Cygnus Hyoga vs Sailor Mars

-Aspetta un attimo, vuoi costringerci a combattere fra noi?- domandò Rei, colma d’ira, a Pierrot.
-Esatto. Potete anche rifiutarvi, in quel caso però vi ricordo che la vostra casella svanirà e voi cadrete nel vuoto.
-E se io ad esempio mi dichiaro sconfitta in partenza, cosa succede?
Come risposta, Pierrot scagliò una picca nera contro la sailor, la quale evitò per un soffio di essere colpita facendo un balzo di lato e aggrappandosi alle gambe del compagno di squadra.
-Che facciamo, Hyoga? Io non voglio lottare contro di te!
-Credimi, nemmeno io. Ma non so proprio che cosa fare.
-Allora c’è solo una persona che può aiutarci…
Gli occhi imploranti e sbrilluccicosi di Rei intercettarono lo sguardo di Shikamaru, immobile poco lontano sulla casella 37.
-Ho capito, Sailor Mars. Ci penso io- sbuffò il ninja, che andò poi a rivolgersi a Pierrot -senti un po’ tu, quali sarebbero le regole di questo “duello”? Insomma, cosa bisogna fare per vincere?
-Mandare KO l’avversario, che domande! Senza ammazzarlo, questo è ovvio! Non pretendo mica che vi uccidiate a vicenda!
-Sentito? Lottate pure senza preoccupazioni.
-MA TI SEI RINCITRULLITO, SHIKAMARU??? Non ho alcuna intenzione di battermi contro un mio alleato…
Dall’alto della sua postazione, Usagi colse al balzo l’occasione per provocare Rei.
-Cosa ti prende? Per caso hai paura? O forse non vuoi farti sotto perché sai che come combattente sei molto più scarsa di me? Ammettilo!
Le parole dell’ “amica” rimbombarono nella testa di Rei come un’eco in una caverna. Colta da un raptus incontrollabile, la sailor assestò un inaudito cazzotto alla guancia di Hyoga, facendolo arretrare.
-Perdonami, ma è una questione di principio!
Senza preavviso, Sailor Mars atterrò il cavaliere con uno sgambetto, per poi colpirlo alla schiena e bloccarlo al tappeto con una presa al collo.
-Bene bene bene, è così che vi volevo!- rise Pierrot -siccome vi siete decisi a seguire le regole, ho giusto un regalino per voi.
Allo schioccare delle dita del clown, la casella numero 29 prese ad aumentare le proprie dimensioni, fino a tramutarsi in una vera e propria arena da combattimento.

Su Starcly, nel frattempo, San Shenron si era intrufolato nella navicella della squadra, sperando di trovare qualcosa di interessante. Aveva esaminato sia il livello inferiore che quello intermedio, uscendone in entrambi i casi deluso.
“Che perdita di tempo. Qui non c’è niente che valga la pena di essere cercato! A quanto pare la gang di Sailor Moon si è portata dietro tutto l’indispensabile… Vabbè, meglio che torni a dedicarmi al mio passatempo…”
Il drago fece per uscire, quando una voce femminile proveniente dall’alto attirò la sua attenzione.
-VI HO SENTITI! NON FATE I FINTI TONTI, LO SO CHE CI SIETE! CHE MODI SONO, LASCIARMI SOLA PER TUTTO QUESTO TEMPO! VI DO CINQUE SECONDI PER MOSTRARVI, ALTRIMENTI COMINCERO’ A URLARE COME UNA PAZZA! CINQUE… QUATTRO… TRE…
Sogghignando, San Shenron si avvicinò alla scaletta d’accesso al livello superiore.

-Sailor Mars… torna in te…- supplicò Hyoga.
-Sono in me!- gli rispose con la voce più bassa che poteva -ascolta, quando ti ho colpito con quel pugno poco fa la piattaforma ha smesso di restringersi. Questo vuol dire che Pierrot non sta dicendo frottole. In questo caso possiamo davvero lottare liberamente come ha detto Shikamaru. Inoltre ricordati che abbiamo i Senzu che ci ha dato Trunks, quindi al termine del combattimento ritorneremo in forze…
-Capisco… ma allora le offese che ti ha rivolto prima Sailor Moon erano solo una finta?
-Purtroppo no…
Hyoga si rimise in piedi e si liberò della presa della sailor scagliandola davanti a sé.
-Grazie, Sailor Mars. Era da tempo che volevo togliermi di dosso la ruggine da combattimento…
-In questo caso, direi di smetterla con le chiacchiere! FIRE SOUL…
-FREEZING COFFING!
Il saint del cigno si difese in tempo dal getto di fuoco erigendo un muro di ghiaccio e allo stesso tempo uscendo dal campo visivo dell’avversaria. Sailor Mars sbagliò ad insistere nel colpire la barriera di ghiaccio, perché approfittando della sua distrazione Hyoga si era portato alle sue spalle.
-KOLISO…
-BURNING MANDALA!
Questa volta fu la guerriera ad avere i riflessi migliori, annullando gli anelli di ghiaccio di Hyoga con i suoi cerchi di fuoco. I due contendenti rimasero a fissarsi per un lungo istante: nonostante sapessero benissimo che in quel loro combattimento non c’era nulla in palio, entrambi erano entrati nel pieno spirito della competizione, e ormai non si potevano più fermare. In contemporanea, l’uno scagliò il Diamond Dust e l’altra il Fire Soul Bird, dando vita ad una lunga prova di forza. Dopo qualche istante di perfetto equilibrio, fu il colpo del ragazzo ad andare a segno, o almeno così sembrava: Sailor Mars era riuscita in parte a limitare danni spostandosi solo all’ultimo secondo e, approfittando del polverone venutosi a creare, andò a nascondersi dietro il muro di ghiaccio creato in precedenza dallo stesso Hyoga, pronta per scagliare la sua prossima offensiva.

-Un… computer?
-UN… DRAGO MALVAGIO?
Sia San Shenron che il computer della navicella, dalle sembianze di Bra, rimasero sorpresi nel trovarsi l’uno di fronte all’altro.
-Così… saresti tu a comandare questo trabiccolo spaziale?
-E TU INVECE SEI SAN SHENRON, TI CONOSCO! BULMA HA INSERITO NELLA MIA MEMORIA TUTTI I DATI CHE TI RIGUARDANO! SEI IL DRAGO DELLE TRE STELLINE, UNA VOLTA HAI ACCECATO GOKU E TI SEI FATTO SCUDO DAI SUOI ATTACCHI CON PAN… AH GIA’, SEI ANCHE IL FRATELLO GEMELLO DI SUU SHENRON, IL DRAGO DEL FUOCO! AVREI PREFERITO SAPERE UN PO’ DI PIU’ SU DI LUI, SAI? MI PIACEREBBE SAPERE PERCHE’ VIENE CHIAMATO IL GUERRIERO DEL SOLE, FORSE IL SUO CORPO EMETTE POTENTISSIMI RAGGI UVA, NE AVREI BISOGNO PER LA MIA ABBRONZATURA! A PROPOSITO, DEVO RICORDARMI DI CHIEDERE A PAPA’ DI ACCOMPAGNARMI A QUEL NUOVO SALONE DI BELLEZZA…
Con un semplice raggio d’energia, San Shenron disintegrò computer cabina del pilota e parte della navicella. Non fece in tempo a compiacersi di quel gesto che qualcosa di duro lo colpì alla nuca.

Dalla sua posizione sopraelevata, solamente Usagi riuscì a vedere Rei e quello che stava preparando. L’amica teneva stretta fra due dita una piccola pergamena, dentro la quale sembrava volesse incanalare la sua energia.
“Conosco quella tecnica, però non riesco a capire le sue intenzioni… ma che fa? È impazzita?”
Sailor Mars uscì improvvisamente dal suo nascondiglio e si mise a correre all’impazzata verso Hyoga.
-Fermati Rei! Ormai sei stata scoperta! Verrai colpita di sicuro!
Usagi fu buona profeta. Il ragazzo, perfettamente vigile, assestò alla guerriera di Marte un poderoso pugno in pieno stomaco: la ragazza cadde in ginocchio, portandosi le mani sulla zona colpita e cominciando a sputare sangue. Sconvolta, Usagi prese ad invocare a squarciagola il nome dell’amica. Anche Trunks, Shikamaru e pure il clown Pierrot, che stavano assistendo all’incontro, erano spiazzati.
-Beh, se non è KO questo… il vincitore è Hyo…
-Aspetta a tirare le somme, pagliaccio da quattro soldi.
I quattro spettatori rimasero di sasso, vedendo Sailor Mars rimettersi faticosamente in piedi. Il più interdetto di tutti fu però lo stesso Hyoga, che pure non riusciva più a muovere il proprio copro né a sbattere le palpebre.
-Che… cosa… mi… hai… fatto?
-Guardati bene la fronte: nello stesso istante in cui mi hai colpita, ti ho attaccato addosso la mia pergamena. Con quella posso tenere a bada i nemici, impedire loro di attaccare o, come nel tuo caso, bloccare le sue energie. Con permesso… MARS FLAME SNIPER!!!
La freccia infuocata, l’attacco più potente di Sailor Mars, centrò in pieno il bersaglio, scatenando una luce accecante.
-Ho vinto… ho vinto! Hai visto, Usagi? Cos’hai da dire adess…
La guerriera smise quasi subito di festeggiare: quando la luce si spense, Hyoga ricomparve ancora intatto. Sulla fronte, la pergamena di Rei era sparita.
-M-ma… com’è possibile…
-Mi dispiace che il nostro match sia già arrivato ala fine. AURORA THUNDER ATTACK…