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Autore: 24maggio2011    06/02/2015    2 recensioni
"La storia di un amore" nasce da un video e da due menti. La mia e quella di Tallutina. L'idea è sua ed è nata dopo aver visto un video su youtube. Lei è la mente ed io il braccio (O meglio, la scrittrice). I personaggi saranno stravolti. Completamente OOC (fuori personaggio). I protagonisti principali saranno Stiles e Scott e una strega di nome Marnie, sconvolgerà per sempre le loro vite.
(Pietà per questa terribile introduzione) Spero di avervi incuriosita e 24maggio2011 assieme a Tallutina vi attengono numerosi! Buona lettura.
*Ho messo crossover solo per la strega! E' la stessa presente il True Blood. Per il resto, la storia è a parte.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: Mpreg
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- L'ho trovato.

La neve scendeva copiosa ed indisturbata per le strade di Beacon Hills imbiancandola in immediato e questo non faceva altro che aumentare la paura di Stiles e Scott. Per Scott, tutto quello era ai limiti del reale. Non si era mai visto da nessuna parte che un bambino tenesse così tanto ad un gatto... un bambino lupo, per di più. Andiamo! Cos'avrà mai di speciale? Ben è lupo! Come può andare d'accordo con un gatto? Lo sanno tutti che sono nemici fin dall'età della pietra. Al momento, però, l'unica cosa di cui gli importa veramente è trovare il suo bambino.

Scott passa meno tempo possibile in città. Ogni odore di ogni singola persona e di ogni singola cosa arriva al suo naso e questo lo infastidisce, sopratutto oggi che tra i tanti, non sente l'odore di suo figlio. Neanche Stiles, nel bosco, sente l'odore del suo bambino. Il freddo e il gelo fanno da padrone e l'unico odore che sente è quello della neve. La temperatura è quasi vicino allo zero. Un evento più unico che raro in California e quel che più lo preoccupa, è che l'amore della sua vita, suo figlio, non risponde alle sue chiamate. Lo chiama disperato da più di un ora e mezza ormai ma di lui non c'è traccia.
- BENNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN! - Urla e dopo aver ricacciato indietro le lacrime per più di un ora, adesso singhiozza disperato, Stiles. Vuole il suo bambino e lo vuole adesso!
- Ben dove sei? - Strilla ancora mentre una vera e propria bufera di neve si abbatteva su di lui azzerando i suoi sensi lupeschi.
- Ok. Ok Stiles concentrati! Non hai bisogno dei tuoi poteri per trovare tuo figlio. Concentrati! 
- Mhh. - Mugugna qualcuno. Stiles strabuzza gli occhi!
- BEN! 
- PAPAAAAAAAAAAAAAAA'! 
- Ben! Amore, amore sono qui. Papà è qui! Sto arrivando a prenderti, ok? Continua a parlarmi così posso seguire la tua voce e trovarti. Parlami amore mio! - Dice Stiles ritrovando un pizzico di felicità.
- Ho tanto freddo, papà.
- Oddio no, amore non pensare a questo. Ti sento sempre più vicino! Sto correndo, ok? Sono quasi arrivato. Come cavolo ci sei arrivato fino a qui? E' distante da casa.
- Papààà! - Singhiozza Ben avvistando una figura farsi sempre più vicina.
- Amore mioooo! - Singhiozza Stiles dopo aver accellerato la sua corsa ed aver stretto il suo piccolo campione tra le braccia.

Ben si è rannicchiato sotto ad un albero per cercare riparo tra le foglie e inesperto come solo un bambino di due anni può essere, ha incastrato il suo piccolo piedino in un groviglio di rami secchi e da quel momento in poi non è più riuscito a liberarsene e adesso che il suo papà è li e lo libererà, inizia ad avere paura. Sa bene che prima di tutto, ci sarà la fase coccole, ciò non toglie però che dopo quella ci sarà la sfuriata e in cuor suo sa di meritarsela.
- Andiamo a casa, vita mia. - Sussurra Stiles dopo avergli messo la sua giacca e averlo preso in braccio.
- Ahhh! - Strilla dolorante Ben scoppiando ancora di più a piangere.
- Cosa? Che c'è amore, sei incastrato con qualcosa? - Chiede Stiles tastando la neve. Arrivato al piedino sinistro di Ben si accorge del groviglio di rami.
- Ok, ok ascoltami! Amore, devo usare un po' della mia forza da lupo per poter rompere tutti i rami e liberarti il piedino. Se senti male mordimi ovunque tu voglia, ok?
- Ok papà. - Risponde incerto Ben con gli occhi lucidi dal pianto, mentre tira sul con il naso.
- Tranquillo amore! Tranquillo. Adesso ti libero e andiamo a casa! Al mio 3, ok? Sei pronto?
- Si.
- Ok. Conta con me, Ben! Conta con me. 1..
- 2..
- 3! - Dice Stiles rompendo i rami e liberando suo figlio senza fargli male. Fù proprio nel memonto in cui lo prese in braccio e che Ben gli arpionò le braccia al collo stringendolo più forte che poteva, capì che suo figlio sarebbe scoppiato in un mare di lacrime e non avrebbe smesso tanto facilmente. Nemmeno il tempo di finire di pensare che Benjamin McCall-Stilinski, stretto tra le braccia del preferito del suo papà scoppia a piangere a dirotto e inizia a tremare come una foglia, non solo per il freddo.
- E' finita amore mio, è finita! Papà è qui. Tranquillo!

'Scott, l'ho trovato! Era incastrato in un groviglio di rami nella parte più alta del bosco. Corri a casa, prendi Syd, calmala un po' ma sopratutto prepara un bagno bollente per Ben. E' congelato! Ci metteremo un po' a tornare, siamo lontanissimi da casa. Farò il prima possibile.'
'Oddio, menomale! Come sta?'
'E' solo spaventato. Sta bene, tranquillo. Va a casa e pensa a Syd per favore.'
'Certo, vado subito. Non sono molto distante.'
'Perfetto. Ah Scott, non agitiamo i bambini ulteriormente. Appena arrivo, io continuo ad occuparmi di Ben e tu di Syd! Dubito che Ben si stacchi dal mio collo tanto facilmente.'

'Vita mia.'
'Hei! Non provare a piangere adesso. Prima calmiamo i bimbi, poi, potrai scoppiare a piangere tra le mie braccia tranquillamente.'


Scott decide di non rispondere e di correre a casa da Syd.

Nel frattempo, nel bosco..

- Ben, amore ascoltami! Dobbiamo andare a casa lo capisci? Lo so che sei spaventato ma è tutto finito. Sei congelato e hai bisogno di un bagno caldo.
- Ho tanta paura, papà. - Singhiozza Ben.
- Lo so. Lo so! Senti, se non vuoi scendere ok. Resta pure in braccio a me ma ho bisogno che tu mi stringa più forte che puoi. Ora correrò. Correrò velocemente come non mi hai visto mai e probabilmente penserai di cadere o che gli alberi ti cadano addosso. Non è così, te lo assicuro. E' solo il tuo papà che corre velocissimo per portarti prima a casa. Me lo prometti, Ben? Mi prometti che mi stringerai più forte che potrai e che se avrai paura chiuderai gli occhi? Sei al sicuro, adesso.
- Te lo prometto, papà.
- Bene! Ok campione, si torna a casa.

Ma se Ben e Stiles erano tranquilli o quasi e stavano per tornare a casa, chi non era tranquilla proprio per niente era Syd a casa e stretta tra le braccia di suo nonno. Nonno che era preoccupato come non mai e che non sapeva come calmare la sua principessa.
- Shh! Calmati amore mio, ti prego calmati. - Prova per l'ennesima volta Jonh, accarezzandogli i capelli e lasciandosi stringere.
- Nonnoooo! - Singhiozza Syd.
- Heii! Cosa sono tutte queste lacrime principessa? - Chiede Melissa ignara di tutto entrando in casa.
- Oddio, tesoro! Finalmente sei qui. Non ti allarmale ma Stiles e Scott sono fuori a cercare Ben che è uscito a cercare il gatto che è scappato. Syd piange da due ore e non ne vuole sapere di calmarsi. Mi suona il cellulare, un messaggio! Prendilo. Magari è Scott o Stiles e hanno notizie di Ben. - Spiega velocemente Jonh. Melissa legge il messaggio e tira un sospiro di sollievo.
- Stiles l'ha trovato. - Comunica mentre allunga le braccia verso Syd per poterla prendere un po' in braccio.
- Hai visto amore? Ben sta bene e tra poco torna a casa. 
- SYD! Syd! - Strilla Scott entrando veloce come un fulmine dalla porta.
- PAPAAAA'! - Singhiozza Syd.
- Shh! Vieni qui amore mio, vieni qui è tutto apposto. E' tutto apposto amore. - Sussurra Scott non trattenendo la prima lacrima e stringendo forte a se la sua bambina. Lacrima che lasciò il posto ad un dolce sorriso alla vista di sua madre che gettava le braccia al collo di suo suocero. Quei due sono la coppia perfetta e sono bellissimi insieme. Certo, ovviamente non sono minimamente paragonabili a lui e a suo marito, ma, anche loro non sono niente male!
- Mamma, posso chiederti un favore?
- Certo amore mio.
- Syd non ne vuole sapere di calmarsi e Stiles appena arriva pensa a Ben. Mi aiuteresti a preparargli un bagno caldo? Ha detto Stiles che è congelato.
- Certo, vado subito! 
- Vengo anche io. - Dice Jonh. 

E tutti e quattro sono già a casa McCall-Stilinski. Jonh e Melissa al piano di sopra per preparare un bagno caldo a Ben e Scott e Syd che fanno avanti indietro tra il soggiorno e la cucina.
- Syd, amore! Amore, guardami. - Ordina dolcemente Scott prendendogli il viso tra le mani per fare in modo che lo guardi negli occhi.
- Ben sta bene. Papà lo sta portando a casa! Non sei contenta?
- Si. - Dice in un sussurro e tra i soliti singhiozzi, Syd.
- E allora basta piangere, ok? Papà mi ha appena detto che cinque minuti e sono qui. Se adesso gli parli ti potrà rispondere così ci crederai.
- Davvero?
- Certo amore mio, prova!
- Papà? - Domanda incerta, Syd.
- Vita mia! Ciao. Ciao amore mio! Hei, perchè quella vocina? Non starai ancora piangendo, vero? Sto arrivando.
- Ben come sta?
- Sta bene.
- E allora perchè piange?
- E' solo spaventato ma sta bene. Te lo giuro!
- Mi mancate tanto, papà.
- Anche tu cucciola. Sto arrivando! Anzi, perchè non fai una cosa?
- Cosa?
- Vai a controllare che il nonno e la nonna abbiano preparato il bagno per Ben e se ancora non l'hanno fatto sgridali da parte mia. Ti dichiaro vice Alpha del giorno!
- DAVVERO POSSO? - Esulta Syd ritrovando la sua felicità.
- Si, corri. - Dicono in coro i due Alpha.

Syd zampettando sui suoi piedini scende dalle braccia del suo papà e corre su per le scale e va dai nonni. Nonostante avessero già preparato il bagno per Ben, li sgrida lo stesso. Perchè, HEI! Lei è il vice Alpha del giorno e può fare cosa vuole. I nonni ridacchiano e vista l'ora tarda e che nessuno di loro ha ancora mangiato, Melissa scende in cucina e prepara il latte per Syd. Dubita che Scott e Stiles vogliano mangiare e a fare il latte di Ben ci penserà dopo. Stava per mettere il latte nel micronde quando sente Stiles aprire la porta, entrare velocemente, lanciare uno sguardo di conforto a Scott e correre ancora più velocemente al piano di sopra.
- Eccoci qui amore, leviamo tutti questi vestiti fradici e facciamo un bel bagno caldo. - Dice Stiles dopo essersi inginocchiato su se stesso e aver iniziato a togliere la magliettina a Ben.
- No! - Urla e singhiozza Ben mentre si dimena nella presa di suo padre.
- Hei, Ben! Sei congelato. Devo spogliarti e metterti nella vasca, subito! - Ordina Stiles.

Scott sarebbe anche andato ad aiutarlo se solo Syd non avesse iniziato a piangere nuovamente.

- Non voglio, lasciami! - Strilla Ben.
- BEN! Non alzare la voce con me, ci siamo capiti? - Strilla a sua volta, Stiles.
- Phum. - Mugugna Ben spingendo il labbro inferiore in avanti e piangendo ancora di più. Odia essere sgridato da Stiles! Non gli piace quando lo sgrida. Di gran lunga lo preferisce quando è tutto baci e tutto coccole.
- E smettila di piangere. Tira su le braccia! 
- No, non voglio! Non voglio! Ho tanto freddo. - Fa i capricci, Ben.
- BENJAMIN McCALL-STILINSKI! Stammi bene a sentire. Tu adesso fai quello che ti dico io! Non avevi il permesso di uscire, Ben! Hai seguito uno stupido gatto finendo nella parte più alta del bosco incurante di tutti i pericoli a cui sei andato incontro, hai fatto prendere un infarto a me e a papà, sei congelato, hai bisogno di riscaldarti, ti ho coccolato fino ad adesso e come se tutto questo non bastasse, visto che sei fermamente convinto di poterti prendere la briga di non ascolarmi, ti metti anche a fare i capricci? Beh, ti do una notizia: non è questo il momento per cui adesso si, piangi e per una ragione. Piangi perchè tuo padre ti ha appena sgridato e avrebbe preferito non farlo ma te lo sei meritato e te lo dico adesso e non te lo dico più. Tira su le braccia, fai in modo che io ti possa levare questi vestiti fradici e fatti mettere dentro la vasca. ADESSO! - Lo riprende duramente, Stiles.
- Papààà! - Singhiozza Ben mentre prova ad abbracciarlo.
- No, Ben! Non ti abbraccio. Prima fatti levare i vestiti e poi forse ti abbraccio. - Ordina ancora, Stiles.
- Dai, tira su le braccine. - Dice con tono dolce questa volta. Ben ubbedisce.

Una volta dentro la vasca, Ben continua a piangere silenziosamente mentre il suo papà gli lava i capelli e gli asciuga le lacrime e lo riempe di baci. A poco a poco, il suo corpo si riscalda e Stiles è sempre più sollevato. Sorride e lo fa giocare con le paperelle ma seppure suo figlio abbia smesso di piangere, non sorride. 
- Papà? - Lo chiama, Ben.
- Dimmi amore mio.
- Ma tu mi vuoi ancora bene?
- Certo che si.
- Ma prima mi hai sgridato. Tu non lo fai quasi mai!
- E' vero. Ma mi hai fatto saltare i nervi, Ben. Tu devi fare quello che ti diciamo io e papà e se non mi sbaglio papà ti aveva detto di non uscire per nessun motivo al mondo mentre lui era in bagno e tu l'hai fatto e io che ti avevo detto di farti spogliare, non l'hai fatto. Non si fa così, Ben. Non è così che io e papà ti abbiamo cresciuto, ok? E guardami in faccia quando ti parlo. Oggi hai fatto quello che hai fatto e per questa volta passi ma se mai dovessi rifare una cosa del genere, non te la caverai semplicemente con due lacrime, ci siamo capiti?
- Si, papà. - Dice in un filo di voce Ben allungando le braccio verso il collo di Stiles per essere preso in braccio.
- Ancora cinque minuti e poi ti faccio uscire.
- Ma io voglio uscire adesso.
- E io voglio che rimani ancora cinque minuti nella vasca, Ben.
- Mi dai il ciuccio? - Chiede Ben.
- Come esci te lo do.
- Ma..
- Ben, è in camera! Quando ti porto di la per metterti il pigiamino, ti do anche il ciuccio.
- Ok.
- Dai, andiamo va! Sei abbastanza caldo.

Stiles lo prende in braccio, lo fa uscire dalla vasca, lo copre con il suo accapatoio di Spiderman, lo porta in camera, gli da il tanto atteso ciuccio, lo mette sul letto e dopo aver aperto l'armadio e aver preso tutto l'occorente, lo prepara per la notte.
- No, non lo voglio quello. - Mugugna infastidito Ben alla vista di un normale pigiama.
- Vuoi quello con gli orsacchiotti?
- Si.
- E va bene piccolo birbante, va bene! Ecco qui. Pantaloni, messi. Canottiera, messa. Maglia, messa. Vieni qui mettiamo anche la giacchettina, amore mio. Che bello che sei vita mia, ma quanto ti amo? Oh. Le calzine, aspetta. Ecco fatto campione! Corriamo ad asciugarci i capelli e poi di sotto a mangiare un bel biberon pieno pieno di latte e biscotti. - Dice Stiles riempiendolo di baci e coprendolo per bene. 

Arrivati in cucina, Scott è abbastanza silenzioso e a mala pena guarda suo figlio. Melissa e Stiles sanno bene che la sgridata è vicina.

- Ma Syd? - Chiede Stiles.
- E' in bagno. - Risponde brusco, Scott. Ben si è fatto piccolo piccolo tra le braccia di Stiles.
- Mh, ok! Ben, non si saluta a papà? - Chiede Stiles.
- Ciao papà. - Dice in un filo di voce, Ben. 

1..
2..
3..

- Ciao papà? Sul serio, Ben? Ciao papà? E' tutto qui quello che sai dire? Ciao papà? No dico, ti rendi conto di quello che hai fatto? - Urla furioso, Scott.
- Dai Scott aveva appena smesso di piangere. - Strilla Stiles coccolando il suo bambino.
- Non mi interessa. Gli sta bene se piange! E' il minimo dopo quello che c'ha fatto passare. Uscire di casa per un gatto! UN GATTO! Capirei una persona, ma un gatto, Stiles? Qualcuno gli ha dato per caso il permesso di uscire?
- No e gli e l'ho già detto io che bisogno c'è che lo sgridi anche tu?
- Perchè sono suo padre esattamente quanto te e se mio figlio sbaglia, è giusto che lo sgridi. Qui stiamo uscendo fuori di testa tutti quanti. GUARDAMI IN FACCIA, BEN! Guardami in faccia e ricordami quando mi avresti esattamente chiesto il permesso di uscire di casa.
- Non l'ho fatto! - Risponde Ben nascondendo il viso nel collo di Stiles.
- Ah, ecco! E di Grazia, per quale assurdo motivo hai pensato che potessi uscire senza dirmi niente? - Urla Scott.
- Papààà! - Singhiozza di tutta rispolta rivolto a Stiles, Ben.
- Shh! Dai, basta. Basta! Chiedi scusa a papà, digli che non lo fai più e finiamola qui. 
- Scusa papà. Non lo faccio più!
- Sarà meglio per te. - Risponde Scott. Stiles lo guarda male e Scott risponde con un alzata di spalle. Cavolo! Certe volte è così infantile.

Mentre Melissa da il latte a Ben, Jonh e Syd tornano in cucina e Syd è cotta di sonno.

- Papà? - Lo chiama allungando le braccine per essere presa in braccio.
- Vieni qui amore mio, tu si che sei una brava bambina! Mica come tuo fratello. Hai sonno, vero?
- Si.

'Dio mio, Scott! Quando ti ci metti sei un vero idiota.'
'Sai che mi importa.'
'Importa a me.'


- Ti faccio un po' di latte e poi fai ninna nel lettone con noi, ok?
- No non ne voglio latte.
- E invece lo bevi lo stesso.
- Scott gli e l'ho fatto prima e ne ha lasciato metà. - Si intromette Melissa.
- E dai amore, poco poco. 
- No papà, basta.
- E va bene, andiamo a letto dai! Dai un bacio al nonno.
- Ciao nonno. - Dice Syd schioccandogli un bacio nella guancia.
- Buonanotte principessa.
- Dai un bacio alla nonna.
- Notte nonna. - Dice baciando la sua nonna.
- Notte cucciola mia.
- Un bacio a papà.
- Ciao vita mia! Ti amo tanto. Papà adesso arriva a farti tante coccole, ok? Tu intanto prova a dormire. - Dice felice Stiles dopo che la sua bambina l'ha riempita di baci.
- Ciao Ben! 
- Ciao Syd! - Dice Ben bevendo l'ultima goccia del suo latte.

La famiglia si divide e si riunisce solo quando Melissa e Jonh li lasciano soli. Stiles con ancora Ben stretto tra le braccia sale in camera da letto e mette il piccolo al fianco di Syd. Senza degnare di un minimo sguardo a suo marito si sdraia vicino a Ben e lo stringe forte a se, stringendo anche Syd.
- E a me niente coccole?
- Te le meriti, Scott?
- Più di Ben si! Dai amore, vieni qui. Vieni da papà! Ascoltami: non volevo urlarti contro prima, ok? - Dice Scott stringendo il suo bambino tra le braccia e riempiendolo di baci.
- Lo so. - Sussurra Ben.
- Voglio che mi prometti una cosa.
- Cosa papà?
- Che deciderai di farmi venire un altro infarto solo quando sarò abbastanza vecchio da restarci secco, ok? - Chiede Scott. Ben ridacchia e Syd con lui.

La famiglia al completo scoppia a ridere, si scambia un infinità di baci e si addormenta felice e l'uno stretto all'altro.

 
Piccolo spazio autrice:

Ed eccoci qui.
Ben è a casa dopo la sfuriata più che meritata.. ecco le coccole!
Contenti che non sia successo niente?
Grazie a tutti e a risentirci al prossimo capitolo.
  
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