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Autore: katie riddle    04/02/2015    1 recensioni
Nel tribunale c'era un silenzio tombale. La dolce ragazza non sapeva cosa dire, era rimasta basita dalla brutta sorpresa appena ricevuta. Voleva parlare ma il coraggio, che fino a poco prima non avrebbe tardato ad arrivare, non voleva sapersene di tornare dalla vacanza che si era preso senza il suo consenso. Tom, da canto suo non sapeva a cosa pensare , guardò la sua amata con comprensione mista a tristezza e paura per lei, era molto più pallida del solito e aveva gli occhi spenti e tristi quando di solito erano vivaci e molto brillanti.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Il trio protagonista, Lucius Malfoy, Rabastan Lestrange, Tom Riddle/Voldermort
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Rieccomi con un altro capitolo… ATT!!!  UNA SCENA PUO NON ESSERE CONSIDERATA DI RATING VERDE    NON è NIENTE DI CHE MA PENSO DI DOVERVI INFORMARE…….😉😊😊😁 E………Buona Lettura.😊
Finita la sorpresa generale e lo sguardo perso di Kingsley che, se prima capiva poco ora non capiva nulla. Nella sala si accese il chiacchiericcio di disapprovazione per quello che avevano appena visto. Molti degli amici di Katie erano disgustati dal comportamento di Tom che a quanto avevano capito avrebbe dovuto essere al top con Lei. Tom da canto suo non faceva nulla aveva lo sguardo incollato alla faccia di Katie, che qualche volta lo guardava cercando di comunicare attraverso quei occhi, che una volta erano tanto espressivi e colmi della gioia di vivere che mai nessuno avrebbe mai provato allo stesso modo, una tranquillità che neppure lei aveva. Cercava di dirgli che sarebbe andato tutto bene e che sarebbero usciti da quella assurda circostanza sani e salvi. Dopo un certo lasso di tempo e un Ehm… di Kingsley ritornò il silenzio. Nessuno fiatò più, aspettavano una mossa del giudice.
-Allora…. Non so se continuare con questa storia o lasciarla stare. Dopo tutto abbiamo già capito di cosa si tratta.
-Mi scuso nuovamente di interrompervi ma io consiglierei di andare avanti la storia non è ancora arrivata al culmine della sua pericolosità. Disse Lestrange guardandola male e disegnandosi sull’orrendo volto uno dei suoi terribili ghigni che incutevano terrore anche in quelli più coraggiosi. Su Katie non faceva effetto.
Kingsley sfogliò ancora il diario fermandosi su un'altra pagina bianca ma con l’inconfondibile linea rossa.
-3 Giugno 1981 2 di notte circa,
Dentro un salotto molto grande ma poco luminoso, su un divano bianco c’era una ragazza troppo pallida, con un lungo vestito bianco argentato con i morbidi capelli dello stesso colore ricadergli sulle spalle chine sopra un tomo molto grosso scritto a mano con una calligrafia minuziosa. Da una parte del divano c’era una pergamena e una piuma di pavone sopra. La ragazza sospirava qualche volta e voltava delicatamente la pagina. Passarono pochi attimi e alla porta di legno suonò qualcuno. Quasi con malavoglia andò ad aprire. Di fronte a se con le mani appoggiate allo stipite della porta, nella sua migliore posa, c’era un uomo piuttosto giovane con un sorriso agghiacciante disegnato su un volto perfetto. Occhi marroni e capelli castani chiaro messi in ordine.
La ragazza non appena vide chi aveva bussato si congelò, rimase rigida come un sasso per qualche attimo a contemplare quel corpo perfetto e omicida, lo squadrò dai piedi fino ad arrivare piano piano alle sue spalle ben proporzionate, alle sue labbra che ricordava essere morbide e calde, fino a quei occhi che pur non essendo di ghiaccio erano a volte freddi allo stesso modo, ma lei ricordava anche che quei occhi avevano a loro volta stregato tutta la popolazione femminile di Hogwarts lei compresa. Quando riuscì a riacquistare il pieno controllo delle sue emozioni e dei arti e smise di guardarlo come ai tempi della scuola disse:
-Tom… che ci fai qui?
-Volevo parlarti.
Lei lo guardò e poi si scostò per farlo entrare.
-Oh, certo entra pure, prego.
Richiuse la porta a chiave dietro di lui e lo segui fino al divano spostando il materiale a cui da tempo stava lavorando.
Katie e Tom si guardarono preoccupati negli occhi. “Ci mancava solo questo…” si trasmisero con la telepatia.
Si sedettero comodamente sul divano.
-Dunque di cosa mi volevi tanto parlare? Chiese Katie un po’ in agitazione. Era da molto, troppo tempo che non le stava così vicino e il cuore continuava a battere all’impazzata da quando aveva aperto la porta. Il suo profumo le invadeva le narici e l’anima che non faceva altro che reclamarlo. Lo stesso “problema” o piccolo fastidio sentiva anche Tom. Le era mancata, non poteva continuare a mentirsi. Ogni notte aveva desiderato di rivederla, di poterla guardare negli occhi che lo avevano stregato dal primo sfuggevole sguardo sul treno al suo profumo di rosa bianca che aveva da sempre alle sue gesta tanto semplici quanto eleganti ai suoi capelli più lisci e morbidi della seta più pregiata.
-Ah… ci sono talmente tante cose che dovrei dirti e di cui vorrei parlare…
-Bene parla. Lo incitò lei.
Ma lui non riusciva a resistere tutto in lui gridava, era teso peggio che una corda di violino e, senza rendersene conto le si avvicinò pericolosamente. Il cuore di entrambi fece una capriola. Lei si alzò di scatto dicendo:
-Thè? Caffè? Burrobirra?
A lui sfuggì un mezzo sorriso di divertimento. Adorava vederla arrossire era raro vederla in quello stato ma quando succedeva era tutta per lui. Tornò dopo poco con due bicchieri di burrobirra bollente in mano e passò vicino a lui che istintivamente la prese per la vita, i due bicchieri per magia si posarono piano sul tavolino di vetro.
Lei tra le braccia forti di Tom fremeva, il suo corpo snello are attraversato da brividi piacevoli. Si guardarono negli occhi e piano piano si avvicinarono, quando le loro labbra si toccarono tutto sparì. Per nessuno dei due esisteva più qualcosa, l’unica cosa che li importava era il presente, loro, il loro amore che non sarebbe mai tramontato, avrebbe resistito a mille tempeste a tutti gli incubi e alle guerre.
Katie abbassò lo sguardo, non riusciva a guardare quei momenti bellissimi e indimenticabili ma allo stesso modo dolorosi. Sirius aveva capito, forse se lo aspettava anche se in cuor suo aveva sperato di sbagliarsi, vederla così le faceva male. ”Non abbassare mai lo sguardo” le trasmise, la stessa frase di molti anni fa… che restava ancora, questa volta era diverso, la situazione era molto più drammatica di quello che tutti pensavano, tutti tranne Silente che era impotente. La dolce ragazza alzò lo sguardo, ascoltò le parole di uno degli amici che sapeva non l’avrebbe mai abbandonata, ma un'altra preoccupazione invase la mente di lei, “Sirius… non diresti questo se sapessi come continua la storia…” pensò tristemente.
Prese tra le mani i capelli morbidi della ragazza e giocò con essi poi con estrema calma accompagnò la testa seguita dal corpo della ragazza sul divano. Lei dopo interminabili minuti si scostò da lui guardandolo:
-Non dovremmo farlo, lo sai che non è giusto.
Per tutta risposta disse:
-Non facciamo niente di male…
Lei sorrise complice al sorriso del ragazzo, i loro occhi brillarono come due stelle del cielo notturno insieme, sempre insieme, per l’eternità….
si chinò verso di lei e ricominciò a baciarla.
-Ferma!!!! La voce di Kingsley risuonò in tutta l’aula. Il filmato si fermò all’istante e lui rabbiosamente chiuse il diario facendo dissolvere l’immagine dei due amanti.
Sirius guardò la ragazza con una tristezza e una delusione enorme, aveva capito, tutta la sala aveva capito l’esito di quel filmato inizialmente innocuo. Nessuno osava fiatare per paura di aggravare la situazione già ai ferri corti. Tom e Katie erano rigidi e molto tesi. Silente aveva per la prima volta paura di dire qualcosa o di toccare la fragile figura di Katie che rischiava di rompersi in mille pezzi da un momento all’altro e non solo a causa del filmato. Il diario ritornò magicamente a Katie posandosi sulle sue ginocchia visto che non reagiva a nessun stimolo.
-La seduta è chiusa. Annunciò il giudice. – il signor Riddle è condannato all’ergastolo a Azkaban per tutte le sue malefatte. La decisione è irremovibile. Fate entrare i dissenatori.
 Fecero capolino da dietro la massiccia porta del tribunale una decina di terrorizzanti dissenatori. Katie si riscosse quando questi entrarono a prendere Tom.
-NO!!! Urlò cercando di scattare in piedi ma sia la brutta influenza di quelle creature su di lei che le mani forti di Silente che la trattennero per la vita evitarono a Katie una brusca caduta dalle sedie. Si dimenò con forza rinnovata, mentre vedeva il volto pallido dell’amato pieno di terrore per la sorte che li avrebbe capitato e al contempo per l’intervento troppo brusco di lei. Non sapeva cosa dire, i dissenatori li stava succhiando via tutta l’energia ma sapeva di dover stare cosciente. Voleva rivedere un ultima volta il volto della donna che da sempre ha amato e che per sempre amerà. Vedeva il viso di lei troppo pallido e tirato per la situazione, le labbra dischiuse a pronunciare quel no terrorizzato ma allo stesso modo vigoroso e potente con la voce incrinata dal pianto che inevitabilmente sarebbe arrivato da lì a poco, gli occhi non avevano la solita luce combattiva e felice, erano spenti e brillavano di lacrime appena trattenute. Vedeva la fatica di Silente nel trattenerla e molti volti stupiti. Guardò nella direzione di Sirius e lo vide pallido, arrabbiato, deluso e triste, aveva lo sguardo su Katie e chissà a cosa pensava.
Tom venne trascinato dai dissenatori fuori dalla porta che si chiuse immediatamente. Katie aveva il volto stravolto e dopo aver visto la porta chiudersi si risedette di scatto.
-La seduta è terminata. Annunciò Kingsley alzandosi.
Dopo le sue parole la sala cominciò a svuotarsi.
-Katie… andrà tutto bene vedrai… cercava di consolarla Silente. Inutilmente.
-Va avanti Albus. Ti raggiungo dopo. Disse con voce spenta e dura.
 Detto questo si alzò andando dietro a Kingsley molto probabilmente per parlare, senza successo…
 
 
 
Note dell’Autore
Spero che vi piaccia e mi scuso
Se non ho scritto da molto,
non mi venivano le idee e avrei rischiato
di scrivere qualcosa di illeggibile…
 
 
 
 
 
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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