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Autore: Black_Cigarette    05/02/2015    0 recensioni
Are you, are you
Coming to the tree
Where dead man called out
For his love to flee.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree.
"Ci sono cose che non si possono dimenticare, ma in due il dolore fa un po' meno male"
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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~~L’edificio risultava imponente e maestoso.
Ai lati una fitta boscaglia di abeti faceva da lugubre cornice al giardino nebbioso e spoglio del centro d’igiene mentale “Shaloom”.
La facciata principale era formata da piccoli mattoncini grigio fumo che si strutturavano in rigide file verticali, interrotte solamente da una moltitudine di piccole finestre dai vetri oscurati e preceduti da sbarramenti di ferro.
A completare il paesaggio, le nuvole bianche oscuravano il sole e di esso trapelavano solo alcuni raggi di luce opachi, solamente il fumo nero che usciva dal camino posto a lato tra le tegole scure riusciva a sporcarle di un sottile strato fuligginoso.
Al di sopra della grande porta di legno intagliato, spiccava una lastra di marmo bianco con su scritta una frase in caratteri gotici: “Queste sono le porte della vita” completamente in contrasto con l’aspetto e ciò che succedeva in quell’edificio.
E nel suo piccolo studio, nel lato Ovest della struttura, il Dottor Caleb Prior riascoltava vecchi audio, che ormai avrebbero dovuto essere archiviati:


. Verbale Audio n°10
. Dr. Prior
. Centro “Shaloom” per igiene mentale
. Giorno: 5 giugno 1990
. Caso: Delevigne
. Paziente n° 398
 
Dr: Allora Cara, ormai è diversi giorni che sei qui. Ti va di raccontarmi cosa ti è successo?
D.C.: Amm…si mi sento pronta credo… *sospira*
Dr: Bene, puoi cominciare col dirmi dove sei nata e chi erano i tuoi genitori.
D.C.: Si okay…sono nata in un piccolo appartamento, nella periferia di Berlino, in una strada chiusa. Ricordo ancora le parati bianche della piccola cucina sporcate da qualche macchia di caffè, la finestra in quella stanza angusta dava sul retro della casa dei vicini. Spesso vedevo due bambini giocarci spensierati, e, mi chiedevo perché anche io non potessi andare a giocare come loro… *fa una breve pausa*
Dr: E perché non potevi , Cara?
D.C.: *si schiarisce la voce* ecco…i miei genitori…diciamo che non volevano…
Dr: Che tipi erano tuoi genitori, me lo vuoi spiegare?
D.C.: Mia madre mi vedeva come un ostacolo, qualcosa che porta solo guai, altri soldi da spendere inutilmente. Comunque non era una donna molto presente, o era collassata sulle mattonelle fredde del pavimento o scopava con quello che avrei dovuto chiamare padre.
Un giorno ero appena tornata a casa da scuola, avevo preso otto in inglese e non vedevo l’ora di dirlo a mia madre, pensavo ne sarebbe stata fiera. *sospira*  Ho aperto la porta e non la trovavo. Allora l’ho cercata prima in salotto, poi in cucina, in camera ed infine in bagno. Era lì, con la schiena magra ricurva sul lavandino che tirava avidamente col naso una pista di coca. Sentendomi si è girata di scatto e mi ha chiuso fuori. Mi ha urlato di andare in camera. Io lo feci. Sono stata chiusa in quella stanza per due giorni.
Dr: E tuo padre?
D.C.: Bhe, mio padre è, o era, poco m’importa, un uomo alto dai capelli brizzolati, non mi ricordo bene il suo viso, ma mi ricordo le sue mani sul mio volto e sul resto del mio corpo
quando è venuto ad aprire la stanza dopo due giorni, diceva che “avevo disturbato mia madre mentre svolgeva affari importanti, che non mi riguardavano”. Io volevo solo bere un goccio d’acqua e mangiare qualcosa, ma lui mi teneva stretta e… *respira affannosamente*
Dr: Basta!Basta!Va bene così per oggi…
D.C.: Grazie…
Dr: Ci vediamo domani Cara…aspetta un secondo *rumore di un cassetto che viene aperto* tieni questo
D.C.: Cosa ci devo fare?
Dr: è un registratore, ogni giorno dovrai registrare un tuo diario che io sentirò periodicamente…puoi dire quello che vuoi…
D.C.: Okay *sospira* lo farò
--Fine registrazione--

Il dottore tolse la registrazione e decise di passare a quella successiva:


. Verbale Audio n°126
. Dr. Prior
. Centro “Shaloom” per igiene mentale
. Giorno: 6 giugno 1990
. Caso: Malik
. Paziente n° 380

Dr: Zayn,dove hai preso quella sigaretta? Sai che qui non è permesso fumare…
Z.M: *ride* e secondo te te lo dico? Non sono così stupido…
Dr:  Zayn per favore,spegni quella sigaretta ed iniziamo…sempre la stessa storia con te, quando vorrai capire che sono qui per aiutarti? *sospira*
Z.M:*ridacchia* Ah si? Aiutarmi? Ed è per questo che mi tenete chiuso qui dentro…giusto…
Dr: Oh Zayn accidenti! *sbuffa e sospira* anche se per te la terapia che noi utilizziamo non funziona ti assicuro che ha i suoi effetti,devi solo avere…pazienza…ora,gentilmente mi faresti la cortesia di deciderti di parlarmi di te?!
Z.M: *sbuffa* Se è questo che volete, vi accontenterò: sono nato a Berlino, mia madre è inglese e mio padre pakistano. Non abbiamo mai avuto problemi di soldi, o famigliari, e probabilmente i miei avrebbero voluto mandarmi in una di quelle scuole per ricconi,come hanno fatto con le mie sorelle *ride* ma non era quello che volevo io, in ogni famiglia c’è una pecora nera…
Dr: E cosa volevi tu? Zayn ti ho detto di spegnere quella dannata sigaretta,ti fa solo del male..
Z.M: Okay,okay..*attimo di silenzio* non avrei mai voluto una vita del genere, mi sembra una prospettiva così noiosa! Io voglio divertirmi..
Dr: Divertiti? Credi davvero che sia divertente non avere la possibilità di costruirsi un futuro?*sospira*  bene e per non annoiarti nella tua triste vita fatta di sicurezze,monotone a quanto dici…cosa facevi?
Z.M: Lo sapete benissimo cosa facevo, se no non sarei qui…
Dr: Zayn! Sto cercando solamente di aiutarti! Perché non te lo ficchi in quella testa dura che ti ritrovi? *sospira* calmiamoci…voglio sentirmelo dire da te,cosa facevi..
Z.M: *sbuffa* mi bucavo okay? E mi bucherei ancora se solo non fossi in questo posto di merda!
Dr:*sbuffa* Te ne rendi conto che ci sono persone che pagherebbero per avere la tua vita? E tu la butti via così... *sospira* ci sono altri modi per “divertirsi” Zayn… credi che sia giusto quello che facevi?
Z.M.: No affatto, ma era questo che lo rendeva divertente mio caro dottore *ridacchia* ora sono stanco…
Dr: Zayn non pensare che sia finita qua!
Z.M: Si,si..
Dr: Aspetta un attimo!
Z.M.: *sbuffa* che c’è?
Dr: Tieni questo…e ogni giorno cerca di registrare qualcosa… di sensato!
Z.M.: Quando mai io dico cose insensate? *rumore passi e poi porta che sbatte*
Dr:*sospira pesantemente*
--Fine registrazione--

#BANANAAAAA ciao a tutti Siamo due ragazze a scrivere questa fanfiction che é la prima che facciamo, quindi siate buone Cerceremo di aggiornare il prima possibile, il nuovo capitolo sarà più lungo ed è già pronto, aspettiamo solamente che voi ci lasciate una piccola recensione per sapere che ne pensate, sarebbe davvero importante per noi :) Come avrete capito questa storia é un po' particolare, la storia di Cara é ispirata ad una storia vera.. Bene detto questo, grazie mille di aver letto, lasciate una recensione se avete voglia Le vostre Emme e Tris
   
 
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