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Autore: Marzia1969    01/12/2008    5 recensioni
Cari lettori, per la prima volta il protagonista della mia fanfic non sarà il mio amatissimo alter ego Luke, ma il bellissimo Bo. Spero di riuscire a calarmi nei suoi panni, vale a dire nei panni di una persona che ha un carattere diametralmente opposto al mio! Grazie a chi vorrà leggere e recensire. All'inizio potrà sembrare un po' leggera come storia (comincia infatti con un karaoke al Boars Nest), ma poi....si intricherà!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bo Duke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo so, lo so……avevo promesso che sarebbe stato Bo il personaggio principale di questa fan fic e non il mio amatissimo alter ego Luke, ma, abbiate pietà, proprio non riesco a calarmi nei panni di un personaggio che, beato lui!!, ha un carattere diametralmente opposto al mio.

Spero vi piaccia ugualmente il racconto…..Ancora mille scuse…..

“Accidenti Bo, ma dove sei andato a finire?”

Improvvisamente Luke si ricordò che il cugino non aveva bevuto molto meno di lui, non era così sobrio come voleva far credere.

“Oh mio Dio, non gli sarà mica capitato un incidente???

Se fosse finito fuori strada? Se fosse ferito? Se anche Betty Lou fosse ferita?

Calma Luke Duke! Tu sei un tipo dal sangue freddo, hai sempre mantenuto la calma e, soprattutto, hai sempre trovato il modo di toglierti dai guai. Rifletti e cerca di capire come avrebbe agito Bo una volta uscito dal Boars Nest” – penso fra sé e sé Luke.

Era piena estate, quindi niente pioggia o nebbia, la visibilità era ottima.

A meno che, mettendosi al volante con una buona dose di alcool in corpo, non avesse perso il controllo della macchina e….

“Cavolo, se almeno Daisy fosse qui mi confiderei con lei, ma purtroppo è da zia Tilly in Tennessee e non voglio chiamarla e spaventarla in piena notte! Che faccio ora???…..Stupido che sono!!!! Ma perché non ci ho pensato prima?

Sicuramente Bo avrà deciso di passare la notte con Betty Lou. Basterà telefonare a casa sua ed il gioco è fatto! Mi tireranno quattro accidenti, dato che saranno molto “affaccendati”, ma sarà sempre meglio che stare qui con questo chiodo fisso. E poi devo trovare Bo anche per tranquillizzare zio Jesse!”

Luke si alzò e si diresse verso il telefono pubblico del Boars Nest.

Digitò il numero di Betty Lou e…..dopo molti squilli, finalmente la ragazza rispose.

Luke non le diede tempo di proferir parola, dato che la incalzò di domande:”Ciao Betty Lou, sono Luke, potresti passarmi Bo per favore? E’ lì con te vero?”

Un vulcano in piena eruzione rispose al più grande dei cugini Duke.

“LUKAS DUKE” – disse Betty Lou urlando – “COME TI PERMETTI DI FARMI UNA DOMANDA SIMILE? LA MIA CASA NON E’ UN BORDELLO DOVE UN UOMO PUO’ LIBERAMENTE ENTRARE ED USCIRE A SUO PIACIMENTO! LA MIA E’ UNA CASA RISPETTABILE!!!! Inoltre” – aggiunse con un tono di voce tornato finalmente normale – “inoltre i miei genitori non sanno che questa sera o forse dovrei dire…ieri sera, dato che sono le quattro del mattino, non sanno che sono uscita con Bo. Io gli ho raccontato che sarei uscita con Sandy, la mia migliore amica e lei ha raccontato ai suoi che sarebbe uscita con me, dato che anche lei doveva incontrarsi con un ragazzo. Quindi Luke, stai cercando Bo nel posto sbagliato!!”

A Luke gelò il sangue nelle vene…

Se Bo non era da Betty Lou, dove poteva essere?

“Senti Betty Lou” – disse Luke – “innanzitutto ti chiedo scusa per averti svegliata in piena notte, ma sai, io ti sto telefonando dal Boars Nest. Avrai notato che io e mio cugino abbiamo alzato un po’ il gomito, perciò non me la sono sentita di tornare a casa. Ho chiesto a Bo di fare la stessa cosa, dato che anche lui era su di giri, ma mi ha risposto che non intendeva passare la notte con la testa appoggiata sopra il tavolo di un bar. Perciò, prima che uscisse dal locale, gli ho raccomandato di avvisare zio Jesse che io avrei dormito qui. Lui mi ha risposto di non preoccuparmi, che si sarebbe ricordato. Io mi sono addormentato e, mezz’ora fa, ho sentito squillare il telefono: era zio Jesse che si stava chiedendo dove eravamo finiti entrambi, dato che anche Bo non era rientrato. Mi sono subito agitato, ma poi ho cercato di calmarmi e di fare il punto della situazione e ho pensato che magari Bo potesse essere a casa tua dato che, sicuramente, ti avrà riaccompagnata a casa. Ora che mi dici che anche da te non c’è, io sono preoccupato, anzi, disperato, dato che zio Jesse sarà sconvolto quando gli dirò che non so che fine ha fatto Bo. Scusa se ti sto trattenendo molto al telefono, ma potresti dirmi quando hai visto Bo per l’ultima volta?

“Luke” – disse Betty Lou – “Bo non mi ha riaccompagnata a casa.

 Prima cosa, non volevo che i miei genitori mi vedessero arrivare a casa con lui. Capirai, se avesse parcheggiato il Generale davanti a casa mia, avrebbero subito capito che non avevo passato la serata con Sandy: la vostra macchina non è una di quelle che passa inosservata!!! E poi Luke, te lo dico francamente, Bo non era in condizioni di mettersi alla guida. Era decisamente troppo ubriaco per farlo. E’ stato lui stesso a dirmi che non se la sentiva di riaccompagnarmi a casa; così sono tornata con Enos. Logicamente gli ho fatto giurare di mantenere il silenzio con i miei.

Questo è tutto, Luke. Non so che dirti di Bo.”

“Grazie Betty Lou. Buonanotte e…….scusa per il disturbo!”

“Non c’è di che. Notte Luke e fammi sapere qualcosa quando l’avrai trovato”.

Riattaccò.

Luke rimase semi paralizzato con la cornetta del telefono in mano.

“E adesso dove lo cerco? E soprattutto, come lo cerco? Sono a piedi e, anche se avessi la macchina a mia disposizione, non me la sentirei di mettermi al volante. La sbronza non mi è ancora passata”.

Cercando ancora una volta di riordinare le idee, Luke telefonò a Cooter.

“Cooter? Luke. Scusa se ti disturbo nel cuore della notte”

Luke, in poche parole, raccontò all’amico quanto era successo.

“Arrivo subito. Il tempo di vestirmi” – rispose Cooter.

Effettivamente Cooter arrivò in un baleno!

“Cooter sono disperato, non so dove sia finito Bo. Io devo trovarlo, capisci? Devo. Io sono responsabile anche per lui, io sono il maggiore, lo zio Jesse mi spellerà vivo se non lo ritrovo”

Luke era agitatissimo e Cooter se ne accorse.

“Calma Luke, adesso mi metto al volante, dato che tu non mi sembri in condizione di farlo e vedrai che lo troveremo”

Partirono. Dopo aver percorso in lungo ed in largo tutta la contea, finalmente, a Rainbow Canyon, avvistarono il Generale Lee.

“Cooter, ecco il Generale. Fermati. Lo abbiamo trovato, abbiamo trovato Bo”

“Te l’avevo detto che ce l’avremmo fatta! Dai….corri a riabbracciarlo”

“Volo”

Luke volò nel vero senso della parola verso il Generale.

 Appunto…… verso il Generale….perché di Bo non c’era traccia”

“Bo, ma dove sei?

To be continued.

Grazie come al solito a chi leggerà e recensirà, soprattutto a Lu, Lella, Juli e Thia.

  
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