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Autore: pentolina    09/02/2015    6 recensioni
In questa storia vedremo la nostra detective Beckett nel ruolo di madre single... un ex che ricompare dopo anni e Castle che le starà sempre a accanto (prima come amico e poi...)
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Cinque giorni dopo
“Dov’è mio figlio?!” Grida sbattendo il pugno sul tettuccio dell’auto della detective.
“Sul serio speravi di vederlo dopo aver mandato a monte la tua unica occasione, spaventandolo!?!” Domanda Kate scendendo.
“Cosa non ti era chiaro del fatto che ti avrei uccisa?” Chiede Nick riferendosi al messaggio inviatole la sera prima.
“Nick, sono un poliziotto e ti ricordo che minacciare un pubblico ufficiale è un reato.” Gli rammenta superandolo e andando verso l’ingresso del palazzo.
“Ehi! Dove credi di andare?” Domanda afferrandola per il braccio.
Prima che la detective possa reagire una voce attira la loro attenzione.
“MAMMA!” Grida David mollando la mano di Alexis e correndo verso di lei.
Nick agisce velocemente riuscendo a prendere in braccio il figlio prima che possa raggiungere la donna.
“Ehi… Come va?” Chiede al piccolo.
“Bene.” Risponde David intimorito.
“Che dici se andiamo a prenderci un gelato?” Propone Nick.
David non risponde allungandosi verso la madre.
Nick fa un passo indietro allontanandosi dalla detective.
“Mamma…” Chiama David preoccupato.
“Può venire anche mamma se vuole.” Afferma cercando di rassicurarlo.
“Nick, mettilo giù.” Ordina Kate avvicinandosi.
Alexis rendendosi conto della situazione si precipita a citofonare al padre sperando di trovarlo in casa.
“Zitta! Ora andiamo a prenderci il gelato.” Controbatte incamminandosi verso il centro.
“Mamma!” Chiama più forte.
“Nick, fermati immediatamente! Hai perso il diritto di decidere anni fa.” Grida correndogli dietro e riuscendo a bloccarli la strada.
“O vieni con noi o ti levi dalle palle.” Chiarisce Nick.
“Dammi mio figlio!” Dice minacciosa cercando di riprendersi il bambino che si sta allungando verso di lei.
“È anche MIO!” La corregge cambiando direzione.
“MAMMA!” Grida iniziando a piangere.
“Lo stai spaventando… Lascialo!” Dice bloccandolo nuovamente.
“EHI! Lascialo immediatamente!” Interviene Castle camminando verso di loro a grandi passi.
“Fatti i cazzi tuoi!” Urla stringendo la presa sul figlio.
“Mi fai male!” Si lamenta David singhiozzando.
“Nick, per favore.” Lo supplica la detective preoccupata dal pianto del figlio.
“Ti ha detto di lasciarlo!” Ripete Castle riuscendo ad afferrarlo per la giacca.
Nick all’udire delle sirene che si stanno avvicinando allenta la presa permettendo a Kate di prendere David e dopo aver spinto lontano lo scrittore inizia a correre, scappando lungo i vicoli.
“Mammmaa…” Singhiozza stringendosi forte a lei.
“Sono qui, amore. Sono qui.” Lo rassicura coccolandolo.
“Tutto, ok?” Chiede Castle accarezzando la schiena del piccolo.
“Ora, si.” Risponde dondolando avanti e indietro per calmarlo.
“È arrivata la polizia ci penso io… Alexis, accompagnali di sopra.” Ordina lo scrittore alla figlia per poi andare incontro agli agenti.
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“Sshhh… amore, non piangere… è tutto finito.” Sussurra all’orecchio del figlio ancora in lacrime.
“Ho portato un po’ d’acqua.” Dice Alexis dolcemente mostrando il bicchiere alla detective e sedendosi accanto a loro sul divano.
“Oh… grazie. Guarda che gentile è stata Lexi. Vuoi un sorso d’acqua?” Chiede Kate accarezzandogli la schiena.
David nega con la testa restando incollato alla madre.
La ragazza appoggi il bicchiere sul tavolino cercando di pensare a qualcosa per tirar su di morale il bambino.
“Eccomi! Come sta?” Chiede Castle chiudendo la porta di casa per poi raggiungere il trio in soggiorno.
“Spaventato.” Risponde Kate proseguendo con le coccole sperando che lo aiutino a rilassarsi.
“David, hai voglia di una fetta di cheesecake?” Propone Alexis ricordandosi della torta avanzata dal giorno prima.
“Mmm… che buona.” Commenta la detective.
“Ti conviene mangiarla… è l’ultima fetta e non so se arriverà a stasera.” L’avverte lo scrittore.
“Corro a salvartela prima che papà te la rubi!” Esclama la ragazza alzandosi in piedi.
Lo scrittore sta al gioco correndo dietro alla figlia e iniziando a scherzare con lei per arrivare primo al frigorifero.
David sentendoli ridere e litigare alza la testa spiando i due da sopra la spalla della madre smettendo di piangere e iniziando a sorridere per la scena buffa che si ritrova davanti.
“Forza, Lexi!” Fa il tifo la detective accorgendosi del cambiamento d’umore del figlio.
Castle finge di scivolare buttandosi comicamente a terra mentre Alexis ne approfitta per rubargli la torta e dopo aver recuperato una forchetta corre da David urlando: “Abbiamo vinto!” Scambiandosi il cinque con Kate.
David ridendo continua a guardare lo scrittore che sta rotolando verso di loro sotto lo sguardo divertito dei presenti.
“Tieni.” Dice Alexis consegnandogli la forchetta.
Kate aiuta il figlio a girarsi e a mettersi comodo mentre quest’ultimo ride vedendo sbucare Castle da dietro al divano.
“Vuoi che ti aiuti?” Domanda la ragazza.
David annuisce lasciandosi imboccare.
“A me niente? Nemmeno un pezzettino?” Chiede tristemente lo scrittore in ginocchio sul tappeto.
David manda giù il boccone per poi esclamare: “NO!”
“Come no… come no… allora ti mangio!” Afferma Castle mordicchiandogli la pancia e facendolo urlare.
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“Si è addormentato?” Chiede vedendo scendere la detective.
“Si… spero non abbia incubi.” Risponde raggiungendolo.
“Vuoi?” Domanda alzando la bottiglia di vino.
“Si, grazie.”
“Accomodati, te lo porto subito.” Le suggerisce prendendo due calici.
Mentre Castle apre e versa il vino la detective accende la tv adagiandosi comodamente sul divano in pelle.
“Prego!” Dice consegnandole il bicchiere e sedendosi accanto a lei.
“Grazie.” Risponde bevendone un sorso per poi appoggiarlo sul tavolino davanti a loro.
“Come stai?” Chiede imitando i suoi gesti.
“Sono tesa come una corda di violino.” Ammette.
“Ho un rimedio per questo. Vieni qui.” Dice sistemandosi meglio e invitandola a sedersi nella V delle sue gambe.
“Sei anche un massaggiatore?” Chiede sorpresa spostandosi davanti a lui senza protestare.
“Ho molte doti nascoste, detective. Sono abile con le dita… non solo nello scrivere.” Sussurra maliziosamente spostandole i capelli e facendole scivolare giù il largo collo della maglia scoprendole la spalla destra.
“Immagino.” Mormora piegando la testa verso sinistra per dargli libero accesso.
Castle inizia a fare la sua magia con le mani massaggiando prima la spalla destra e poi quella sinistra sentendo pian piano i muscoli della donna sciogliersi.
“Grazie, per oggi.” Dice dopo un paio di minuti di silenzio.
“Di niente.”
“Però… sei veramente bravo!” Ammette Kate.
“Lo so.” Sussurra all’orecchio facendola rabbrividire.
“Castle, non approfittarne troppo.” L’avverte la detective.
“Altrimenti?” Mormora soffiandole delicatamente sul collo.
“Smettila…” Lo ammonisce sentendo un brivido percorrerle tutta la schiena.
Lo scrittore sta per osare di più quando una vocina alle loro spalle lo blocca.
“Mamma…” Chiama David camminando lentamente verso di loro.
“Che succede?” Chiede Kate alzandosi e andandogli incontro.
“Posso dormire con te.” Domanda facendosi prendere in braccio.
“Certo, amore. Andiamo. Saluta, Rick!” Risponde lei.
“Notte, Rick.” Dice salutandolo con la manina.
“Notte!” Risponde lo scrittore sorridendogli.
“Notte, Castle.” Saluta Kate salendo le scale.
“Notte, detective!” Risponde lasciandosi cadere sul divano sconsolato per l’interruzione.
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Una settimana dopo
“Mamma, correte sta per iniziare il film!” Grida David seduto sotto l’enorme fortezza costruita dallo scrittore con davanti una ciottola straripante di popcorn.
“Arriviamo!” Risponde la detective scendendo le scale assieme ad Alexis.
“Rick… e se poi ho paura?” Chiede preoccupato girandosi verso di lui.
“Vieni qui…” Dice aiutandolo a sedersi sulle sue gambe.
“Ascolta, se anche per tanto così ti fa paura basta che lo dici e spegniamo immediatamente, ok? Però sono certo che non ne avrai.” Lo rassicura lo scrittore baciandolo sulla tempia.
“Posso restare vicino a te?” Domanda speranzoso.
“Certo… mettiamoci comodi.” Risponde Castle.
David si sistema meglio mettendosi seduto con le gambe sopra a quelle dell’uomo, appoggiando la schiena e la testa contro il suo petto.
“Eccoci!” Annuncia Alexis entrando per prima e sistemandosi alla sinistra del padre.
“Vedo che vi siete messi comodi.” Afferma la detective mettendosi per forza di cose nell’unico posto rimasto libero alla destra nello scrittore.
“Allora siamo pronti?” Domanda Castle.
“I popcorn!” Esclama David notando la ciotola ai loro piedi.
Alexis la prende dandola da tenere al piccolo.
“Mi raccomando non mangiarli tutti!” L’avverte Kate.
“Lo so, mamma. Non voglio diventare morbido come Rick!” Risponde David seriamente.
“Ehi! Io non sono morbido.” Si lamenta lo scrittore mentre le due donne se la ridono di gusto.
“Un po’ lo sei, papà.” Afferma Alexis continuando a ridere.
“Vorrei proprio sapere chi ti insegna queste cose?!” Commenta spostando lo sguardo dalla detective alla figlia.
“Mamma.” Risponde sinceramente.
“AHHH… è così?! Sono molto offeso, detective.” Esclama lo scrittore guardando male la donna e mettendo il muso mentre quest’ultima continua a sorridere.
“Dai… premi play!” Ordina David passando il telecomando a Rick.
“Pronti?” Chiede nuovamente Castle.
“Si!” Rispondono in coro.
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Dopo nemmeno mezzora Alexis è addormentata comodamente contro i confortevoli cuscini sistemati dal padre.
David che sta per crollare afferra la mano della mamma tirandosela in grembo sopra a quelle dello scrittore iniziando, come abitudine, a giocare con le sue dita facendole sfiorare ripetutamente con quelle dell’uomo.
Dieci minuti dopo David smette definitivamente di muoversi facendo capire alla coppia di essersi addormentato.
Castle ne approfitta immediatamente per intrecciare le dita con quelle della detective che, al contrario delle aspettative dello scrittore, non si oppone anzi appoggia addirittura la testa contro la sua spalla.
Dopo un mese di convivenza la coppia è passato a un livello di contatto fisico mai avuto prima. Nessuno sa come sia iniziato ma entrambi dimostrano di volerlo e ormai dita intrecciate, coccole sul divano e abbracci sono all’ordine del giorno e questo lo devono soprattutto a David che la sera vuole sempre entrambi per la storia della buona notte o per guardare un film.
Ovviamente nessuno dei due osa parlarne per paura che possa svanire tutto in un attimo; preferiscono far finta di nulla e lasciare che le cose vadano come devono andare.
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“Kate…” Sussurra lasciandole un delicato bacio sulla fronte.
“Mmm…” Risponde sbattendo le palpebre nel vano tentativo di svegliarsi.
“Meglio se ci mettiamo comodi o rischiamo di alzarci con il torcicollo.” Suggerisce lo scrittore.
Kate si strofina gli occhi sciogliendo così il legame con il partner.
Castle adagia delicatamente David accanto alla figlia afferrando la coperta e coprendo entrambi.
“Sono troppo stanca per spostarmi.” Ammette lasciandosi cadere all’indietro atterrando sui cuscini.
“Rimaniamo qui, allora.” Risponde Castle prendendo l’ultima coperta rimasta e coprendola.
“E te?” Chiede Kate.
“Sono macho… non ho freddo.” Scherza sdraiandosi su un fianco.
“Tanto macho che domani avrai sicuramente il raffreddore! Dai vieni!” Afferma alzando un lato di coperta e spostandosi vicina a lui.
“Sei sicura? Non è che domani mattina mi ucciderai?” Domanda dubbioso.
“Muoviti… prima che cambi idea.” Lo zittisce.
Dopo vari tentativi riescono a sistemarsi comodamente permettendo ad entrambi di usufruire della coperta non molto grande.
“Notte.” Sussurra Castle sprofondando il viso nei morbidi e profumati ricci della detective.
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“Mamma…” Chiama David strofinandosi gli occhietti.
“Che succede?” Chiede sottovoce Rick sentendo le manine del piccolo sulla spalla.
“Ho paura.” Ammette aggrappandosi a lui.
“Vieni qui.” Lo invita lo scrittore aiutandolo a scavalcare e facendolo sdraiare fra lui e Kate.
“Cosa ti spaventa?” Domanda sistemando la coperta.
“Papà.” Sussurra.
“Sei ancora spaventato per quello che è successo la scorsa settimana?” Chiede accarezzandogli il viso.
“Mi vuole portare via e io non voglio… voglio stare con mamma.” Risponde iniziando a tremare.
“Tranquillo, papà non ti porterà via da mamma.” Assicura lo scrittore.
“E se mi fa del male?”
“Scherzi?! Mamma è la migliore detective di New York ha arrestato centinaia di cattivi. Non permetterà mai a nessuno di farti del male, ok?”
“E se torna?” Chiede stringendo la presa sulla sua maglietta.
“Se torna lo mandiamo via di nuovo.”
“E se fa male a mamma?” Domanda preoccupato.
“Non le farà del male… te lo prometto. Proteggerò te e mamma da lui e da qualsiasi altro cattivo.” Risponde stringendolo a se permettendo così al piccolo di nascondere il viso contro il suo petto.
“Non vi succederà nulla… te lo prometto.” Sussurra accarezzandogli su e giù la schiena facendolo rilassare.
Kate, che fino a quel momento è stata in silenzio ad ascoltare, si fa più vicina facendo aderire il petto con la schiena del figlio e allungando la mano si aggrappa saldamente alla maglietta dell’uomo.
Castle sposta il braccio sopra a quello della detective racchiudendo così David nel loro abbraccio, nel loro calore, sperando di farlo sentire al sicuro almeno per un po’.
 
  
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