Quando mi svegliai, ero distesa su un letto ordinato e bianco. 
Aprii gli occhi e impiegai molto tempo prima di mettere a fuoco la grande stanza che avevo davanti. 
Mi stavo alzando quando la testa mi sembrò scoppiare. Dovetti perciò rimetterla sul cuscino. 
Altri letti erano posti ordinatamente alla mia sinistra nei due lati della stanza.
Solo quando mi voltai a destra notai il professor Silente che mi guardava dietro gli occhiali a mezzaluna. Questa volta però, a differenza del nostro primo incontro, i suoi occhi erano svuotati da ogni tipo di speranza. 
Mi aiutò a mettermi seduta, posizionando il cuscino affinchè mi reggesse la testa pulsante.
Quando il mio sguardo interrogativo incontrò il suo, lui abbassò la testa e iniziò a parlare.
«Perdona il silenzio di un povero vecchio ma non so da dove iniziare»
Sapevo che qualcosa non andava e quella frase non fece altro che confermarlo.
«Sarah, ragazza mia, stanotte sono accadute molte cose. La guerra è definitivamente iniziata» disse con aria solenne ma con lo sguardo ancora inchiodato al pavimento.
Lo rivolse a me dopo aver tirato un respiro profondo.
«Non so cosa tu ricorda o meno ma tocca a me raccontare quello che è successo. Ti prego di credere che quanto tu hai fatto è stato di vitale importanza. Siamo riusciti ad uccidere i Malfoy e Nagini, il serpente. So che sei al corrente di cosa significa questo. Lui è più debole che mai»
Non si aspettava nessun gesto di triondo né di gioia da me, ne ero certa. 
Speravo che il mio sesto senso sbagliasse, almeno questa volta.
«Purtroppo abbiamo subito non poche perdite questa notte»
Oltre la testa, il mio cuore pulsava. 
Il mio corpo era un'orchestra straziata.
«Li ho persi, vero? Draco e i miei genitori?»
Non riuscii a capire dove trovai il coraggio di dire quelle parole.
Era solo una domanda retorica, la risposta la conoscevamo entrambi.
«Hanno combattuto fino alla fine ma non ce l'hanno fatta. L'incantesimo che teneva bloccati Marcus e Lory è stato spezzato per un istante ma Bellatrix li ha colpiti alle spalle»
Il mio sguardo si spostò verso le bianche lenzuola del letto. 
Le lacrime non le avrei fermate neanche questa volta. Scesero inesorabili e traditrici lungo le mie guance senza che io pronunciassi un minimo grido o sospiro.
Non  davano fastidio a nessuno. Né a Silente, né a me.
«Draco è morto per colpa mia. E' venuto verso di me ed è stato colpito» disse una voce fredda e che sembrava non appartenermi.
«Credi che il ragazzo sarebbe stato così imprudente? Era già stato disarmato, gli avevano distrutto la bacchetta e sapeva che sarebbe stata questione di momenti prima che qualcuno della sua famiglia si vendicasse. Così ha preferito venire da te»
Quelle parole furono il colpo di grazia.
Avevo perso i miei genitori, la mia unica fonte di vita. 
E Draco, la mia unica fonte di Amore.
Cosa avrei fatto ora? 
Le lacrime continuavano a scendere, a loro non interessava. Sapevano cosa fare e correvano lungo il mio viso, cibandosi del mio dolore.
Guardai Silente e mi chiesi come mai non mi avesse ancora parlato di Harry, Ron ed Hermione.
Quasi come se fosse riuscito a leggere i pensieri nella mia testa dolorante disse : «Harry e gli altri sono dovuti partire. Ho dato loro tutte le indicazioni possibili per trovare e distruggere gli altri Horcrux. C'è una lettera nel tuo dormitorio da parte di tutti e tre»

Albus Silente era probabilmente l'unica persona che mi rimaneva.
La mia anima svuotata avrebbe voluto urlare, disperarsi, imprecare e rompere tutti quei letti. Ma il corpo che la racchiudeva non ne avrebbe avuto la forza. 
Non avrebbe aperto bocca né per parlare né per mangiare. 
Per giorni.

Silenzio.
Morte.
Solitudine.







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