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Autore: Marzia1969    26/11/2008    7 recensioni
Cari lettori, per la prima volta il protagonista della mia fanfic non sarà il mio amatissimo alter ego Luke, ma il bellissimo Bo. Spero di riuscire a calarmi nei suoi panni, vale a dire nei panni di una persona che ha un carattere diametralmente opposto al mio! Grazie a chi vorrà leggere e recensire. All'inizio potrà sembrare un po' leggera come storia (comincia infatti con un karaoke al Boars Nest), ma poi....si intricherà!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bo Duke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quattro luglio: festa nazionale negli States!!!

In questo giorno, ogni attività commerciale è chiusa in ogni angolo del paese……tranne il Boars Nest, ovviamente!

Boss è troppo tirchio per rimetterci gli incassi di una giornata chiudendo il locale, così, profittando della giornata festiva, l’intera contea si riversa al “Nido dei Bufali”.

Questa volta Boss ha escogitato uno stratagemma per incentivare le persone ad affollare il suo locale: una gara canora, un karaoke in perfetta regola, a parte quel migliaio di regole scorrette che J.D. inserisce in ogni suo gesto, figuriamoci nelle sfide!

Per la prima volta, i due bellissimi cugini Duke non si presentano insieme: ognuno si presenterà in coppia con la propria partner.

Bo, insieme a Betty Lou, eseguirà “Take me home, country road”, una canzone leggendaria, soprattutto nel sud degli States dove si svolge la nostra storia.

Luke invece si presenterà con Candy e canterà “Boulder to Birmingham”, un brano reso famoso dalla mitica Dolly Parton.

“Cugino, ti concederò l’onore di arrivare secondo” – dice Luke rivolgendosi a Bo.

“Aspetta a cantare vittoria, cugino! Ho molte frecce al mio arco” – risponde Bo.

“Oh, conosco le tue frecce! Durante la nostra ultima sfida, hai centrato in pieno la latrina che, oltre ad essere il buen retiro di zio Jesse per i suoi bisognini, era pure il luogo in cui custodivo le mie riviste di automobilismo: POLVERIZZATE IN DUE SECONDI!!!, grazie ai candelotti di dinamite che avevi in “dotazione” al posto delle normali frecce!” – aggiunge Luke.

“Ride bene chi ride ultimo” – incalza Bo.

Dopo un abbraccio ed una stretta di mano, i due cugini si preparano per il debutto canoro.

Non c’è storia per il concorso: Boss fa scendere in campo, come punto di forza della sua scuderia,il buon Enos, il quale non trova niente di meglio da fare che cantare “The Old McDonald (la versione americana della nostra mitica “Nella vecchia fattoria” n.d.r.).

Penosa, improponibile! Un asino colitico l’avrebbe eseguita meglio!

La vittoria spetta a Luke: troppo professionale, anche rispetto al bellissimo Bo che pure ha una stupenda voce!

“Te l’avevo pur detto che ti avrei concesso l’onore di arrivare secondo” – dice Luke sorridendo di cuore!

“Va bene, per questa volta hai vinto. Chi ha perso paga da bere?” – chiede Bo cercando di fare da paciere.

“Questo è parlare” – dice Luke.

Inutile dire che i due cuginetti alzano un pochino il gomito, così, in men che non si dica si ritrovano a camminare sulle mani!

“Bo, io dormo qui. Non mi importa di dormire seduto a questo tavolo con indosso i jeans e gli stivali. Non riuscirei a guidare neppure per 100 metri, figuriamoci a ritornare a casa. Tu che intendi fare?”

“Io voglio andare a casa. Sono troppo alto per dormire a questo tavolo: preferisco allungarmi sotto le coperte del mio letto”

“Notte, Bo. Avverti tu zio Jesse che non torno a casa per la notte? Mi raccomando, ricordati di dirgli che dormirò qui, almeno non si preoccuperà”

“Don’t worry, cugino! I tuoi ordini saranno eseguiti alla lettera”

Luke si addormentò, di un sonno profondo.

Ad un certo momento, il telefono squillò al Boars Nest.

“Accidenti, ma che ore sono? E soprattutto….dove sono? Ah già, al Boars Nest. Cavolo, ma non è ancora orario di chiusura? Chi è a quest’ora?”

Luke estrasse dalla tasca dei pantaloni il suo orologio tascabile: erano le 03,30 del mattino!

“Maledetto scocciatore, proprio nel bel mezzo del sonno si mette a telefonare….

Boars Nest, parla Luke Duke”

« Luke, figliolo, tuo cugino è lì con te vero ? Che bella idea avete avuto di fermarvi fuori a dormire senza avvisare? Ho svegliato telefonicamente mezza contea per chiedere vostre notizie, ma nessuno vi ha più visti dopo che, a parte voi, ognuno è tornato a casa propria”.

Era zio Jesse.

 Che stava dicendo? Perché mi chiedeva se Bo era qui con me, quando, prima di lasciarmi gli avevo raccomandato di non dimenticarsi di avvisare lo zio che io sarei rimasto qui.

 Quindi non era tornato a casa neppure lui. Ma dov’era andato?

“Zio, Bo se n’è andato da qui da diverse ore.

 Io ero ehm….beh…cioeè….sì….insomma….”

“Lukas Duke, stai diventando dislessico?” tuonò zio Jesse!

“Zio, avevo alzato parecchio il gomito, perciò non me la sentivo di guidare. Ho detto a Bo che sarei rimasto a dormire seduto al tavolo del bar. Gli ho chiesto se intendeva fare come me, ma lui mi ha risposto che ci stava troppo scomodo, così se n’è andato. Ma non è tornato?”

“Qui non c’è ombra del tuo biondo cugino”, disse zio Jesse preoccupatissimo.

Non volevo impensierirlo ulteriormente, ma io ero impensierito più di lui……

To be continued……

 

  
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