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Autore: Beckett    05/02/2015    1 recensioni
" Ed ora sua madre dov'è?"
" Chi dice tre metri sotto terra, chi dice tre metri sopra al cielo. Punti di vista."
Quando un omicidio sconvolgerà la vita di tre ragazzi del Mainland un piccolo paesino nel Maryland. Le cose cambieranno.
“ Vedo che si è informata.” Rispose sospettosa Elis.
“ Ma sa, m’informo sempre di chi ha i vestiti sporchi di sangue. Prego, mi segua, da questa parte.”
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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1x03.  – Il bianco e il nero.
“ Non ti sto chiedendo niente mamma.” Si aprì così la mattinata di Katherine e Katy.
“ Non so perché ma questa scena penso di averla già vissuta. E’ un categorico no, lo sai?”
“ Ma è la festa di Becca Pakkins, cosa vuoi che succeda? E’ Becca Pakkins! ”
“ Non la conosco, a maggior ragione tu da questa casa non esci.” Rispose con un categorico NO Katy, e questo proseguì fino alla cucina.
“ Mamma, ho diciotto anni sai che potrei uscire da un momento all’altro da questa casa e così tu non mi rivedrai più?”
“ Che dolce novella. E quando succederà tutto questo? A breve?”
“ Mamma!! Ti sto chiedendo UNA festa di UNA persona, se tornerò a casa sbronza e priva di sensi non andrò da nessuna parte mai più.”
“ Non amo le tue promesse, e quindi indovina? NO.”
“ Da chi vuoi che ti faccia convincere? Chiamo Connor se vuoi.”
“ Non mi serve l’approvazione di Connor amore, tu non andrai a quella festa.”
( Nina Dobrev è Katherine Middelton) 

Connor era il fratello minore di Katherine che era andato a vivere a Denver per potersi creare una nuova vita. Lui odiava Mainland, diceva che era un piccolo paesino e che non avrebbe mai trovato fortuna lì. Cercò l’approvazione dei genitori per anni, e quando la ottenne, uscì subito di casa e comprò il primo biglietto per andare a Denver e lasciare finalmente quel paesino PER VECCHI.

“ Connor ha potuto lasciare questa città a sedici anni ed andar a vivere con i nonni e poter vivere una nuova vita, ed io che ti sto chiedendo di andare alla festa di Becca Pakkins, cioè nulla, non posso?”
“ Non mi sembra che Connor sia mai stato arrestato per giuda in stato di ebbrezza. Non mi sembra nemmeno che Connor sia stato scoperto con degli stupefacenti nel bagno della scuola e, non mi sembra che lui sia stato cacciato da due scuole, prima di trovare la pace, finalmente, nella scuola di Mainland.”
“ Innanzitutto quella droga non era mia, quante volte devo dirtelo? Io non mi drogo.”
“ Staremo a vedere.”
“ Mamma! Quella droga era di Lucy. Quella spaccona di Lucy che si drogava e mi faceva nascondere la sua cocaina nella mia stanza.”
“ Perché quando parliamo di questo sei pronta a mettere in mezzo Lucy, SEMPRE?”
“ Perché è la verità.”
“ Ti avrei creduto, prima. Ora che mi ritrovo un mandato di arresto sulla tavola, vicino alle arance, no, non ti credo più.”

Katherine prima di arrivare a Mainland e trasferirsi con tutta la famiglia, viveva a New York perché il padre aveva trovato un posto fisso a Manhattan, nel quartiere alto della Grande Mela.
Lì il padre trovò fortuna e ricchezza e quindi decisero di trasferirsi stabilmente a New York. Kat frequentò un istituto privato nel centro solo femminile, mentre Connor uno interamente maschile.
In quel collegio Katherine conobbe Lucy Davis, divenne la sua migliore amica in poco tempo. Lucy era molto ricca e il padre lavorava nella Borsa di Wall Street, era un broker, comprava e vendeva azioni. Erano cose serie. La mamma lavorava in TV, era la conduttrice di un noto telegiornale locale. Entrambi non erano mai a casa, quindi decisero di mandare Lucy in un collegio per sole donne, perché quest’ultima aveva una vera e propria ossessione per i maschi, non era malata, non aveva nessun tipo di problema, era solo attratta dagli uomini.
Lucy e Kat erano compagne di stanza, quando la mala sorte ci lascia lo zampino, insomma.
Kat era molto vulnerabile all’epoca perché il padre non era mai a casa, e lei non era abituata a non vederlo mai, la madre cercava lavoro e cercava di crearsi una vita a New York frequentando quasi sempre eventi di ogni genere per conoscere e avere agganci solidi nel mondo del lavoro. Insomma, in quella casa viveva solo la badante e i fine settimana erano dedicati a Connor e Kat, quando e se tornavano dal collegio.
Kat, insomma, era molto vulnerabile e molto sola. Decise di seguire le orme della forte e divertente Lucy.
Si sa, queste cose non vanno mai bene. Lucy si rivelò una drogata e una ragazza completamente sola che poteva contare soltanto su quella roba che la faceva stare bene quelle ore, giusto per combinare qualche guaio e poi ritornare se stessa. Kat decise di provare ma se ne pentì poco dopo perché si rese conto che non era quello che voleva nella vita. Non voleva ambire a vivere sotto i ponti e a spendere tutti i suoi risparmi in droghe come faceva la sua amica Lucy.
Si ritrovò, però, ben presto nei guai.
Kat decise di non voler avere più a che fare con Lucy e quindi chiese un cambio di allogio. Lucy però aveva bisogno di nascondere la propria droga dato che i genitori avevano scoperto da poco la sua tossicodipendenza.
La sua dipendenza era passata dall’essere ossessionata dagli uomini all’essere ossessionata dalla droga.
Quindi Lucy chiese un favore a Kat e poi le promise che si sarebbe liberata di lei il giorno stesso. Lei voleva che Kat nascondesse la sua droga nella sua stanza del collegio. Quest’ultima lo fece, era così ingenua ed era davvero piccola. Fu beccata qualche giorno dopo e fu cacciata dall’istituto assieme a Lucy.
La famiglia Middelton quindi aveva appena ricevuto la prima batosta della Grande Mela, ma questa fu una delle prime disgrazie che colsero i quattro. Il padre di Kat perse il lavoro, Connor decise di lasciare il collegio per stare più vicino alla sua sorella “drogata” e la mamma di Kat perse tutti i contatti con persone importanti del posto. La famiglia decise di trasferirsi e andare a vivere in un piccolo paesino nel Maryland, per poter cambiare vita e soprattutto ambiente. Sarebbe andato tutto a meraviglia: Katy avrebbe trovato lavoro facilmente, il padre di Kat sarebbe stato assunto come procuratore, Connor avrebbe lasciato la città e sarebbe andato a vivere dai nonni a Denver e Kat avrebbe frequentato una buona scuola del posto lontana da ogni tentazione che portavano le grandi città. Questo fino a quando non conobbe Elis, ma questa è un’altra storia.

“ Quindi devo dire no ad Elis? Quel categorico NO che tanto temo?” chiese Katherine con un volto sconvolto dalla serietà della mamma. Non era mai stata così realmente seria Katy con sua figlia.
“ Esatto amore. Tu non esci da questa casa a costo di incatenartici.”
“ Ne saresti capace?”
“ Chiedilo a tuo fratello.”
“ Tu veramente lo hai fatto?”
“ Chiama Connor se hai il coraggio.”
“ Non ci tengo. Mamma te lo chiedo per l’ultima volta, è Becca, posso andare?”
“ Ma quando me la regali Cassidy Sparks come figlia?”
“ Presto, molto presto.”

FLASHFORWARD

“ Che vorrebbe Pakkins da te?” domandò Kat con aria sconvolta.
“ Sono successe parecchie cose dall’ultima volta che ho parlato con te delle mie cose Kat.”
“ Quindi aspettavi che uccidessimo un uomo per dirmi che messaggi con il professore Pakkins?”
“ Certo che no Kat, però devi ammettere che ci siamo allontanate molto questo periodo e io allora ho evitato di dirti certe cose, te lo prometto che non avrò più segreti con te, sei la mia migliore amica.”
“ Ci credo che ora condividerai tutto con me. Condividiamo il sangue di un uomo sulle maglie, condividiamo la morte di un povero barbone e se non troviamo un alibi che regga condivideremo anche la stessa cella.” Kat lo disse in modo quasi ironico. Era stanca di quella situazione e non sapeva come uscirne fuori.
“ Scusami. Spero che questo mio rapporto con Pakkins non ci dia dei problemi più di quanti già ne abbiamo.”
“ Rapporto?? Tu mi stai dicendo che hai fatto qualcosa, e ti prego non dirmi cosa, con Pakkins e non mi hai detto nulla solo perché ci siamo allontanate in questo periodo?”
“ Tu non venisti alla festa di Becca e quella sera successero un bel po’ di cose.”
“ Ah, bene.. Quindi io non so che frequenti Pakkins perché non sono venuta con te ad una stupida festa?”
“ Io, io non frequento il professor Pakkins. Sai che a me piace da morire Jackson.”
“ Non vorrei interrompere questa discussione tra amiche del cuore, ma lo sto facendo sì, comunque non vorrei interrompervi ma qui abbiamo un problema. Ho investito un uomo ed è morto, sì è morto. Abbiamo bisogno di una camera e abbiamo assolutamente bisogno di un alibi, perché, probabilmente vi sembrerà strano, ma a me darebbe un po’ fastidio tornare a casa e dire ai miei che ho ucciso un uomo. Perché vorrei iscrivermi a Yale, sposarmi, avere una famiglia, vivere con i sensi di colpa per sempre ma non andare in galera.”
“ Max sei inopportuno.”
“ Ah Elis voi parlate di Pakkins e di quanto ti sia piaciuto andare a letto con lui, ed io sarei l’opportuno?”
“ Tu cosa?” intervenne sconvolta Kat “tu cosa avresti fatto?”
“ Non è successo niente di tutto ciò Kat, te lo giuro. Io e Pakkins mai. Non è mai successo, è Max che sta delirando come, insomma, sta facendo da inizio serata.”
“ Lo spero per te che non sia vero.” Rispose prontamente Kat.
“ Sì Kat, te lo giuro.”

FINE FLASHFORWARD


“ Non posso El. Penso che mia madre questa volta faccia sul serio, divertiti da Becca.” Disse Kat mentre era al telefono con Elis.
“ Da quando mamma Katy fa sul serio?”
“ A quanto pare da ora.”
“ Esci di nascosto, non è la prima volta che lo fai, qual è il problema?” domandò Elis.
“ Il problema non c’è, è che voglio che mia madre ponga più fiducia in me come fa con Connor. Ti ricordi il fatto di Lucy e la droga?”
“ Come poterlo dimenticare. Appena facemmo amicizia fu la prima cosa che mi raccontasti” e cominciò a ridere ricordando quei bei momenti da sedicenni.
“ Bene, lei pensa ancora che io all’epoca mi drogavo nei bagni del collegio con Lucy, ma non è assolutamente vero. Io non ho mai fatto uso di stupefacenti, mai. Lei non mi crede perché non ha abbastanza fiducia in me e io la voglio. Voglio guadagnarmi la sua fiducia, e se facessi un passo falso non me lo perdonerei, quindi non vengo alla festa di Becca. Non sai quanto vorrei venirci e bere come non abbiamo mai fatto ma l’importante per me, in questo momento, è ritornare la figlia modello che ero una volta.”
“ Spero che tu sappia che non è tanto facile guadagnare la fiducia di tua madre dopo quello che è successo l’altro ieri. Siamo state arrestate Kat.”
“ Lo so Elis, grazie di ricordarmelo. Ma proprio perché so che sarà difficile io cercherò di fare attenzione e di non disubbidirla più.”
“ Sei credibile quanto Max che dice che la settimana prossima si iscriverà a scuola guida.”
“ OK Elis ti svelo un piccolo segreto, oltre la fiducia io vorrei avere indietro anche la mia cara patente. E quindi se non mi dimostro un po’ la figlia modella quale vorrebbe che io sia non riavrò mai la mia cara patente.”
“ Insomma, per tutto il mese sarai la Cassidy Sparks che tanto odiamo?”
“ Esatto amica mia, esatto.”

“ Non verrà, Max.” questo lo disse Elis mentre era intenta a prepararsi per la festa a sorpresa di Becca Pakkins ed era intenta a parlare a telefono con Maxy Miller.
“ Non ci credo, Katherine che ubbidisce a sua madre. Questa mi è nuova.”
“ A chi lo dici, tu cosa indosserai per la festa?”
“ Capisco che Kat non venga e che quindi a te serve un’amica per poter parlare di queste cose, ma ricorda, io non sono quell’amica.”
“ Come sei antipatico. Anche i maschi si vestono per le feste, no?”
“ Ovvio, ma di certo non chiedo consigli alle mie amiche e non li do.”
“ Antipatico Maxy. Nessuna donna ti prenderà mai.”
“ Ti ringrazio Elis, davvero te ne sono grato.”

FLASHFORWARD
“ Signorina Everwood” la chiamò da dietro al bancone la signorina Cortez, quella che era spaventata di essere esiliata da Mainland. In fondo nessuno era mai stato esiliato da quella piccola cittadina.
“ Mi dica Cortez, mi dica.”
“ Abbiamo la disponibilità di una stanza per una notte per lei e per i vostri amici. Mi tolga una curiosità, però.”
“ Mi dica tutto.”
“ Cosa la porta qui? E’ venuta fino ad Atlanta da un piccolo paesino nel Maryland per dormire una sola notte nel motel meno costoso della città?”
“ Vedo che si è informata.” Rispose sospettosa Elis.
“ Ma sa, m’informo sempre di chi ha i vestiti sporchi di sangue. Prego, mi segua, da questa parte.”
“ Mi scusi?” domandò perplessa e con un filo di voce la signorina Elis Everwood.
“ La sto dirizzando verso la vostra stanza.” Rispose Cortez.
“ Io, io, devo chiedere ai miei amici se va bene questo posto per quando ci verrà a prendere il fratello di Maxy.”
“ Maxy?”
“ Sì, il mio amico. L’altro ragazzo sporco di sangue, mi correggo, che lei crede sia sangue ma è solo una macchia di ketchup che non andrà via facilmente.” E poi sorrise Elis, quasi sicura di cosa stesse dicendo. Era sicura. Elis stava credendo alla sua stessa bugia. Ma come biasimarla, tutti avrebbero preferito credere alle bugie che affrontare la realtà.
“ Avete fatto baldoria con il ketchup signorina Everwood?”
“ Mi dica, è un’altra delle sue curiosità che non vede l’ora di togliersi? Rimanga con il dubbio e faccia il suo lavoro ovvero quello di dare le chiavi della stanza e di imparare a memoria un copione per i clienti che verranno dopo.”
“ Peccato che non ci venga quasi mai nessuno qui. Ecco perché ho così tanto tempo libero e così un poco stipendio. Non ho niente da fare, e la mia curiosità verso gli stranieri cresce sempre di più.”

FINE FLASHFORWARD


“ Elis, guarda, c’è anche David O’Connel a questa festa. Dio, le peggiori bevute c’ho fatto assieme a quel tizio.”
“ Maxy, tu sai che io adoro parlare con te dei tuoi vecchi ricordi ma ora non è proprio serata.”
“ Tu adori parlare con me dei miei vecchi ricordi?” domandò Maxy.
“ NO.”
“ E allora perché …” Elis scomparve tra la folla e Max non potè continuare a parlare perché presto si sarebbe ritrovato da solo a bere Barbon con David O’ Connel.

“ Auguri Becca!” la prima a parlare fu Elis.
“ Auguri per?” domandò stranita Becca. Innanzitutto perché non l’aveva mai vista prima e seconda cosa perché non aveva mai avuto una discussione con Elis.
“ Presumo sia il tuo compleanno.”
“ Presumi male ragazza di cui non conosco nemmeno il nome.”
“ Oh, io sono Elis Everwood, frequento l’ultimo anno, piacere.” Un sorriso a 32 denti uscì dalle labbra di El.
“ E a me non interessa.”
“ Immagino che non sia stata tu ad invitarmi a questa festa.”
“ No infatti.”
“ Poche parole la ragazza.”
“ Non è che sono di poche parole, è che non voglio spendere fiato con te.”
“ Continui con questi complimenti. Bene scusa. Potrei almeno sapere chi mi ha invitato a questa stupida festa?”
“ Non mi interessa. Non dovrebbe interessare nemmeno a te. Bevi, divertiti. “
“ Qualcosa di sensato è uscito da questa chiacchierata. Bene, dove posso trovare qualcosa da bere? Preferibilmente forte.”
“ Ricordami il tuo nome?” domandò Becca.
“ Elis Everwood.”
“ Ma tu sei la tipa che è su tutti i giornali locali per aver bevuto con quell’altra svampita della sua amica ed esser stata arrestata per giuda in stato di ebbrezza? Sei il mio mito. Da grande voglio essere te.”
“ Io non saprei come comportarmi. Tu ricordami dove posso trovare qualcosa da bere, forte, fortissimo.”
“ E’ lì in fondo. Ciao.” E poi Elis sentì come sottofondo la voce di Becca che raccontava alle sue amiche di aver incontrato quella svampita che assieme alla sua amica è stata arrestata per giuda in stato di ebbrezza.
“ Essere ricordata solamente per questo, grande.” Pensò Elis e brindò alla sua salute.

“ Sai che non dovresti essere l’idolo di ragazzine che frequentano appena il terzo anno di liceo?” disse una voce dietro le spalle di Elis.
( Emma Watson è Elis Everwood) 
“ Professor Pakkins! Che sorpresa! Aspetti, lei come fa a sapere di Becca che mi ha chiamato mito?” domandò stranita Elis ma comunque felice di vedere un volto familiare a quella festa così noiosa.
“ Rebecca è mia sorella.”
“ Rebecca chi?” domandò.
“ Rebecca sarebbe Becca. Insomma quella ragazzina spocchiosa con cui hai parlato poco fa è mia sorella e frequenta il terzo anno di liceo dove io insegno ed è affascinata da te e dalla tua amica, non chiedermi il perché.”
“ Non potrebbe essere affascinata ad una come me?” mentre lo disse cominciò a sorridere. Un bel sorriso. Quei sorrisi che si fanno solo quando sei felice di vedere una persona. Lei era felice in quel momento, nessuno l’avrebbe più smossa da li.
“ Certo che sì. Ma è meglio che lasci ai grandi questo tipo di fascino.” Elis arrossì e tanto.
“ Oh sono pienamente d’accordo.”
“ Cosa ti porta qui signorina Everwood?”
“ Dato che siamo in un ambito non scolastico, presumo che siamo a casa tua, possiamo anche darci del tu senza usare questi paroloni come SIGNORINA, SIGNORE.”
“ Elis perdonami, sono abituato a parlare così con tutte le donne che mi si avvicinino, sono un uomo d’altri tempi. Altre epoche.”
“ E’ davvero così vecchio?”
Lui sorrise.
“ Ah no, sono giusto un po’ più grande di te e ho una sorella di sedici anni solo perché mia madre non è una persona che ama stare con un uomo stabile.”
“ Ed ora dov’è tua madre?”
“ Qualcuno dice tre metri sottoterra, qualcuno dice tre metri sopra il cielo. Punti di vista.”
“ Mi, mi dispiace.”
“ Non dispiacerti, doveva andare così, no? O almeno credo. Insomma quando partecipi a più di tre funerali consecutivi capisci che l’unica cosa che puoi dirti in questi casi è che doveva andare così. Ma penso che a te non interessi molto delle morti che ci sono state nella mia famiglia, quindi, parlami di te. Cosa ti porta a casa mia?”
“ Penso di essere una ragazza che ama ogni tipo di festa anche alle feste dove non sono invitata, di solito mi imbuco a quest’ultime. Ma questa, stranamente, era con l’invito e quindi l’ho atteso e, stranamente, è arrivato. Ma tua sorella Becca non mi ha invitato quindi diciamo che sto scoprendo chi è stato il colpevole.”
“ Presente. Sono in arresto?”
“ Sei stato tu? Perché mi hai invitato?”
“ Perché sono così poche le due ore che ci da la scuola per conoscerci e quindi ho approfittato della notorietà di mia sorella per conoscere le persone che mi interessano. E, se vuoi saperlo, l’unica persona che mi interessava e che era sulla lista delle persone da conoscere eri tu. E quindi, eccoci qui. Probabilmente dopo questo scapperai, ma non troppo lontano, dato che domani ci rincontreremo in classe. Questa mi è uscita da vero stalker.”
“ Oh no per niente. Mi piace essere una persona affascinante ed essere sulla lista di persone affascinanti come lei. E le ho dato del lei perché non si merita un TU. Sa cosa intendo? E’ così bello parlare con lei che mi verrebbe da parlare sempre così, in modo professionale.”
“ Sono incantato signorina Everwood.” E poi le baciò la mano.
“ Vede? Fa tutto così anni ’20. Io amo gli anni ’20 e amo parlare con lei dandole del lei. Questa festa sta avendo una buona riuscita.”
“ Vorrei poter parlare con LEI, signorina Everwood a lungo, forse tutta la notte, ma il dovere da ventenne mi chiama. Qualcuno si sta scolando il mio Barbon. Ed io lo pago così tanto che spendo un intero stipendo da insegnante per il Barbon. Capisce? Se un giorno la paragonerò al mio Barbon, quel giorno dovrà sentirsi onorata, quel giorno le starò dichiarando il mio amore. Sono come Cenerentola, devo proprio scappare. A domani signorina Everwood, si faccia vedere in giro, non mi costringa ad invitarla a tutte le feste spocchiose di mia sorella.”
“ Mi farò vedere ed aspetterò il tanto atteso paragone con il suo Barbon , signor Pakkins.”
(Adam Brody è Mick Pakkins)

FLASHFORWARD
“ Il sangue ci ha smascherati.” Disse Elis ai suoi compagni di disavventura.
“ Che intendi?” domandarono.
“ A breve ci saranno dei poliziotti fuori questo motel. Domani dobbiamo sloggiare e tornarcene a casa, ha capito tutto.”
“ Chi?”
A questa domanda Elis indicò la signorina Cortez che, probabilmente, era al telefono con qualcuno che presto sarebbe venuto ad interrogare i tre. Qualcuno sapeva, non erano più al sicuro.

FINE FLASHFORWARD
   
 
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