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Autore: Melany Potter    10/02/2015    2 recensioni
Questa è la mia seconda storia a capitoli su una nuova coppia: James e Lily. Sono la coppia che apprezzo di più e J.K.Rowling non ne parla molto, quindi ho provato a immaginare la loro storia ai tempi del settimo anno. Perché la Rowling ha detto semplicemente che James è cambiato, ma non credo che lui sia cambiato, lui è sempre stato un ragazzo dolce, solo che non voleva dimostrarlo. Quindi in vari capitoli vorrei raccontare la loro storia e vorrei anche dire grazie alle persone che scrivono le Fan Fiction su questa coppia perché sono stata ispirata da loro. Leggete e commentate!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Mary MacDonald, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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18) Neve..a catinelle!

Siamo appena scesi dal treno e ci dirigiamo verso mia madre.

Un sorriso si apre sulle mie labbra.

La mamma, una signora mora con occhi color nocciola, ci saluta.

Accanto a lei, una ragazza più giovane con capelli scuri.

Mi avvicino a loro velocemente, lasciando indietro gli altri. Una parola si forma sulla mia bocca: “mamma”.

La abbraccio forte. Le mie braccia dietro la sua schiena la tengono stretta. Mi sento come un bambino che si è fatto male e corre da sua madre perché è lì che si sente al sicuro. Non sono più un bambino ma tra le braccia di mia madre mi sento bene. I miei dubbi, le mie preoccupazioni spariscono. “Oh tesoro!” dice lei entusiasta. Mi stacco e passo ad abbracciare zia Jody.

Sirius abbraccia la mamma e poi la zia.

“Oh come sono felice!” strilla mia madre.

Eccola, la mamma allegra, spensierata, felice di rivedere suo figlio, con suo marito non più accanto ma nel cuore.

“Allora, io e te, Lily ci conosciamo già. Lo stesso vale per te, Mary cara.” dice mia madre.

“Salve signora Potter!” salutano entrambe.

“Poi, ovviamente ci sono Remus e Peter, cosa farebbero i miei figli senza di voi?”

I miei figli. Sorrido e vedo che lo fa anche Sirius. La mamma ci tratta entrambi come suoi figli, esattamente come io e Sirius ci trattiamo come fratelli.

La mamma abbraccia Rem e Peter.

“Poi chi abbiamo qui? Oh, Davi!” La mamma abbraccia entusiasta Davina “Bambina mia, come sei cresciuta! E voi siete Marlene e Emmeline, vero? Poi Alice e Frank. Lei” indicando la zia” è Jody.”.

I ragazzi salutano.

“Useremo una passaporta, siete pronti?”

 

 

 

 

Il giardino di casa è completamente bianco.

La neve è dappertutto, ricopre la casa, il prato, gli alberi, la cassetta della posta (completamente inutile per i Maghi, ma ai Babbani dobbiamo apparire completamente normali).

Noto che i vicini hanno cambiato macchina, considerando che quella precedente io e Sirius gli abbiamo tirato un pallone troppo forte. I vicini sono anche loro dei maghi, sono marito e moglie. Si sono trasferiti da poco, non sono abituati alla presenza di bambini, e io e Sirius li abbiamo un po’ spaventati con la nostra eccentricità.

“Wow, gli Emmiss si sono fatti una macchina nuova!” dice Sirius dando voce ai miei pensieri “Evidentemente non gli piaceva andare in giro con una macchina affossata.” rido io.

Sirius si rivolge agli altri “Oh, quell’incidente! Forse è colpa nostra!”

Gli altri ridacchiano.

Io vado accanto a Lily e la prendo per mano “Sono sicuro che ti piacerà la casa!” 

Gli occhi di Lily mi fissano, sbatte ogni tanto le lunghe ciglia. “Mi fa piacere vedere James Potter felice di tornare a casa, abbracciare sua madre, come fosse un bambino!” scherza lei.

“Oh piccola Lils, vuoi la guerra? L’avrai, ragazzina!” Afferro Lily per i fianchi e la prendo in braccio. Lei emette degli urli striduli che mi fanno ridere ancora di più. Gli altri mi guardano cercando di capire le mie intenzioni.

Poggio Lily per terra e prima che possa alzarsi, le riempio di neve la faccia.

Sirius inizia a lanciare palle di neve a chiunque. Davina lo osserva divertita finché non arriva anche a lei la sua dose di neve.

Mi distraggo un attimo a guardarli, forse più di un attimo ma è un attimo di troppo. Sento la neve gelata sulla guancia. Lily si è riuscita ad alzare e corre via spargendo neve su Alice e Mary, loro a loro volta si vendicano su Lily, ma non si limitano a lei, iniziano a tirare palle di neve a chiunque, perfino a mia madre e alla zia.

Io rido, afferro mucchi di neve e prima di andare all’attacco grido “L’inferno ha inizio!”

La neve vola in aria di continuo. I destinatari la ricevono e ne rilanciano a loro volta.

Tutti vengono coinvolti in questo gioco delirante.

“James” urla Frank “se fossi in te smetterei di ridere, non vorrei che ti arrivasse la neve in bocca.”

“Suona tanto come una minaccia Frankie!” mi lancio all’inseguimento sfrenato di Frank. Lui riesce a farla franca e a tirarmi varie palle di neve che vanno a spiaccicarsi sul mio giacchetto. 

Vedo un’infreddolita Lily che cerca di ammucchiare la neve. Io le vado vicino “Serve aiuto, principessa?”

“Sì, Potter. Mi chiedevo…perché tu sia tanto ingenuo da pensare che mi serva una mano!” La neve arriva sul mio viso, improvvisamente.

Invece di vendicarmi vado da mia madre e la inondo di neve.

“Oh Jamie sei finito!”

 

 

Mia madre ci ha mandato a cambiarci nelle nostre camere e ci ha preparato delle cioccolate calde, niente di più appropriato.

Prima di scendere passo nella camera di Sirius “Ehi amico!”

Sirius indossa un maglione e un paio di jeans.

“Jam, dimmi.”

“L’hai vista Mary? Sembra che finalmente non si sia annoiata.” Lo dico con disprezzo, si è comportata ultimamente con Sirius senza nessun motivo. Non capisco perché dubiti così di lui.

Insomma capisco Sirius le ha fatto scherzi per anni, ma mai con tale cattiveria da non essere perdonato.

“Sai, so che sembrerò incoerente, perché dicevo che mi piaceva tanto, e mi piace ancora, credo…però sto notando in lei tanti difetti che prima non notavo. Insomma è venuta a casa tua per le vacanze di Natale nonostante ti tratti male a scuola. Sembra sempre essere indifferente alle cose, come se non la riguardassero.” sbotta Sirius.

So che è arrabbiato. E ha ragione. Perché Mary non vuole parlare con lui? Che cosa le ha fatto di male?

“Sei arrabbiato con lei?”

“Non lo so. Ma so che non la guardo più con gli stessi occhi di prima.” risponde lui. Sembra triste, come se il pensiero di non volere più bene a Mary come prima lo spaventasse.

“Forse a forza di fare l’indifferente con lei, lo sei diventato davvero. O forse ti sei stufato che sia sempre tu a dover cercare lei, vuoi che sia il contrario. Che sia lei a cercare te, che ti dimostri che ti vuole bene.” rifletto io con gli occhi fissi sulla sciarpa di Grifondoro appesa alla parete.

Lui ci pensa “E se fosse questo il punto…”

“Cioè?”

“Lei davvero mi vuole bene? Ci tiene davvero a me? O tutto quello che sto facendo è inutile? Insomma ci siamo baciati, ma da allora mi evita come la peste quindi forse pensa che sia stato il più grande errore della sua vita.” Sirius prende in mano una foto, ci siamo io e lui, alla nostra prima partita di Quidditch, salutiamo la telecamera. L’ha scattata Remus.

“Devi chiederlo.”

“Lo farei se mi parlasse.”

“Le cercherò di parlare io. Spero che almeno mi stia a sentire e non si metta a correre per casa urlando che le sto dando fastidio!” rido io e faccio ridere anche Sirius.

 

 

 

 

“Mamma, questa cena è squisita! Non sai quanto mi sei mancata!” esclamo io.

“Ti è mancata lei o la sua cucina?” ride la zia.

“Tutte e due.” ammetto.

“Sapevo che vi sarebbe piaciuta.” La mamma sfodera un sorriso.

La zia Jody si alza da tavola “E ora il piatto migliore! Quello preparato da me!”

Che strano. La mamma aveva scritto che la zia stava male, si sentiva in colpa. Ma ora mi sembra che stia benissimo. Sembra la solita zia Jody. La solita ragazza di venticinque anni. La solita persona che conosco.

Sirius lancia un urlo “Non dirmelo! Ci scommetto la bacchetta che è” si ferma un attimo che fa restare tutti con la bocca aperta in attesa della battuta “un dolce preso dal supermercato e che Jody ci sta spacciando per suo!”

Tutti ridono, compresa la zia Jody.

“Vi giuro che l’ho cucinato io!” si difende.

 

 

 

Tutti stiamo andando a dormire.

“Ehi, posso dormire con te?” mi chiede Lily.

“Sì” le dico “Aspettami in camera, arrivo subito.” le bacio una guancia e mi dirigo ancora verso la cucina.

“Zia, posso parlarti?” La zia mi segue, felice di dover smettere di pulire.

“Che succede, nipote?” scherza lei.

I suoi capelli scuri le coprono un po’ il viso.

“Mamma mi ha scritto che stavi male, ti sentivi in colpa. Per…la morte di papà.” Osservo la sua reazione.

Spalanca gli occhi e sembra un po’ a disagio. Non dice niente quindi continuo io “Volevo dirti che pensavo di trovarti distrutta, invece sembri stare meglio che mai. Quindi piangi se vuoi, sfogati, non fingere di stare bene.”

Lei accenna un sorriso “James, qui nessuno sta bene. Né io né tua madre. Cosa ti aspettavi di vederci versare lacrime di continuo? No, non solo perché non possiamo continuare così per il resto della vita che abbiamo scoperto quando può essere corta…”

La interrompo “Non dire così.”
“Ma è così!” urla lei. “Prima o poi tutti faremo la fine di Charlie, alcuni più prima che poi.” C’è amarezza nella sua voce.

“Quindi” continua lei “abbiamo deciso di provare a stare meglio per quello ma anche per te e per Sirius. Perché siete troppo giovani per affrontare un simile dolore, volevamo fingerci felici davanti a noi. Poi però non è stato una cosa di finzione, abbiamo davvero riso e ci siamo divertite sinceramente.”

“Zia, ti voglio bene.” la abbraccio.

Vado a salutare anche la mamma e poi me ne vado in camera mia.

Trovo Lily in pigiama, stesa sul letto che legge un libro. “Ciao.” la saluto.

Mi cambio e le vado vicino. “È ancora il libro del Quidditch?”

“No, quello l’ho finito. È un’altro.” lo chiude e lo posa sul mio comodino. “Dove sei andato?”

“Ho parlato con mia zia.”

“Tutto bene?”

“Sì. Ti sei divertita?”

“Tantissimo.” mi bacia.

Le accarezzo la guancia con una mano e l’altra mano la passo tra i suoi capelli. 

“Mi fai impazzire” le sussurro contro il suo collo.

“Anche tu.” mi abbraccia.

 

 

 

Angolo autrice: CIAO A TUTTI. ED ED ECCO DOPO UN SOLO GIORNO (ANCORA MI SORPRENDO DI ME STESSA) IL CAPITOLO 18.

LE VACANZE DI NATALE SONO ARRIVATE! (QUANTO VORREI CHE TORNASSERO ANCHE QUI!)

MI È PIAICIUTO SCRIVERE LA CONVERSAZIONE TRA JAMES E SIRIUS E QUELLA TRA JODY E JAMES. AMO TUTTI E TRE I PERSONAGGI E VORREI CHE JODY AVESSE UN RUOLO MAGGIORE.

L’ULTIMA (PICCOLA) PARTE È DEDICATA AI JAMILY CHE NON POTEVANO NON AVERE UNA PARTE TUTTA PER LORO, ANCHE SE BREVE.

AL PROSSIMO CAPITOLO!

-melany

  
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