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Autore: Debby_Gatta_The_Best    08/02/2015    5 recensioni
[Five Nights at Freddy's]
Chi mai vorrebbe lavorare in una pizzeria piena di robottacci assassini dove ti pagano due dollari l'ora? Solo un barbone come Mike...
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mike, verso sera, si diresse alla pizzeria tutto contento, pronto a essere pagato. E invece... sorpresa!

«Pronto per 'sta sera, Mike?»

Chiese con noncuranza Bernard, cercando di non guardarlo negli occhi.

«Che?»

Domandò lui, schifato.

«Pensavo che i giorni di prova fossero finiti!»

Cercò di difendersi. Fawkes, presente quel giorno, si avvicinò e ringhiò:

«Tecnicamente, sono finiti. Hai fatto più danni che altro, spaccandoci i vetri, sfondando le porte e lasciandoci sopra la tua brutta silhouette, mandando in palla il tablet di sicurezza sbattendolo contro il tavolo per una partita persa a Flipper, rubato il MAC del fratello di Claire... per questo abbiamo deciso di licenziarti»

Solitamente la gente andava a festeggiare con birre e vino quando veniva assunta. Mike pensò che avrebbe fatto un salto al bar, quella sera, per festeggiare di aver perso il posto di lavoro.

«Ma... – continuò Fonzie con un'espressione quasi inorridita da Mike – a quello zuccone di Fred stai simpatico, e vuole darti un'ultima possibilità»

«Ma nooo, non ce n'è bisogno! Davvero, mi va bene così»

«Okay, riformulo la frase: a quello zuccone di Fred stai simpatico e quindi vuole obbligarti a passare qui un'ultima notte, nella speranza che tu ti innamori del luogo e ci voglia rimanere. Chiaro ora?»

Mike non ci rimase male, di più.

«E i miei soldi?»

«Vuole pagarti con altri 150 dollari»

«Affare fatto, un'ultima notte»


Claire gli aveva detto di fare attenzione, perché di solito il sabato gli animatroni erano più svegli che mai: in fondo il giorno dopo era domenica e si sarebbero riposati. Dopo neanche un'ora di Flappy Bird, Bonnie arrivò bussando alla porta.

«Toc toc»

«Chi è?»

«Pizza a domicilio!»

«Non mi freghi, coniglio. Ti vedo dal vetro»

Salutò con falso sorriso Mike. Bonnie alzò il dito medio, andandosene incavolato.

Mike riaprì la porta e subito dentro ci si fiondò Chica:

«Aaaaaah tesorooo! Posso stare qui con te a farti compagniaaa?»

«NO, vattene!»

Ringhiò lui per metà disgustato e per l'altra pure.

«Ma io ti AMO»

«VIAAA!!!»

Chica allargò le braccia simili a grossi salami gialli, pronta a cingere in un abbraccio stritolatore il povero Mike, che di scatto evitò l'attacco facendo un balzo all'indietro, afferrando poi al volo Ugo e sventolandolo di fronte al becco del pollo giallo:

«Lo vedi questo? Eh? Qui dentro si nasconde il nostro anello di fidanzamento! Va' a prenderlo!»

E lo fiondò nel corridoio. Chica non se lo fece ripetere, e iniziò a rincorrerlo a quattro zampe come un cane, quando dal poster del corridoio non saltò fuori una morbidosa palla di pelo scintillante: Goldie. Incuriosito dalla cosa rosa, le diede due zampate e constatò che era molto carina. Quindi afferrò Ugo con le zannine bianche e se lo portò via. Chica s'infuriò:

«GOLDIEEEEE!!!»

E iniziò a rincorrerlo per tutta la pizzeria.

«Ahh, che fortuna...»

Sospirò Mike, rilassandosi sulla sedia. Ma non ebbe il tempo di riposare: dietro di lui c'era Freddy, con un sorriso raccapricciante sul muso.

«Ciao Mike ♫!»

«AAAAAH!»

Freddy lo afferrò e lo stringette con forza sovrumana, così da far diventare la faccia di Mike prima verde, poi viola, poi blu, poi arcobaleno e alla fine arancione a pois verdi (un'orribile combinazione).

«Las..Lassami, ti pleg... ti scoggiur... p..pel..pelfavore»

Ma Freddy pareva avere le orecchie tappate da sugheri di bottiglia. Mike ricordò cos'aveva detto Fred prima di lasciarlo, una delle prime sere:

«Freddy non è cattivo, vuole solo fare amicizia... gli piace abbracciare la gente, quello che gli manca è, il, emm, senso della misura»

Mike rischiava di affogare, ma in quel momento arrivò Foxy:

«Ehy, che fai, razza di budino gigante? Stai stritolando la mia cena!»

Freddy lasciò andare Mike, che riprese fiato salvandosi dalla morte imminente.

«Mike non è la tua cena, e io non sono un budino!»

«Vero, i budini sono buoni. Tu sei una scatola di latta e lardo»

«Cos.. COSA??? RIPETILO AMMASSO DI RUGGINE!!!»

Ruggì Freddy in risposta. Mike si convinse finalmente che Freddy era un orso, bastava sentire come ruggiva e vedere come si arrabbiava per capirlo.

«Sei grasso»

«E tu sei... urgh, sei brutto»

«Io sono brutto??? Ti ricordo che i fan amano me, non te»

«Questa è la MIA Pizzeria!»

«Forse di nome, ma è Foxy il vero signore!»

«Ti do dieci secondi per scappare... nove... otto...»

Freddy serrò i pugni, digrignando quei paurossissimi denti stondati, pronto a balzare – in qualche modo, dato che Mike dubitava che un tipo grasso potesse saltare bene. Poi pensò a Super Mario e si smentì – verso la volpe pirata. Foxy impallidì, o meglio, sarebbe impallidito se fosse stato fatto di ciccia, comunque abbasso le orecchie e sgranò gli occhi, terrorizzato. Al “sette” si era già dileguato per i corridoi, e Freddy era scattato correndogli dietro. Mike sospirò, pensando di avercela fatta ma NO, infatti Bonnie era entrato armato del suo micidiale pennarello, minacciando:

«Vuoi un altro paio di baffi, Mikuccio?»

«Nuoo, ti prego, i baffi no!!!»

Mike scappò per il corridoio a destra, seguito da Bonnie che sventolava il pennarello indelebile sopra la testa con fare minaccioso. Corse, corse, inciampò, sputò un paio di denti, si alzò e ricominciò a correre. Alla fine si trovò davanti alla porta della cucina, le diede una spallata e questa si aprì, rivelando un Gordon intento a cucinare una pizza.

«'Notte, Mike»

«Ciao, Gordon»

Ansimò lui richiudendo la porta e sperando che Bonnie fosse abbastanza stupido o che vedesse male al buio a tal punto di non averlo visto entrare nella cucina. Sentì il robot correre oltre e ringraziò che le sue preghiere fossero state ascoltate.

«Vuoi uno spicchio?»

«No, ho già cenato, grazie»

«Insisto»

«Gordon, veramente, vorrei ma questa sembra essere una notte movimentata e se mangio prima di correre alla fine mi sento male»

«Uff, come vuoi»

Sbuffò mentre la farciva con delle fettine di salame. Mike si trovava ancora appoggiato alla porta, quando, sotto le sue gambe divaricate spuntò il musetto di Goldie (evidentemente attraversava le pareti come il padrone), con Ugo in bocca. Zampettò fino alla tavola per gli affettati e si sedette su una sedia, aspettando la sua pizza. Mike fu felice che si trattasse solo di lui, poi però ricordò che dietro Ugo c'era Chica, e mezzo secondo dopo la porta venne sfondata dalla suddetta:

«Mikucciooo, Mikuccio miooo! Dove sei!?»

Non sapeva di star schiacciando il poveretto proprio in quel momento, sotto la porta abbattuta. Lei scese, poi prese la tavola di legno e la rimise apposto.

«Ooooh! Tesoro, eccoti qui <3 !»

Mike piagnucolò mentre il pollo strabico l'afferrava sotto le ascelle portandolo in piedi.

«Appena prenderò l'anello che mi hai regalato ci sposeremo!»

Mike lanciò un grido, temendo il peggio. Chica si gettò verso Goldie, che preso alla sprovvista mollò Ugo rifugiandosi sotto la sedia.

«E adesso... APRIAMOLO»

Ugo, se avesse avuto la faccia, avrebbe mugolato e fatto una faccia triste, ma siccome non ce l'aveva si limitò a guardare impaurito quel pollo assassino. Lei si mise a tavola, prese il pelapatate e... no, Mike non poteva guardare. Voleva andarsene mentre lei era occupata, ma appena aprì la porta passarono a corsa Foxy e Freddy, quindi la richiuse, bianco in volto.

«UUUUUUH!»

Sentì urlare da Chica, mentre stringeva in mano qualcosa di scintillante.

«GRAAAAAZIE TESOROOOO!»

C'era veramente un anello, dentro Ugo. Forse ce l'aveva messo Claire. Mike si sentì svenire. Che scusa aveva adesso?

«Aaaaah! Che adorabile! Fatti dare un bacio»

Chica iniziò ad avanzare pericolosamente verso la guardia, mentre Giordon osservava divertito con un pacco di pop corn apparsi dal nulla.

Mike aprì la porta, fiondandosi nel corridoio, e Chica iniziò a rincorrerlo. Scappò fino a entrare in uno sgabuzzino lugubre. C'erano molte teste che lo fissavano, teste di animatroni sghignazzanti che iniziarono a ridacchiare.

«Chica rincorre anche te?»

Chiese una faccia. Mike non ci badò, cercò di nascondersi ma non c'era posto per nascondersi, quindi quando Chica irruppe nella stanza Mike non poté fare altro che afferrare la prima maschera che trovò – una a forma di Freddy, che sfiga – e cercò di infilarsela nonostante avesse il capo troppo grosso:

«VOGLIO MORIREEE!»

Cercò invano più e più volte di infilarsi da solo quel costume, così la vita sarebbe finita ma almeno Chica non l'avrebbe acchiappato.

«Amoruccio, che stai facendo? Potresti farti male!»

Il pollo afferrò la faccia di Freddy e la fiondò fuori dalla finestra, mentre questa gridava un “Nooooo!” scomparendo nel cielo notturno.

«Ora sei mio, Mikuccio»

Sibilò con voce satanica. Mike iniziò a piagnucolare come un bambino derubato del lecca lecca gigante. Le braccia di Chica stavano per sfiorarlo, quando la porta si spalancò di colpo:

«LASCIA STARE MIKE, LUI E' IL MIO AMICO!»

Mike ringraziò quella cosa marrone dalle fattezze orsose e ne approfittò per sgattaiolare via, a gattoni, mentre Freddy e Chica litigavano su Mike.

Lui decise di tornare nella sala comandi, sicuramente più sicura, ma arrivato la porta si chiuse improvvisamente.

«Eh eh, come ci si sente?»

Ghignò dall'interno Bonnie. Mike iniziò a tirare pugni sul vetro, pregando al coniglio di aprire e maledicendolo se non l'avesse fatto.

«Mi farò disegnare i baffi, va bene??»

«Okay!»

La porta si aprì, e Mike si gettò ai piedi della sedia ansimante.

«Ora richiudi la porta, ti prego»

Riuscì a pronunciare tra un sospiro e l'altro, mentre si reggeva il cuore per la corsa.

«Mmmh... no»

Decise Bonnie.

«Mi faccio disegnare anche la barba, va bene?»

Bonnie chiuse la porta, poi stappò il pennarello:

«E ora, a noi due! Muahahaha!»

Mike pensò in fretta, poi si ricordò di quello che gli aveva dato il cugino. Perché non ci aveva pensato anche la notte precedente??? Tirò fuori dal taschino una maschera di cartone, quelle di carnevale che costano un euro che basta sputarci sopra che si sciolgono come neve al sole. Aveva la forma di una faccia da orso molto più da orso di quella di Freddy. La infilò rapidissimo, e Bonnie si bloccò, indeciso su cosa fare.

«Perdonami, hai mica visto passare di qui un tizio magrolino vestito da guardia? Capelli scuri, occhi blu... no?»

Mike scosse il capo.

«Oh. Peccato. Be', grazie lo stesso.»

Aprì una porta e iniziò a cercare Mike per i corridoi. Mike si alzò dal suo angolino massaggiandosi il didietro, per poi avvicinarsi al MAC sistemato al posto del tablet e guardò dove si trovavano i mostriciattoli: Foxy era sopra un lampadario, intento a mugolare come un cane che ha perso il biscotto in un tombino e a tenersi aggrappato il più saldamente possibile, sperando che Freddy non lo scovasse. Freddy e Chica avevano smesso di litigar e... oh no! Stavano venendo nella...

Troppo tardi, entrarono dalla porta a destra.

«Oh, il mio Mikuccio... che fine avrà fatto?»

Chiese lei disperata, mentre Freddy chiedeva informazioni al tipo mascherato seduto davanti al piccì:

«Mi scusi, buon uomo, ha mica notato per sbaglio...»

Ma si bloccò di colpo guardando la faccia di Mike mascherata.

«OCCIELO, SEI TORNATA! Sono anni che non ti vedo, tesoro!»

Mike rabbrividì, chiedendosi che razza di maschera gli avesse dato Jeremy.

«Ti ricordi che mi dicesti che saresti tornata, una volta? E saremo andati a mangiare insieme??»

Esclamò con un improvviso cambio di voce. Mike sobbalzò, poi si guardò riflesso nello schermo del MAC: non era una maschera da Orso. Era una maschera da Orsa. Con tanto di ciglia lunghe.

«NNNNNGHHHH.... JEREEEEEEEMY!!!!!!!!!!!»

Si ritrovò ad urlare mentre correva. Di nuovo. Inseguito da un Freddy in calore.

«QUALCUNO MI AIUTIII»

Chica stava controllando sotto ogni mattonella, buttando così all'aria tutta la pizzeria. Foxy, ancora sopra il lampadario, aveva bisogno di andare a svuotare l'olio – si era scolato una birra intera quel giorno – ma non ne aveva il coraggio: Freddy non era molto incline a fare pace quando litigava con lui. Bonnie, invece, girava in tondo triste, domandandosi dove potesse essere Mike, e perché l'avesse abbandonato. Però non lo cercava: Chica stava ribaltando il ristorante, e se qualcuno l'avrebbe trovato, sarebbe stata lei.

«Aah ♫ Freddyna, dove scappi? Perché sei così sfuggente, 'sta notte?»

Canticchiava Freddy mentre Mike si nascondeva dietro una tenda. Freddy lo scoprì, con gli occhi luccicanti, e Mike si arrese: prese la maschera e la buttò in terra, calpestandola.

Freddy lanciò un urlo di dolore:

«NOOOO CHE TI HANNO FATTO, TESOROOO! L'hai UCCISA, MOSTRO!»

Gridò mentre fiumi di lacrime gli uscivano dagli occhi. Mike si chiese come doveva essere vivere con dei cervelli tanto limitati.

«Quella è una maschera, Freddy. Mio cugino ti ha ingannato: non è mai esistita nessuna “Freddyna”»

Chiuse il discorso, seccato, Mike.

«Ah»

Freddy si asciugò le lacrime e prese la maschera.

«In fondo... era anche troppo magra... vabbé, avrò la mia occasione, prima o poi»

«Nessuno ti vorrà mai, Fatbear»

Gridò Foxy dal lampadario. Pessima mossa. Freddy iniziò a saltare per cercare di raggiungerlo, il trambusto attirò Chica, che vide Mike...

«MIIIIIKEEEEEE!!!!»

Lui stette per svenire, quando qualcosa attirò l'attenzione di tutti (anche di Bonnie che arrivava in quel momento).

Una figura scura si mosse in una stanza buia, e tutti si voltarono a guardare. Calò il silenzio, i battiti del cuore di Mike risuonavano nella stanza.

La figura si trovava nella stanza, ma nessuno aveva idea di chi si trattasse.

«Uh-Oh...»

Sussurrò Freddy. Foxy scese dal lampadario facendo meno rumore possibile e Chica iniziò a tremare.

«Nella sala comandi, presto»

Ordinò Mike. Nessuno disobbedì.

Nello schermo scuro del MAC, la figura gobba si aggirava da una stanza all'altra. Mike e gli animatroni erano tutti stretti attorno, con gli occhi puntati sul computer.

«E se ci trova?»

Chiese Bonnie terrorizzato.

«Chiudiamo le porte»

«E se le apre?»

«Combattiamo»

«E se è più forte?»

«Senti, quelle porte non le so abbattere nemmeno io»

Rassicurò Freddy.

«Non penso che quella cosa possa riuscirci. Insomma, è così... gracile»

«Magari ha i muscoli retrattili»

Azzardò Foxy facendo aumentare la tensione.

«Niente panico, tra poco saranno le 6 e vedrete che se ne andrà»

Cercò di convincersi Mike.

Poi saltò la corrente. Freddy si strinse a Mike tremando. Qualcosa si avvicinò nella sala coamandi. Il rumore dei corpi robotici che tremavano attirò la cosa misteriosa, che lentamente si avvicinò, si avvicinò, si avvicinò...

Entrò nella sala comandi, trascinando i piedi, ma siccome era tutto buio nessuno vedeva nulla.

«Freddy – bisbigliò Mike – accendi i fari»

Gli occhi di Freddy illuminarono a giorno la stanza, rivelando davanti....

UNA VECCHINA RUGOSA CON UNO ZAINETTO IN MANO.

«AAAAAAAH!!!»

Urlarono tutti in coro. Bonnie cadde all'indietro, Chica scivolò tappandosi gli occhi, Freddy si gettò a terra coprendosi le orecchie e Foxy saltò in braccio a Mike.

«Ciao, caro, ero venuta a restituirti lo zaino»

Disse lei tutta contenta facendo oscillare lo zainetto.

Mike svenne.




Commento

PERDONATEMI per il ritardo, davvero, avrei voluto postare ieri ma si è allungato troppo, come capitolo. Mi ci sono messa davvero d'impegno, spero veramente di avervi fatto ridere! Mancano almeno... altri 3 capitoli, più o meno. In questi giorni posterò l'ultimo su Mike, poi vedrò di aggiungere due extra. Nel frattempo... lasciate una recensione =D!

  
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