Cap.5
Corteggiamento
Jack
si appese al lampadario a forma di fiocco
di neve, si avvolse con le gambe e si mise a testa in giù
facendo oscillare le
braccia. Inspirò ed espirò, chiuse gli occhi e
corrugò la fronte, i suoi
capelli argentei oscillavano.
"Se
Pitch si è presentato qui, vuol dire
che anche tu potresti diventare un guardiano" spiegò. Elsa
si appoggiò
contro la parete di ghiaccio, che rifletteva le sue fattezze ed
incrociò le
braccia.
"A
me sembrava fosse qui per farmi le
avance. Ultimamente va di moda parlare come se bastasse conoscersi per
immediatamente sposarsi o comunque avere una relazione intima"
brontolò.
Jack
mosse le mani facendo apparire
delle sfere di neve e della brina che iniziarono a vorticare sotto il
suo capo.
"Però
tu non hai mai sentito parlare
dell'uomo sulla luna che trasforma". Proseguì Jack.
Elsa
alzò un sopracciglio e alzò il
capo, osservandolo. Avvampò guardando i fianchi nivei di lui
lasciati scoperti
dalla sua giacca della tuta, che ricadeva verso il basso.
"Non
avevi detto che ci voleva un
centro?" chiese.
Jack
lasciò la presa, levitò a testa in
giù, allungò le gambe e girò su se
stesso scendendo fino al pavimento ed
appoggiò i piedi nudi sulla superficie riflettente.
Allungò le mani verso di
lei e la brina avvolse la giovane, i suoi capelli biondi divennero neri
e le
sue iridi si tinsero di rosso, il suo lungo abito divenne nero.
Jack
chiuse i pugni ed Elsa tornò
normale.
"Che
stavi combinando?!" strillò la
regina.
Jack
strinse le labbra fino a farle sbiancare
ed incrociò le braccia.
"A
quanto pare i tuoi poteri hanno una
doppia natura. Una di esse è molto pericolosa, oltre che
molto bella. Potresti
diventare una temibile regina delle nevi al servizio del male"
spiegò.
Elsa
si massaggiò la fronte con pollice
e medio.
"Vuoi
iniziare anche tu a cianciare su come
devo celare, domare e nascondere?" domandò. Jack la
raggiunse, sorrise e
prese la mano di lei nella propria, baciandole la punta delle dita.
"Al
contrario, l'altra metà di te è stupenda.
Sei come me, scegli tu tra bene e male" mormorò seducente.
Elsa
deglutì a vuoto un paio di volte e
sorrise.
"E
tu ci vuoi provare con me?" chiese
e la voce le tremò.
Jack
le lasciò andare la mano e annuì.
"Nonostante
tutto quello che potrà
succedere, ti lascerò i tuoi tempi. Ti corteggerò
alla vecchia maniera... ad
esempio con una cena" mormorò. Le fece l'occhiolino e
saltellò sulle punte
dei piedi nudi.
"Sai,
fiducia o non fiducia, secondo me in
amore sei un malandrino" borbottò Elsa e Jack
scoppiò a ridere.