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Autore: heuchelei    06/02/2015    5 recensioni
{ hurt/comfort . missing moments }
ogni tanto, koala gli lanciava sguardi furtivi, stringendosi nella sua giacca — sabo/koala.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Koala, Sabo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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thief

 

 

 

Quel giorno, i suoi occhi avevano il colore del mare — una tinta che tendeva più verso il grigio spento che verso l'azzurro, soprattutto in contrasto con quel monotono cielo color vinaccia. Koala osservò la superficie del mare incresparsi, gonfiarsi e trascinarsi contro la fiancata della barca, spezzettandosi in minuscole girandole di schiuma bianca.
Il mondo sembrava voler rappresentare il suo cupo malumore — il tutto causato dalla vista degli schiavi a Tequila Wolf.

Non è niente di che, aveva continuato a ripetersi, mentre dava istruzioni agli altri, mentre liberava gli schiavi, mentre parlava con Nico Robin. Eppure sentiva germogliare dentro di sé il seme della consapevolezza. Quella missione era riuscita a ricordarle la sua infanzia ed ora si sentiva come svuotata, alienata da tutto il resto del mondo.
Le sue gambe dondolavano pigramente fuori dal parapetto, seguendo un ritmo irregolare, tutto loro.
Le sue guance erano arrossate dalle carezze del vento implacabile — la destra in particolare, perché era rimasta a contatto con la sua mano per un po', quasi a voler replicare una posizione impensierita.
Un brivido le corse lungo la schiena, mentre il suo sguardo rimaneva incatenato al mare e le sue orecchie percepivano a malapena le voci degli uomini in festa, perché coperti dal mormorio delle onde.
Improvvisamente, qualcosa di soffice e caldo le scivolò sulle spalle. Koala sussultò per la sorpresa, voltandosi di scatto.
«Sai» commentò qualcuno dietro di lei «startene qui da sola servirà solo a farti venire il raffreddore.»
«Sabo.» rilevò Koala, irrigidendosi. Avrebbe riconosciuto la sua voce tra mille. Le mani del giovane erano ancora appoggiati sulle sue spalle, dove aveva depositato il suo cappotto caldo. Lo sentì muoversi ed accovacciarsi vicino a lei, incrociando le gambe ed osservando le onde.
«È che volevo stare un po'... da sola.» ribatté con un mezzo sorriso, evitando il contatto visivo e sfregando le mani contro le ginocchia, per riscaldarle.
«Come vuoi. Ma se ti prendi qualcosa, toccherà me occuparmi di te.» il volto di Sabo era parzialmente coperto dal cappello, ma riuscì a scorgere un piccolo lampo di ironia nel suo sorrisino. Emise uno sbuffo che non avrebbe convinto neppure un bambino.
«Scemo.» Koala gli mollò un buffetto sulla spalla, cercando di nascondere la risata che le stava nascendo in gola.
Doveva essere un talento naturale di Sabo, quella profonda empatia che gli permetteva di comprendere a fondo le persone; e il fatto che cercasse di porre rimedio al suo umore burrascoso, lo rendeva ancora più speciale.
«Non ho mai detto che mi dispiacerebbe.» Sabo scosse la testa, gli occhi sempre puntati vero l'orizzonte, in una dimensione che sembrava tutta sua. Si grattò il retro del collo, quasi in imbarazzo — cosa che Koala trovò estremamente carina «Prendermi cura di te, intendo. Comunque non devi parlarne, se non te la senti. Se non vuoi venire dentro, possiamo continuare a guardare il panorama in silenzio.»
Rimasero così per quelli che sembravano secoli. Era una sensazione piacevole, quasi come sentire un liquido caldo intiepidirle il petto — l'angoscia che l'aveva attanagliata, sembrava dissolversi come nebbia sottile.
Ogni tanto, Koala gli lanciava sguardi furtivi, stringendosi nella sua giacca.
«Koala?»
«Sì?»
«Devo farti vedere una cosa.» aveva pronunciato quelle parole con il tono più serioso e grave che fosse riuscito a racimolare. La ragazza inarcò un sopracciglio nel vederlo sventagliarle davanti l'estremità del tubo che utilizzava come arma.
«Ma cos—» aprì la bocca per protestare, ma la punta dell'oggetto esalò un sonoro 'puf', venendo improvvisamente ricoperta da un mazzo di fiori bianchi e rigogliosi.
La bocca della ragazza si allargò, descrivendo una 'o' che esprimeva tutta la sua meraviglia. Era un bouquet di stelle alpine, dai petali profumati e colorati del bianco più puro.
«Sono stelle alcine... alticce—» spiegò Sabo, sbirciando un fogliettino ripiegato circa mezzo milione di volte «O come si dice. Credo che significhino libertà, o almeno così hanno detto.»
«Sono davvero magnifiche. Sei stato davvero molto gentile, Sabo-kun.» esclamò allegramente, esaminando gli steli e le foglie fresche «Non so davvero come ringraziarti.»
Tutta la malinconia di prima sembrava essere stata assorbita da qualcosa di più profondo, che ribolliva lento nel suo petto
«Un bacio non sarebbe una cattiva idea.» replicò lui, sfoderando uno dei sorrisi più irriverenti e idioti che avesse mai potuto farsi venire in mente.
Solo che, al posto delle labbra della ragazza, si ritrovò a baciare le delicate e morbide corolle dei fiori che le aveva appena regalato. C'era decisamente qualcosa che non andava.
«Questo non toglie che tu sia uno scemo, Sabo-kun.» bisbigliò Koala, colpendo briosamente la sua fronte con il mazzo di fiori.
«Ehi, così non vale!» Sabo si imbronciò come un bambino — cosa che le fece questionare la sua effettiva età cerebrale. Scosse il capo, rallegrata.
Si domandò come quel ragazzo fosse riuscito a rubare tutta la sua tristezza in pochi minuti.

Forse, pensò, mentre scoppiava a ridere, nello stesso modo in cui era riuscito a rubare il suo cuore.

 

 


06.02.15 — i muffin al cioccolato mi rendono particolarmente prolifica. e anche le interrogazioni di russo.
no, in realtà sono le minacce della mia migliore amica, che vuole che scriva roba fluff, quando sappiamo entrambi che vado d'accordo con il fluff quanto l'america e la russia durante la guerra fredda. e io sono la russia, da.
e poi perché questa coppietta sta diventando la mia nuova otp e perché ci sono decisamente poche storie su di loro *si, parlo con te, lettore che leggi questo messaggio, dobbiamo diffondere l'amore per questa coppia nel mondo*
tutto il concetto mi è venuto in mente mentre leggevo per l'ennesima volta *rolls eyes* trinity blood e scoppiavo a piangere come un gatto obeso con la sinusite. insomma, ho pensato che l'atmosfera di tequila wolf potesse aver fatto ricordare a koala la sua infanzia e così è venuta fuori la storia. fine. ammirate la complessa ed intricata trama dessuta per voi comuni mortali
non ho letto altre storie su questi due, ma se qualcuno avesse già avuto questa idea, me lo dica~
*finirò a mangiare muffin al cioccolato davanti alla televisione, accarezzando vecchi gatti malvagi come una vecchia zitella*
ringrazio in anticipo chiunque recensirà e leggerà.
auf wiedersehen
rie

  
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