Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: BluRei    01/12/2008    6 recensioni
IN REVISIONE DAL 29/04/2020
"Come questo tuono la mia Dea urla dentro il mio petto, vuole vedere questo mondo, vuole vivere ancora il suo amore perduto ed io, con i miei capricci da bambina, non posso impedirle di manifestarsi. Devo ubbidire a lei ed alla sua anima tormentata e ritornare alla realtà. Mah così ogni mio sogno svanirà. E' questo il prezzo che pagherò per poter diventare la dea Scarlatta! Le sue parole risuonano nella mia testa come un eco infinito. "Chi mi sta chiamando?" "Chi mi sta chiamando?" L'amore la chiama, ed anche se sa che nulla andrà come lei desidera deve rispondere, anch'io risponderò Akoya, farò rivivere il tuo sogno d'amore uccidendo il mio." - dal capitolo 32
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ayumi Himekawa, Chigusa Tsukikage, Masumi Hayami, Maya Kitajima, Yu Sakurakoji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 25

L’EREDE




Erano passate alcune ore da quando era tornato a casa e non era ancora uscito dal suo studio, non riusciva a smettere di pensare a lei. A quella ragazzina così poco avvenente, così normale ma tanto temuta da Ayumi Himekawa e da suo padre. Non riusciva a capire. “Anch’io la temevo prima dell’incidente?”, questa domanda cercava una risposta, ma più ci pensava più sentiva aumentare il mal di testa. Non lo dava a vedere, ma da quando era uscito dall’ospedale soffriva spesso di emicranie. Ad interrompere il turbinio di pensieri ci pensò il maggiordomo annunciando la cena. Tirò un sospiro e si recò nella sala da pranzo dove suo padre lo stava aspettando. Non voleva farsi vedere inquieto, intorno a lui tutti sembravano indaffarati a non farlo pensare a niente ed a nessuno e non voleva insospettirli. Era difficile vivere nella diffidenza, non potersi fidare delle persone che gli stavano accanto cominciava a pesargli.

- Scusami il ritardo padre.
- Non ti preoccupare Masumi, capisco che per te deve essere difficile. Eri abituato a lavorare e muoverti da solo. Per te deve essere difficile questa situazione.
- Si!
- Dovresti andare a fare un controllo in ospedale per vedere se sanno dirti qualcosa di nuovo riguardo alla tua amnesia.
- Lo farò.
- Devi curarti, la Daito art production non può fare a meno di te. Tu sei il mio erede e devi portare le nostre aziende a livelli sempre più alti!
- Certo padre.

Masumi era mai stato per gli altri qualcosa in più di un erede? Qualcosa in più dell’erede degli Hayami? Una strana amarezza lo avvinse. Da quando era tornato in quella casa, una sensazione di freddo lo aveva assalito senza lasciarlo più in pace. Lo tormentava, di continuo, una domanda. Chi sono?

***

Le cose da sistemare erano ancora tante. Per fortuna la recitazione di Sakurakoji era migliorata molto ed i ragazzi della compagnia cominciavano a capire cosa lui voleva ottenere da loro, ma come faceva a non crucciarsi dell’assenza dell’attrice protagonista? Non potevano andare avanti in quel modo. Doveva fare qualcosa! Doveva andare a cercarla! Ma come poteva abbandonare la compagnia in quel modo? Una luce illuminò il suo sguardo. Forse un modo c’era! Urlò agli attori di indossare i costumi di scena e di andare ad aspettarlo in strada e poi si allontanò per fare una telefonata.

- Buonasera Kuronuma, come mai mi chiama a quest’ora? È successo qualcosa?
- Ho da chiederle un favore. È molto importante!
- Dica.
- Devo partire!
- Vuole andare a cercare la sua attrice?
- Si! Ma non posso farlo se prima non faccio le prove generali allo  Shuttle X.
- Kuronuma, mi sta chiedendo di permetterle di fare le prove generali, prima della data stabilita?
- Si! So di chiederle tanto, ma…
- Capisco! Tuttavia, lei sa che io non posso fare favoritismi! Parlerò con gli organizzatori e le farò sapere al più presto!
- La ringrazio signor Yamagishi!

La sera cominciava a fare già fresco e con indosso solo gli abiti di scena, i ragazzi cominciavano ad avere freddo. Cosa aveva in mente quel folle di Kuronuma?

- Voi cosa pensate che ci farà fare?
- Non ne ho la più pallida idea! So solo che sto morendo di freddo!
- Da quando Maya è andata via, Kuronuma sembra ancora più arrabbiato e nervoso.
- Dobbiamo capirlo. È sotto pressione! Se Maya non dovesse tornare in tempo la carriera di ognuno di noi potrebbe essere rovinata.
- Non dovete dirla neanche per scherzo una cosa del genere! Maya ritornerà in tempo! Lei ci tiene troppo a mettere in scena quest’opera.
- Se io fossi in lei, e dovessi scontrarmi con Ayumi Himekawa, starei nascosta fino alla fine.
- Infatti tu non sei la protagonista! Maya non ha alcun motivo per nascondersi! Ricordate che è stata la signora Tsukikage in persona a sceglierla come sua possibile erede!
- Rei ha ragione! Maya tornerà!
- Smettetela di fare chiacchiere inutili! Questi sono problemi miei! Voi dovete solo pensare a recitare! Seguitemi!
- Dove andiamo conciati così, signor Kuronuma?
- Se osate fare altre domande ve ne andate dritti a casa e non vi fate più vedere. Seguitemi!

***

- Pronto, signor Yamagishi! Mi dica. No, non può parlare con lui! Sono io che tratto con l’associazione in questo momento!
- Il regista Kuronuma mi ha chiesto di anticipare le prove generali per avere modo di partire ed andare a cercare la signorina Kitajima. Cosa devo rispondere?
- Preferiamo non intrometterci in questo tipo di decisioni. Telefoni alla signora Tsukikage. « Signor Hayami, spero di aver agito come avrebbe voluto lei! »

***

Plin plin
Plin plin

- « Piove! Non posso andare via. Io devo vivere come la Dea. Quante volte avrà passato le notti sotto l’acqua? Non devo andare via! »

Plin plin
Plin plin

- « Ho freddo! Chissà se la Dea Scarlatta avrebbe freddo stando all’aperto, sotto l’acqua? »

Maya, seduta sull’albero, si teneva stretta, stretta, cercando di riscaldarsi. Ma l’acqua continuava a cadere ancora più forte ed i suoi vestiti cominciavano ad inzupparsi, era inutile opporsi alla natura. Aprì le braccia, come per accogliere il cielo e le mille goccioline che cadevano da esso e con il volto teso verso l’alto cominciò a sorridere. L’acqua era sua amica, una compagna di giochi.
 
Sssssh
Sssssh

Quasi non sentiva più freddo, ormai si era abituata a quelle gocce che la bagnavano inesorabilmente. Si era decisa a rimanere seduta sul suo albero di susino ad assaporare anche le cose spiacevoli che la natura era pronta a condividere con lei,  quando un lampo illuminò tutta la valle, trapassando, con il suo bagliore, la benda che Maya aveva sugli occhi.

Sssssh
RuUmbleee!!!

Improvviso, un tuono rimbombò nella valle squarciandone il silenzio onirico. Maya portò subito le mani alle orecchie. Voleva resistere, ma sapeva bene che stare su di un albero durante un temporale era pericolosissimo. Con un salto scese per terra e cercò di dirigersi verso un luogo riparato ma si accorse subito che qualcosa, nel suo corpo, era cambiato. Ma cosa?

***

Mentre Maya era tesa a fare un altro piccolo passo verso la sua dea Scarlatta, Ayumi stava vivendo i suoi primi batticuore. Era salita in macchina con una certa reticenza, aveva paura, per la prima volta aveva paura di non essere all’altezza. Per recitare era sempre pronta a fare prove su prove, ad ingaggiare i migliori insegnanti, ma adesso nessuno poteva insegnarle, non c’erano prove da fare per imparare. Ogni cosa era sconosciuta. Aveva avuto altri appuntamenti, ma questa volta Ayumi si rendeva conto che i sentimenti che provava erano diversi, veri! E questo le faceva paura.

- Dove mi porta di bello?
- E’ una sorpresa.
- Non vorrei che i miei vestiti fossero troppo informali.
- Sono perfetti!
- Mh, allora non mi vuole dire proprio niente.
- No!

***

- Pronto, mi scusi se la disturbo a quest’ora.
- Non si preoccupi Yamagishi. Per lei e per la Dea Scarlatta sono sempre disponibile.
- Innanzi tutto mi permetta di chiederle come sta.
- Devo dire che questo è un buon momento. Stare vicino alla valle dei susini in fiore, nel paese della Dea Scarlatta, mi rincuora molto e mi da forza.
- Mi fa piacere sentirla parlare così. Sa che abbiamo bisogno di lei, ormai siamo agli sgoccioli, manca meno di un mese alla rappresentazione dimostrativa.
- Anch’io non sto più nella pelle.
- Ed è proprio dei preparativi per lo spettacolo che le volevo parlare.
- E’ successo qualcosa?
- Si tratta del regista Kuronuma.
- …
- Ha chiesto l’autorizzazione di anticipare le prove generali per la sua compagnia.
- Vuole andare a cercare Maya!
- Anch’io ho pensato la stessa cosa. Se la ragazza non dovesse presentarsi in tempo, sarebbe terribile. Cosa dobbiamo fare?
- Mh, capisco. Signor Yamagishi, prima di darle questa risposta vorrei pensarci un po’. Le farò sapere entro domani.
- La ringrazio infinitamente signora Tsukikage. La saluto. Buonasera.

Cos’era che tratteneva la donna dal dare repentinamente il suo sta bene? Perché voleva riflettere? Doveva dare il permesso a Kuronuma di andare a prendere la sua attrice, oppure Maya rischiava di perdere per sempre la possibilità di ereditare la Dea Scarlatta. Anche Genzo, il suo fidato assistente, la osservava dubbioso. La donna che aveva davanti, non aveva lavorato buona parte della sua vita per portare quella ragazza su quel palco? Allora perché esitava? Chigusa sembrò cogliere le tante domande che passavano per la mente dell’amico ma era troppo stanca per discuterne e accennando un sorriso si ritirò nella sua camera da letto a riflettere.

***

- Signor Kuronuma, cosa vuole che facciamo? Stiamo morendo di freddo!
- Smettetela di piagnucolare! Voglio che ognuno di voi si impegni a fondo nella sua parte! SAKURAKOJI!
- Si!
- Siediti in un angolo e comincia a scolpire. Ti ho portato tutti gli attrezzi.
- ???
- Quelli che devono interpretare gli dei prendano possesso di un pezzo di prato e comincino ad immedesimarsi nella parte, io passerò tra di voi per darvi le direttive!
- ???
- Tutti gli altri mettano in scena le battaglie. Senza risparmiarvi! NON VOGLIO VEDERE LAVATIVI!
- …
- Non capisco cosa sono queste facce incredule?
- Ci scusi signore, ma non siamo certi di aver capito il motivo di queste prove. È tardi, è tutto il giorno che proviamo senza sosta e sentiamo tutti molto freddo.
- AVETE FREDDO! Credete che il dieci Ottobre farà meno freddo? Noi dovremo tenere il nostro spettacolo all’aperto ed io non voglio sentire fiati corti ne voci tremanti! E guai se becco qualcuno intento a tremare o a riscaldarsi le mani! È per questo che da oggi proveremo tutte le sere qui nel parco! Cominciamo!
- SI!!! (Tutti in coro)

***

Masumi aveva lasciato suo padre in salotto e si era recato in camera sua, non aveva nulla da dire a quell’uomo che diceva di essere suo padre, ed anche lui, il vecchio Hayami, sembrava imbarazzato dalla presenza di quel figlio che poco conosceva. Era quasi pronto per andare a dormire quando lo assalì un dubbio. Cosa ne avrebbe pensato suo padre di un suo ritorno alla Daito? Gli aveva appena detto che lui era il suo unico erede. Forse quello era il momento migliore per insistere su un suo ritorno in ufficio. Lontano da Shori ed a stretto contatto con la sua segretaria. Indossò la vestaglia che stava appoggiata su di una poltrona e si recò in salotto. La stanza era vuota. C’era solo la cameriera che stava portando via le tazze del the. Masumi la osservò, sembrava imbarazzata. Forse non voleva dare spiegazioni, ma lui non poteva non chiedere di suo padre, doveva ottenere il permesso di tornare a lavoro.

- Mi scusi.
- Si, signore?
- Mio padre è andato a dormire?
- Ehm…ecco…no!
- Per caso è nel mio studio?

Perché aveva fatto subito quella domanda? Non si fidava. Questo era il motivo. Non si fidava di quell’uomo. Non si fidava di suo padre!

- Il signore ha detto espressamente che non vuole essere disturbato!
- Non credo che questo valga anche per suo figlio.
- Ehm…ecco…
- C’è qualche problema signore?
- No, nessun problema. Vorrei solo parlare con mio padre.

Il maggiordomo con un piccolo movimento del capo fece segno alla cameriera di tornare in cucina e si affrettò a dare spiegazioni al giovane padrone di casa.

- Vede signore, suo padre si è molto raccomandato di non essere disturbato quando si trova nella sua stanza privata.

Anche in quel caso l’uomo fece un cenno, indicando una stanza poco distante. Masumi subito ebbe un sussulto. Quello non era lo studio del padre. Cosa c’era in quella stanza? Immediatamente si ricordò di non esservi mai entrato. Capì, dai gesti complici del maggiordomo e dallo strano comportamento della cameriera, che era un argomento tabù e preferì non fare altre domande. Ritornò in camera sua con l’obiettivo di parlare al padre, del suo ritorno alla Daito, il giorno seguente a colazione e di scoprire il segreto celato da quella stanza non appena fosse rimasto da solo in casa.

***

- Eccoci arrivati!
- Al parco? È un posto un po’ strano per cenare. Non crede?
- Lei voleva qualcosa di comune? A lei le cose comuni non si addicono affatto!
- Grazie.

Ayumi arrossì vistosamente e per un attimo fu grata della scelta di Hamil di portarla in quel parco perché la poca luce lunare non evidenziava il suo volto imbarazzato.

- Come mai ha deciso per il parco?
- Mi è sembrato appropriato, visto il ruolo che deve interpretare. Chissà quante volte Akoya e Isshin hanno mangiato sdraiati sull’erba? Ed ho pensato che anche lei dovesse provare quelle sensazioni.

Akoya e Isshin? Cosa voleva dire questo? Che lui si sentiva il suo Isshin? Ayumi non credeva a quello che le stava accadendo. Molti l’avevano ammirata per le sue capacità, ma mai nessuno si era preso la briga di aiutarla e di sostenerla in quel modo. Non senza essere pagato, non senza essere uno della famiglia. Era assorta in quei pensieri quando, le voci dei ragazzi della compagnia di Kuronuma giunsero alle sue orecchie ridestandola.

- Cosa ci fanno qui a quest’ora?
- Chi?
- I ragazzi della compagnia “B”!
- Dove? Ah! Stanno provando.
- …
- La vedo malinconica. Forse anche lei vorrebbe essere intenta nelle sue prove.
- …
- Non si preoccupi. La capisco! Questo è un momento molto importante della sua vita. Lei potrebbe diventare l’erede di una delle più grandi attrici del teatro giapponese e potrebbe avere l’opportunità di recitare un’opera scomparsa da molti anni. È solo che…
- Mi dica.
- Come le ho già detto…questo ruolo non è fatto di sola tecnica è anche cuore.

A quelle parole Ayumi ebbe un sussulto. Era del suo cuore che lui si stava prendendo cura? È vero, lei avrebbe potuto ereditare un’importante opera, ma insieme ad essa avrebbe ereditato anche la vita della sua insegnante? Ayumi era consapevole che se avesse continuato su quella strada avrebbe ricevuto in eredità, da Chigusa Tsukikage, anche la vita. Una vita di solitudine e rimpianti.







_________________________________________L’angolo di BluRei


Oramai, ahi me, è diventata mia consuetudine dovermi scusare per l’enorme ritardo con cui pubblico i miei capitoli, vi assicuro che vorrei tanto fare di più ma penso proprio di essermi imbarcata in qualcosa di più grande di me. Gestire contemporaneamente due storie mi è diventato inconciliabile con tutte le altre attività della mia vita, ma non preoccupatevi, sarò un po’ lenta ma arriverò al traguardo!!! : )

Prima di passare ai ringraziamenti, vorrei fare una comunicazione di servizio: per due motivi che andrò a spiegare, mi ritrovo costretta a cancellare la pubblicazione di “Il mio cuore è un albero di susino”. Chiedo scusa a tutte coloro che lo seguivano ma:
1° questa storia nasce come RR e credevo di poterla portare avanti con la partecipazione di fatto o di idee di tutte voi. Partecipazione che è venuta a mancare. (Non vi preoccupate capisco che ognuna di noi ha i suoi impegni)
2° visto che già riesco a malapena a stare dietro alle mie due storie non posso continuare questa da sola e così piuttosto che lasciarla per mesi incompiuta, ho deciso di cancellarla.
Comunque non vi preoccupate quando sarò più libera ed avrò finito le altre storie la riprenderò.


E adesso veniamo ai ringraziamenti:

Sheila84: hai ragione: ci avviciniamo proprio piano piano…e sappi che man mano che ci avviciniamo ci allontaniamo. Come? Semplice, a me vengono sempre idee nuove per migliorare la continuità della storia e così i capitoli si moltiplicano. Eheheh!!! Per quanto riguarda la punizione, ha sempre ragione il vecchio adagio che dice: chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Grazie e ciau!

fievel71: sono felice che tu ti sia espressa sul punto cruciale della mia storia la perdita della memoria di Masumi, è vero che rende la storia diversa, ma corre il rischio di diventare noiosa quindi devo stare sempre sul chi va la, spero di riuscire nel mio intento.  (E tu pensi che potremmo lasciare i nostri due eterni indecisi senza il loro lieto fine dopo che aspettiamo un misero vol 43 da anni?? GIAMMAI!!!) Non vedo l’ora di vedere una tua storia pubblicata su EFP. Graie e ciau!

Laprinc: grazie anche per le poche parole, sai che mi fa sempre molto piacere ricevere un tuo complimento. Ciau!

Celestellina: come sempre le tue sagge parole riescono a tranquillizzarmi e di questo ti ringrazio infinitamente. (Non parlare di storie nuove che sentendo solo ‘odore di questa frase mi viene l’orticaria!! >­_<) Grazie anche per la fiducia che hai nelle mie capacità, non so proprio se la mia rappresentazione della Dea Scarlatta sarà all’altezza della Miuchi sensei…ciau….e torna presto, mi manchi…KissKiss!!

Kikkina90: Carissima, so perfettamente che i piani di Masumi non erano affatto loschi e lo sapeva anche Kuronuma, prima che il nostro uomo di chiaccio ne combinasse una delle sue proprio poco prima dell’incidente, ma non ti voglio svelare nulla, vedrai… E adesso parliamo dei complimenti che mi fai, sappi che mi danno sempre la spinta giusta per continuare a scrivere senza snaturare il mio stile. Grazie, grazie, grazie, infinitamente grazi. Per quanto riguarda Calliroe, deve ancora migliorare un po’, ma le sue storie mi piacciono, hanno sempre un qualcosa di particolare…ma quando che convinceremo anche te a dare fondo alle tue capacità, anche solo come suggeritrice di trame???? Un bacione!

Kaoru: che dire, i complimenti fanno sempre piacere ed io cerco di lavorare per non deludere mai i lettori esigenti come te…grazie e ciau!

Uso questo angolo per ringraziare tutte coloro che hanno la mia storia tra i preferiti, siete tante, che ne dite di lasciarmi un commentino per farmi sapere la vostra opinione? (Lo so, ho un problema…ihihihih)

Vorrei aggiungere i ringraziamenti a tutti coloro che hanno letto e recensito gli altri miei lavori:

- Tramonto alle Eolie:
Laprinc, Celesstellina, luisina e Kaoru.
Vi ringrazio di cuore perché per me scrivere poesie è difficilissimo, non penso proprio di essere portata, ma in quel momento non potevo fare altrimenti, è vero il panorama era impagabile ed ha scritto da solo la poesia…

- Amore senza le ali?:
YUKIO: grazie per aver letto le poesie di questa raccolta, hai proprio ragione quando dici che la risposta a tutte le domande è: crudeltà. Crudeltà dello scrittore?

- Koe:
ireat: non sai che gioia ho provato nel trovare una nuova recensione a questa storia che amo particolarmente. Grazie per aver lasciato un segno del tuo passaggio e grazie per i complimenti. Ciao ^^

 E adesso che dire se non…

KissKiss!! 
   
 
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