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Autore: DeborahMalik    09/02/2015    4 recensioni
Faith ricorda soltanto alcuni ricordi della sua infanzia per colpa di un'incidente, ma non sa che tutto pian piano si risolverà conoscendo un'amico fantastico e l'amore di un ragazzo troppo bello per lei. La sua vita cambierà, in meglio.
Tratto da un capitolo:
"Perché non mi hai mai detto la verità?"
"Perchè a volte la verità fa male, ma non odiarmi per questo"
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bradley Simpson, Connor Ball, James McVey, Nuovo personaggio, Tristan Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Apro bocca per rispondere ma vengo spinta da qualcuno da dietro. James è praticamente sopra Tristan che sferra pugni sulla sua faccia in modo brutale, Connor e Brad si mettono in mezzo per dividerlo ed io sono nel panico più totale, mi tremano le mani e il mio cuore sta per esplodere dalla paura, dall'ansia e dalla rabbia di aver capito che questa favolosa giornata è andata a puttane per colpa di questa rissa. Inizio a piangere dal nervoso, mi giro camminando verso la mia maglietta ancora fradicia, la prendo e subito dopo riprendo la mia borsa tornando verso il sentiero per tornarmene a casa. Odio le risse. Odio piangere. Odio loro.
Continuo a scalciare i sassolini come se fosse colpa loro della mia rabbia, per fortuna non sono da sola sul sentiero per tornare a casa, ci sono persone felici che tornano a casa con cesti da picnic, alcuni ragazzi più avanti sono in costume che camminano tutti abbracciati e davanti a me c’è una bambina con un gelato in mano. Sento l’acquolina in bocca, ho voglia di gelato al cocco e bacio a tutti i costi ma i miei occhi sembrano incantati sul quel gelato cosi invitante. Come sempre sento dolore alla tempia, segno che un flash back sta per arrivare. Chiudo gli occhi fermandomi un attimo e aspetto di vedere che cosa giocherà la mia mente.

Flashback.
Mia madre mi prese il gelato dopo scuola, andammo alla gelateria li vicino come quasi ogni pomeriggio. Mi prese il solito cono a due gusti, cocco e bacio e lo mangiai mentre tornai a casa con mia madre. Dopo qualche minuto mi portò al parco giochi dove andò subito dritta verso la mamma di Brad, io salutai con la mano Brad e lui idem, iniziammo a parlare della scuola finchè non mi arrivò un pallone sul braccio, mi cadde il gelato e ci rimasi davvero male.

Alzai lo sguardo verso il bambino vestito sportivo che si era avvicinato a me, aveva gli occhi azzurri e un bellissimo sorriso, ma ero troppo arrabbiata per sorriderli.


Il bambino riprese la palla, mi chiese ancora scusa e se ne andò via con i suoi amichetti a giocare. Rimasi a guardarlo per un po’ finchè Brad mi chiamò con una pacca sulla spalla.


Fine Flashback.


Riapro gli occhi piano per la luce del sole ma sussulto nel vedermi il viso di Connor davanti alla mia faccia. Faccio un passo indietro e mi guardo intorno per verificare che non ci siano gli altri.
Skatt tutto ok? Sembravi una sonnambula pochi secondi fa.
Dove sono gli altri?
Sono rimasti indietro. Non avevano il coraggio di venire qua da te.
Rido sotto ai baffi nel vedere dei ragazzi aver paura di una ragazza. Ormai i ragazzi di adesso si fanno mettere i piedi in testa dalle ragazze e le ragazze comandano, cosa che molti anni fa non era cosi. 
Skatt perché eri qua fermo come uno zombie ad occhi chiusi?
Alzo le spalle e guardo Connor negli occhi. Ho avuto un dejavu del mio passato
Figo. Cosa hai ricordato se posso sapere?
Non conosco cosi bene Connor da confidare certe cose del mio passato, anche se credo che James gli abbia detto qualcosa a riguardo, ma potrebbe essere un buon inizio per una bella amicizia. Prendo un bel respiro, lo prendo a braccetto e incominciamo a camminare sul sentiero verso casa.
Ho ricordato che James, almeno credo che fosse lui, mi ha fatto cadere il gelato a terra con la palla da calcio.
Connor si mette a ridere. Si, era lui. Abbiamo riso per due giorni di fila prendendoti ingiro.
Rimango scioccata facendo ridere ancora di più Connor, mi sta simpatico, ha una bella risata e tutto quanto ma mi vendicherò. Levo la mano dal braccetto velocemente ma la mia geniale mentalità vendicativa mi si accende in testa come una lampadina. Rimetto la mano sotto al suo braccio e per quanto faccia schifo, gli prendo i peli sotto alle ascelle stringendoli e tirandoli un po. Connor smette di ridere e incomincia ad urlare dimenandosi.
Ah adesso non ridi più vedo. Chi è che hai preso in giro per due giorni di fila?
Nessuno! Nessuno Skatt lasciami i peli ti prego, mi metto in ginocchio ma lascia i miei peli, ci sono affezzionato.
Se lo scorda che lo lascio. Come si dice?
Per favore lascia i miei peli. Ti chiedo scusa di averti preso in giro, ti prego.
Lo guardo ancora un po’ facendolo soffrire e poi mollo la presa pulendomi la mano sulla sua camicia che è semi aperta. 
Credo che cambierò il tuo nomigliono Faith. Non sarai più Skatt che significa dolce, ma ti chiamerò ben si Krust!.
E cosa vuol dire?
Non te lo dico, cosi impari ad avermi strappato i peli sotto alle ascelle.
Connor incomincia a camminare con la mano sotto alle ascelle. Lo raggiungo ridendo prendendolo a braccetto e lo guardo sorridendo in modo dolce, quasi come un angioletto tenero e coccoloso.
Non sei per niente dolce come ragazza.
Si lo so di non esserlo ma lo sono a volte. Soprattutto quando ho il mio ciclo.
Ma che..
Scoppio a ridere come una scema attaccandomi al braccio di Connor, è muscolo anche lui ma le braccia di James rimangono sempre le migliori. Mi piace scherzare cosi con i maschi perchè mi sento davvero me stessa, a mio agio e posso fare o dire cose che non Callie non potevo fare. Credo molto nell'amicizia tra maschio e femmina, ed ora, ne ho ben 4 di migliori amici anche se mi hanno fatto arrabbiare molto. Ma se passo ad essere arrabbiata tutto il giorno spreco ore dove posso ridere e scherzare con loro. Proprio come adesso che non riesco a smettere di sorridere per la faccia scioccata di Connor che continua a dire cose del tipo "Non ci credo che l'hai detto" o "Non hai peli sulla lingua cazzo" e via cosi. 
Scusatemi, deve passare Brad il magnifico.
Davanti e me e Connor, Brad cammina come un fotomodello sculettando anche come una donna. Ha la camicia legata in vita ma l'apertura anzinchè essere davanti è dietro per far ammirare quelle chiappette che ha.

Sono arrabbiata anche con lui per aver spinto Tristan inutilmente ma come posso essere davvero arrabbiata con lui?. Ogni cosa fa, come camminare da fotomdello, non riesco a non odiarlo, non ci resco neanche se mi sforzo. Manca ancora alla fine del weekend prima di dirli addio, e più ci penso, più mi sento una merda nel doverlo fare per accontentare l'egoismo di mio fratello. Scuoto la testa e tirando fuori la macchina fotografica incomincio a fare scatti a Brad ogni secondo, lui se ne accorge ed essendo scemo e divertente incomincia a mettersi in posa proprio come un fotomodello.
Questo è aprile. dice mettendosi con le mani dietro alla schiena e il fianco all'infuori. Scatto la foto cercando di non muovere la macchina fotografica visto che sto ridendo e poi verifico se è venuta mossa o no. Per fortuna non è venuta mossa ma il mio sguardo si ferma di nuovo sulla cicatrice che ha sulla schiena in basso, ricordo che mi disse che lo avevo ferito un coltello ma non ha aggiunto altri dettagli. Voglio sapere come è successo tutto quanto, ma rimanderò a stasera dopo aver fatto fare pace a Tristan e James.

17.20

Prometto di non spingere più nessuno, prometto di non alzare le mani, chiedo scusa a James per aver detto quella cosa e prometto di non far arrabbiare più Faith. 
Guardo Tristan con approvazione perchè mi piacciono le sue scuse. Ho fatto sedere James e Tristan sul divano appena entrati in casa, mi sono posizionata davanti a loro con le braccia strette al petto e con sguardo serio, anche se ho guardato molto di più Tristan che James visto che mi faceva l'occhiolino e si leccava le labbra per farmi "tenerezza". 
Ora posso andare a farmi una doccia mamma?  mi dice Tristan alzandosi dal divano.
Si puoi andare Tris. Faccio un sorrisino a Tristan seguendolo con lo sguardo finchè non è uscito dal salone. Per colpa dei pugni di James ha la guancia un pò gonfia e un piccolo graffio sul sopraciglio. Ritorno a guardare James che è li seduto a gambe aperte a petto nudo.
Tocca a me vero?
Annuisco molto seriamente immaginandomi tante cose che potrei fare su quel divano con lui in quella posizione.
Scusa.
Attendo qualche secondo incorraggiandolo con la mano a continuare a parlare ma non lo fa. 
Scusa? Solo questo devi dirmi?
James alza le spalle e mi guarda in modo straffottente. 
Che dovrei dire di altro?
Bhe dovresti chiedermi scusa per avermi rovinato la giornata e di aver picchiato Tristan quando non ce ne era bisogno.
James mi guarda stupito mentre si alza dal divano raggiungendomi in un secondo. Ecco che sento di nuovo caldo come sempre quando è troppo vicino a me a petto nudo. Perchè diavolo devo sentirmi cosi ogni volta che lui si avvicina in questo modo.
P-perchè ti sei alzato cosi velocemente Mcvey?.
Perchè hai detto una cazzata sul fatto che non c'era bisogno di picchiarlo. Nessuno deve dirti quella cosa, sopratutto lui che odio gà abbastanza.
Metto le mani sui fianchi e lo guardo dritto negli occhi.
Che tu lo odi o no Mcvey non si picchia la gente in quel modo, sembravi indemoniato nel modo in cui lo prendevi a pugni in faccia.!
James sorride orgogliosamente alzando gli occhi al cielo come se fosse un vip.
Lui ti ha chiesto scusa per aver detto quella cosa e appena esce dalla doccia vai a chiedere scusa anche te per averlo picchiato, mi hai capito?
James smette di sorridere, il suo labbro si alza e il suo viso si avvcina al mio. Indietreggio un pò ma le sue mani forti mi afferrano i fianchi avvicinandomi a lui velocemente, metto le mani sui suoi pettorali -senza farlo apposta- e lo guardo in silenzio. Anche perchè non riesco più a parlare da quanto è vicino a me. 
Punto prima non chiederò mai scusa a lui perchè se lo merita. Secondo io credo di non averti rovinato la giornata perchè in acqua era molto perfetta la giornata e terzo, cercherò di farmi perdonare da te questa sera, quando andremo a letto.
Il  mio sguardo continua a saettare dai suoi occhi alle sue labbra continuamente, non so cosa rispondere perchè potrei parlare in qualche lingua non conosciuta e non riuscire a fare una frase con un senso. James si avvicina ancora a me stampandomi un bacio a stampo veloce, mi da una pacca sul sedere e se ne va canticchiando qualcosa lasciandomi di nuovo come una statua in mezzo al salone dove ci sono come minino 300 gradi. 


Holaaa, come state belle mie? 
Nel prossimo capitolo ci sarà un bel gioco "Obbligo o verità", ci sarà una confessione da Brad sul fatto della cicatrice e poi..riuscirà James a farsi perdonare a letto con Faith?
Se volete che aggiorno superiamo le 3 recensioni!! Dai che so che potete farcela!!
Bacio da Debby Xx

 








 
  
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