Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Nightmare girl    07/02/2015    3 recensioni
Ormai tutti gli abitanti di quella villetta erano nel lungo corridoio del piano superiore e osservavano adoranti Erwin.
Sì, quei bambini sarebbero stati la sua rovina. (...)
Erwin, Hanji, Mike e Kenny si sedettero sul divano di pelle nera, al centro della stanza, e tutti i bambini si misero sul pavimento, davanti agli adulti, con gli occhi rivolti ad Erwin.
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La mia sanità mentale sta facendo le valigie, e si nota.
Ho pensato "E se Erwin avesse adottato tutti i protagonisti di SnK e per passare il tempo, gli raccontasse delle fiabe?" e questo è il risultato che probabilmente mi farà spedire in un ospedale psichiatrico a breve.
Genere: Comico, Demenziale, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Eren Jaeger, Irvin Smith, Rivaille, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Gender Bender, Spoiler!
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Erwin stava leggendo un libro, seduto sulla sua poltrona preferita, quando vide una manina prendergli un dito.
Era Eren che lo guardava con i suoi piccoli occhi caraibici.
<< Cosa c'è Eren? >>
<< Levi è cattivo! Non mi fa entrare in camera mia! >>
Erwin capì al volo la situazione e si alzò in piedi, prendendo in braccio il piccolo castano.
Salì le scale che portavano alle camere da letto dei bambini.
Guardò le porte con dei disegni attaccati con lo shotch. Ognuno raffigurava due o tre bambini.
Il primo disegno raffigurava una bambina con una coda che mangiava una patata e un bambino poco più basso, rasato.
Il secondo disegno raffigurava due bambine. Una con i capelli corti, neri e le lentiggini e una bassina, con i capelli lunghi e biondi e due enormi occhi azzurri.
Il terzo faceva vedere tre bambini. Una ragazzina con una sciarpa rossa e i capelli neri, uno con i capelli biondi e uno con dei grandi occhi tra il verde e l'azzurro.
Erwin notò che Mikasa e Armin erano fuori dalla porta aspettando che colui che era all'interno si decidesse ad aprirla. Lui bussò due volte, con colpi forti e precisi.
<< Levi? So che sei lì dentro. Perchè hai cacciato fuori Mikasa, Armin e Eren? >>
Una voce bassa provenì da dietro la porta.
<< Disgustoso, è semplicemente disgustoso... Erwin, tu non puoi capire quanta sporcizia è nascosta sotto il letto di Eren! >>
Il biondo osservò divertito il piccolo che era tra le sue braccia. Ecco perchè Eren finiva sempre prima degli altri le pulizie delle loro camere.
<< Levi, esci. Mi occuperò di pulire lì sotto più tardi. >>
<< ... apri tu. Non arrivo alla maniglia... >>
Erwin lasciò Eren e aprì la porta di mogano.
Vide Levi con un fazzoletto sulla bocca e uno sulla testa. Il suo solito abbigliamento quando doveva pulire.
Erwin prese il bimbo tra le braccia e gli tolse i fazzoletti. Per avere sette anni, come tutti gli altri, era troppo basso. Anche Christa ed Annie erano troppo basse per avere quell'età. Invece Berthold era decisamente troppo alto.
Il biondo diede due carezze al piccolo corvino e lui reagì come se fosse stato una gattino.
Erwin pensò che se Levi avesse avuto un paio di orecchie e una coda sarebbe stato il perfetto esempio di "gatto umano".
<< Zio Erwin, che state facendo a Levi-heichou? >> la piccola Petra, seguita da Oluo, Eld e Gunter, guardava curiosa l'unico adulto della casa.
<< Niente cara, torna a giocare con Oluo e gli altri. >>
<< Ma noi ci stiamo annoiando! Non mi va di giocare con i maschi e Mikasa non vuole giocare con me. >>
<< Ma ci sono sempre Sasha e le altre. >>
<< Sasha sta sempre con Connie, Ymir e Christa stanno sempre insieme e non vogliono giocare con nessun'altro. Annie è sempre silenziosa e solitaria. Isabel vuole stare solo con Farlan e Levi-heichou... >>
Erwin sospirò. Quei bambini lo avrebbero ucciso per stress in poco tempo.
<< Perchè non ci racconti delle fiabe? >> urlò Jean, seguito a ruota dal suo migliore amico, Marco.
<< Sì! Raccontaci delle fiabe! >> esclamarono Connie e Christa.
<< Ad esempio le fiabe di Walt Disney... >> disse Levi, ancora rannicchiato tra le possenti braccia di Erwin. Ormai tutti gli abitanti di quella villetta erano nel lungo corridoio del piano superiore e osservavano adoranti Erwin.
Sì, quei bambini sarebbero stati la sua rovina.
<< Come volete voi. Scendiamo tutti nel salone. >>
Un coro di "Sì!", "Evviva!" e "Grazie mille zio Erwin!" si sollevò per il corridoio.
Lui sorrise. Quei bambini lo avrebbero sicuramente ucciso, ma lo rendevano in qualche modo felice. Probabilmente era il loro essere piccoli e innocenti che gli dava quel poco di felicità, che pensava di non poter provare più.
Quando scesero la lunga scala a chiocciola, sentirono il rumore del campanello.
Tutti andarono davanti la porta, aspettando di vedere chi c'era dietro.
Erwin vide dallo spioncino una donna occhialuta, un uomo alto con i capelli di un biondo scuro e un uomo con un cappello stile "mafioso" e una sigaretta in bocca.
Lui aprì la porta cercando di trattenere tutti quei piccoli tornadi che rendevano viva casa sua.
<< Erwin! Da quanto tempo! >> esclamò entusiasta Hanji, mentre tirava qualcosa fuori dalla borsa di pelle finta.
<< Eren-kun, guarda che ti ha portato la zia Hanji! Un pupazzo di un titano! >> il bambino sgranò i suoi occhi di quel colore incredibile e saltò letteralmente addosso alla donna.
<< Grazie mille Hanji-san! >> il castano prese il pupazzo e imitò un verso mostruoso. Aveva puntato il suo nuovo gioco davanti a Levi, e lui lo ignorò totalmente.
<< Levi, vieni da Kenny! Sei cresciuto molto dall'ultima volta che ti ho visto. Quand'è stato? Tre mesi fa? >> Kenny prese Levi da sotto le ascelle e lo sollevò di peso.
Il bambino però manteneva sempre la sua espressione indifferente.
<< E dai Levi, lo fai un sorrisino per me? Guarda che sono io  quello che ti ha raccolto dalla strada, dovresti ringraziarmi ogni giorno, razza di ingrato. >>
Levi gli fece una boccaccia e si lanciò con l'agilità degna di un felino sul pavimento.
Farlan e Isabel corsero da lui, seguiti da Petra, per assicurarsi che non si fosse fatto male.
Lui disse a loro che era tutto okay, che non dovevano preoccuparsi di nulla.
Poi vide della cenere sulla sua maglietta e andò su tutte le furie.
<< Maledetto! Mi hai sporcato con quella tua sigaretta! Ti rendi conto? Potrebbe non andarsene, e dovrò buttarla! >> il corvino corse nella sua camera, che condivideva con Isabel e Farlan, a cambiarsi.
Nel frattempo Mike si degnò di un breve commento: << Levi non cambierà mai. >>
<< E' fatto così, non possiamo farci nulla. Forse il vivere per anni nella sporcizia lo ha... segnato particolarmente. Anche se Farlan e Isabel non hanno questi "problemi". >> pensò ad alta voce Kenny.
Erwin guardò i tre adulti che si erano aggiunti a quella banda di matti. Christa si avvicinò al biondo e disse:  << Zio Erwin, quando ci racconti la fiaba? >>
<< Quale fiaba? >> chiese Hanji.
<< Oh, questo branco di pulci si sta annoiando e ho promesso loro che gli avrei raccontato qualche fiaba Disney. >>
<< Bello! Possiamo unirci alla compagnia, vero? >>
<< Come desideri Hanji. Se anche Kenny e Mike sono d'accordo potete restare. >>
<< Ma certo che restiamo! >> urlarono i tre in coro.
Andarono tutti nel salone. Erwin, Hanji, Mike e Kenny si sedettero sul divano di pelle nera, al centro della stanza, e tutti i bambini si misero sul pavimento, davanti agli adulti, con gli occhi rivolti ad Erwin.
Quando Levi scese, con la maglietta perfettamente pulita, nella testa di Erwin si accese una lampadina.
<< Bene, la prima fiaba del giorno sarà... Biancalevi. >>

 

  
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