Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: drem_of_love    08/02/2015    3 recensioni
Primo Capitolo Revisionato. Sto rivedendo la storia così da corregere eventuali distrazioni e aggiungere ciò che manca.
Spoiler Tratto dal 15 capitolo:
Avevo deciso avrei fatto un ultimo grande gesto d'amore per lei. Alzai il telefono e chiamai Seiya.
- Qualsiasi cosa ti conti oggi Usagi non crederle. Non ha passato la notte con nessun'altro uomo. Lei ama solo te. ieri lo incontrata dopo il tuo annuncio stampa. Era disperata e le ho chiesto di aiutarmi a scegliere un regalo per Rei
Mio fratello rimase in silenzio per un po, poi mi chiese.
- Perché mi dici queste cose? Perché dovevi comperare un regalo per Rei?
- Perché lei ti vuole allontanare. Ora che sei famoso ha paura. Comunque dovevo comprare un'anello di fidanzamento
- Wow fratellone che notizia. Ora devo scappare
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Usagi/Bunny, Yaten | Coppie: Ami/Taiki, Mamoru/Rei, Mamoru/Usagi, Seiya/Usagi
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti/e come state? Eccomi qui con il nuovo tanto atteso capitolo. Buona lettura, un bacio Drem!

Capitolo 24
“L’ora della verità”


Avrei tanto voluto fermarla, gridarle che nonostante tutto e tutti lei era stata il mio unico pensiero ma non lo feci. Aveva ragione, dovevo guardarmi bene intorno. Chi mi aveva tenuto lontano da lei? Sopratutto perché? Decisi di tornare a casa, avrei iniziato subito le mie ricerche. Stavo salendo in auto quando il suono del cellulare attirò la mia attenzione. Estrassi quel maledetto affare dalla tasca dei pantaloni e risposi senza guardare il display.
"Pronto?" Pronunciai irritato.
"Amore dove sei?" Chiese apprensiva Kakyuu.
Non ci voleva, solo sentire la sua voce mi aveva messo di malumore. Non riuscivo a togliermi le parole di Usagi dalla testa, forse aveva ragione lei, ero stato davvero squallido.
"Sto tornando a casa." Tagliai subito la conversazione, non mi andava di parlarle.
* * * * *
 
Mi sentivo così strana, rivederlo mi aveva sconvolta. Avrei voluto annegare nei suoi occhi, stringermi a lui e dimenticare il resto del mondo. Non potevo, c’erano ancora troppe cose irrisolte. Chi mi aveva tenuta lontano da lui? Quella domanda mi frullava come un martello pneumatico in testa. Entrai in casa sbattendo la porta, ero stravolta. Perché era così sfiancante amare qualcuno?
Entrai in salone, Mamoru dormiva beatamente accanto a Kousagi. Guardai l’orologio, era tardissimo dovevo svegliarlo altrimenti non sarebbe tornato in tempo.
— Mamoru svegliati sono le otto passate! — esclamai scuotendolo per una spalla.
— Ora mi alzo, tranquilla! — rispose stiracchiandosi mentre si stropicciava gli occhi. — Vuoi un caffè? — mi sembrava il minimo, visto che si sacrificava anima e corpo per aiutarmi,
— Grazie Usagi. Ti vedo strana, cos’hai? — domandò preoccupato avvicinandosi.
— Ho visto Seiya! — ammisi sospirando.
— Dove? Quando?
Mamoru sembrava un fiume in pieno.
— sulla spiaggia, stava facendo una passeggiata. — sussurrai togliendo la macchinetta dal fuoco.
— Cos’è successo? Ti vedo strana!
— Abbiamo scoperto che qualcuno ci ha mentito, hanno bloccato i nostri numeri, ci hanno spedito false email… — non riuscii a terminare la frase, il pensiero che qualcuno mi avesse tenuto volontariamente lontano dall’uomo che amavo mi rendeva furiosa.
Vidi gli occhi azzurri di Mamoru brillare di una strana luce. Sembrava stesse macchinando qualcosa ma cosa? Afferrò le chiavi della macchina.
— Ti chiamo più tardi, sta tranquilla risolveremo tutto!
Sorrisi, qualsiasi cosa sarebbe accaduta, Mamoru ci sarebbe sempre stato per me.
* * * * *
Correvo come un pazzo per le strade di Tokyo, qualcuno aveva ostacolato la felicità di Usa ma chi? Accesi la radio, avevo bisogno di sfogare la rabbia. Quel cretino di mio fratello aveva messo in dubbio la donna che amava, diedi un pugno al volante… che coglione! In quel momento la mittente radiofonica “musica pop” parlava dei three lights e del loro sfavillante successo. Una frase dello speaker mi colpì in pieno, faceva molto più male di un pugno in pieno stomaco. La verità faceva male, dovevo smetterla di torturarmi così. Avevo provato rancore per Seiya tantissime volte, nonostante fosse circondato da splendide donne lui continuava ad amare solo lei.
“ Ora che i three light sono tornati a casa, la domanda che sorge spontanea a tutti i fan di Seiya Chiba è: il bel cantante resterà con l’avvenente rossa o correrà tra le braccia della biondina? In fondo Usagi Tsukino è stato il primo amore del rockettaro, cosa succederà?”
Io conoscevo già la risposta, lui se la sarebbe ripresa ad ogni costo. L’avevo capito fin dal primo istante in cui il mio ingenuo fratellino aveva rimesso piede nella nostra amata patria, tutto qui in Giappone profumava di casa... profumava di lei. L’ulteriore conferma l’avevo avuto quando avevo visto gli occhi gonfi di lei, le labbra imbronciate e i nervi a fior di pelle. Provava a fare la dura ma Usa era ancora perdutamente innamorata di Seiya. Era giunto il momento di mettermi il cuore in pace, di essere solo un amico e lo zio di sua figlia. Avrei scovato chi c’entrava in questa storia e gliel’avrei fatta pagare cara, parola di Mamoru Chiba!
Mezz’ora dopo ero giunto alla festa, per fortuna avevo solo dieci minuti di ritardo. Mi scompigliai i capelli e infilai gli occhiali, lo so che di sera erano un accessorio davvero strano ma non amavo mostrare le mie debolezze e sì sa gli occhi sono lo specchio dell’anima.
«Ehilà fratellone, alla buon’ora. Dov’eri?»
«In ospedale per un’emergenza.» risposi scazzato infilandomi le mani in tasca. Motoki mi sorrise grato, lui era l’unico che sapeva la verità, in fondo dividevamo un segreto comune.
«Raccontala a qualcun altro vecchio marpione! Sei andato da qualcuna vero?» mi chiese spintonandomi in modo scherzoso.
Avrei tanto voluto afferrarlo per il collo e dirgli la verità ma Usa mi avrebbe scorticato vivo. Avevo promesso ma come facevo a tenermelo per me?
«Si magari… Non ho la tua fortuna mio caro Seiya!»
In quell’istante arrivò Kakyuu che si agguantò come un falco al collo del mio povero fratello. Eppure questa donna continuava a non contarmela giusta! Bella e affascinante ma il suo sguardo nascondeva qualcosa. Decisi d’indagare, non so perché ma la mia mente mi suggeriva che la rossa fosse la risposta al grande dilemma, in fondo solo lei e suo padre avevano giovato della rottura tra Seiya e Usa.
«Ciao Kakyuu hai conosciuto le ragazze?» chiesi per iniziare una conversazione.
«Certo sono tutte adorabili, mi dispiace solo di non aver conosciuto la famosa Usagi!» esclamò osservando l’espressione del suo uomo.
Seiya strinse forte i pugni, la vista di Ondango l’aveva sconvolto. Ci congedò con una banalissima scusa, aveva bisogno di fare una telefonata per certi impegni di lavoro. Annuimmo, appena si allontanò mi avvicinai all’orecchio della rossa e le sussurrai.
«Cosa credevi di fare Kinmoku. Seiya amerà sempre Usagi e i tuoi insulsi giochetti non serviranno a niente. Lui tornerà da lei... com’è giusto che sia!»
Aspettai qualche attimo per vedere la sua reazione, rimasi scioccato. Lei non negò le mie accuse anzi con un ghigno di sfida mi rispose.
«Io ottengo sempre ciò che voglio! Mio caro dottoruncolo tu non sei affatto malaccio, perché ti ostini a fare da balia a quell’isulsa?»
«Cosa ti ha fatto Usagi?»
«Ha tutto e tutti hai suoi piedi senza muovere un dito. Noto a malincuore che neanche tu ti ricordi di me, sono stata la vostra vicina di casa per anni ma non mi avete mai degnato di uno sgurado…»
«Kinmoku, Oddio! Tu sei la sorellina di quel coglione di Hiroshi?»
«Sono proprio io. Odio quella cicciona testa di polpetta, perché da quel pomeriggio in giardino mio fratello è diventato sempre più violento. Sfogava la sua rabbia insultato quella ragazzina, poi per colpa dei vostri avvertimenti ha cominciato a farlo su di me.» esclamò sollevando le maniche del vestito. Quello che vidi mi fece gelare il sangue nelle vene, le braccia di Kakyuu erano piene di cicatrici.
«Mi dispiace…» mormorai abbassando lo sguardo.
«Non amareggiarti troppo, vi renderò la vita impossibile mio caro!»
I guai erano appena cominciati, dovevo stare allerta, Usa era in pericolo…
* * * * *
Ero uscito come un fulmine dalla festa, avevo bisogno di respirare. Giunto fuori alzai gli occhi al cielo e mi persi nell’ammirare l’infinità delle stelle. Chissà Usagi cosa stava facendo… sospirai affranto, dovevo procurarmi al più presto un telefono, mi mancava da morire la sua voce.
«Maledetto affare!» sbottai dando un pugno nel display.
In quel momento una salda presa sulla spalla mi fece trasalire, mi voltai sorpreso, Motoki mi stava porgendo il suo cellulare.
«Chiamala, so che stai morendo dalla voglia di farlo!»
Non me lo feci ripetere due volte, appena afferrai il telefono però vidi qualcosa che mi tolse il fiato: sullo sfondo la foto di Usagi con una bambina. Preso da un’irrefrenabile rabbia chiesi:
«Cos’è questa? Chi è la bambina che tua sorella stringe?»
Motoki boccheggiava come un pesciolino, sembrava in difficoltà.
«Allora? Avanti parla, cos’è questa storia?» sbottai spazientito afferrandolo per il bavero della camicia. Nel trambusto non mi resi conto che fosse arrivato anche Mamoru.
«Smettila di fare il bambino Seiya, Motoki non c’entra niente lascialo in pace!» mi rimproverò incrociando le braccia, riguardai la foto e uno strano presentimento s’insinuò in me, ero furioso.
«Cosa ne sai tu? Dimmi Mamoru, non hai niente da dirmi? questa bambina è tua figlia?» gli urlai in pieno viso spintonandolo.
«Cretino mi dispiace deluderti ma Kousagi non è mia figlia!» strillò voltandomi le spalle.
«Puoi spiegarmi allora perché ti somiglia così tanto? Non sono un coglione fratellone e poi sei sempre stato innamorato di lei non mentire!»
A quell’accusa Mamoru si girò nero di rabbia, mi mollò un ceffone urlandomi in pieno viso.
«Caro il mio fratellino purtroppo devo contraddirti, sei realmente un coglione! Sai perché quella bambina mi somiglia tanto? Perché quella bambina è tua figlia! Apri gli occhi, sei per caso cieco? Basta fare due calcoli mio caro e ci arriveresti anche tu…» sbraitò furioso ricambiando la mia spinta. Non credevo alle mie orecchie quella bambina era mia figlia? Perché non mi aveva detto niente?
«Mia figlia? Perché lo sapevate tutti tranne me?» domandai sorpreso.
«Lo sappiamo solo io, Motoki, Haruka e Mikiru. Le altre sono convinte che Kousagi sia l’errore di una notte, Ondango non si è mai esposta sulla paternità della bambina, la nascosta perfino ai media. Perché non te la detto? Ti ha cercato tante volte ma non riusciva mai a rintracciarti, poi su tutti i giornali comparve la notizia del secolo. "Seiya Chiba finalmente dimentica la Tsukino, nuovo amore per il leader dei three lights!"
«Non è possibile…»
«Invece lo è, comunque ero uscito solo per avvisarti che Kayuu la responsabile di questo scempio. È stata lei ad allontanarti da Usagi!»
«Perché?» chiesi ormai stravolto.
«Voleva vendicarsi di noi… ricordi Hiroshi della porta accanto? Era suo fratello. Quel coglione aveva qualche rotella fuori posto e purtroppo anche sua sorella.»
Crollai al suolo disperato, avevo creato solo problemi alla mia piccola Usako. Dove reagire, correre da lei ma prima avrei affrontato quella strega di Kakyuu, si ero dimostrata dolce e disponibile e invece? Stava solo agendo alle mie spalle. Entrai in sala praticamente di corsa, volevo guardarla negli occhi mentre mi confermava che era lei l’artefice del mio dolore. Per colpa sua ero stato un anno senza la mia Usagi, a causa sua mi ero perso la cosa più bella del mondo: la nascita di mia figlia. Cercai in lungo e in largo per il locale ma non la trovai. Improvvisamente vidi Minako e Yaten chiacchierare vivamente tra loro, chissà forse l’avevano vista.
«Ragazzi avete visto Kakyuu? È molto importante.» domandai di getto mentre riprendevo fiato.
«Si, è andata via mezz’ora fa. Ha detto che aveva voglia di visitare Oshima Island.»
«Sei sicura?» ero terrorizzato, possibile che la stesse cercando?
«Si ne sono certa! Ha detto che le aveva fatto una buona impressione dalla descrizione nel racconto della nostra Usagi.»
Cazzo, cazzo! Quella psicopatica tramite il libro aveva capito tutto, quello era il posto preferito della mia Usako. M’infilai il cappotto e corsi verso l’uscita, dovevo correre da lei, avevo una strana sensazione. Arrivato nel parcheggio non trovai la mia macchina, cazzo! Quella puttana me l’aveva fregata!
«Vieni fratellino ti accompagno io!»
Afferrai il casco. «Ad una condizione: guido io, la donna in pericolo è la mia!»
Mio fratello mi lasciò il posto davanti, pigiai l’acceleratore e partii:
«Aspettami Usako sto arrivando da te!»
* * * * *
Stavo dando da mangiare alla piccola quando il suono incessante del campanello disturbò la mia quiete. Cos’era successo? Come mai Mamoru era già di ritorno? Preoccupata mi precipitai ad aprire, sull’uscio però trovai un’amara sorpresa: Kakyuu Kinmoku era davanti alla mia porta.
«Buonasera faccia di luna, ti ricordi di me?»
Come avrei potuto dimenticarla! Non l’avevo mai raccontato a nessuno ma io conoscevo benissimo Kakyuu, una volta da bambine mi aveva picchiato.
“Mio fratello è impazzito per colpa tua! Cosa fai ai ragazzi? Vedi i Chiba? Sembrano dei rimbambiti ai tuoi piedi!”
“Io non ho fatto niente!” Piagnucolai disperata.
“Ricordati faccia di Luna, prima o poi te la farò pagare molto cara!”
Mi risvegliai da quei ricordi terrorizzata, la rossa era venuta per mantener fede alla sua promessa…
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: drem_of_love