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Autore: Insicura    08/02/2015    0 recensioni
Come riuscirà Christian Grey a gestire la figlia adolescente fra cuori spezzati, amori pericolosi, come potrà Christian Grey proteggere la figlia dal mondo che si rivela sempre più crudele?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christian Grey, Phoebe Grey, Theodore Grey
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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UNA SETTIMANA DOPO… Jackson ormai era partito da una settimana, non ci eravamo più sentiti, forse era meglio così, non ci siamo nemmeno fatti gli auguri di Natale, stavamo entrambi cercando di dimenticarci l'uno dell'altra. Natale passò e mancavano due giorni a Capodanno e io, mio padre, mio fratello, zio Elliot, zia Kate e Ava, partimmo per Aspen, sinceramente in questo momento non mi interessava più restare a Seattle per festeggiare Capodanno. Arrivati ad Aspen Ava mi obbligò ad andare a sciare con lei, mio padre mi disse di andare, così andammo con Luke. Non mi ha mai fatto impazzire sciare, anzi mi faceva anche abbastanza paura, ma Ava ci teneva così mi misi gli scii e andai a prendere la seggiovia, Luke salì con Ava ma io non riuscì a salire con loro quindi salì dopo con un altro ragazzo, che mi fissò finchè non arrivammo in cima. Ava e Luke mi aspettarono e poi scendemmo tutti insieme, ad un certo punto caddi, Luke mi vide e si preoccupò, ma gli feci segno di non preoccuparsi e di proseguire, così fece. Mentre cercavo di rialzarmi si avvicinò a me il ragazzo della seggiovia e mi diede una mano, poi disse: " Piacere Jason" io gli risposi un po' imbarazzata : " Phoebe". Finimmo insieme la pista e in fondo lui mi chiese di andare a prendere una cioccolata calda con lui, l'idea di cadere di nuovo con gli scii non mi attirava poi così tanto quindi decisi di andare con il ragazzo sconosciuto. Arrivati al bar Jason iniziò a parlare: " Allora Phoebe da dove vieni?" " Seattle tu?" "Anche io, quanti anni hai?" " Sedici tu?" "Diciotto". Continuammo a parlare e notai che era veramente carino, intelligente ed avevamo molte cose in comune, ad un certo punto Luke mi vide e mi fece segno che dovevamo andare allora dissi: " Devo andare, ciao" lui mi scrisse il suo numero di telefono sulla mano e mi disse " Per Capodanno organizzo una festa, vieni e porta chi vuoi, per informazioni sul posto e tutto chiamami a questo numero… Ci tengo." Tornammo a casa e trovammo mio padre e gli zii ad aspettarci per la cena: "Divertite ragazze?" chiese zio Elliot " Moltissimo, Phoebe ha anche incontrato un ragazzo!" rispose Ava ridendo. Vidi gli occhi di mio padre illuminarsi di rabbia mista a stupore, anche con Jackson ci era voluto tempo affinché capisse che era un bravo ragazzo e non un malfamato che vive in mezzo alla strada; sapevo che mi avrebbe chiesto il prima possibile di questo ragazzo, questa volta però non lo avrei sopportato, ero ancora triste per la storia di Jackson non mi servivano anche le ramanzine di mio padre per aggravare la situazione. Fortunatamente la sera trascorse e mio padre nemmeno in quei pochi istanti in cui eravamo soli mi chiese di questo ragazzo misterioso, forse aveva capito che Jackson aleggiava ancora nell'aria. Il giorno dopo, il 30 dicembre, la giornata trascorse normalmente, anzi era stata molto noiosa fino ad allora, Ava aveva tentato di trascinarmi di nuovo alle piste da scii ma ero già dolorante abbastanza a causa delle cadute del giorno prima, non me ne servivano altre. Allora decise di guardare un film che io ho sempre odiato, oziai su Facebook scorrendo la home cercando di non farmi scoprire da mio padre, non ha mai voluto che utilizzassimo i social network, diceva che utilizzandoli saremmo diventati facili prede dei giornalisti, ma nella mia scuola tutti avevano un account non potevo essere io l'unica a non averne uno. Ad un certo punto vidi una foto di Jackson con una ragazza, sembravano molto intimi, lei gli sfiorava la guancia con la mano mentre lui le faceva quel sorriso che prima sfoderava solo a me, iniziai ad agitarmi sul divano, non riuscivo a stare ferma, l'unica cosa che volevo fare era urlare, urlare dalla rabbia, dal dolore, dall'invidia, allora urlai e mio padre accorse verso di me, mi prese il telefono e mi abbracciò, ma non volevo il suo abbraccio io volevo solo sentire Jackson vicino oppure trovare un modo per non volerlo più vicino. Mio padre non si arrabbiò per Facebook, mi disse di cancellare l'account e mi fece un lungo discorso su come i social network siano dannosi soprattutto per la figlia di Christian Grey. Dopo la predica di mio padre andai in camera mia e Ava mi seguì, mi distesi sul letto e iniziai a cancellare tutte le foto che ritraevano me e Jackson, le cancellai tutte senza nessuna distinzione, ad un certo punto vidi la foto della mia mano con la scritta del numero di Jason, almeno quella foto mi tirò un po' su di morale. Ava continuava a blaterare dicendo che non si può trascorrere il Capodanno a giocare a tombola con i propri genitori, che si devono prendere delle decisioni e bisogna iniziare a vivere la vita da adolescenti che tutti desiderano. Allora le dissi." Che ne dici se chiamo Jason e gli chiedo della festa che organizza, mi aveva chiesto di andarci e di portare chi voglio!" lei si mise a sorridere, sembrava la persona più felice del mondo, ma poi si rabbuiò e disse "C'è un piccolo problema o meglio due: mio padre, Elliot Grey e tuo padre, Christian Grey" allora replicai " Ci parlo io stasera a cena, vedrai… Intanto chiamo Jason e gli chiedo meglio di questa festa". Chiamai Jason e lui sembrava entusiasta di questo mio interessamento nei suoi confronti, mi disse della festa e del fatto che sarebbe stato un Capodanno indimenticabile. A cena accennai alla festa e mio padre inizialmente disse NO in maniera definitiva, ma poi utilizzando tutti i miei trucchetti da figlia che è in grado di ottenere tutto ciò che vuole, acconsentì a farci andare a patto che potesse venire anche Teddy e che fossimo a casa per l'una. Avevo proprio bisogno di una festa, avevo bisogno di svuotare la mente e dimenticare tutto e tutti.
  
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