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Autore: Choi Yume    12/02/2015    1 recensioni
A me gli occhi shipper, era da un po' che avevo questa idea in testa, come spiega il titolo è una vendetta delle shipper, in alcuni fandom è già stata fatta e trovavo mancasse in questo fandom quindi mi sono detta ehy perchè non lo faccio io?...Ma ora mi spiego meglio.
Come ho detto è una vendetta delle shipper, in pratica mi contattate tramite messaggio privato scegliete una coppia che shippate di cui ci sono poche fic o che di quelle che ci sono nessuno vi soddisfa o che le avete lette talmente tante volte che ora c'è bisogno di qualcosa di nuovo o solo perchè vi va, mi date un idea di quello che vorreste, amore, amicizia, fratellanza, baci,abbracci ecc... insomma mi date una specia di "tema" su cui lavorare e io vi scrivo qualcosina sulla coppia richiesta... spero di essere stata chiara sennò potete anche chiedere eventuali dubbi da chiarire.
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1. San Valentino
A Taiyou il San valentino era sempre piaciuto, anche l'ospedale si riempiva d'amore...
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: OOC, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Febbre.

HiroMido

“ETCIÚ… Hiroto davvero non preoccuparti è solo un po’ di raffreddore” aveva detto il ragazzo dai lunghi e fluenti capelli verdi mentre si soffiava il naso.
“Non esiste non ti lascio a casa da solo e per di più ammalato” aveva detto l’altro dall’altro lato della cornetta “Sto arrivando”.
Era davvero raro che Midorikawa si ammalasse, anzi si era sempre vantato apertamente della sua salute di ferro con tutti gli altri, ma quell’inverno l’influenza non aveva risparmiato neanche lui che ora era costretto a letto mentre il suo ragazzo stava correndo da lui, non ce lo vedeva proprio Hiroto come infermiera, non sapeva neanche cuocersi un uovo da solo figurarsi prendersi cura di un malato per un giorno intero.
Di solito era lui che badava al ragazzo dai capelli rossi quando era malato ed era stato proprio lui ad attaccargli quel maledetto raffreddore la settimana prima, ma lui a differenza di Hiroto era sempre stato un bravo casalingo, una sola volta l’altro aveva provato a fargli il thè e aveva messo il sale al posto dello zucchero.
Il ragazzo dai capelli verdi gettò l’ennesimo fazzoletto nel cestino, sarebbe finita male, lo sapeva.
Già se lo immaginava che esordiva con il suo “MIDOCHAN” vestito da infermiera.
“MIDOCHAN” la porta della sua stanza si spalancò facendo uscire tutta l’aria calda che aveva fatto accumulare al suo interno…come previsto…beh almeno non era vestito da infermiera.
Ryuuji nascose la testa sotto le coperte mugolando appena, lo amava, lui amava davvero tanto Hiroto, ma sapere che la sua vita era nelle mani dell’altro lo spaventava un po’.
“Ehi Mido…” il ragazzo dai capelli rossi lo costrinse ad uscire dal suo giaciglio rimboccandogli le coperte facendo uscire solo la testa fuori.
“Ciao” disse l’altro con voce nasale a causa del raffreddore.
Hiroto gli sorrise scostando la frangia verde dalla fronte di Midorikawa per poi lasciargli sopra un dolce bacio, il pistacchietto chiuse gli occhi beandosi di quel tocco.
“Come ti senti piccolino?” Ryuuji arricciò il naso, non amava essere chiamato così, anche se doveva ammetterlo un po’, gli piaceva essere coccolato dalla persona che amava.
“Un po’ tappato”.
“Ora non devi più preoccuparti c’è il tuo principe con te” disse l’altro con un dolce sorrido mentre si avvicinava per stampargli un bacio sulle labbra, ma il ragazzo dai capelli verdi si scostò “Ho la febbre Hiroto potrei attaccartela, di nuovo”.
L’altro sorrise dolcemente. “Non preoccuparti l’influenza viene una sola volta a inverno non lo sai Midochan?”.
“In realtà…” ma il ragazzo lo aveva già baciato.
“allora prima di tutto misuriamo la febbre poi magari ti preparo qualcosa di caldo e ci guardiamo un altro film ok?” un altro bacio era stato stampato sulle labbra del ragazzo dai capelli verdi.
“Io sono ancora dell’opinione che dovresti andare a casa o avrai una ricaduta”.
“Ma sta zitto. Mal che vada mi ritroverò a letto assistito dalla più bella infermiera dai capelli verdi che possa esistere”.
Dette questa parole il ragazzo dai capelli rossi si fiondò alla ricerca del termometro rischiando anche di rompere il portafoto dove Midorikawa teneva una delle loro foto assieme, una di quelle dove Hiroto lo baciava di sorpresa all’ultimo secondo come suo solito, di solito lui fingeva di arrabbiarsi, ma in realtà a lui piacevano i colpi di testa dell’altro, infondo non c’era cosa che non amasse del suo ragazzo. Quando l’altro estrasse il termometro dal cassetto e prese ad agitarlo rischiando quasi di cavargli un occhio, ma andava bene così era carino anche quando faceva l’infermiera.
“Su tienilo sotto braccio per…”
“ cinque minuti Hiroto”
“Giusto”.
Il ragazzo si strinse il termometro sotto il braccio mentre attendevano entrambi pazientemente i cinque minuti.
“Allora?”
“38.7” aveva detto il pistacchietto.
Inutile dire che la reazione di Hiroto fu esagerata, lo costrinse a letto e gli mise un pannetto bagnato sulla fronte, non era esattamente freddo, ma non glielo disse lo sapeva che lo faceva con il cuore.
La giornata trascorse più velocemente di quello che Ryuuji si aspettasse e con la tristezza nel cuore di entrambi si era già fatto buio e a Midorikawa non importava se Hiroto aveva rotto un bicchiere, si era tagliato, gli aveva cucinato una zuppa eccessivamente salata o tutto il resto, voleva solo che restasse lì continuando a coccolarlo e a donargli le sue attenzioni.
“Devi proprio andare via?” chiese arrossendo il ragazzo trattenuto a letto.

“Se tu mi chiedessi di restare magari ci guarderemmo un film” aveva soffiato l’altro accarezzandogli dolcemente i capelli verdi.
“Resta allora… per favore” disse con gli occhi a mandorla resi lucidi dal raffreddore.
Hiroto gli diede un altro dolce bacio sulle labbra accomodandosi accanto a lui sotto le coperte.
“Hiroto ma che fai potrei mischiarti”.
“Non m’importa, voglio abbracciarti guardando un film mentre ti bacio” disse l’altro accarezzandogli le guance con i pollici.
E Midorikawa divenne ancora più rosso di quanto già non fosse in precedenza mentre con gli occhi languidi chiedeva silenziosamente un bacio che gli fu subito donato dal suo amato.
“Ti amo Ryuuji” disse mentre sfregava teneramente il naso contro il suo
“Ti amo Hiroto” rispose l’altro pensando che infondo avrebbe potuto ammalarsi un po’ più spesso se il suo Hiroto restava abbracciato a lui.

[angolino dell'autrice]
allora mi scuso per questo obbrobrio di HiroMido che mi è stata richiesta e che come dico sempre se non piace posso riscrivere giusto per essere precisi, è un periodaccio questo quindi mi scuso per aggiornamenti e risposte lente cercherò di accontentare tutti, la prossima Shot per me sarà una sfida non vi anticipo nulla però
Baci
Chloe
  
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