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Autore: EffieSamadhi    06/02/2015    4 recensioni
Esistevano infiniti modi di amare, questo lei lo sapeva.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edvige
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Un Caro Amico Come Te.

{Disclaimer | I personaggi e le vicende narrate non mi appartengono, ma sono frutto della splendida fantasia di J. K. Rowling, che ne detiene tutti i diritti. Quanto segue è soltanto un mero tentativo di rendere omaggio a quella che è un'autrice semplicemente straordinaria, capace di creare dal nulla un intero universo, incantando milioni di persone.}

{Note | Il titolo della storia è ispirato ad una frase letta tempo fa da qualche parte in internet, che mi sono appuntata per usarla in una situazione come questa. Purtroppo non dispongo di alcuna informazione circa l'autore, quindi non posso creditarla correttamente, ma ci tenevo a spiegare che non è mia (se fossi io l'autrice di una simile poesia, a questo punto sarei già famosa per mie opere, credo). Se qualcuno ne sa di più, si faccia avanti.}

{Personaggi | Edvige}






Per ogni amore, da qualche parte, c'è un cuore pronto a riceverlo






Esistevano infiniti modi di amare, questo lei lo sapeva.

Esisteva l'amore di una madre per il proprio bambino, l'amore di un marito per la propria moglie, l'amore di un fratello per una sorella. Esisteva l'amore per un amico, o un parente.

E poi esisteva quel tipo di amore così totalizzante, irrazionale e straordinariamente incontrollabile che spingeva a compiere gesti assurdi e fatali come frapporsi tra una Maledizione Senza Perdono e la sua vittima designata.

Era questo il tipo di amore che meglio conosceva. Il solo, a dire il vero, perché mai a nessuno era venuto in mente che anche lei potesse amare, desiderare, soffrire quanto ogni altro essere vivente. Lei era soltanto una creatura magica, un mero oggetto che aveva abbellito una vetrina prima e asservito uno scopo poi. Era soltanto una civetta, una stupida civetta che aveva trascorso buona parte della propria esistenza mortale volando da una parte all'altra del mondo per consegnare stupide lettere.

Eppure, anche lei aveva amato. Aveva amato e continuava ad amare, anche adesso che il suo spirito e il suo corpo non erano altro che unità distinte, sole, perse nell'immensità di un cupo cielo animato dalla tempesta. Avrebbe continuato ad amare fino alla fine del tempo, sicura che il proprio sacrificio avrebbe condotto a qualcosa di buono.

Per il suo amore, Harry avrebbe continuato a vivere.

   
 
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