Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Giulia_Dragon    06/02/2015    1 recensioni
Eclipse non ha più niente. Non è più un angelo ma non è nemmeno un demone. È un angelo caduto dalle ali nere screziate di quel poco di bianco che gli resta. Il suo destino si lega a quello di Alice. Un'assassina. Per lei Eclipse è disposto a tutto anche a rinunciare a sé stesso
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Lemon, OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Capitolo 59: Preludio

-Sei sicura che sia stato lui?
Diego pareva dubbioso.
Alice gli aveva appena finito
di spiegare come era morta
sua madre e la sua convinzione
che la causa della sua scomparsa
fosse opera di Michele.
-Ne sono certa Diego- aveva
risposto la ragazza.
Si erano separati da Axel
ed Eclipse che erano
rimasti a Roma ad indagare
su Uriel, mentre loro due
erano andati a Firenze.
Ad Axel l'idea della
separazione non era
piaciuta, perchè separati
erano più vulnerabili.
Diego e Alice però
non avevano voluto
sentire ragioni ed
erano partiti.
Erano in una
camera d'albergo vicino
a piazza della Signoria
e stavano decidendo
come muoversi.
Diego era seduto su una
sedia vicino alla finestra
mentre Alice camminava
avanti e indietro per la
stanza, passandosi le
mani tra i capelli biondi.
-Vendicarti di tuo padre
non riporterà in vita
tua madre Ali- aveva
scosso la testa Diego,
mentre lei lo fulminava
con lo sguardo.
-Da che parte stai tu?-
gli chiese lei furiosa
-Dalla tua- rispose
l'angelo serio.
-Dobbiamo salire
in cielo ma come?-
-Io lo so-
Alice si avvicinò a
Diego fissandolo.
Aveva dimenticato
che entrambi erano
angeli e potevano
salire in cielo e Diego,
visto il suo passato
come capitano delle
guardie celesti, doveva
conoscere bene tutti
i passaggi che dalla
terra portavano in
paradiso.
-E dove sono?
-Uno è qui a Santa
Maria del Fiore-
rispose il ragazzo
serio. Anche lui
odiava Michele
ma qualcosa in
lui gli suggeriva
che l'arcangelo
avesse molto da
dire riguardo alla
morte della donna
che aveva dato alla
luce Alice.
-Andiamo allora-
affermò lei uscendo
dalla stanza seguita
da Diego.
L'aria invernale
sferzava Piazza
della Signoria con
le sue statue di
marmo e la mole
di Palazzo Vecchio
metteva soggezione
a chiunque anche
ad un angelo.
Diego la condusse
fino al Duomo di
Firenze. Una chiesa
enorme e bellissima,
un vero capolavoro.
-Dov'è il portale?- chiese
Alice cercando di staccare
gli occhi dall'imponente
cupola che sovrastava
la chiesa.
-Qui- affermò Diego
tirandola verso il
battiserio romanico
da cui si vedevano
le due porte di bronzo
dette le Porte del Paradiso.
Diego si avvicinò ad una
delle due e la aprì.
Immediatamente una
luce abbagliante li avvolse
e si ritrovarono in paradiso.
Alice pensò che era ora
di vendicarsi.

****
Uriel rise. La figlia di Michele
era arrivata e presto per l'arcangelo
sarebbe stata la fine. Lui avrebbe
aspettato che la ragazza l'uccidesse
per poi dirle la verità che l'avrebbe
distrutta. Michele era innocente
non era stato lui a uccidere Anabella,
la madre di Alice, ma era stato
proprio lui Uriel a farlo.
Presto tutti i suoi piani si sarebbero
concretizzati.

 
  
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