Se speravo che il giorno nuovo portasse buone notizie mi sbagliavo di grosso, anzi è ormai da due giorni che sono segregata in casa in attesa di un minimo segnale, ma niente, nulla che mi possa indicare qualcosa.
Sono di nuovo sdraiata sul letto e fisso le travi dell’intelaiatura.
È l’una  di notte ma poco importa, non faccio più distinzione tra le varie parti della giornata.
Sono stufa di aspettare o più che altro di non avere delle risposte ma forse è ciò che mi merito per quello che ho fatto. Il destino mi vorrà punire per le mie scelte, lasciandomi nell’ignoto, chiusa in una casa a disperare mentre la fuori la vita continua normalmente.
Faccio in tempo a finire questo pensiero che nel  mio cervello una scintilla ha iniziato a prendere fuoco incendiandomi la mente. Loro continuano la vita e io la mia.
Sembra un’affermazione così stupida e logica, ma quando lasci che tutto ti sfiori senza realmente toccarti, ogni cosa perde il suo senso.
Mi alzo dal letto, prendo un vestito rosso mini che mi arriva neanche a metà
coscia con una fascia di lustrini sotto il seno che si allunga fino a diventare una spallina , ci aggiungo un paio di tacchi rossi e vado in bagno.
Una doccia veloce, capelli legati a mo’ di chignon, gli occhi segnati con la matita nera e le labbra risaltate da un rossetto rosso fuoco.
L’immagine che vedo riflessa nello specchio non ritrae la vecchia Hermione, quella seria e studiosa , bensì una più matura forse anche più seducente.  non so bene qual sia lo scopo di questa mia decisione, ma per una volta lascio perdere l’uomo e la sua psicologia e mi lascio guidare dall’istinto.
Prendo una piccola pochette ci infilo lo stretto indispensabile e mi smaterializzo   davanti al locale che dieci anni fa era il più frequentato.
La fortuna è dalla mia parte, e  quello che mi si presenta davanti è ciò che cercavo.
“Red Moon” era e a giudicare dal numero di persone in coda che vedo fuori dalla porta è ancor’ oggi  uno dei night magici più in voga di  tutta Londra.
Saltando la eterna fila mi avvicino al bodyguard e con voce mielosa gli sussurro il mio nome e gli chiedo di farmi entrare. In un primo momento rimane un po’ rigido poi si rende conto che quella che ha davanti è veramente l’eroina del mondo magico e mi  fa passare. Sorrido soddisfatta e mi addentro nel locale .
 Mentre ordino al bar un whisky incendiario vedo la ragione farmi “ciao, ciao” con la manina dalla porta e fuggire.
Mando giù altri cinque bicchieri di whisky e  mi butto nella pista da ballo  in un ammasso di gente accalcata l’una sull’ altra.
Sento l’alcool bruciare giù per la gola inebriandomi i sensi . Stanca di ballare mi guardo intorno e vedo un bel moro  tutto solo seduto su un divano, così mi stacco dalla folla e mi avvicino. Ha un aria leggermente familiare ma non ci fatto molto caso . A pochi passi da lui inciampo e gli finisco direttamente in braccio .
Certamente non era il modo con cui volevo presentarmi ma mi accontento di quest’entrata poco dignitosa. Rido , rido di gusto e gli urlo quasi in faccia
“un bel moro come te cosa ci fa tutto solo?”
Lui rimane un po’ basito e dopo un attimo di esitazione esclama
“Granger  ?” il suo tono stupito mi fa ridere, o forse è l’alcool, quel che so è che continuo a ridere come un’oca petulante.
“Granger veramente che ci fai qui ? e poi sei ubriaca?” il tono di quest’ultima affermazione è leggermente più alto rispetto al normale e sto per rispondere  quando un biondo platinato entra nel mio campo visivo e interrompe la mia conversazione con il moro
“Blaise potevi almeno aspettarmi per iniziare a rimorchiare?”
Il moro sta per ribattere quando lo interrompo
“Furetto?”
“zannuta so tutto io? Blaise sei caduto veramente in basso per fartela con una come questa!”
“questa ha un nome!” ribatto scioccata
“ se mi lasciavi spiegare stavo per dirti che me la sono  ritrovata tra le braccia dal un momento all’altro” risponde il moro “anche se è normale che uno bello come me faccia svenire le docili fanciulle”
“poco modesto” gli dico e mi alzo per andarmene quando quello spocchioso di un furetto mi afferra  un braccio
“non così in fretta mezzosangue. Che ci fai qui tutta sola ? non eri scappata via ? “
Avrei voglia di tirargli un pungo ma mi trattengo
“come puoi ben vedere” la mia voce non è molto convincete per via dell’alcol  “sono qui e non sono affari tuoi dove vado o cosa faccio .”
“come siamo scontrose “ dice sfoderando quel suo ghigno maledetto” mi sa che abbiamo bevuto un po’ troppo . sono così gentile che ti riaccompagno a casa visto che la signorina qui presente non regge molto gli alcolici”
Mi ha sfidato, lo so che l’ha fatto a posta ma non importa e accolgo la sfida. Strattono il braccio per liberarlo dalle sua presa ma un capogiro mi annebbia i sensi e l’ultima cosa che sento è la voce del furetto che urla “Blaise prendila!”



♪ARTY♪
Hola! come sono brava sono sempre puntuale *si asciuga la lacrimuccia*
SO di essere uscita un po' dal personaggio di Hermione perchè non penso che avrebbe fatto qualcosa di così avventato, ma non uccidetemi.
per chi si chiedeva come si introduceva Draco, voici voila l'amata serpe.
spero vi sia piaciuto, e di non aver scritto stupidaggini di cui mi pentirò,
ma per ora è tutto
kiesses
Arty
P.S. ho cambiato la descrizione iniziale, ma sono sempre io :D
P.P.S se volete che approfondisca i miei personaggi nel commento finale ditemelo 
<3