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Autore: Justice Gundam    05/02/2015    3 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: A World Reborn
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
 
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Capitolo 6 - Primo scontro con il Team Meteora
 
 
Se non altro, rispetto alla sporcizia e al degrado che infestavano la maggior parte di Reborn City, la fabbrica Mosswater, nel quartiere Peridoto Sud, dava l'impressione di essere un attimo meglio tenuta. Si trattava di una grande centrale elettrica, dalla quale partivano le linee che rifornivano di elettricità la terrificante metropoli, ed era protetta da alcuni recinti elettrificati e da un filo spinato che circondava completamente l'area... e che, tuttavia, si era rivelato completamente inutile contro il Team Meteora, che sembrava essersi introdotto in quel luogo senza incontrare alcuna resistenza. Non c'era traccia degli strumenti che il Team Meteora aveva usato per l'operazione, e nulla faceva supporre che, in effetti, avessero forzato le difese della centrale elettrica. Mentre davano un'occhiata al cortile abbandonato nel quale erano emersi, Vera e i suoi compagni cercavano di stare attenti ad ogni particolare... in un posto come quello, potevano aspettarsi di essere attaccati dagli scagnozzi dell'organizzazione in qualsiasi momento!
 
"Okay... siamo arrivati, e ci siamo tutti!" disse Vera, guardandosi indietro per vedere Drew, Max, Hitomi, Ortilla ed Heather che uscivano dal passaggio sotterraneo che avevano usato per raggiungere la centrale elettrica. Julia, Florinia e Fern erano già arrivati alla loro destinazione, in modo da sferrare il primo attacco al Team Meteora per gettare un po' di confusione nei loro ranghi, e facilitare loro il compito. "Max, Hitomi... Drew, Ortilla, Heather... ci siete tutti? Vi sentite pronti?"
 
"Sì... non è la prima volta che partecipo ad una spedizione contro quei farabutti." affermò Heather, guardando per un attimo in direzione del cielo ingombro di nuvole di smog. "Gli altri sono già operativi... e credo che tra non molto potremo sentire la nostra Julia che dà inizio alla festa. Questo sarà il nostro segnale per entrare in scena."
 
"Okay... immagino che sarà qualcosa che non può sfuggirci, se ho capito com'è la vostra compagna." affermò Drew, per poi dare un'occhiata verso alcuni container non troppo lontani da dove si trovavano. "Comunque, per il momento è meglio nascondersi. Non vorrei mai che il Team Meteora passasse di qui proprio in questo momento e ci scovi... aspettiamo che Julia abbia dato inizio alle danze, prima di mandare i nostri Pokemon."
 
Il gruppo si disse d'accordo, e uno alla volta, i giovani allenatori scelsero un nascondiglio e si piazzarono dietro di esso. Alty, l'Altaria di Ortilla, si posò furtivamente accanto alla giovanissima coordinatrice, mentre il Bagon di Heather si acquattò vicino alla bambina dai capelli fucsia, che si portò un indice alla punta del naso e guardò verso di lui per fargli cenno di non farsi sentire. Heather dava veramente l'impressione di sapersi già muovere in una situazione come quella... e dalla sua posizione, Max riuscì a vedere negli occhi scarlatti della bambina una luce che lo inquietò leggermente. Non era come guardare negli occhi di Hitomi - lei dava l'impressione di essere distaccata e non eccessivamente entusiasta, ma almeno era ancora uno sguardo che si poteva tranquillamente associare ad una bambina di 10 anni. Invece, Heather dava veramente l'impressione di essere una bambina cresciuta troppo in fretta... e se quello che aveva detto Shelly era vero, Max non ne era sorpreso. In effetti, riflettè il ragazzino con gli occhiali, questo avrebbe spiegato meglio come mai c'era quel rapporto di amicizia un po' particolare tra le due bambine - anche se Shelly aveva due anni più di Heather, si lasciava dominare dalla personalità più forte ed aggressiva della sua amica. Non era esattamente quello che si sarebbe definito un rapporto alla pari...
 
Tuttavia, Max decise che non era il caso di pensarci su, e si concentrò sulla missione. Era altamente probabile che Heather non avrebbe apprezzato commenti a riguardo...
 
Vera prese un bel respiro, tenendo tese le orecchie e afferrando nervosamente una Pokeball che teneva appesa alla cintura. Ebbe un piccolo sobbalzo quando sentì la mano di Drew appoggiarsi sulla sua spalla, e guardò al proprio lato per vedere il giovane coordinatore dai capelli verdi che cercava di farsi sentire vicino e tranquillizzare la sua amica/rivale... e Vera rispose con un sorriso e un segno dell'okay. "Tranquillo, Drew... sono calma, anche se mi rendo conto che siamo in una situazione pericolosa. Sono pronta non appena ci danno il segnale."
 
"Bene... volevo giusto esserne sicuro." affermò Drew, strizzando un occhio in direzione di Vera nel suo classico modo di fare un po' leggero e strafottente. La ragazzina castana annuì e prese un bel respiro, riprendendo a tendere le orecchie. Tutt'attorno si sentivano i suoni della centrale elettrica, come lo snervante rumore delle linee elettriche ad alta tensione che scorrevano sopra le loro teste, e i suoni dei veicoli della polizia e dell'assembramento di persone che si era raccolto attorno alla centrale elettrica, tenendo d'occhio i movimenti del Team Meteora.
 
Julia, Florinia e Fern erano lì da qualche parte, e tra non molto sarebbe giunto il momento di entrare in azione assieme a loro, per la prima volta. Vera sperava davvero che non sarebbe stata anche l'ultima...
 
 
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I tre membri della resistenza in questione erano emersi, tramite il reticolo di cunicoli sotterranei che usavano per spostarsi da un punto all'altro della città, in un vicoletto trasandato, dietro quelli che sembravano essere dei magazzini prossimi ad un canale artificiale dalle acque limacciose, che si sversava direttamente nel Lago Azzurro, un grande bacino artificiale che sorgeva al centro di Reborn City, e le cui acque venivano regolarmente usate dalla centrale per il rifornimento della metropoli. Un odore penetrante e repellente saliva dalle acque del canale, facendo immediatamente capire che la loro composizione era tutt'altro che salubre...
 
"Tu guarda che roba..." commentò Julia. Con una mano, la cheerleader dai capelli smeraldini si fece aria davanti al viso, cercando di non farsi sopraffare dalla nausea. "Tutta questa porcheria viene scaricata direttamente nel Lago Azzurro... che ora, in effetti, non è più tanto azzurro... non mi stupisce che ora, gli unici Pokemon che vivano bene da quelle parti siano i Grimer e i Muk!"
 
"Il colore scuro delle acque è indicativo di alti livelli di inquinamento. Tossicità stimata del 90 per cento o superiore." affermò Florinia con voce atona, esaminando le acque con freddo sguardo analitico. "Il tempo non è a nostro favore. Si richiede un'azione rapida e decisiva."
 
"Oh, e scommetto che Julia e la Flobot hanno già qualcosa in mente, dico bene?" chiese Fern, giocherellando nervosamente con la Pokeball contenente uno dei suoi Pokemon più forti. "Bene... vedremo cosa succederà, quando metteranno in pratica il loro brillante piano!"
 
Julia si voltò verso il ragazzo con gli occhiali, rivolgendogli un sorrisetto saccente. "Oh, non ti preoccupare, amico, abbiamo abbastanza frecce al nostro arco. In particolare... io ne ho una che funziona ogni volta! O forse dovrei dire una sfera... vieni, Voltorb! E' ora di fare un po' di baldoria!" esclamò, per poi tirare fuori una Pokeball e aprirla di scatto. In un lampo di luce rossa, un Pokemon dall'aspetto inusuale, simile a sua volta ad una Pokeball di grandi dimensioni, con un diamrtro di circa mezzo metro, la metà superiore rossa e quella inferiore bianca, senza il tipico pulsante di una Pokeball, e con un paio di grandi occhi bianchi dalla pupilla nera, contratti in una costante espressione di fastidio e rabbia.
 
"Voltorb! Voltorb!" esclamò con voce metallica il Pokemon Ball, dalla cui superficie si dipartirono delle crepitanti scariche elettriche. Fern storse il naso, non esattamente impressionato dall'aspetto di quello strano Pokemon... ma Florinia non fece alcun commento, limitandosi a guardare con espressione distaccata.
 
"Beh, in realtà non è proprio un piano, ma è la cosa che mi piace fare più di tutte! Forza, Voltorb, tocca a te!" esclamò Julia, indicando la grande porta chiusa e sprangata che portava all'interno dei magazzini. "Usa Autodistruzione per far crollare quella porta!"
 
"VOLTORB!" esclamò Voltorb, che sembrava essere particolarmente eccitato all'idea di far saltare in aria qualcosa. Rimbalzando come una palla vera e propria, il Pokemon Elettro simile ad una Pokeball gigante raggiunse l'ingresso sprangato del magazzino... poi saltò verso di esso e si illuminò di una luce bianca che voleva dire pericolo! Florinia e Fern si misero al sicuro dietro un paio di fusti di latta vuoti, ma Julia, con un sorriso eccitato sul volto, restò a guardare il suo Voltorb che esplodeva fragorosamente e investiva in pieno la porta sprangata, mandandola in pezzi con un frastuono assordante e un bagliore che illuminò quasi a giorno la zona! Voltorb cadde a terra un istante dopo, coperto di macchie di fuliggine nera, ma con un'espressione soddisfatta che contrastava con il cipiglio minaccioso tipico di quella specie di Pokemon!
 
"Eeeee... KA-BOOOOOM! E' stato fantastico, Voltorb! Un'esplosione spettacolare!" esclamò un'entusiasta Julia, andando a raccogliere il suo Pokemon esausto e facendogli una carezza sulla parte superiore. "Adesso... immagino che il Team Meteora ci sarà addosso. Oh beh, in fondo il piano era questo! Hey, voi due laggiù! Venite, che è il momento di fare un po' di festa! Stanno già venendo ad accoglierci, quei simpaticoni del Team Meteora!"
 
"L'uso eccessivo di forza bruta denota una mancanza di contenimento da parte del soggetto Julia." disse Florinia, uscendo dal suo nascondiglio con la calma innaturale che le era propria. "Non saper conservare la propria forza per momenti di assoluto bisogno è una leggerezza disdicevole per un allenatore degno di questo titolo."
 
"Ooooh, andiamo, Flo, non dirmi che non hai trovato spettacolare quel botto!" scherzò Julia, richiamando il suo Voltorb nella Pokeball. 
 
Florinia scosse la testa. "No. Ma del resto, non c'è nulla che io trovi, come tu dici, spettacolare. La mia partecipazione emotiva a tali eventi non servirebbe ad alcuno scopo, e potrebbe altresì avere l'effetto negativo di compromettere la mia concentrazione sul problema attualmente in esame."
 
"Bene, bene... quando voi due avete finito di fare le filosofe e di mandarvi in pappa il cervello, noi potremmo proseguire!" esclamò infastidito Fern. "Quel branco di incapaci dovrebbero essere già in posizione, ammesso e non concesso che sappiano dove andare. Tocca a te, Feroseed."
 
Il ragazzo tirò fuori una Pokeball, dalla quale fece uscire uno strano Pokemon a forma di uovo, alto poco più di mezzo metro, il cui corpo era completamente coperto da una spessa corazza d'acciaio che si avvolgeva attorno al suo corpo in una serie di bande metalliche, lasciando scoperti solo i suoi occhi gialli dalla pupilla nera. Numerosi spuntoni verdi sporgevano dall'armatura, creando una difesa naturale che avrebbe impedito alla maggior parte dei predatori di afferrare quel Pokemon. La strana creatura eseguì un volteggio su sè stessa, come una sorta di trottola armata di aculei, e poi rimbalzò un paio di volte sul posto, pronta a combattere ad un cenno di Fern. "Ferrrrrr!" esclamò, con una voce che suonava come una lama circolare che tagliava una lastra d'acciaio.
 
"Ecco. Ora che siamo armati fino ai denti, credo che possiamo andare." affermò Fern. "Ovviamente, spero che voi abbiate i vostri migliori Pokemon con voi. Il Team Meteora starà già venendo ad accoglierci."
 
Julia fece uscire un altro Pokemon dalla sua sfera - uno che assomigliava ad uno scoiattolino bipede dalla pelliccia azzurrina, che diventava blu sulle orecchie e lungo la spina dorsale fino a giungere alla punta della folta coda, sulla quale svettavano tre corti spuntoni. Le sue guance erano gialle e tonde, e crepiavano lentamente di elettricità, mentre i suoi occhi erano grandi e completamente neri, e assieme alla bocca sorridente, con tanto di incisivo sporgente dal labbro superiore, davano al Pokemon un'espressione acuta e vivace. "Certo che abbiamo portato i nostri Pokemon migliori! Cosa credi, che siamo delle sprovvedute, ragazzo mio? Il mio Pachirisu è pronto a dare una scossa a questo mortorio, e per il Team Meteora sarà davvero una sorpresa... esplosiva!"
 
"Pachi pachirisu!" esclamò il Pokemon Elescoiatto, muovendo la lunga coda a destra e a sinistra.
 
Florinia si limitò a far uscire un altro Pokemon da una delle sue sfere, senza neanche chiamarne il nome... e un attimo dopo, accanto a lei si materializzò una creatura dall'aspetto decisamente inusuale, simile ad una grossa pianta verde con vari marchi gialli a forma di anello sulla testa (dove formavano un paio di occhi finti), attorno al collo e sul sottopancia. In un'apertura sulla parte frontale della sua testa, si vedevano i veri occhi della creatura, due sfere gialle che brillavano debolmente. Otto tentacoli rosa simili a petali spuntavano tra il capo e il collo della pianta, mentre il suo corpo principale era corto e tozzo, e si muoveva su quattro zampette appena accennate. Si trattava di un Cradily, un Pokemon preistorico di tipo Erba/Roccia resuscitato da un fossile.
 
"Crad crad cradily..." esclamò il Pokemon Lepade, muovendo lentamente i suoi tentacoli e facendo ondeggiare la testa come per sgranchirsela.
 
"Status di Cradily: pronto. Prego, procedere con cautela." avvertì Florina. 
 
Fern alzò le spalle con leggerezza. "Io procedo sempre con cautela, sorellona!" affermò tranquillamente.
 
Sua sorella maggiore chiuse gli occhi. "Non eri tu il destinatario di tale avvertimento, bensì Julia." affermò. "Permesso di agire in maniera irresponsabile e rischiosa: concesso." 
 
"Hmph..." affermò Fern, tenendosi vicino al suo Pokemon - un Ferroseed, un raro Pokemon di tipo Erba/Acciaio noto per le sue notevoli abilità di difesa e per la sua impervia corazza di aculei, che rendeva difficile attaccarlo direttamente. Il ragazzo stava probabilmente per dire qualcosa, ma una serie di passi frettolosi attirarono la sua attenzione... e un attimo dopo, ecco arrivare un gruppo di individui vestiti di nero, con addosso delle uniformi complete di guanti, stivali e anche cappucci che lasciavano scoperta solo la faccia. Ognuno di essi teneva in mano una o due Pokeball... e a giudicare da una prima occhiata, sembravano essere in leggera maggioranza uomini piuttosto che donne. "Oh, finalmente, mi stavo chiedendo quanto ci avrebbero messo ad arrivare."
 
"Ma guarda un po'! Abbiamo dei topi qui!" esclamò una delle reclute del Team Meteora, facendo uscire dalla sua Pokeball un Poochyena, che si piazzò ringhiando davanti al suo allenatore. Accanto a lui, apparvero subito dopo un Rattata, un Geodude e un Roggenrola, e un attimo dopo, altri Pokemon si schierarono davanti al gruppo di Fern, Florinia e Julia, cercando di sopraffarli con la forza del numero.
 
"Facciamoli sloggiare! Questo posto è importante per i nostri piani!" esclamò un'altra recluta dalle retrovie.
Julia si sgranchì le nocche delle mani, e il suo Pachirisu imitò il gesto e fece scricchiolare un po' il collo, mentre si preparavano ad affrontare il nemico. "Bene, Pachirisu... credo che sia il momento di fare un po' di scintille, tu che dici?" chiese la cheerleader.
 
Lo scoiattolino azzurro frustò l'aria con la coda. "Pachi!" esclamò, mentre i Pokemon di Fern e Florinia già si apprestavano a sostenere un attacco...
 
 
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"Bene... proprio come immaginavo, quelli della resistenza stanno già partendo all'attacco. A volta sono così prevedibili che non è neanche divertente." affermò Sirius con cupa soddisfazione, l'occhio bionico che si accendeva e si spegneva mentre il comandante del Team Meteora osservava le immagini che gli venivano da alcune telecamere piazzate attorno alla centrale elettrica. Con un gesto lento e minaccioso, si voltò verso i suoi due scagnozzi, rimasti dietro di lui ad attendere ordini. "Per adesso, lasciamo che siano i nostri uomini ad occuparsi di loro. Astro, Eclisse... voi restate qui, e tenetevi pronti nel caso quel gruppetto di mocciosi raggiunga la nostra sala di controllo. I nostri obiettivi sono l'Anellorubino e la Collanasmeraldo, e almeno uno di quelli lo hanno sicuramente portato con sè."
 
"Va bene, comandante Sirius. Saremo... pronti ad accoglierli." affermò Eclisse, non nascondendo un certo nervosismo. Lei e il suo collega erano vestiti della tenuta degli agenti d'elite del Team Meteora: mentre la ragazza aveva delle strane "ali" nere cucite sul dorso della sua tuta, in modo da assomigliare vagamente ad una farfalla, Astro portava una sorta di scudo nero anti-sommossa allacciato al braccio destro, e con l'altra mano teneva una Pokeball, pronto a lanciarla nel caso ci fosse stato qualche intruso. "Mi chiedo solo se... tutto questo sia necessario..."
 
"Eclisse!" la rimproverò Astro con fare allarmato, temendo che il loro superiore avesse qualche reazione sgradevole davanti all'eccessiva schiettezza della ragazza. Per fortuna, Sirius non badò alle parole di Eclisse e si concentrò nuovamente sui video trasmessi dalle telecamere di sorveglianza. Su uno schermo, riuscì a vedere Vera, Max, Drew, Ortilla, Hitomi ed Heather che uscivano dai loro nascondigli, e un ghigno malefico gli si dipinse sul volto quando riconobbe la ragazzina fuggita dall'orfanotrofio del Dr. Connal... questa era un'ottima occasione per riportarla nel posto in cui stava meglio, e magari recuperare anche il suo Anellorubino... 
 
Corrugò leggermente la fronte invece quando vide che Vera e i suoi compagni erano un gruppo di bambini a loro volta... e sicuramente non erano esperti ed induriti dalle esperienze come lo era invece Heather. Davvero questi mocciosi avrebbero rischiato di diventare una minaccia per i piani del Team Meteora? Gli riusciva difficile crederlo... ma del resto, non era tipo da mettere in discussione le decisioni del comandante Solaris, suo diretto superiore. Del resto, se era vero che quella ragazzina di nome Vera e quel ragazzo di nome Drew erano arrivati così lontano nei campionati di gare di Pokemon, dovevano per forza essere degli allenatori di tutto rispetto, e Vera e Max erano anche figli di un importante Capopalestra.
 
Sirius toccò una delle Pokeball appese alla sua cintura. "Molto bene. Voi due, limitatevi a restare al vostro posto, almeno per adesso." affermò l'uomo con l'occhio bionico. "Quando quei ragazzini arriveranno, mi aspetto che saprete svolgere il vostro compito con efficienza."
 
"Senz'altro, comandante Sirius." risposero in perfetto sincronismo i due agenti d'elite, per poi riprendere a guardare con attenzione gli schermi, che trasmettevano i combattimenti che già si stavano susseguendo all'interno dell'edificio...
 
 
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"Tocca a te, Linoone! Usa Extrarapido!" esclamò Max rivolto al suo Pokemon tasso, che scattò rapidamente verso uno Stunky nemico, una sorta di moffetta viola con il ventre e la schiena bianchi, una testa tonda con le guance quasi sferiche, e un paio di occhi acuti, che stava scagliando una nuvoletta di gas tossico contro il suo avversario. Con abilità, Linoone scattò sotto la nuvoletta di vapore tossico e colpì direttamente Stunky con tutto il peso del suo corpo, mandandolo al tappeto! "Perfetto! Ottimo lavoro!" esclamò il ragazzino con orgoglio, mentre la recluta del Team Meteora richiamava lo Stunky sconfitto. Linoone ghignò e alzò una zampa in aria in segno di fierezza, per poi voltarsi di scatto verso un altro avversario... uno Zubat che si avvicinava sbattendo rumorosamente le ali, e affiancato da un Aron dalla spessa corazza metallica.
 
"Attento, Max! Alty, ferma quello Zubat con Spennata!" esclamò Ortilla, che stava cercando di muoversi al meglio delle sue possibilità in un combattimento di Pokemon che la faceva sentire spiazzata e fuori posto. Immediatamente, l'elegante Pokemon Drago/Volante si lanciò contro il Pokemon simile ad un pipistrello, con il becco illuminato di bianco, e sferrò una potente beccata alla schiena dell'avversario, facendolo sbandare e sbattere disordinatamente le ali. Linoone ringraziò con un cenno della testa, e si voltò verso lo Aron, che approfittò di quell'istante di distrazione per sferrare un attacco Ferrartigli che raggiunse il Pokemon tasso al fianco destro, strappandogli un'esclamazione di dolore. 
 
"Grazie dell'aiuto, Ortilla! Linoone, usa Spaccaroccia su quell'Aron!" esclamò Max. Il suo Pokemon Normale si lanciò a sua volta verso il Pokemon Roccia/Acciaio, cogliendolo alla sprovvista e mandando a segno un potente colpo che fece incrinare la resistentissima corazza!
 
"Devo dire che Ortilla si è messa d'impegno." affermò Hitomi con un cenno di approvazione. Per essere in un continente a lei sconosciuto, costretta a combattere in un modo che non le era per niente familiare, se la stava cavando piuttosto bene, ma Hitomi non potè fare a meno di chiedersi quanto di tutto questo fosse merito del fatto che il suo Pokemon era già evoluto e quanto sarebbe durato tale vantaggio. "Ma non appena avremo l'occasione, sarà meglio chiederle di fare un allenamento più serio... beh, ci penseremo dopo. Grumpig, usa un attacco Psicoraggio!"
 
"Grump, grumpig!" esclamò il Pokemon simile ad un maiale viola, concentrandosi e scagliando un raggio di cerchi concentrici multicolore contro il suo avversario, un Grimer che stava strisciando ad alta velocità verso di lui, cercando di coglierlo alle spalle. Per fortuna, l'attacco di Grumpig si rivelò più veloce, e il Pokemon di fango venne sollevato di peso da una forza invisibile, e scagliato con energia contro una parete, dove rimase spiaccicato per un attimo come un pomodoro marcio, per poi scivolare a terra stordito, gli occhi trasformati in spirali. Grumpig annuì soddisfatto, ma un attimo dopo, venne richiamato alla realtà quando uno Zubat gli morse una spalla, risucchiandogli un po' di energia con Sanguisuga!
 
Il Bagon di Heather, dal canto suo, si stava battendo con grinta ad abilità, nonostante fosse soltanto al suo stadio base conosceva delle mosse inaspettatamente potenti, e la bambina dai capelli fucsia si stava dimostrando più abile di quanto la sua età avrebbe fatto supporre. Evidentemente, riflettè Max guardandola, anche qesto era stato un prodotto dell'infanzia difficile che aveva avuto...
 
"Bagon, attacca con Morso!" esclamò Heather. Il draghetto azzurro chiuse le mascelle addosso ad un Venonat nemico, un Pokemon Coleottero/Veleno simile ad un mostriciattolo viola ricoperto di una pelliccetta arruffata, con corte antenne, grandi occhi rosa compositi, piccole braccia e gambe, e un paio di mandibole uncinate da scarabeo. L'avversario si agitò per il dolore, prima che Bagon lo scaraventasse addosso ad altri nemici che si avvicinavano, ma un altro paio di avversari, uno Spearow e uno Stunky, si avvicinarono rapidamente da un lato! Decidendo che era il momento di equilibrare un po' la situazione, Heather afferrò un'altra Pokeball e la lanciò. "Ora tocca a te, Noibat! Vai e fatti onore!"
 
"Noi noibat!" esclamò con un acuto stridio il Pokemon sconosciuto che si librò in aria uscendo dalla sfera: si trattava di una sorta di pipistrello di colore prevalentemente lilla, mentre la mascella, le dita esposte delle ali e il pelo attorno al collo, nelle cosce e alcuni peli vicino agli occhi erano di colore nero. La parte anteriore delle ali e il naso a forma di farfalla erano di colore viola, gli occhi acuti invece erano gialli, mentre le grandi orecchie, grandi quasi quanto la testa stessa, erano di vari colori, lilla nella parte più esterna, per poi scurirsi fino a diventare viola e poi nere. "Bat!"
 
Mentre Max, Hitomi e gli altri ragazzi si voltavano per osservare meravigliati quel Pokemon che non avevano mai visto in precedenza, Heather serrò gli occhi e diede rapidamente un ordine. "Noibat, colpisci con Supersuono! Mostra a quei farabutti che cosa sai fare!" esclamò la bambina. Immediatamente, Noibat aprì le ali ed emise uno stridio acutissimo, per poi scagliare una scarica di onde sonore concentriche contro lo stunky nemico, colpendolo e mandandolo in confusione! Bagon ringraziò il suo compagno con un cenno della testa, e poi si scagliò contro lo Spearow nemico, che riuscì a mettere a segno un poderoso Attacco d'Ala... ma un attimo dopo venne travolto e mandato a terra da un poderoso attacco Dragospiro: il draghetto azzurro prese fiato e soffiò dalla bocca un getto di fiamme bluastre che investì in pieno l'avversario, paralizzandolo e mettendolo fuori gioco!
 
"Bravo, Bagon! E tu, Noibat... attacca con Raffica!" esclamò Heather. Lo Stunky nemico aveva cercato di usare un attacco Velenogas per costringere i suoi avversari a retrocedere, ma Noibat sbattè freneticamente le ali, spazzando via il fumo tossico che il Pokemon moffetta aveva scagliato dalla sua pelliccia, e sferzando Stunky stesso con le poderose folate di vento che aveva scatenato. L'avversario retrocedette, usando la sua coda come scudo, e i giovanissimi allenatori si guardarono l'un l'altro, scambiandosi un segno di intesa.
 
"Continuiamo così, ragazze!" esclamò Max. "Dobbiamo coprire mia sorella e Drew mentre raggiungono l'interno della fabbrica... poi ci uniremo anche noi a loro!" 
 
"Ricevuto." affermò Hitomi, strizzando un occhio quando il suo Grumpig venne mandato a terra da un attacco Sassata scagliato da un Geodude nemico. Per fortuna, non fu un colpo molto potente, e il maialino psichico riuscì a rialzarsi un istante dopo con un secco colpo di reni. "A proposito, Heather, poi ci spieghi da dove viene quel Pokemon che hai con te? Ad Hoenn non l'ho mai visto, questo è sicuro."
 
Heather annuì, vedendo il suo Bagon e il suo Noibat che si piazzavano in mezzo al cortile e si difendevano strenuamente dai Pokemon del Team Meteora che tentavano di circondarli... senza un grande successo, visto che Alty faceva azione di disturbo, e infrangeva le loro file prima che potessero organizzarsi per attaccare! "Beh, dopo ve lo spiego. Comunque, devo ammettere che ve la sapete cavare. Sono stata un po' troppo frettolosa nel giudicarvi." affermò la ragazzina di Reborn. "Comunque, queste sono solo reclute. Sicuramente gli avversari più pericolosi sono all'interno della centrale. Prestate attenzione."
 
"Spero solo che Vera e Drew ce la facciano." affermò Ortilla, guardando preoccupata l'ingresso oltre il quale i due ragazzi più grandi erano scomparsi. Alty diede a sua volta un'occhiata alla soglia del grande edificio sovrastato dallo smog, per poi rivolgersi contro un piccolo gruppo di Starly nemici che cercavano di sciamargli addosso...             
 
          
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"A... Accidenti, ma... ma chi sono questi mocciosi?" esclamò incredula una recluta del Team Meteora quando un poderoso attacco Pallaombra da parte del Glaceon di Vera mandò a terra il suo Roggenrola, costringendola a richiamarlo. Il Masquerain di Drew stava tenendo abilmente testa ad un gruppo di Bidoof nemici, usando una serie di attacchi Aerasoio e Segnoraggio per spargere confusione nelle fila avversarie.
 
I due ragazzi più grandi, coperti da Max e dalle bambine, erano riusciti ad introdursi in una sala interna, e stavano affrontando con discreto successo le reclute che Sirius aveva lasciato a guardia della zona. Con un grugnito irritato, la recluta mise via la sua Pokeball e cominciò a ritirarsi, sgattaiolando in un corridoio laterale assieme ai suoi compagni, che avevano a loro volta richiamato i loro combattenti, e stavano cercando di fuggire.
 
"Inutile inseguirli, Vera." disse Drew, anche se non ce n'era effettivo bisogno, visto che la ragazzina castana non sembrava davvero interessata ad andare dietro agli avversari battuti. C'erano problemi più urgenti da risolvere, in quel momento. "Diamo un'occhiata qui attorno, magari riusciremo a trovare qualcosa di interessante!"
 
"Giusto..." rispose Vera, facendo cenno al suo Glaceon di venire con lei, e poi muovendosi verso alcune console ancora attive che Drew e il suo Masquerain stavano osservando attentamente. "Drew, che succede? Sai per caso a cosa servono questi bottoni?" chiese, non aspettandosi che fosse così... ma sapendo che Drew poteva essere pieno di sorprese!
 
Sentì un pochino di disappunto quando Drew storse il naso e scosse la testa, per dire che non sapeva nulla di quegli aggeggi... ma non si perse d'animo e cercò di capirci qualcosa lei stessa. Il suo Glaceon saltò su una delle console con un agile balzo e prese ad esaminare tutto quello che gli capitava sotto il naso, nella speranza di capirci qualcosa.
 
"Eooonnn..." mormorò con la sua voce melodica, muovendosi agilmente da un pannello di controllo all'altro. Vera ridacchiò gentilmente, grata per l'impegno profuso dal grazioso Pokemon Ghiaccio, poi lei e Drew continuarono ad esaminare i pulsanti per conto loro... e finalmente, dopo un intero minuto passato a cercare qualcosa di interessante, la ragazzina castana sgranò leggermente gli occhi e sfoderò un sorriso nel momento in cui colse una scritta abrasa e quasi invisibile piazzata sopra un gruppo di pulsanti e manopole! Avvicinò gli occhi alla scritta, e con sua grande soddisfazione, riuscì a leggere che si trattava del sistema di controllo per le porte automatiche della centrale. Probabilmente servivano a tenere chiuse le porte e fare in modo che eventuali intrusi non si spingessero troppo in là...
 
"Credo di aver trovato qualcosa, Drew! Vieni a vedere!" esclamò Vera, indicando i controlli. "Vedi? Questa targhetta qui, che ormai è quasi illeggibile... non ti sembra che voglia dire che è il sistema di controllo e di chiusura delle porte?"
 
Il ragazzino dai capelli verdi avvicinò gli occhi alla targhetta erosa che indicava il funzionamento di quei controlli... e in effetti, anche se la scritta era molto difficile da leggere, riuscì a cogliere qualcosa che assomigliava ad una scritta LOCK. Con un cenno affermatico, impressionato dalla presenza di spirito della sua amica, Drew le strizzò un occhio, con lo stesso fare scherzoso e un po' strafottente che gli era proprio. "Beh, che posso dire... complimenti, Vera! In quanto a spirito di osservazione, ormai sei quasi pari a me!"
 
"Direi che ti ho superato, visto che tu non eri neanche riuscito a vedere questa scritta..." scherzò Vera, ridacchiando brevemente a sua volta. "Ma in ogni caso, questo è importante per noi. Usiamo questa console per entrare nelle zone più interne della centrale..."
 
"Glaceoooon!" esclamò all'improvviso il Pokemon Ghiaccio della ragazzina, alzando repentinamente lo sguardo verso un monitor che visualizzava un'altra sezione della centrale elettrica. In quel momento, la glaciale Eevolution aveva visto qualcosa di strano nelle immagini sullo schermo...
 
"Aspetta, Vera, mi sembra di vedere qualcosa! Vediamo un po'..." disse Drew, notando anche lui che c'era qualcosa di strano... e infatti, un istante dopo, una delle porte serrate che venivano inquadrate in quel momento saltò in aria, venendo strappata via dai suoi cardini e venendo scagliata nel bel mezzo della sala con un fragore infernale e un folto polverone! "Ugh... sta a vedere che Julia ha trovato un modo... più convenzionale di entrare nella centrale!"
 
"Chissà perchè, me lo aspettavo da lei..." disse Vera con un grosso gocciolone di sudore sulla fronte, mentre osservava Julia e il suo Pachirisu che avanzavano fieramente in mezzo al polverone dell'esplosione, seguiti a ruota da Fern e da un Pokemon sconosciuto simile ad un uovo pieno di aculei... e da Florinia e la sua Cradily. "E non voglio neanche chiedere dove se li è procurati, gli esplosivi per far saltare quella porta..."
 
"Eon, eon!" assentì Glaceon, scuotendo la testa. Poi, il Pokemon glaciale si ricordò dell'urgenza della situazione, e guardò verso i controlli del pannello. "Glaceon!" esclamò, indicandoli a Vera e a Drew.
 
"Giusto... intanto apriamo le porte, poi si vedrà." disse Vera, cominciando ad attivare tutti i controlli e aprire tutte le porte automatiche della centrale elettrica. "Drew, puoi andare ad avvertire Max e le ragazze, mentre io mi occupo di questo?"
 
"Certo, nessun problema." rispose prontamente il ragazzino dai capelli verdi, ripercorrendo la strada che avevano fatto, mentre Vera e il suo Glaceon cominciavano a disattivare i meccanismi di chiusura...
 
 
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"Sono in gamba, lo devo ammettere. Più di quanto mi sarei mai aspettato." affermò Sirius, con voce calma ma dal tono minaccioso, grattando distrattamente un bracciolo della sedia sulla quale si era accomodato e stava osservando gli eventi. "Ora capisco in pieno come mai il comandante Solaris era così preoccupato. Comunque, per adesso possiamo anche lasciarli venire. Stanno portando quello che vogliamo dritto da noi..."
 
Astro ed Eclisse, in piedi dietro di lui come due fedeli soldatini, non dissero una parola, e restarono a guardare, celando la loro impressione, quel gruppo di allenatori venuti da un continente lontano che stavano umiliando le loro reclute. I due agenti d'elite non erano sicuri del fatto che avrebbero potuto fermarli... e solo la presenza del comandante Sirius riusciva a garantire loro che avevano delle concrete possibilità di vittoria. 
 
"Ho come la sensazione che ci siamo infilati in un inghippo molto peggiore di quanto sembrasse all'inizio..." mormorò tra sè Astro. "Maledizione, e pensare che era iniziata come un'operazione di routine..."
 
 
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"Tutto libero. Possiamo andare." disse Hitomi al resto del suo gruppo, dopo aver dato rapidamente un'occhiata dietro un angolo, appena salita una rampa di scale. IL gruppo di Vera era arrivato al piano superiore, in una grande sala vuota con soltanto alcuni terminali computerizzati addossati alla parete. Era un posto un po' meglio arredato rispetto al resto della fabbrica abbandonata, ed Ortilla ebbe l'impressione che si trattasse del vestibolo di ingresso agli uffici o alle sale di controllo. Con prudenza, i ragazzi entrarono nella sala, non vedendo in giro nessuno scagnozzo del Team Meteora, ma comunque tenendosi pronti a qualsiasi evenienza. Il Bagon di Heather annusava l'aria, e il suo Noibat svolazzava lentamente attorno alla bambina dai capelli fucsia, mentre Vera e il suo Glaceon guardavano in avanti...
 
"Sembra che Florinia e gli altri siano riusciti a mettere in fuga gli uomini del Team Meteora dal loro lato della centrale." affermò Vera. "Beh, siamo arrivati dove dovrebbero esserci i capi del Team Meteora. Ragazzi, tenetevi pronti, credo che non sarà un impresa tanto facile."
 
"Che si facciano avanti, quei maledetti!" esclamò Heather con aggressività. "Ho proprio voglia di prendermi la mia rivincita su di loro! Possono mandare tutti i Pokemon che vogliono, io li batterò tutti!"
 
"Bagon gon!" ringhiò il draghetto, sferrando due fendenti in aria con le sue corte braccia. 
 
Max si piazzò davanti ad Heather e ai suoi Pokemon, cercando di consigliarle maggior prudenza. "Hey, calma, Heather... posso capire che tu ce l'abbia con quella gente, ma non lasciarti prendere la mano!" affermò. "Loro non aspettano altro che noi facciamo una mossa azzardata!"
 
"Max ha ragione. Questo Team Meteora non mi dà l'impressione di un gruppo che lascia le cose al caso..." disse Drew, con il suo Masquerain che fluttuava attorno a lui come una fedele guardia del corpo. "Secondo me, hanno già previsto che noi saremmo riusciti a superare i loro uomini e saremmo arrivati fin quassù."
 
"Beh, quand'è così... perchè non dargli quello che vogliono e non fare un'entrata in scena... esplosiva?" esclamò la familiare voce di Julia, proveniente da un corridoio vicino. La cheerleader dai capelli verdi arrivò, accompagnata dal suo Pachirisu, da Florinia e il suo Cradily, e da Fern e il suo Ferroseed, facendo un segno di vittoria rivolto al gruppo di Vera. "Ta-daaaan! Ecco a voi la grande Julia, capitano del club di cheerleader dell'Accademia Pokemon di Reborn City, ed esperta di Pokemon Elettro e di esplosioni! Al vostro servizio!"
 
"Pachi pachi!" esclamò il suo Pachirisu, per poi indicare la porta che avrebbe dovuto condurli verso la sala di controllo. "Pachirisu pachi?"
 
"Altarrrr..." esclamò Alty scuotendo la testa, per dire che non immaginava proprio cosa ci potesse essere dietro la porta. Florinia, tuttavia, si fece avanti, guardando freddamente la porta scorrevole che li separava dal loro obiettivo. "Presunta locazione dei leader del Team Meteora. Dietro questa porta." affermò freddamente.
 
"Beh, allora è tutta questione di buttarla giù. Peccato che non ci sono delle belle bombe in giro... se stavano architettando qualche altro attentato, avrei immaginato che si sarebbero portati dietro un bel po' di esplosivi, e invece..." affermò Julia, leggermente delusa. "Oh beh... immagino che non volessero correre rischi nel caso qualcuno come la sottoscritta facesse loro visita."
 
"Heh... considerando la tua mania per le bombe, la cosa non mi sorprende affatto." affermò Fern. "Ma adesso abbiamo un problemino. Come entriamo in questa stanza?"
 
Senza dire una parola, Florinia si avvicinò ad uno dei terminali computerizzati, quello più vicino alla porta... e dopo aver premuto qualche pulsante vicino, cominciò a scrivere rapidamente sulla tastiera, inserendo qualche parola d'ordine. Vera corrugò la fronte, sperando che la ragazza apparentemente priva di emozioni sapesse cosa stava facendo... e poco dopo, si sentì un segnale acustico provenire dalla porta, che si aprì con un lieve suono sibilante, scivolando di lato e dando accesso ad un lungo e spoglio corridoio dalle pareti grigie e metalliche, illuminato cupamente da alcune lampade alogene appese al soffitto.
 
"Violazione dei protocolli di sicurezza completata. Accesso consentito." disse Florinia, mettendosi a posto gli occhiali sotto gli sguardi sbalorditi di molti dei suoi compagni! 
 
"Ma... come accidenti ha fatto?" si chiese Heather, sbattendo gli occhi incredula, con tanto di mascella che le cascava!
 
"Glaccccceon..." affermò di rimando il Glaceon di Vera, scuotendo lentamente il capo. 
 
Julia, dal canto suo, sembrava delusa per un altro motivo... "Ma... Flo! E le esplosioni! Stavo giusto per farmi venire una bella idea per buttare giù quella porta con una bella esplosione! Non puoi negarmi il mio divertimento, Flo!" esclamò, cominciando a seguire Florinia e il suo Cradily mentre si incamminavano lungo il corridoio. Il suo Pachirisu ridacchiò e alzò le spalle, per poi fare cenno al resto del gruppo sbalordito di seguirlo verso quella che sembrava essere la base operativa di quella divisione del Team Meteora...
 
"Heh. Lasciate fare a mia sorella, e quella rovina il divertimento a tutti." affermò Fern, praticamente l'unico a non essere rimasto stravolto dall'abilità di Florinia nell'inserirsi nella sicurezza computerizzata. "Bah, al diavolo. Sistemiamo quei perdenti del Team Meteora, e andiamocene da questo schifo di posto."
 
"Su questo... sono perfettamente d'accordo. Me lo segnerò, visto che è la prima volt che concordo su qualsiasi cosa con questo tipo." ironizzò Hitomi. Fern scosse la testa e per primo seguì il Pachirisu di Julia nel corridoio, finchè quest'ultimo non raggiunse Florinia e il suo Cradily davanti alla porta blindata all'estremo opposto e agitò le braccia verso i suoi compagni. Florinia si stava già apprestando a mettersi al lavoro sul pannello di controllo che avrebbe dato accesso alla stanza successiva... ma prima che potesse iniziare, la porta si aprì con uno scatto, e i ragazzi poterono dare un'occhiata all'interno della grande stanza piena di console, monitor e terminali... notando, in particolare, i tre misteriosi e minacciosi individui vestiti di nero che si trovavano già al suo interno, e stavano in guardia, evidentemente pronti a ricevere Vera e i suoi compagni!
 
Florinia, senza cambiare espressione, fece un passo indietro... e il suo Cradily si mise in guardia, muovendo minacciosamente i tentacoli in modo da sembrare più grande e temibile di quanto non fosse. All'interno della stanza, Vera riconobbe Astro ed Eclisse, i due scagnozzi del Team Meteora che avevano incontrato allo stadio di Iridopoli, anche se le divise alquanto inusuali che indossavano li rendevano un po' difficili da riconoscere a prima vista. Ma l'altro individuo che era con loro, e che la ragazzina di Petalipoli ipotizzò essere un loro superiore, non lo avevano mai visto prima, e aveva un aspetto di gran lunga più minaccioso e terrificante: alto, dal fisico ben piantato, con i capelli neri e con addosso un uniforme nera che copriva quasi tutto il suo corpo... e, particolare inquietante, un occhio bionico di colore rosso che brillava nella semioscurità della sala. Era sicuramente uno degli individui più minacciosi che Vera avesse mai visto in vita sua... e i suoi modi calmi e pericolosamente controllati mentre si voltava verso il gruppo non aiutavano certo a scacciare la sensazione di paura che si stava impadronendo della ragazzina...
 
"Ah, ecco i nostri ospiti. Mi chiedevo giusto quando sareste arrivati." disse il comandante Sirius, alzandosi dalla sua sedia e spazzandosi l'uniforme con un gesto della mano. "Devo ammettere che siete stati abili ad arrivare fin qui. Vi ho visti, mentre affrontavate i miei uomini, e devo riconoscere che avete talento. Sfortunatamente, questa volta vi trovate davanti degli avversari di tutt'altra portata."
 
"Hah! Piantala con i discorsi stereotipati, buffone! E rispondi, piuttosto: sei tu il capo di questa marmaglia?" chiese impulsivamente Julia.
 
Sirius sorrise sottilmente. "E se lo fossi?" rispose con tutta la sfacciataggine di questo mondo.
 
"Allora ti facciamo saltare in aria per quello che hai fatto agli abitanti di questa città! A cominciare dalla Stazione Peridoto che avete fatto esplodere!" esclamò Julia. "E per avermi fregato la centrale elettrica, perchè c'è anche quello che mi dà fastidio! Chi vi credete di essere, per fare quello che state facendo, eh?"
 
Sirius sospirò, come un insegnante che si apprestava a fare una ramanzina ad un gruppo di scolaretti indisciplinati. "Che mancanza di educazione. Entrare in quella che adesso è la nostra proprietà, e pretendere che noi vi diciamo i nostri nomi senza neanche presentarti tu stessa. Ma non importa... conosciamo già i vostri nomi. Julia del Quartiere Peridoto. Florinia e Fern del Quartiere Onice. Vera e Max Maple di Petalipoli. Ortilla di Iridopoli. Drew di LaRousse City. Hitomi di Albanova. E... ultima ma non certo ultima... la nostra piccola Heather! Sì... il nostro stimato Dr. Connal ci ha parlato molto di te. Sei un soggetto alquanto difficile da controllare... ma in fondo, non mi sarei aspettato nulla di meno dalla figlia del nostro stimato agente Corey!"
 
La piccola allenatrice di Pokemon Drago si irrigidì, e nei suoi occhi fucsia balenò un lampo di rabbia e disperazione, mentre Bagon e Noibat squadravano ferocemente Sirius e gli ringhiavano contro. Allo stesso tempo, Vera, Max e Drew non poterono nascondere la loro sorpresa davanti alla rivelazione che Sirius aveva appena fatto - Heather era la figlia di un agente del Team Meteora?
 
"Oh, mi sa di aver toccato un tasto dolente..." affermò Sirius, sorridendo con falsa gentilezza, e dando un'occhiata di intesa anche ad Astro ed Eclisse, che non fecero una piega e si limitarono a tenersi per sè quello che stavano pensando in quel momento. "Beh, in fondo sarebbe dovuto venire fuori, prima o poi... Le tue tendenze criminali avrebbero parlato da sè in ogni caso! Il Dr. Connal ci ha fornito un tuo quadro psicologico molto completo, piccolina... proprio la degna figlia di Corey!"
 
"SMETTILA! TI ORDINO DI SMETTERLA!" strepitò Heather a pieni polmoni. "Non osare mettere davanti il nome di mio padre! Lui ha sbagliato molte cose! E ancora non mi è andato giù il modo in cui ha cercato di educarmi, insegnandomi che il mondo è nero e la giustizia non esiste! Ma era pur sempre mio padre! E ha cercato di fare del suo meglio per me!"
 
"Quella ragazzina... è la figlia di uno del Team Meteora?" pensò tra sè Max. "Accidenti, adesso sì che comincio ad immaginare cosa debba aver passato..."
 
"Già... e queste sono le conseguenze!" affermò Sirius, senza alcuna vergogna. "Il risultato è stato che ti ha lasciato sola in mezzo a questo mondo ostile, senza nessuno che sarà mai davvero disposto a sostenerti. Oh, posso immaginare cosa dirà quella tua amichetta, Shelly, quando scoprirà che hai nascosto a tutti questo... interessante particolare! E a proposito di Shelly, non so se il Dr. Connal te lo ha mai detto, ma sarebbe... molto interessato a tracciare anche il suo profilo psicologico! Sarebbe un soggetto interessante per le sue sedute di terapia all'elettroshock!"
 
"Heather... Heather, per favore, non farti prendere la mano..." Vera cercò di trattenere la furia della bambina dai capelli fucsia, che sembrava in procinto di esplodere da un momento all'altro.
 
Troppo tardi. Con un grido di furia cieca, Heather puntò un indice contro Sirius, mandandogli contro sia Noibat che Bagon! "ORA BASTA! NON STARO' PIU' AD ASCOLTARTI, MALEDETTO! NOIBAT! BAGON! DATEGLI QUELLO CHE SI MERITAAAAAA!" urlò, ormai incapace di controllarsi. I suoi Pokemon erano altrettanto furiosi, e si scagliarono con impeto incontenibile contro il comandante del Team Meteora, decisi a fargliela pagare per gli insulti che stava rivolgendo ad Heather e ai suoi amici... ma Sirius non si scompose e restò ad attenderli, mantenendo quell'odioso ghigno di superiorità...
 
"Attenta, Heather! E' un trucco! Vuole farti perdere la calma!" esclamò Drew, troppo tardi perchè la bambina dai capelli fucsia potesse - o volesse - ascoltarlo. Con un cenno della mano e uno schiocco di dita, Sirius chiamò qualcuno... e due figure minacciose si gettarono con violenza contro Bagon e Noibat, colpendoli in pieno e gettandoli a terra con la stessa facilità con cui un adulto avrebbe buttato a terra un bambino. Heather si riscosse dalla sua ira, e corse da Bagon e Noibat per aiutarli a rialzarsi, guardando i Pokemon che li avevano trattati in quel modo, e che in quel momento stavano al fianco di Sirius come due fedeli guardie del corpo: un Seviper, un grande serpente nero decorato con inquietanti motivi dorati e viola, la coda simile ad una lama affilata, e la bocca armata di grandi zanne ricurve; e un Hitmontop, un Pokemon Lotta della stessa famiglia evolutiva di Hitmonlee ed Hitmonchan, con un corpo a forma di uovo dai lunghi arti, che viveva a testa in giù, girando come una trottola su uno spuntone che gli usciva dal cranio. 
 
"Temperamento impulsivo e mancanza di disciplina. Il buon dottore aveva scritto anche questo." affermò Sirius. Mentre Heather stringeva i denti rabbiosamente, e Max fissava il comandante del Team Meteora con indignazione, stringendo un pugno al proprio fianco, Florinia si fece avanti, accompagnata dal suo Cradily.
 
"Voi dite di conoscere tutte le nostre identità. E ciò nonostante, il vostro sistema di sicurezza si è rivelato quanto meno lacunoso." affermò, riferendosi al fatto che era riuscita così facilmente ad oltrepassare i blocchi. 
 
Ma neanche questo riuscì a smuovere l'arrogante sicurezza di Sirius. "Ne sei davvero convinta, Florinia? Temo di doverti deludere... non commettere l'errore di pensare che sei stata tu a violare i nostri sistemi di sicurezza." rispose il comandante del Team Meteora. "Siamo stati noi a permettervi di arrivare così lontano. Sapevo bene che quelle reclute che vi abbiamo mandato contro sarebbero al massimo riuscite a rallentarvi, e comunque vi abbiamo tenuto d'occhio fin da parte che la tua amichetta Julia, lì presente, facesse esplodere la porta di sicurezza. In ogni caso, abbiamo guadagnato abbastanza tempo da cancellare da questi terminali tutti i dati che potevano ricondurre a noi. Ora... credo che sia ora che vi diamo una dimostrazione - o meglio, un avviso. Non interferire mai più nei nostri affari. Non cercare di opporsi al Team Meteora. Dama Eclisse! Cavaliere Astro! Occupatevi voi dei mocciosi di Hoenn! Io penserò a Julia e a Florinia! E richiamate tutte le reclute rimaste per bloccare le vie di fuga della centrale!"
 
"Signorsì, comandante Sirius!" esclamò Astro, per poi premere un tasto su un congegno che aveva tirato fuori da un risvolto della sua uniforme. "Per il Team Meteora!"
 
Eclisse tirò un piccolo sospiro, non molto contenta di ciò che avrebbe dovuto fare. "E va bene... visto che dobbiamo farlo... Vera Maple e Drew LaRousse, saremo noi i vostri avversari!" affermò.
 
"Dopo quello che è successo qui, non chiedo di meglio che darvi una lezione!" esclamò Vera, il cui Glaceon era già in guardia e pronto a combattere! Drew richiamò il suo Masquerain e fece uscire invece il suo Flygon, che si piazzò davanti ad Astro ed Eclisse, aprendo maestosamente le sue ali!
 
"Dama e Cavaliere, eh? Per qualche motivo, vi si addicono, come titoli..." affermò Drew.
 
"Hmph..." rispose Astro, facendo uscire dalla sua Pokeball un Magmar dalla pelle scarlatta circondata di guizzanti fiamme rosse, lo stesso che Vera e i suoi amici avevano affrontato ad Iridopoli! "Sono i ranghi della nostra organizzazione, se non lo sapete! Le Reclute sono il rango più basso, poi ci sono i Cavalieri e le Dame come me ed Eclisse, gli Assi, i Comandanti... e il nostro Comandante Supremo, Lord Solaris!"
 
"Meno chiacchiere, Astro, per favore." disse Eclisse, mandando in campo il suo Electabuzz, che fece scontrare i pugni in aria, rilasciando una raffica di scintille crepitanti. Vera e Drew si fecero avanti per affrontare i nemici, mentre Max, Hitomi, Ortilla, Heather e Fern restavano indietro per affrontare le reclute che molto presto sarebbero arrivate... e Julia e Florinia schieravano Pachirisu e Cradily per combattere Sirius e i suoi Seviper ed Hitmontop. "Ci incontriamo di nuovo, marmocchi... questa volta, però, non ci saranno eventi inaspettati a salvarvi. Vi faremo vedere di cosa siamo capaci noi del Team Meteora!"
 
"Beh, è qello che vedremo." affermò Vera. "Glaceon, è il momento. Mostra cosa sai fare!"
 
Il Pokemon glaciale strinse gli occhi ferocemente, inquadrando lo Electabuzz di Eclisse...
 
 
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CONTINUA...
 
Note dell'autore: E con questo siamo a sei! E la prima battaglia con un comandante del Team Meteora sta per iniziare! Mi auguro che sarà avvincente... e anche in questo episodio, abbiamo avuto una rivelazione! Heather è la figlia di un membro del Team Meteora! Quali altre sorprese ci riserveranno lei e il colorito cast di Pokemon Reborn? E soprattutto... saranno in grado Vera e i suoi compagni di reggere allo scontro che sta per iniziare?
Lo saprete nella prossima puntata! A presto!                          
  
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