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Autore: tini fray    08/02/2015    3 recensioni
TRATTO DAL 18esimo CAPITOLO
"Alec sorrise in modo beffardo e lo stregone non riuscì a ribattere quando si avvicinò lentamente fronteggiandolo.
Il cervello di Magnus aveva staccato la spina ed era andato alle Hawaii con un volo diretto da Idris.
Alec non sembrava... Alec."
Ambientato alla fine di COLS.
E se nuove persone entrassero a fare parte della vita del cacciatore moro e Magnus, geloso più che mai, non fosse più così sicuro della sua decisione?
Malec/Clace/Sizzy
SPOILER DI TMI E DI TID
*FANFICTION IN REVISIONE DAL PRIMO CAPITOLO*
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Jace Lightwood, Jonathan, Magnus Bane, Nuovo personaggio, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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~~Jonathan scese le scale entrando in camera sua.
Aveva deciso di non fare parola a nessuno di ciò che aveva visto.
Richiuse la porta e si buttò sul letto a peso morto, lasciando le gambe ciondolare al di fuori del bordo di esso.
Era impossibile non impazzire in un momento del genere.
Eppure, Jonathan era abbastanza lucido.
E l'unico motivo che riusciva a tenerlo con la testa sulle spalle era Alec Lightwood.
Si chiese quando sarebbe tornato a fargli visita.
Aveva bisogno di togliersi quel peso che lo opprimeva.
Aveva intenzione di dirgli tutto quello che gli stava succedendo, i flashback, le visioni, la stanza nell'altro piano, il medaglione.
Si chiese cosa stesse facendo.
Prese una delle due facce del medaglione che aveva in tasca e lo strinse forte nella mano.
Lo guardò attentamente alla luce del sole, che entrava dalla finestra.
Dopo un po’ chiuse gli occhi, stanco.
E la scena che gli si parò d'avanti era simile a questa:
Alec seduto su una poltrona della biblioteca che rifletteva osservando il pavimento.
La porta della biblioteca che si apriva e Alec che si alzava, andando in contro alla figura appena entrata.
Magnus Bane.

Jonathan aprì gli occhi stupito, e si chiese se tutto quello fosse reale, oppure se l'avesse sognato.
Si disse che sarebbe andato a controllare.
Si alzó dal letto e si guardò allo specchio, pensando a quanto fosse poco presentabile in quelle condizioni.
Si chiese da quando fosse diventato così attento al suo aspetto.
Era sempre fantastico, dopotutto era Jonathan Morgenstern.
Detto Sebastian.
Si diresse verso il bagno, deciso a darsi una sistemata, per poi scendere in biblioteca.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Si lasciò ricadere pesantemente sulla poltrona, sentendo nella testa pensieri che si intrecciavano e separavano.
Stava cercando di mettere in ordine tutto quello che aveva recepito nelle ultime ore, con i ricordi che erano tornati nella sua memoria.
Posò il libro sul comodino, non senza aver prima dato un'ultima occhiata alla foto di Vladimir Tepes.
Erano troppi i dettagli a cui non aveva badato, che probabilmente adesso lo avrebbero aiutato.
Sentì un rumore sordo, come un qualcosa che cade su una superficie ruvida.
Alec vide con la coda dell'occhio un movimento alla sua destra.
Si giró e vide uno strano ciondolo nero poggiato sul libro.
Si chiese da dove fosse caduto.
Lo prese in mano e fu allora che comprese di cosa si trattava.
Era una parte del ciondolo che Magnus aveva nel cofanetto quella sera, alla festa.
Ma solo in quel momento si rese conto che il disegno del ciondolo era lo stesso della runa che era comparsa sul suo petto quella mattina, la stessa che era dipinta nel ritratto di Blackraven.
Stavano accadendo troppe cose strane insieme perché si trattasse di coincidenze.
Si chiese se anche l'arrivo improvviso di David fosse una coincidenza...
Sentì il rumore della porta della biblioteca che si apriva, si girò e vide degli occhi da Gatto fare capolino.
Alec lo osservò mentre entrava nella stanza, fino a quando i loro sguardi si incrociarono e quello di Magnus si abbassò.
"Ho visto David uscire da qui prima, avrei dovuto immaginare che ci fossi tu" disse quasi rassegnato lo stregone mentre Alec cercava di metabolizzare quello che aveva appena detto.
"David è stato qui?" Chiese Alec mentre si alzava dalla poltrona.
Magnus lo guardò assottigliando gli occhi.
"Potresti anche evitare di prendermi in giro, e se ne hai intenzione hai sbagliato persona" disse lo stregone facendo per andarsene, ma Alec lo richiamò.
"Magnus aspetta" lo stregone si bloccò ma non si girò "credo che sia arrivato il momento di parlare".

 

 

 

 


Magnus si girò per osservarlo: gli zigomi più sporgenti del solito e la pelle  , già pallida, che adesso sembrava quasi vernice bianca.
Si chiese da quanto non mangiasse, o da quanto non si guardasse allo specchio.
Chiunque si sarebbe spaventato a vederlo così simile ad un fantasma.
Magnus provò un fortissimo moto di malinconia ricordandosi di tutte le volte in cui si era preso cura di lui, dopo una battaglia estenuante con i demoni, e di quando si era preso cura di lui in modi diversi...
Alzò lo sguardo su quegli occhi che avevano assunto una sfumatura così diversa da quella che avevano la prima volta che Magnus li aveva visti, alla sua festa.
"Di cosa vuoi parlarmi? Di quanto tu e David vi stiate divertendo in questi giorni, o di quello di cui parlate tu e Morgenstern? Oppure di quanto tu stia bene in questi giorni senza di me?" Disse Magnus, il volto impassibile, tuttavia la voce tremante lo tradì miseramente.
Alec si sentì quasi in colpa nel vedere quanto Magnus stesse soffrendo, ma poi si disse che era solo colpa sua se aveva frainteso il legame che c'era fra Alec e David.
"Magnus hai frainteso tutto, se quel giorno mi avessi lasciato tempo di spiegare invece di uscire di corsa dalla stanza..."
"Spiegare cosa, Alec?!" Buttó fuori Magnus esasperato, mentre il suo viso diventava rosso di rabbia.
"Spiegarti che non c'è niente fra me e David, o fra me e Jonathan. Sono solamente dei film mentali che ti sei fatto! Io non amo nessuno al di fuori di te, ma tu non hai fatto altro che trattarmi male senza darmi neanche una spiegazione, e non hai voluto ascoltare le mie parole quando ho cercato di fermarti!" Esclamó Alec senza fermarsi per prendere fiato, urlando contro Magnus tutto ció che aveva taciuto da tempo, mentre quest'ultimo lo guardava incredulo.
"Io ti ho già perdonato Alec! Ti amo da morire, come potrei non farlo?" Esclamó Magnus fissando i suoi occhi in quelli del cacciatore, e quelli di quest'ultimo si spalancarono.
"M-mi hai perdonato?" Chiese Alec, quasi sorridendo, con voce flebile, mentre Magnus tirava fuori un sorriso timido, nonostante fosse ancora teso per le urla di poco prima.
"E quando pensavi di dirmelo?!" Esclamó Alec esasperato, Magnus avrebbe riso se non fosse stata una situazione tragica come quella.
Alec prese dei respiri profondi, cercando di mantenere la calma, nonostante sentisse una strana rabbia dentro.
"Okay... Scusa. Ho sbagliato momento, per alzare la voce" disse Alec passandosi una mano fra i capelli, mentre Magnus lo osservava con affetto.
"Magnus, io in questo periodo sono così confuso che non riesco più a venire a capo neanche della cosa più semplice" disse sconsolato Alec, appoggiandosi al tavolo mentre Magnus si avvicinava a lui appoggiandosi al mobile, di lato ad Alec.
"Come potrei aiutarti io?" Gli chiese confuso Magnus, mentre lo sguardo di Alec si illuminava.
Lo shadowhunter si allontanò dal tavolo e si diresse verso il comodino, prendendo un enorme tomo e ,infilando qualcosa in tasca, raggiunse Magnus, porgendogli il tomo.
"Ne sai qualcosa?" Gli chiese Alec infilando le mani nelle tasche dei jeans.
Magnus lo osservó scettico, sfiorando le pagine con i polpastrelli.
Si chiese perchè Alec avesse così tanto interesse per un libro del genere.
"È un libro di magia oscura Alec, certo che ne so qualcosa. Non capisco quale sia il problema..." Disse Magnus confuso.
"Guarda le ultime pagine" disse Alec indicando il libro con il mento.
Magnus aprì le pagine in cui si trovavano le foto di Vladimir e Gideon.
"È come se qualche ricordo che ho perso volesse tornare indietro ma non trovasse lo stimolo giusto" disse Alec pensieroso.
"Forse avrai sentito parlare di loro in una delle tue lezioni.." Disse Magnus cercando di convincere Alec, che però scosse la testa.
"Non abbiamo mai aperto quest'argomento con Hodge, e non credo di aver mai sentito i miei genitori parlarne..." disse Alec cercando di ricordare, poi assunse un'espressione malinconica "... Non parlavano quasi mai, se non per litigare".
Magnus comprendeva quanto stesse male Alec per il rapporto fra i suoi genitori, ma ancora non riusciva a capire dove volesse andare a parare.
"Saranno immagini viste di sfuggita... Non capisco perchè tu debba rimanere a fissare questo materiale; sarà una cosa da niente" disse Magnus poco convinto.
Alec sospirò esasperato.
"Una cosa da niente?!" Il ragazzo dagli occhi blu infilò una mano nella tasca dei pantaloni afferrando qualcosa sotto gli occhi attenti di Magnus.
Ne estrasse un medaglione.
Magnus sbarrò gli occhi.
"Quello è il medaglione che era nel cofanetto! Come hai fatto a prenderlo?" Esclamó Magnus guardando Alec sospettoso, che fosse entrato in camera sua quando lui non c'era?
Alec si avvicinó a lui.
"Si è materializzato di lato a me poco fa. Come per magia, poof. Ed è solamente una parte del medaglione" disse Alec e Magnus quasi si mise a ridere pensando a quanto fosse stupida la versione del ragazzo, ma poi lo guardò in viso e capì che non stava scherzando.
"Bene, e questo cosa c'entra con tutto ciò?" Chiese Magnus scettico.
Alec riguardó le pagine del libro, e in particolare il ritratto dello shadowhunter.
Indicó quest'ultimo e poi il medaglione.
Magnus doveva avere un'espressione alquanto confusa, poiché Alec finalmente parlò.
"Che iniziali erano impresse sul cofanetto?" Chiese Alec a Magnus.
"Una G e una B. Ma non capisco cosa..." Lo stregone si bloccó spalancando gli occhi, finalmente, comprendendo.
"Gideon Blackraven...." Sussurró stupito, poi scosse la testa.
"Nono, sarà una coincidenza" disse, probabilmente cercando di auto convincersi.
Alec lo guardó chiedendosi cosa potesse fare per fargli aprire gli occhi.
Poi gli venne un lampo di genio.
"Non mi credi?" Chiese Alec allontanandosi da lui.
Magnus lo guardó spaesato.
"Non è questo il punto, non credo che sia così, non penso che tu stia mentendo" disse titubante lo stregone.
Alec afferró i lembi della sua maglietta e se la sfiló con eleganza.
Magnus lo guardò tentando di non far trasparire nessuna emozione di quel genere (come spalancare la bocca ammirandolo).
Ma era leggermente difficile avendo d'avanti a sè il proprio ragazzo, o ex?, senza maglietta con gli addominali in mostra.
Lo stregone abbassó lo sguardo, imbarazzato dai pensieri che stava facendo.
"Magnus, guarda" disse, indicando una runa che aveva appena sopra il cuore.
Lo stregone la osservó per qualche secondo e poi lo guardó negli occhi in cerca di chiarimenti.
"È comparsa stamattina, ieri notte non l'avevo, mi sono svegliato con questo bruciore nell'esatto punto in cui adesso si trova la runa" disse Alec cercando lo sguardo di Magnus.
Lo stregone sospiró, e fece per aprire la bocca, ma Alec lo interruppe.
"Si, lo so, è impossibile che sia comparsa all'improvviso, ma non sto mentendo, né scherzando" "Evidentemente qualcuno l'avrà tracciata mentre dormivi" rispose Magnus, cercando adesso di guardare il meno possibile Alec.
"Mi dispiace Alec, ma non so come aiutarti. Forse potresti chiedere a..." Magnus si interruppe, quasi stesse cercando fiato per completare la frase, ma come se non bastasse mai.
Alec lo guardó in cerca di spiegazioni.
"....a Dolohov" rispose Magnus quasi in un sussurro, e Alec sorrise sornione pensando a quanto gli desse fastidio anche solo pronunciare il nome di David.
"Perchè dovrei chiedere a lui?" Disse Alec cercando di rimanere serio nonostante stesse cercando in tutti i modi di non ridere.
Magnus sospiró chiedendo aiuto a Lilith, per dargli la forza.
"Sa molto. Sapeva tutto di me, di quello che ho fatto, chi sono, dove sono nato, tutto. Ma io non sono riuscito a trovare nulla sul suo conto e..."
"Hai fatto delle ricerche su David?" Chiese Alec ridendo sotto i baffi.
Magnus fece un gesto con la mano come a lasciar perdere.
"È sospetto, è misterioso, ma sa tanto. Perció ti conviene chiedere a lui, io non ti posso essere d'aiuto" disse Magnus quasi con un cenno di malinconia.
Alec si avvicinó a lui prendendogli dolcemente la mano.
"Tu mi sei di aiuto" sussurró cercando i suoi occhi da gatto, "quando non sbraiti e non corri via solamente perchè sto parlando con un altro ragazzo" concluse sorridendo.
"Rettifico, non vi stavate parlando, vi stavate abbracciando" rispose sorridendo Magnus.
Alec bació il dorso della mano di Magnus.
"Io non vorrei abbracciare nessun'altro che non sia tu, da questo momento in poi" disse guardandolo dritto negli occhi.
Magnus sentì il suo cuore gonfiarsi, quasi ad esplodergli nel petto.
Avvicinó lentamente il suo viso a quelli di Alec, intrecciando le sue dita con quelle del ragazzo.
Le loro labbra erano a pochi centimetri di distanza quando le porte della biblioteca si aprirono.
Una testa bionda fece capolino, gli occhi neri che cercavano quelli blu di Alec.
"Alec sei qui..." Disse Jonathan, interrompendosi, "oh..." Aggiunse.
Alec si allontanó leggermente da Magnus riprendendo la maglietta e vestendosi.
"Non volevo disturbare, scusate" disse Jonathan, Magnus quasi si affogó con la saliva.
Jonathan Morgenstern aveva davvero chiesto scusa?
E, Jonathan Morgenstern, aveva appena interrotto quella che sarebbe stata la sua riconciliazione con Alec?
"Non ti preoccupare, non disturbi affatto" Magnus capì dal tono di voce di Alec che stava mentendo, nonostante apparisse cordiale come sempre.
Si sentì stranamente sollevato.
"Alec io volevo parlare con te, è urgente" disse Jonathan quasi come se stesse rivelando ad Alec un segreto indicibile.
Alec guardó Magnus per chiedere conferma, e lo stregone, riluttante, gli fece cenno con la testa.
Alec scoccó in bacio veloce sulla guancia di Magnus e, sorridendogli, uscì dalla porta.
Lo stregone sorrise per altri 10 minuti da quel momento, poi decise di iniziare a fare delle ricerche.
"Gideon Blackraven, eh?" Disse guardando il libro che aveva lasciato Alec sulla scrivania.

 

ANGOLO DELLE CRAZY:
ed eccoci qui 
Penso che questo capitolo vi sia piaciuto (Malec Malec Malec *-*), Jonathan che rovina il momento, al solito.
Ci scusiamo per non aver aggiornato la volta scorsa, ma, ringraziando gli dei dell’olimpo, Odino, e chi più ne ha più ne metta, il quadrimestre scolastico è finito *--*
Speriamo di essere più presenti.
Grazie a chi recensisce e a chi rimane nell’ombra, è grazie a voi se questa storia va avanti :’)
Alla prossima <3
-Tini e Kiakkiera

  
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