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Autore: Dedenputtis    07/02/2015    2 recensioni
Questa storia è ambientata in un ipotetico periodo posteriore a DB-GT. Re Pilaf, per la seconda volta, viene in possesso delle sfere del drago. Questa volta hanno delle stellette blu ed esprime erroneamente il desiderio di far tornare Goku bambino. Solo che, questa volta, con lui c'è anche Vegeta. I due tornano immediatamente ad essere piccoli sayan, con tanto di coda che gli garantisce la possibilità di diventare ssj4 solo in alcune 'occasioni'. Solo che la trasformazione può durare, ogni volta solo per due ore, dopodiché i due tornano piccoli e non ricordano cosa succeda loro quando sono adulti.
Buona lettura!
PS: I fatti raccontati NON sono frutto dell'invenzione dell'autore.
ATTENZIONE: lettura sconsigliata a tutti coloro che desiderano sapere come sarebbe la loro vita con un bambino in età prescolare...
Io vi ho avvisato.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Pan, Trunks, Vegeta | Coppie: Pan/Trunks
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo, i quattro atterrarono sul primo pianeta sul quale il radar aveva segnalato la presenza di una sfera. Era un pianeta completamente deserto ricoperto per il novanta percento da acqua. Il rimanente dieci percento era costituito da grandi isolotti sparsi qua e lá, su tutta la superficie e costituiti solamente da sabbia. I due bambini non stavano piú nella pelle. Avevano svuotato la cucina riempiendo ben due sacche di utensili come pentolini, mestoli, formelle da budino etc. Tutto l'occorrente insomma per andare in spiaggia a fare "il castello".
Dopo aver trovato facilmente la prima sfera, Pan e Trunks decisero di accontentarli e di portarli a giocare sulla spiaggia, rendendosi conto molto presto di aver fatto un errore madornale.
Il castello, in realtá, era una fortezza in dimensioni reali che Vegeta aveva deciso di costruire per sentire, da vero sayan, di aver "conquistato" quel pianeta. Il lavoro duró per un tempo indeterminabile dato che, tramontato un sole, ne spuntó subito un altro e poi un altro ancora. Quando anche la pista di atterraggio astronavi fu conclusa, Goku e Vegeta si diedero il cinque soddisfatti e si voltarono verso Pan e Trunks per far vedere loro la conclusione di quello che i due consideravano un capolavoro. Goku fece una faccia un po' stupita nel vederli tutti e due addormentati su un telo che avevano sistemato sulla spiaggia bollente. Sul viso di Vegeta, si aprí invece un sorrisino sadico e, guardando l'amichetto gli disse:
"Kaaroth, gli facciamo uno scherzetto?"
"Cos'hai in mente, Vegeta?"
Sentito il piano, Goku si mise subito all'opera. Scavarono due buche non molto profonde che potessero contenere i corpi dei due ragazzi, lasciando fuori la testa. Presero prima Trunks e poi Pan e li adagiarono lentamente nella fossa per poi ricoprire i loro corpi per intero fino al collo. I due non si accorsero di nulla, nemmeno quando Vegeta sostituí al corpo ormai invisibile del figlio una scultura di sabbia rappresentante il corpo di una formosissima sirena e Goku mise la testa di Pan sopra al corpo sabbioso di un terribile grifone.
"Hihihi...che belli che sono..." disse Goku alla fine.
"Facciamogli una foto...se la mandiamo al concorso delle sculture da spiaggia scommetto che vinciamo" disse Vegeta con lo stesso sorrisetto terribile.
I due bimbi si misero poi a giocare con la fortezza che avevano costruito fino a quando inizió, inesorabilmente a salire la marea. L'isolotto su cui si trovavano sarebbe scomparso nel giro di pochi minuti e ancora Pan e Trunks non davano segni di vita. Fortunatamente, poco dopo, quando l'acqua arrivó a bagnare i lunghi capelli di Pan, ormai tutti impiastricati di sabbia, la ragazza riaprí gli occhi. Subito si rese conto di tre cose: una, quella sera ci avrebbe messo tipo due ore per togliere la sabbia dai capelli, due era immersa nella sabbia fino al collo e tre, dove erano finite quelle due piccole pesti?
Si alzó a sedere distruggendo il bellissimo corpo di grifone che Goku aveva costruito sopra al suo e guardó alla sua destra. Quando vide la testa di Trunks sul corpo da formosa sirena di sabbia che Vegeta aveva completato piú di un'ora prima, non poté fare altro che scoppiare a ridere. Trunks in quel periodo portava i capelli lunghi e Vegeta glieli aveva sistemati sulle spalle della sirena. Pan pensó che, se non fossero stati violetti, il suo ragazzo poteva essere tranquillamente scambiato per Ariel, la sirenetta.
Senza ulteriori indugi, lo sveglió con un tenero bacio.
"Oh, Pan, ciao piccola, ho dormito come un sasso...ma...che hai fatto ai capelli?" chiese guardandole l'ammasso informe, pieno di sabbia bagnata che aveva in testa.
"Ma che gentile! Guarda che tu sei messo ancora peggio di me...stasera ci vorranno ore per levarci tutta la sabbia di dosso. Il bagno tocca prima a me, carino!"
Trunks si mise a sedere e la guardó coi suoi bellissimi occhi azzurri e con un sorrisino malizioso le disse:
"Magari ce lo possiamo fare assieme...il bagno...che ne dici?"
"Ah, Trunks, sei degno figlio di tuo padre...da adulto...comunque ce lo scordiamo, il bagno, se non ritroviamo l'astronave e...i bambini...stasera le prendono per come ci hanno ridotto, guarda  qui..." disse Pan cercando di tirarsi via un po' di sabbia di dosso.
Quando anche Trunks si fu alzato e abbastanza ripulito, oramai l'isolotto era ridotto a meno di un metro quadro e i due dovettero intercettare le auree dei bambini e partire in volo per non finire, pochi istanti dopo, sommersi dall'acqua.
Quando arrivarono alla navicella, dal cui interno provenivano le auree debolissime dei due piccoli sayan, entrarono e, velocemente, Trunks impostó il programma del pilota automatico per ripartire, prima che anche quell'isolotto sparisse sotto tonnellate di acqua.
Pan andó a vedere che fine avessero fatto le due pesti e, quando le trovó, scosse la testa. Esasperata, andò in bagno e si infiló nella vasca piena d'acqua bollente per cancellare, almeno per il momento, ció che aveva appena visto in cucina. Poco dopo la raggiunse Trunks che, dopo essersi spogliato, si fece fare un po' di spazio e si infiló nel bagno assieme a lei. Dopo essersela coccolata per bene, le disse:
"Pannina...tutto bene?"
"Trunks, non mi chiamare Pannina, mi sento una deficiente...” rispose lei sdraiandosi nella vasca e chiudendo gli occhi per tentare di rilassarsi, senza alcuna possibilitá di riuscirci.
"Sei silenziosa" insistette lui.
"Trunks"
"Sí Pan"
"Hai visto cos'hanno combinato in cucina?"
"N-no" rispose titubante Trunks, come se fosse colpevole anche lui.
"C-cosa?" riuscí a chiederle.
"Credo che abbiano tentato di fare la pizza...c'é un disastro...farina dappertutto, salsa di pomodoro fino al soffitto...e...e...ah, mi ci vorrá una vita per pulire tutto, mi viene da piangere...Mi ripeti come mi hai convinto a seguirti?"
"Ehm..."
"Sí, me lo ricordo, lascia perdere, altrimenti chi sta scrivendo sta storia deve mettere rating rosso..." concluse Pan sollevandosi dalla vasca e afferrando un accappatoio.
"D-dove vai? Panny?"
"Indovina un po'?"
"V-vuoi una mano?"
"Indovina un po'?"
"Sí, sí certo, arrivo" disse Trunks sollevandosi dalla vasca, senza alcuna voglia e mettendosi un asciugamano in vita.
"Andiamo?" chiese annodandosi il panno evidentemente non della misura adatta a coprirlo completamente.
Pan alzó un sopracciglio perplessa e gli disse:
"Trunks, non stai venendo cosí, vero?"
"No-o?"
Pan si mise una mano in faccia e scosse la testa sconsolata. Poi lo guardó e gli disse:
"NO! No, Trunks, non vieni di lá cosí. Non voglio che ci vedano mezzi nudi"
"P-perché? Siamo tutti uomini, noi...sei solo tu che, casomai, ti devi rivestire" disse lui con tanta naturalezza da sembrare della stessa etá media degli altri due.
"Fa' come vuoi, Trunks. Ma ti avverto, se per caso e dico, per caso, ti dovesse cadere l'asciugamano e quei due ti dovessero vedere nudo, poi, caro mio, glielo spieghi TU perché hai tutta quella...peluria viola...Glielo spieghi tu, Trunks, perché le dimensioni del tuo...amichetto...lí sotto non sono le stesse del loro...
"Ma Panny, non ti sembra di esagerare? In fondo sono solo bambini..." la interruppe lui che non aveva proprio idea di quanto Pan si fosse avvicinata alla realtá.
"Sí, sono bambini, Trunks, non uomini, come hai detto prima. Quindi tu ora, da bravo, ti rivesti e vieni con me in cucina a pulire, é chiaro?" concluse lei esasperata voltandogli le spalle per andare in camera a cambiarsi.
Quando entrarono in cucina, trovarono i due bambini esattamente nella stessa posizione in cui li aveva lasciati Pan poco prima: addormentati  e con la testolina appoggiata sul tavolo, semi immersa nella farina.
Ai due ragazzi, Goku e Vegeta fecero tanta tenerezza e tutto il nervoso che avevano accumulato per i pasticci che i piccoli avevano combinato, svanirono in un istante.
"Trunks, li portiamo a letto? Sembrano esausti"
"Sí, ce la fai a portare tuo nonno?"
"Trunks, sono una sayan, quanto vuoi che pesi mio nonno? 20-25 kg?"
"Oh, sí é vero...ma Pan, sono tutti sporchi, farina, sabbia...sugo...come facciamo a metterli a letto cosí?"
"Mhmm, hai ragione, poverini...portiamoli di lá, poi tu gli metti il pigiamino e, giá che ci sei, gli dai una ripulita, ok?"
"E perché io? Scusa, perché non lo fai tu? Le donne sono piú brave a fare queste cose"
"Secondo te io dovrei vedere tuo papá come mamma lo ha fatto? Passa mio nonno, ma te la vedi la faccia di tuo padre se si sveglia e mi trova a…pulirlo? Minimo mi fa un Big Bang Attack e mi disintegra"
"Ok, ok, ho capito, faccio io, ma é l'ultima volta, ok?" rispose lui facendo una faccia rassegnata.
“Sì, sì, ok, ok” rispose Pan sapendo che, dieci a uno, quella NON sarebbe stata di sicuro l’ultima volta. 
   
 
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