest’ultimi sorridere furbamente alle richieste dei bambini.

 
Let every creature go for broke and sing
Let's hear it in the herd and on the wing
It's gonna be King Simba's finest fling
Oh, I just can't wait to be king!



 
Quello che accadde poi fu molto confuso e difficile da interpretare. In un attimo, Yamcha si ritrovò sommerso da centinai di persone. Donne Sayan che gli agitavano davanti le collane e i prodotti che esponevano nelle loro bancarelle tentando di venderglieli, ragazze più giovani che ben poco vestite lanciavano lui occhiate alquanto maliziose, uomini che urlavano e gridavano tra di loro, creando una confusione incredibile. In mezzo a tutto quel caos, si sentì quasi soffocare, attorniato da tutta quella gente. Il passo dall’urlare dei “No, grazie” e a cercare una via d’uscita da quella marmaglia allo svenire alla fine stremato in terra fu alquanto breve. Yamcha cadde in terra, sovrastato dal peso di qualcuno che probabilmente lo aveva atterrato di proposito, sentendo le palpebre farsi sempre più pesanti e non riuscendo inspiegabilmente ad alzarsi.
“Maledette pesti …” fu l’ultimo pensiero che riuscì ad esprimere, prima di svenire completamente, sotto gli occhi soddisfatti del popolo Sayan e di due piccole pesti che avevano appena preso una via di fuga verso il Cimitero delle Astronavi …
 
Oh, I just can't wait to be king!
Oh, I just can't wait to be king!
Oh, I just can't wait to be king!


 
Nota autrice:
Oh bene, è successo un miracolo! Ho aggiornato la storia! (Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluiaa!!) Bene, ora che abbiamo appurato che non sono scesa nell’Ade ma sono ancora qui tra voi … Buongiorno a tutti! Allora, come avete notato, capitolo nuovo … capitolo alquanto leggero e dalle venature un po’ comiche, diciamo. Non linciatemi, avrei voluto inserire anche la scena del Cimitero delle astronavi, ma mentre scrivevo il capitolo mi sono resa conto che fosse già alquanto lungo così e … e niente, ho detto: “Ma si, un capitolo un po’ leggero con una canzone in sottofondo (vorrei far notare, non è cantata dai personaggi, ma accompagna solo la scena) non fa male a nessuno.”  Ed eccolo qua. E niente, vi chiedo perdono se ho impiegato così tanto tempo ad aggiornare e vi chiedo perdono già da ora se ritarderò nel pubblicare il prossimo capitolo, ma tra due settimane parto per la montagna (si, un po’ di sci *-*) e credo che non riuscirò a scrivere in quel periodo … cercherò di darmi da fare e di pubblicare prima di allora.
Vorrei ringraziare un secondo coloro che stanno leggendo e seguendo la storia, mi fa davvero molto piacere! Ringrazio poi le fantastiche Armstrong_92 e Nora 13, che hanno atteso con pazienza questo capitolo. Grazie mille, e scusate ancora per l’attesa, spero che il capitolo non vi abbia deluso. Bene, vi saluto, scappo a danza. Al prossimo capitolo (il famoso cimitero delle astronavi …)!

Un bacio

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