Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: TheyCallMeGaybriel    07/02/2015    10 recensioni
Pairing Sabriel/Destiel, HighSchool!AU, Human!AU.
Gabriel e Castiel si sono appena trasferiti, ed è il loro primo giorno di scuola. All'ingresso, fanno subito conoscenza con i fratelli Winchester, con i quali si stabilirà un legame più profondo del previsto. A partire da quando Sam va a sbattere contro Gabriel, nei corridoi, e Dean difende Castiel da uno studente più grande.
Ma la vita dei Novak non è così semplice: c'è un motivo se si sono trasferiti, e se non vogliono mai parlare della loro famiglia. Starà a Sam e Dean cercare di scavare oltre alla maschera spavalda di Gabriel e al sorriso timido di Cas, per scoprire cosa nasconde il loro passato.
Genere: Angst, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'A Look From You And I Would Fall From Grace'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Castiel sorride timidamente a Dean, che è appoggiato contro il cancello della scuola. Proprio nel punto dove si sono incontrati la prima volta, settimane prima. Dopo un attimo di esitazione si stringono in un abbraccio, il più piccolo che si alza in punta di piedi a lasciargli un bacio sulla guancia.
L'altro sposta il peso da un piede all'altro -non si deve essere ancora abituato alle manifestazioni d'affetto in pubblico, nonostante tra loro due siano così limitate-, ma gli angoli della sua bocca si piegano all'insù.《Come sta Gabriel?》gli chiede, arruffandogli i capelli neri.
《Meglio. Questo pomeriggio va al lavoro, e domani dovrebbe tornare a scuola》spiega Castiel.
È passata ormai una settimana da quella sera, al parco, e il maggiore dei Novak si è ripreso in fretta, pur adottando ben volentieri la propria salute come scusa per saltare le lezioni.
Dean annuisce, facendo scorrere una mano sul suo braccio, e gli fa cenno di seguirlo mentre si avvia verso la scuola. 《Sam ne sarà felice. Anche se probabilmente lo saprà già, visto che ormai vive praticamente da voi》.
Cass ride, guardando verso di lui con i suoi occhioni blu. In effetti Sam ha passato parecchio tempo con Gabriel, in quei giorni -beh, a dirla tutta, ogni momento libero in pratica-, aiutandolo a riprendersi e a sconfiggere i brutti pensieri.
Non che loro due possano dire di essere stati poi così separati, con tutti i pomeriggi che hanno trascorso insieme. Da soli o con Bobby, che sta lavorando per ottenere la custodia legale. Castiel sta imparando a conoscerlo, e l'uomo sembra avere un debole per lui, nonostante il carattere burbero e scontroso.
Fianco a fianco, varcano il portone dell'istituto, diretti ai propri armadietti. È ancora presto, e non c'è quasi nessuno, la scuola ha aperto da pochi minuti.
In quel momento, due ragazzi si affiancano a loro, spingendoli dentro a un'ala vuota. Castiel non fatica a riconoscerli come Alastar ed Azazel, e il suo cuore inizia a battere frenetico, mentre Dean lo tiene dietro di sé. Nonostante questo, sembra relativamente tranquillo, a parte per un lieve solco tra le sopracciglia, che tradisce tutta la rabbia e la preoccupazione che, come Castiel, deve provare.
《Due contro due, ragazzi. Avete finalmente imparato cosa sia la lealtà, o pensavate su trovare Novak da solo?》scherza il Winchester, il tono serio e disinteressato. Il più piccolo ignora i suoi tentativi di tenerlo al sicuro e si sposta al suo fianco, anche solo per poter ammirare l'espressione fiera sul suo viso.
《Siete comunque in posizione di svantaggio, non penso che quella checca del tuo fidanzato sappia picchiare!》commenta Azazel, appoggiandosi contro la porta.
《L'ultima volta non sembravate pensare la stessa cosa》 mormora Castiel, stupendo persino se stesso, in riferimento alla pietra che ha scagliato contro Alastair, in quel vicolo.
Sembra un'eternità prima.
Tutta l'attenzione è concentrata su di lui, ora: nessuno, lui per primo, sembrava pensare che avrebbe preso parte nello scontro. Certo è che non lascerà di nuovo Dean da solo contro due persone, una volta sola è già troppo.
Il Winchester smette di fissarlo a bocca aperta, e si rivolge agli altri.《Sentite, qual'è il problema? Non potete lasciarci stare? Dove volete arrivare?》chiede, con un'espressione stanca.
《Non vogliamo arrivare proprio da nessuna parte, solo renderti la vita un inferno, Winchester. Ti aspettavi di essere lasciato in pace dopo che ci hai voltato le spalle?》lo apostrofa Azazel, muovendo un passo verso di loro.
《È stato mesi fa. E non potete biasimarmi, siete stati voi a nascondermi tutte quelle cose, e io ho scelto di andarmene non appena ho scoperto la verità. Se avessi avuto idea fin dall'inizio non avrei mai iniziato a frequentarvi》fa notare Dean.
Castiel assiste alla scena in silenzio, non sapendo bene cosa fare. Il cuore gli martella nel petto, nonostante la situazione sia relativamente sicura: sono a scuola e, anche se a quell'ora non c'è praticamente nessuno, non possono di certo permettersi di aggredirli, non senza il rischio che qualcuno li senta o venga a curiosare-. Cass è teso comunque: odia i conflitti, la paura, la prepotenza dei due. Gli ricordano Lucifer.
Lui lo ha visto ubriaco solo una volta, la sera in cui ha sentito Gabriel urlare. Ma la scena è stata...devastante. Ricorda fin troppo bene il dolore dello schiaffo, dove lo ha colpito, e la sua espressione folle...non può perdonarsi di non essersi accorto prima del suo stato, della sua dipendenza. Avrebbe potuto aiutare Gabe, o per lo meno fare il possibile. Anche perché quando il fratello lo ha lasciato uscire dalla stanza in cui lo aveva chiuso...era ridotto decisamente male, ma si è alzato dal pavimento, si è barricato dentro con lui, e lui...invece di aiutarlo, di farlo stendere, di cercare di sostenerlo ha avuto uno dei suoi stramaledetti attacchi di panico. Così Gabriel, che nemmeno si reggeva in piedi -ed era colpa sua, stava cercando di proteggere lui, ha dovuto rimettere insieme i propri pezzi per cercare di farlo calmare.
Castiel si odia per quello. Avrebbe dovuto essere il contrario. Avrebbe dovuto essere più forte, vincere i suoi problemi di ansia e aiutarlo.
Quindi quest'intera situazione lo mette decisamente a disagio, basta pensare a come ha reagito quando lo hanno attaccato nel vicolo. Ma è stufo di essere sempre quello da proteggere, perché da solo non ce la fa: vuole aiutare Dean con questa cosa, almeno una volta.
Alastair sbuffa una risata, avvicinandosi di un altro passo.《Com'è andata con papino, Dean-o? Ha cercato di farti tornare etero a suon di schiaffi?》domanda, con un sorriso crudele.
Sia Dean che Castiel si irrigidiscono, e il più grande è pericolosamente calmo, mentre muove un passo verso i due.《Oh, no, molto meglio, ragazzi. Se ne è andato: nuova città, nuova vita. E sapete cosa significa?》la sua voce si abbassa pericolosamente.《Significa che non ho più niente da perdere, e che se non vi levate dalle palle una volta per tutto andrò dritto dalla polizia, a parlare di quel vostro problemino di droga di qualche mese fa. Sono sicuro che saranno molto interessati, soprattutto dati i vostri precedenti. Non ho mai detto niente perché vi avevo giurato di non farlo, ma nemmeno voi siete stati molto leali, non è vero? Vi ho già minacciati una volta, vi ho avvertiti di stare lontani da me, da mio fratello, dal mio ragazzo -sì, è il mio ragazzo- e dai miei amici, e non lo avete fatto. È l'ultimo avvertimento》.
I due sembrano già più nervosi. Alastair fa un mezzo passo indietro, spingendolo via, mentre Azazel sputa sul pavimento, livido di rabbia.《Non oseresti, Winchester. Sei coinvolto anche tu》.
Castiel ha tutti i muscoli tesi, pronto a scattare in aiuto di Dean. Ma il Winchester non sembra avere problemi a gestire la situazione; anzi, scoppia a ridere.《E qui vi sbagliate. Non ho mai toccato quella roba, io. E sapete cosa? Se iniziassero un'indagine se ne renderebbero conto. E se anche uno di voi riuscisse ad incastrarmi in qualche modo...beh, ne varrebbe la pena comunque, credetemi. Ripeto che non ho niente da perdere》termina, prima di fare un gran sorriso.
È in quel momento che Azazel si getta contro di lui.
Senza quasi rendersene conto, Castiel scatta, parandosi di fronte a Dean. Vede la scena quasi al rallentatore: l'espressione rabbiosa del ragazzo, il pugno sollevato.
Per un attimo si sente estremamente orgoglioso di se stesso, per aver avuto il coraggio di fare quella mossa; poi viene colpito.
Ahia.


Gabriel si lascia scivolare il telefono in tasca con mani tremanti, e si passa le dita tra i capelli. Prende un respiro profondo, tentando di calmarsi, prima di decidersi a entrare da King of Hell -che razza di nome è, poi, per una pasticceria?-.
Dean lo ha appena chiamato, per informarlo che quella mattina Cass ha avuto una piccola collisione con un ragazzo a scuola, ma, nervoso com'è, non ha capito molto della faccenda. L'importante è che, a quanto pare, stia bene, occhio nero a parte, anche se la preoccupazione per quello che è successo non fa altro che agitarlo ancora di più. In ogni caso, non c'è niente che possa fare al momento per Castiel, e Dean è con lui, quindi cerca di non pensarci.
Saluta con un cenno Meg, l'altra impiegata del negozio, che gli risponde con uno sguardo preoccupato.《Che è successo alla tua faccia?》gli chiede.
Gabriel sfiora istintivamente uno dei lividi sul proprio viso, che sa essere ancora abbastanza visibili, e si sforza di sorridere in modo convincente.《Ho fatto a botte contro otto uomini. Ovviamente ho avuto la meglio io, ma ho lasciato che mi colpissero un paio di volte...giusto per dare loro soddisfazione!》.
La ragazza sbuffa, passando uno straccio sul bancone.《Come no. Senti, il capo ha detto che saresti tornato oggi dalla tua vacanza, e che ti sta aspettando sul retro. Sarà meglio che tu non lo faccia aspettare》gli consiglia.
A Gabriel si congela il sorriso sulla faccia, una botta di adrenalina mista a panico che lo colpisce in pieno, ma annuisce comunque.《Certo, hai ragione. Vado subito》. Si sfila la giacca, oltrepassando la collega per spostarsi sul retro. Si ferma a posare il cappotto nel suo armadietto, le mani che tremano mentre fa scattare la serratura, e appoggia per un attimo la fronte al metallo freddo, per prendere un paio di respiri profondi.
Va tutto bene. Di Samandriel (era questo il nome del ragazzo in prova?) non c'è traccia, per ora, e probabilmente è un buon segno. Andrà tutto bene.
Funzionerà.
Gabriel armeggia per un momento con il telefono, prima di infilarselo con cura nella tasca della felpa, come sempre di un paio di taglie in più del necessario. Esita ancora un momento, tamburellando con le dita contro la propria gamba, e poi si avvia verso l'ufficio di Crowley.
Respira lentamente, e si stampa in faccia un'espressione tranquilla, sorridente, prima dì bussare alla porta.
《Avanti!》la voce del proprio capo gli provoca un brivido, ma si forza ad entrare, richiudendo alle sue spalle.《Mi hanno detto che voleva vedermi》lo saluta con un cenno, cercando di apparire sicuro di sé e rilassato.
《Gabriel! Che piacere vederti. Certo, suppongo che la tua settimana di pausa sia terminata》.
Il ragazzo si schiarisce la voce.《Esatto》.
Fergus Crowley si alza dalla sedia girevole, iniziando a girare per la stanza a passi lenti. Non lo guarda in faccia, ma incrocia le mani dietro alla schiena, lanciandogli ogni tanto qualche occhiata di sottecchi. Infine sospira, scuotendo la testa.《Sei un bravo ragazzo, Novak. Devo ammettere che mi sarebbe dispiaciuto non dare una possibilità a Samandriel -sai, è il nipote di mia cugina, o qualcosa del genere. Ho dovuto lasciarlo almeno provare, ma...non posso nemmeno lasciarmi sfuggire un così bel ragazzo. Attiri le clienti, sai? Qualcuna ha chiesto di te, questa settimana》.
Gabriel deglutisce, ma si sforza di sorridere di nuovo.《Sì?》.
《Proprio così》annuisce Crowley, fermandosi finalmente. Il biondo evita per qualche momento il suo sguardo indagatore, ma poi si decide a ricambiarlo, mentre l'uomo si avvicina. A pochi centimetri da lui, solleva una mano a sfiorargli il labbro tagliato, inclinando il capo. Il ragazzo deve fare uno sforzo incredibile per impedirsi di spingerlo via.
《Cosa ti è successo?》.
《Una zuffa. A scuola》risponde prontamente, con un accenno di sorriso.
Il silenzio cala di nuovo, mentre si guardano negli occhi, prima che il più grande prenda di nuovo la parola.《Gabriel, Samandriel lavora duramente quanto te, ed è imparentato con me. Devi dimostrarmi di poter fare...di più di lui》.
"Cazzo. Fai qualcosa, muoviti".
Gli costa un'enorme fatica, ma si alza ad accostare le labbra all'orecchio del capo.《Come?》chiede, la voce leggermente roca per il nervosismo.
Le mani di Crowley scivolano sulla sua vita, e sorride.《Sei una persona intelligente, immagino che tu lo abbia capito a questo punto》.
"Non è abbastanza".
《Vuole che faccia sesso con lei, signore?》chiede con un sorriso vagamente malizioso, nonostante il terrore.
《Proprio così, ragazzo》conferma l'altro, prima di premersi contro di lui, e poco mi manca che Gabriel faccia un salto. Le immagini dei suoi incubi si rifanno vive, realistiche e minacciose.
《L-lo dica》.
Crowley si ferma, passando le dita sulla sua felpa.《Se accetterai, non ti licenzierò, se è questo di cui avevi bisogno》.
Gabriel fa un passo indietro, poi un altro, il cuore in gola. Si infila una mano in tasca, prendendo il telefono, e stoppa il programma.
Salvare.
Elemento salvato sulla memoria del telefono.
Inoltrare alla mail.
Elemento inoltrato.
Solleva lo sguardo dal dispositivo, per incrociare quello confuso di Crowley.
Gli mostra lo schermo del cellulare, fermo in modalità registrazione.《Non penso che mi licenzierà comunque. Ho registrato l'intera conversazione, e l'ho mandata a mio fratello. Se mi dovesse succedere qualcosa la porterà alla polizia》annuncia, pregando mentalmente che Castiel non decida davvero di aprire la propria mail. Non prima che lui possa scaricare il file sul proprio computer e cancellarlo dalla memoria dei messaggi, in modo che nessuno lo veda. Ha risolto la faccenda: non è necessario che Cass o Sam o Dean vengano a sapere della cosa.
L'espressione di Crowley è livida.《Tu...》
《Continuerò a lavorare per lei, proprio come prima. Lei non mi manderà via, e non si permetterà nemmeno di sfiorarmi. E voglio un aumento, capo》.



Holaa! Alla fine sono riuscita a caricarlo in tempo, ora c'è solo da vedere se ce la faccio anche con il prossimo capitolo, che devo ancora iniziare a scrivere, ugh. Scusate per la scena finale, so che era forse un pochino forte, ma ho messo il rating arancione apposta!
-Gaybe
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: TheyCallMeGaybriel