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Autore: Taia_Girl    11/02/2015    2 recensioni
Questa è la storia di Lucia, una ragazza di 14 anni che è disposta a fare qualsiasi cosa pur di salvare Mika.
Il suo idolo, infatti, è stato misteriosamente rapito. Ma il motivo del sequestro è una semplice richiesta di riscatto, oppure c'è dell'altro?
Genere: Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di leggere, vi volevo avvisare che questo non è l'ultimo capitolo. Vi avevo detto che sarebbe stato l'ultimo, ma poi, scrivendolo, ho visto che mi usciva molto più lungo degli altri, così ho deciso di dividerlo a metà e di fare 13 capitoli. Buona lettura :)! Ci vediamo giù nell'angolo dell'autrice!      


       Cap.12: "La famiglia Penniman".



La Repubblica, 20 ottobre 2014.

"Caso Mika: liberazione e arresto dei rapitori.
Come vi avevamo informato due giorni fa (18 ottobre), il cantante anglo-libanese Michael Holbrook Penniman jr, in arte Mika, era stato misteriosamente rapito a Milano.
Appena appresa la notizia, era immediatamente esploso il panico sul web tra i fan di tutto il mondo e questi due giorni sono stati carichi di tensione e preoccupazione.
Oggi, però, è arrivata la notizia che Mika è stato rilasciato indenne dai suoi rapitori.
Il motivo del sequestro, secondo fonti affidabili, tuttavia, non sarebbe stato quello di ottenere un riscatto come si credeva fin dall'inizio, bensì una vendetta. Sembrerebbe che John Smith e Bill Richardson, questi i nomi dei due sequestratori arrestati questa mattina nei pressi di Parc Des Buttes Chaumont, a nord-est di Parigi, avessero un conto in sospeso con Paloma, la sorella maggiore del cantante.
Si è scoperto che Smith è l'ex fidanzato di Paloma e che quest'ultima lo ha lasciato circa un anno fa, dopo aver saputo di essere incinta. Ha dichiarato di aver avuto paura di dirlo a John perché, a suo dire, è sempre stato un fidanzato scorbutico e non voleva che la facesse abortire, dato che lui non voleva avere figli.
John Smith non ha mai accettato la separazione e così, con l'aiuto di Bill Richardson, ha pianificato il rapimento di Mika per dare una lezione alla sua ex fidanzata.
Mika, a parte la febbre alta e le numerose lesioni ritrovate sul suo viso e sul suo corpo, probabilmente causate dalle percosse dei rapitori, sembra che sia riuscito a cavarsela al meglio.
Inoltre, abbiamo saputo che Smith e Richardson avevano preso anche un altro ostaggio oltre a lui: lo stesso 18 ottobre, infatti, era scomparsa una ragazzina milanese di quattordici anni, di nome Lucia Perico, ma la polizia non aveva collegato i due rapimenti. La ragazzina ha affermato di essersi intromessa in quella losca faccenda perché voleva, in qualche modo, salvare il suo idolo, svolgendo delle indagini per conto suo.
Mika e Lucia, sono stati, così, portati da Milano a Parigi, dove i due rapitori avevano un appuntamento con Paloma e sembra che le loro intenzioni fossero quelle di ucciderli tutti per vendetta.
Stamattina, tuttavia, la polizia ha ricevuto una chiamata dalla sorella di Mika e gli agenti sono immediatamente intervenuti, raggiungendo il luogo e arrestando i criminali.
L'incubo, breve ma intenso, è finalmente finito per la famiglia Penniman e i fan di Mika possono ricominciare a dormire sonni tranquilli".



27 ottobre 2014.
Pov. Lucia.

Meno male... Questa brutta faccenda ha avuto un lieto fine... È durata solo due giorni, ma a me sono sembrati dei mesi! Ora sono finalmente nella mia bella casa di Milano, che tanto ho desiderato mentre ero in Francia.
Sono seduta sul mio adorato divano e sto rileggendo il famoso articolo di giornale del 20 ottobre, giorno in cui io e Mika siamo stati liberati. L'ho già letto tantissime volte, ma, anche dopo una settimana, non mi sono ancora stancata e trovo sempre qualche parte interessante.
Non era vero che Paloma amava ancora John, era una bugia. Paloma ha finto perché non voleva peggiorare la situazione e quindi ha mentito per "addolcire" il suo ex fidanzato e far sì che liberasse me e Mika. Subito dopo, infatti, ha chiamato la polizia e lo ha fatto arrestare insieme a Bill, dicendo che non avrebbe mai potuto perdonarlo per la cosa orribile che aveva fatto. È stata molto astuta e intelligente, se non fosse stato per lei probabilmente saremmo morti tutti.
"Non mi sembra vero che sia tutto finito" penso ogni volta che il mio sguardo si posa sull'articolo.
È strano...è successo tutto così in fretta... In soli due giorni sono accadute un sacco di cose: sono stata rapita, ho conosciuto Mika, sono andata a Parigi e sono stata liberata... Non era mai successo niente di emozionante nella mia vita monotona fino al 18 ottobre. Poi, improvvisamente, è successo tutto.
E ora...eccomi di nuovo qua, sul mio divano, a riflettere, a ricordare e a rivivere tutta la storia...
Dopo l'arrivo della polizia e l'arresto di John e Bill, Mika stava malissimo a causa della febbre altissima. Si era accasciato sulla panchina su cui era seduto e, completamente privo di forze, aveva iniziato a delirare e a parlare in modo confuso, un po' in italiano e un po' in inglese.
Avevamo già chiamato l'ambulanza, insieme alla polizia, ma ci avevano detto che era impegnata e che sarebbe arrivata entro tre quarti d'ora circa.

"We can't wait so long!" aveva sbraitato Paloma al telefono, ma non c'era più niente da fare, avevano già riattaccato. Così avevamo deciso di aspettare per qualche minuto, magari avrebbero mandato un'altra ambulanza.
Paloma ed io ci scambiavamo occhiate preoccupate, accovacciate vicino al povero Mika. Aveva gli occhi socchiusi, sembrava che non ci riconoscesse più. Ci guardava con aria interrogativa e assente e continuava a borbottare: "Who are you?". Io mi ero messa a piangere, non riuscivo a trattenermi vedendo il mio amato idolo ridotto in quello stato pietoso.
"Mika, ti prego, guardami, look at me!" gridavo singhiozzando disperatamente strattonandogli la giacca. Non sapevo più in che lingua parlare. "Can you see me, Mika?! I'm Lucia! Mi riconosci?!".
Era tutto inutile, lui non dava alcun segno di capire... Paloma cercava di tranquillizzarmi, ma non ci riusciva perché in realtà lei era ancora più in ansia di me.
"No, stop it, that's enough!" era sbottata improvvisamente Paloma. "We have to take him away from here, not waiting the damn ambulance! If we don't do anything, he will die!". Io avevo annuito tristemente e l'avevo aiutata a tirare su Mika. Avevo sistemato il suo braccio destro sulla mia spalla e poi attorno al mio collo e Paloma aveva fatto lo stesso con il braccio sinistro. Dovevamo riuscire a sorreggerlo e a portarlo fino a casa Penniman.
Non era un'impresa facile trasportare un uomo di quasi due metri di altezza, ma dovevamo farlo, non potevamo più aspettare. Fortunatamente la casa di Paloma e della sua famiglia non era molto lontana: era distante solo qualche metro dal parco. Durante il tragitto un ragazzo sui vent'anni, vedendoci in difficoltà, ci aveva offerto il proprio aiuto e così eravamo riusciti a portare Mika a casa.
Appena entrati, eravamo stati immediatamente accolti da tutta la famiglia Penniman: c'erano la madre Jonni, il padre, il fratello minore Fortuné e le sorelle Yasmine e Zuleika.
Erano tutti felicissimi di poter riabbracciare il loro caro Michael, ma la gioia era terminata non appena si erano resi conto delle sue terribili condizioni. Tutta l'euforia si era trasformata in pochi minuti in preoccupazione e poi in vero e proprio panico. La signora Penniman aveva accompagnato Mika, seguita da me e dal resto della famiglia, nella sua stanza e lo aveva fatto distendere sul letto per farlo riposare. Gli aveva misurato la febbre: 39.2.
"Oh my God... It's really high..." aveva sussurrato Jonni guardando il termometro con occhi lucidi.
Zuleika si era avvicinata al letto e aveva iniziato ad accarezzare i capelli del suo fratellone malato, Yasmine e Paloma erano andate a prendere un po' di ghiaccio per rinfrescargli la fronte, il padre aveva messo una mano sulla spalla della moglie, che nel frattempo era scoppiata in lacrime, per cercare di consolarla e Fortuné aveva tolto a Mika le scarpe.
Insomma, tutti cercavano di rendersi utili. E io? Cosa potevo fare io? Ero costretta a guardare tutte le premure dei familiari nei confronti del povero Mika senza fare niente... Non sapevo nemmeno se potevo stare lì, se dovevo dire qualcosa... Avevo deciso che era meglio stare zitta, anche perché, probabilmente, a causa del trambusto non mi avevano nemmeno notata. Ero rimasta a fissare tutti i loro movimenti rapidi per qualche minuto, quando, finalmente, Zuleika si era avvicinata a me accennando un sorriso.
"Hello, who are you?"

Io l'avevo guardata  incerta e imbarazzata.
"Ehm...Hi...My name is Lucia and I'm a Mika's fan. I was kidnapped with him and I helped Paloma taking Mika here..."

"Oh, I'm so sorry... Are you ok now?"
"Y-yes, I'm alright, but i'm very afraid about Mika..." avevo risposto con tristezza e avevo visto la signora Penniman raggiungermi rapidamente.
"Mum, she's Lucia, a girl who was kidnapped with Michael" aveva detto Zuleika ancora prima che lei facesse la domanda.
"Oh, nice to meet you, Lucia" aveva detto asciugandosi le ultime lacrime sul viso e stringendomi la mano.
"Nice to meet you, too, Mrs. Penniman!" avevo risposto sorridendo.
Poi avevo conosciuto uno per uno tutti gli altri membri della famiglia che si erano rivelati molto gentili e generosi. Mi avevano fatto telefonare a casa per avvisare i miei genitori che stavo bene e che ero stata liberata. La signora Penniman mi aveva invitata a trascorrere qualche giorno a casa loro, almeno finchè Mika non si fosse ripreso dalla febbre, e i miei genitori avevano acconsentito. Speravano di potermi riabbracciare immediatamente, ma erano molto felici che io fossi al sicuro nella casa della famiglia del mio idolo.
Così, ho trascorso diversi giorni in casa Penniman: mi sono divertita a chiacchierare con Zuleika e Yasmine e a fare con loro degli scherzi a Fortuné, esercitandomi, così, a parlare inglese.
Abbiamo fatto amicizia e sembravamo delle bambine bisognose di giocare. Erano molto simpatiche e mi piaceva stare in loro compagnia. Ogni tanto entravamo nella camera di Mika e lo guardavamo dormire, oppure gli portavamo da mangiare e facevamo tutto ciò che ci chiedeva.
Fortunatamente, già dopo il secondo giorno a letto, la febbre si è abbassata notevolmente e Mika ha iniziato a stare meglio e ad avere voglia di passare un po' di tempo a chiacchierare con noi.
Poi, la mattina del terzo giorno non aveva più la febbre e sembrava che stesse bene, ma il medico gli ha raccomandato di stare a letto comunque e di riposarsi ancora qualche giorno.
Lui, però, si annoiava e si lamentava dicendo che non sapeva cosa fare e allora io e le sue sorelle dovevamo cercare di farlo divertire. Sembrava proprio un bambino che faceva i capricci!
"Come avrà fatto a guarire in tre giorni dalla febbre a 39?" pensavo mentre giocavo a carte insieme a Mika. "Sono felice che stia meglio, ma, come ha detto il dottore, non si deve affaticare e deve rimanere a letto".

La sera del quarto giorno, dopo aver cenato, mi sono accomodata sul divano per rilassarmi un po' insieme a Paloma, che stava leggendo un libro.
Ad un tratto, tuttavia, ho sentito la voce di Mika che mi chiamava dalla sua stanza. Pensando che si sentisse male, sono scattata in piedi ed sono corsa in camera.
"Vieni Lucia, siediti" mi ha detto serio quando mi ha visto sulla porta.
Ho iniziato a preoccuparmi e a innervosirmi.
"Cosa mi dovrà dire di importante? Una cattiva notizia?" pensavo tra me e me e mi sono seduta al bordo del letto.
L'ho fissato a lungo nei suoi bellissimi occhi castano-verdi per cercare di capire i suoi pensieri, ma non ci sono riuscita.
"Ho una sorpresa per te!" ha esultato ad un tratto con un dolce sorriso stampato in faccia.
Ero molto sollevata che non mi dovesse dire qualcosa di grave, ma l'ho guardato con aria interrogativa.
"U-una sorpresa?" ho farfugliato a voce bassa.
"Sì, per te!" ha confermato lui senza smettere di sorridere "Ti ricordi che quando eravamo legati in quel magazzino a Milano, io ti avevo promesso una foto e un autografo?"
"Ehm... Sì..."
"Beh, ci ho riflettuto e sono arrivato alla conclusione che, dopo tutto quello che hai fatto per me, non sarebbe stata la giusta ricompensa... Così, ti ho fatto un regalo migliore"

"Oh Mika, no, non dovevi... Non ho fatto nulla di speciale, sono semplicemente rimasta al tuo fianco nel rapimento... Lo sai, mi sono intromessa in quella faccenda solo perché non sopportavo l'idea di sapere che tu eri in pericolo, ma alla fine è stata Paloma a salvarci, chiamando la polizia, mentre io non sono stata capace di aiutarti..." ho detto con amarezza, abbassando lo sguardo.
"No, Lucia, questo non è vero! Se non ci fossi stata tu vicina a me, non so se questa storia sarebbe finita bene... Ok, non mi hai proprio "salvato" da quella situazione, ma mi hai dato la forza di andare avanti e di credere in un lieto fine"
"Ma eri tu quello che pensava sempre positivo ed era ottimista!" gli ho fatto notare.
"Sì, ma solo perché c'eri tu. In cuor mio avevo paura, ero triste e pensavo al peggio, ma ogni volta che ti guardavo e vedevo che eri lì per me, ti eri cacciata in quel pericolo solo per me, mi tornava il buon umore e questo mi aiutava ad essere fiducioso che ce l'avremmo fatta, insieme..."
In quel momento mi sono venute le lacrime agli occhi, non sapevo più cosa dire, non sapevo più come ribattere. Ero davvero commossa da quel discorso stupendo.
Prima che potessi aprir bocca, lui ha continuato: "Quindi, beh, tieni, questi sono per te...".
Ha aperto il cassetto del suo comodino e ha estratto qualcosa, nascondendolo con le mani.
"Che cosa sarà?" mi domandavo, piena di curiosità.


ANGOLO AUTRICE: Rieccomiii!!! Ehm...sì...lo so...sono in tremendo ritardo, ma in questo mese sono stata molto impegnata con lo studio, ho preso una super influenza e ho avuto un "momento di buio" in cui non riuscivo più a continuare la storia. Scusatemi!!! Spero di essermi fatta perdonare almeno un pochino con questo capitolo e con la notizia che ce ne sarà un altro (lo sto già scrivendo e lo posterò il prima possibile!).
Comunque, come vi è sembrato? Vi è piaciuto? Commenti? Recensioni?
Ok, basta con le solite domande! Anche voi, come Lucia, siete curiosi di scoprire il regalo di Mika? Forse avete già intuito cos'è, forse no...Boh...Ad ogni modo vi do appuntamento al super capitolo finale ;)!!!
Grazie a tutti per aver letto anche questo capitolo!
Un abbraccione a tutti :)!
La vostra solita ritardataria cronica Taia_Girl!

 
   
 
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