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Autore: Debby_Gatta_The_Best    05/02/2015    5 recensioni
[Five Nights at Freddy's]
Chi mai vorrebbe lavorare in una pizzeria piena di robottacci assassini dove ti pagano due dollari l'ora? Solo un barbone come Mike...
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il campanello risuonò in un tintinnio leggero ed elegante. Jeremy stava leggendo un libro quando il suono raggiunse il suo orecchio.

«Ragazze, andate voi ad aprire?»

Chiese con tono annoiato. Loro non se lo fecero ripetere.

Mike, di fronte alla villa megagalattica che faceva invidia a quella dei suoi, se ne stava mogio mogio, irritato dal fatto che a breve avrebbe dovuto discutere con suo cugino. Ma era l'unico che aveva passato sei mesi illeso all'interno della pizzeria, quindi era esperto. La porta in mogano dalla maniglia dorata si schiuse lentamente, e Mike si paralizzò di fronte a quello che gli si profilò di fronte: la versione più magra – e decisamente più carina – di Chica lo fissava con molta più espressività di quanto fosse concesso a tutti gli altri animatroni che lui aveva visto, piuttosto seccata, e così una sottospecie di lupo... no, era un cane. No, una volpe... no...! Oh, sì, era una volpe bianca. Sarà stata edizione invernale? Tant'era che lo stava guardando male, con occhi gialli pieni di odio. Entrambe vestivano come due cameriere, con adorabili vestitini di pizzo che a una ragazza normale sarebbero andati benissimo ma che a due robottone giganti come loro faceva l'effetto opposto.

«Jeremyyy»

Urlò a gran voce Sexy-Chica, con un tono decisamente più umano della Chica grassa e brutta.

«C'è un venditore di cappotti bucati, che faccio?»

«Non sono un venditore! E fatemi entrare!»

Mike cercò di avanzare con la forza spingendo Chica restyle all'indietro, ma appena le sue mani toccarono il freddo metallo che la ricopriva, rabbrividì e capì che cercare di litigare con una macchina da guerra che lo superava in altezza, pesa spiombita per di più, non era il massimo. Alla volpe non piacque il comportamento ribelle del giovane, e iniziò ad avanzare lentamente scoprendo i denti aguzzi, pronta a fare di Mike poco più che un brandello di qualcosa sanguinolento, quando arrivò, puntualissimo si disse Mike, Jeremy in pigiama.

«Oh. Tu»

Sputò le parole con disprezzo. Si aggiustò gli occhiali da sole (che evidentemente teneva anche in casa, boh), ed avanzò, facendo cenno al pollo a dieta e alla canide bianca di indietreggiare.

«Che ci fai qui?»

Chiese con lo stesso interesse che avrebbe potuto riservare ad uno scarafaggio.

Mike abbassò il capo, pieno di rabbia, ma poi sospirò e disse:

«Non avrei mai voluto chiedertelo, ma... ho bisogno di aiuto, cugino!»

Jeremy iniziò a ridere, e così il cane e la polla. Mike divenne rosso di rabbia.

«Dico seriamente! Potrei morire se non mi aiuti!»

«Un buon motivo per chiuderti la porta in faccia!»

E detto questo stette veramente per chiudere la porta in faccia a Mike, ma questo lo fermò, implorandolo:

«Ti scongiuro, cugino. Farò tutto quello che vuoi. Mi dispiace essermi comportato male con te, non volevo farti rotolare giù dal tetto... perdonami, ma adesso NECESSITO del tuo aiuto!»

Mike non era mai stato un grande attore e nemmeno le bugie gli venivano su bene, quindi in quel momento era veramente disperato, e Jeremy lo sapeva.

«Uhm... – iniziò a riflettere il riccone – se mi prometti che... uhm, cosa può volere uno come me da uno come te

Chiese con ironia alludendo allo stato di poveraccio di Mike – senza sapere che aveva trovato il magico lazo delle mie brame – e Mike ci rimuginò un po' su.

«Potrei farti da cameriere per... qualche tempo...»

«Ho già due cameriere»

«Potrei... emm, comprarti il giornale...»

«...»

«Potrei fare da..»

Jeremy lo fermò, con un ghigno orribile sulla faccia, così malefico che Mike avrebbe preferito essere rinchiuso nella pizzeria senza corrente e con trenta Chice innamorate. Okay, forse no, ne bastava una.

«Domenica ci sarà la parata... ci sarà un momento in cui parlerò al pubblico, e lì tu dovrai...»


Mike si sarebbe sentito un verme, domenica, ma era anche vero che forse sarebbe riuscito a scappare in tempo per il Messico, forse.

Jeremy lo accompagnò nella sua sfarzosa casa, e il profumo di soldi indusse Mike ad avere nostalgia di casa sua.

«Bene, come ti posso aiutare?»

Chiese Jeremy.

«Devo sopravvivere un'altra dannatissima notte nella pizzeria Freddy»

Jeremy rimase fermo qualche istante, poi si voltò curioso:

«Anche tu a lavorare lì, è cugino? Dovevi essere proprio ridotto male»

Ridacchiò.

«E come mai hai paura di morire?»

«Quegli affari vogliono uccidermi!»

Mangle – così l'aveva chiamata Jeremy e quindi quello era il suo nome probabilmente – ringhiò piano, offesa.

«Come hai fatto tu a sopravvivere sei mesi?»

«Mi sono finto il tipo delle pulizie»

Mike ci rimase di sasso.

«Perché, tu no?»

Chiese sorseggiando un caffè bollente che non aveva neanche offerto a Mike.

«Emm... no»

«Allora sei spacciato, vattene e buona fortuna»

«No, dai! Ci deve essere un'altra soluzione»

«Scappa... ma Fred non sopporta che tu salti il lavoro. Quando l'ho conosciuto io si imbufaliva ogni volta che mi ammalavo. Verrà a a cercarti e a trascinartici di forza»

Mike sospirò.

«Però... potresti sempre fregarli. Devi solo conoscere il carattere di ognuno, e dopo sarà facile domarli»

Mike fece una faccia come “potresti tradurre?”

E Jeremy iniziò a spiegare...

Prima di andare, Mike chiese perché Mangle e Toy Chica erano rimaste con lui.

La pizzeria non le voleva più, e dopo che ho offerto loro un restyle indimenticabile, completo di IA più potente e aspetto più completo, hanno messo da parte i loro istinti assassini e... mi hanno seguito”

Aveva spiegato semplicemente. Mike rabbrividì al pensiero di Chica che gli faceva da cameriera.


Quella notte Mike era pronto. Forse sarebbe dovuto andare prima da suo cugino, pensò.

Controllò spesso le telecamere, attento a non sprecare troppa energia, maledicendo Fred che non pagava l'Enel. Cercò di addentare Ugo ma questo scappò via prima che potesse anche solo assaggiarlo. Quindi si concentrò sugli animatroni... per circa dieci secondi. Dopo era già a giocare a Farm Ville 2, scambiando dei semi a Gordon – che a quell'ora adorava giocare al suo “piccì” brillantinoso edizione dorata limitata – e ricevendo in cambio un pollo giallo, un coniglio con un fiocchetto, una volpe e un orso. A Mike questo gesto ricordò qualcosa, ma non seppe dire cosa di preciso. Forse un cartone che aveva visto da piccolo, chissà.

Le ore passavano, e il MAC che Mike aveva rubato stava succhiando tutta l'energia all'impianto elettrico, che già ne aveva poca...

Ben presto si ridusse al 2% e Mike se ne accorse in tempo per salvare la partita (che poi essendo online salva da sola ma lui siccome è stupido non lo sapeva). Dopodiché iniziò a girare intorno, chiedendosi se quel tirchio di Fred tenesse nascoste da qualche parte delle pile di scorta. Iniziò a gironzolare per i corridoi, cercando l'ufficio di Fred, ma non lo trovò.

«Hey Gordon, dov'è l'ufficio di tuo fratello?»

Chiese a gran voce, ma Gordon non rispose. Probabilmente era andato a portare fuori Goldie per fare due passi.

«Uff, non ho idea di dove...»

In quel momento andò a sbattere il naso contro una porta che prima no aveva visto, una sorta di parete nera con un cartellone luminoso gigante dove c'era scritto “FRED” in caratteri stratorfericamente giganteschi. Mike si arrabbiò parecchio, perché era certo che quella targhetta consumava un sacco di energia e Fred aveva provato a dare la colpa al ventilatore rotto. Mike strappò via con rabbia la targa, ma appena lo fece tutto piombò nell'oscurità per un cortocircuito. Mike rimase completamente al buio, e non osò muoversi per paura di inciampare. Sperò che gli animatroni fossero ciechi. Poi, alle sue spalle, comparvero le luci abbaglianti di un'automobile...! Ah, no, erano solo gli occhi di Freddy in modalità Notturna.

«Hey Freddy, non sapevo che gli orsi avessero la vista notturna»

Osservò curioso Mike.

«Oh, in realtà è una storia lunga»

Iniziò a raccontare la scatola marrone, lusingata che qualcuno volesse sentire qualcosa da lui.

«Quando ero al college per robot, un ragazzetto che sapeva il fatto suo, feci uno scherzo al mio compagno di camera: era un Gufobot, e una notte io scambiai i miei occhi con i suoi. Volevo restituirglieli il giorno dopo, ma poi era così divertente vederlo sbattere per i corridoi la notte che non gliel'ho mai detto. Comunque, tornando a noi... Mike, che ci fai qui? Dovresti essere nella sala controllo e io dovrei venirti a prendere, no?»

«Giustissimo, solo che io al buio non ci vedo, puoi farmi strada?»

«Certo, andiamo»

Puntò gli occhi luminosi in avanti e scortò Mike fino alla sala di comando.

«Ora tecnicamente dovrei ucciderti»

Osservò l'ammasso di rottami grasso guardando Mike.

«Sì, però se mi uccidi ora non c'è l'effetto sorpresa»

«Uh, hai ragione. Ci capiamo, io e te, eh? Io torno al mio palcoscenico, tra poco torno a prenderti. A tra poco, Mike»

«A dopo»

E lo salutò. Suo cugino lo aveva obbligato a prendere una lampadina tascabile, e lui l'accese per farsi luce, poi gli venne un'idea e collegò la lampadina al sistema elettrico delle porte (come fece, non lo sapeva nemmeno lui, non aveva mai studiato ingegneria) e così ottenne un altro po' di energia. In fondo chissenefrega, si disse, se la lampadina brucia, l'importante è arrivare alle sei del mattino. Gli venne in mente che avrebbe potuto chiedere le dimissioni da due giorni, ma ormai aspettava che lo pagassero. La lampadina si consumava velocemente, e allora un'altra idea geniale colse Mike, che afferrò Ugo (che nel frattempo era tornato sperando che Mike fosse stato ucciso) e lo infilò in una ruota per criceti apparsa dal nulla, collegata alla lampadina che faceva luce e a sua volta dava energia alle porte. Funzionava! Il povero Ugo fu costretto a correre per tutta la notte, ma nel frattempo Mike aveva energia a sufficienza per sopravvivere. Qualche ora dopo Mike si chiese che fine avesse fatto Freddy, che doveva tornare a prenderlo, e perché ci stesse mettendo così tanto. Quella sera Foxy, Chica e Bonnie erano piuttosto inattivi. Forse perché erano tre ore che giocavano a “Obbligo&Verità” con l'uncino della volpe, ed erano troppo occupati ad ascoltare di quante guardie si era innamorata Chica per prestare attenzione a Mike. Freddy invece non si vedeva.

Mentre Mike improvvisava un monologo per preparare frasi romantiche da dire a Claire, una musichetta iniziò a risuonare nella sua testa. Si tolse le cuffie, ma non proveniva da lì. Allora iniziò a preoccuparsi: di cosa si trattava? Poi gli venne a mente che “Freddy arriva con la musichetta”, e iniziò ad avere paura. Non capiva da quale parte stesse arrivando, quindi per sicurezza chiuse entrambe le porte. La musica si fece sempre più vicina, sempre più vicina, sempre più vicina... sembrava una di quelle musiche commerciali, quelle che garbano a tutti for che a qualcuno intelligente, insomma, ma non come Gagman style, peggio, una di quelle robe giapponesi, gli pareva a Mike, ma anche se era sicuro di conoscerla non riusciva a ricordarla. Ad un certo punto la musica fu talmente vicina da essere quasi tangibile, se la musica si potesse toccare ovviamente. Mike, che non riusciva a resistere alla curiosità si sporse dalla sedia e accese la luce oltre il vetro a destra. Lo stanzino fu illuminato, e..

«CARAMELL DANSEEEEEEEEEEEN!!!» (vi invito a leggere il seguito mentre ascoltate questa: https://www.youtube.com/watch?v=J_DV9b0x7v4 )

La musica per poco non infranse il vetro! Mike fece un salto sulla sedia nel vedere Freddy sculettare felice a tempo della sua stessa musica, con tanto di faccia da ebete. Mike urlò.

Velocemente, spense la luce, e fatto questo la musica cessò. Curioso di vedere se Freddy se n'era andato, la riaccese... la musica ripartì ma 'sta volta c'erano TUTTI E QUATTRO a muovere il sedere a tempo! Mike urlò con più forza, poi ri-soense e riaccese la luce:

Fred, Claire, Bernard e Fawkes si erano materializzati come per magia dall'altra parte e ora ballavano come forsennati. Mike lanciò un urlo ancora più forte!!

Spense, riaccese.

3 CUP-CAKE IN FILA CHE BALLAVANO A RITMO!!! Mike spense tutto, lanciò un sospiro e riaccese:

IL VENTILATOREEE!!! Si piegava su se stesso simulando lo sculettio dei danzatori caramell, e a Mike per poco non venne un colpo! Spense, riaccese.

JEREMY!!! Assieme a Mangle e a Toy Chica! Tutti i capelli si rizzarono sulla nuca di Mike! Spense, riaccese.

Apparì Fritz accompagnato da due giornali volanti!!! Spense subito, prima di morire, poi riaccese:

Un tizio completamente viola che cercava di filtrare a movimenti di sedere con un... uomo telefono? Mike spense, credendo di avere le allucinazioni, poi riaccese:

I SUOI GENITORNI, MANNAGGIA! Intenti ad urlare “MIIIKEEE” mentre seguivano il tempo con i fondoschiena! Mike qui urlò talmente forte che il vetro rischiò di infrangersi!!! Spense, con il cuore in gola, temendo il peggio. Riaccese, ma questa volta lo stanzino era vuoto. La cosa gli fece ancora più paura. Lanciò uno sguardo a Ugo, ancora intento a saltellare per dare potere alla corrente, e poi spense la luce. La musica ripartì. Lui sussultò, e di colpo la riaccese. Niente. Spenta la luce, la musica ricominciò. Mike iniziò a spegnere e accendere velocissimamente, in modo da scoprire chi produceva quella musichetta. Dopo una decina di tentativi, finalmente beccò la fonte del.... AAAAAAAARGH!!!! ERANO TUTTI LI', A BALLARE ALL'UNISONOOO!!!

Mike spense, poi si resse il cuore. Si asciugò il sudore, e tentò un'ultima volta: vide solo il suo riflesso nello specchio. Aspetta, ma quello non era uno specchio, era un vetro trasparente... ERA IL SUO SOSIAAA! E ovviamente stava ballando! Gli occhi di Mike andarono letteralmente a fuoco e le sue corde vocali rischiarono di sfilacciarsi dalla potenza dell'urlo che lanciò Mike! Iniziò a correre, senza badare all'altra porta chiusa: la sfondò, lasciando un buco enorme con la sua forma. Iniziò a correre all'impazzata per i corridoi, continuando a gridare come un forsennato, con l'immagine di lui stesso che ballava come un beota quella danza da scimmioni, sculettando in modo molto sexy. Urlò di nuovo, e tutte le lampadine saltarono. Urlò una terza volta, e le pareti vacillarono. Continuò a correre, verso l'uscita, intento a scappare il prima possibile da quella gabbia di matti. Arrivò nel salone, ma la porta era chiusa. Pace, ci corse incontro sperando che la magia dell'attraversare le pareti non funzionasse solo a Hogwarts, e ben presto si ritrovò all'aperto, accarezzato dall'aria fredda della notte. Ma non era notte, anzi, stava sorgendo il sole... il suo orologio da polso segnò le 6 e puntualmente il sole si andò a posizionare rapidissimo nel cielo. Era finita, finalmente ce l'aveva fatta. E aveva guadagnato anche quei cinque dollari ai quali aspirava! Ora poteva tornare dai suoi fiero di aver lavorato e quindi pronto a tornare nel lusso...

Arrivò Claire, con la colazione.

«Hey, Mike! Buongiorno, come va? Hai ballato?»

Mike impallidì:

«Tu eri nella pizzeria pochi minuti fa! Come fai a essere lì ora?»

«Mike... che stai dicendo? Fino a pochi minuti fa ero al bar a comprarti un budino di ier... erm, la colazione»

Si giustificò lei. Mike guardò all'interno della pizzeria, osservando la porta che aveva sfondato per uscire.

«Quindi... è finita...»

Osservò lui. Claire si avvicinò e gli dette una pacca sulla schiena, con la finezza di un elefante, che fece sputare a Mike quel poco di colazione che aveva iniziato a mangiare.

«Già, che peccato...»

«Quindi... i soldi?»

Andò lui al punto senza starci a girare intorno.

«Fawkes purtroppo è malato. Questo pomeriggio però aveva detto che veniva...»

Gli diede un'altra pacca benevola sulla spalla, e questa volta Mike sputò tutta l'acqua.

«Sei stato bravo! Non tutti sopravvivono! Congratulazioni!»

Si complimentò.

«Spero solo che... ci rivedremo»

Proseguì più cupa.

Mike chiuse gli occhi, apparentemente triste, ma con l'immagine di una cascata di bigliettoni davanti agli occhi.




Commento

Be', alla fine ce l'abbiamo fatta. L'abbiamo finito....

E INVECE NO! Ci saranno altri... tre capitoli, quattro? Come minimo :) Spero sinceramente che questo vi sia piaciuto, ci ho messo il mio meglio x'D

Ai prossimi capitoli :)

  
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