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Autore: Faby_Directioner_for_ever    12/02/2015    1 recensioni
Io: “AAAAH!” urlai cadendo per terra
“AAAAAH!” urlarono loro
X: “ E tu chi sei?” disse un ricciolo
Io: “ Chi siete voi, invece!”
X: “ Noi abitiamo qui!” disse un castano con gli occhi azzurri
Io : “ Io abito qui!”
X: “ Nah! Noi abitiamo qui da più di trent’anni!” disse uno biondo
Io: “ Beh io abito qui da ieri!”
X: “ Harry non possiamo parlare con i vivi! Verremo puniti se ci scoprono!” disse il castano
Io: “ Con i vivi?! Ma voi …”
X: “ Lo so!” rispose quello che doveva essere Harry
X: “ Dai, ti ricordi l’ultima volta: “Oh! Ho la casa infestata dai fantasmi” e bam! Si suicida. Risultato: due
anni rinchiusi in prigione! Insomma lo sai che noi fantasmi non possiamo parlare con loro!” disse il biondo indicandomi
X: “ Senti, ci fai un favore? VATTENE VIA!” disse Harry
Io presa dalla paura, scappai via scendendo al piano inferiore.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Cristina:

Passarono i giorni e di Niall ancor nessuna notizia. Ero un pó preoccupata per lui, erano giá trascorse tre settimane e tutti i tentativi dei ragazzi nel salvarlo fallirono. Ci doveva pur essere un modo per liberarlo. DOVEVA ESSERCI.

"Pensa, Cristina, pensa!" mi ripetevo continuamente 

"Sei pensierosa?" mi chiese entrando mia sorella

"Sto pensando a come risolvere un problema geometrico, tutto qui" mentii

"Certo, certo e io sono un pandacorno che vomita gli arcobleni. Non ti credo"

"Peggio per te" mi buttai sul letto " E poi a te cosa te ne frega?"

"Tanto lo so a cosa stai pensando..." 

" Certo ... come no..."

Ci fu un attimo di silenzio. Il ticchettio della mia sveglia rimbombava nella mia stanza. Piú il tempo passava e piú diventavo nervosa. Il mio battito cardiacó aumentó e quella parte del mio cuore che era preoccupato per Niall finí per inglobare tutti i miei pensieri.

E se gli fosse successo qualcosa?! Non dovrebbe, giusto? É un fantasma... Ma se anche gli spiriti avessero un loro punto debole? E se fosse in pericolo?!

"C' entra per caso con i fantasmi che abitano a casa nostra?"mi guardó alzando un sopracciglio 

"Ancora con questa storia?!" la rimproverai

"Dai ammettilo che é vero! Me lo puoi dire ormai, ho le prove"

"E che prove avresti, scusa?" dissi ridendo

"Uno, li ho sentiti, due, ti ho seguita in soffitta un pó di giorni fa , mi sono nascosta e ho visto che parlavi con l'aria e tu non hai amici immaginari, e infine ce n'e uno qui in camera tua"

"Sgamata" parló una fastidiosissima voce nella mia testa. Mi sedetti, guardai intorno e a mio vantaggio non vidi nessuno dei ragazzi.

"Si certo e dove sarebbe?!"

"Seduto proprio accanto a te" mi girai ma non vidi nessuno. Leggermente inquietante...

Improvvisamente apparve una figura. Sobbalzai dallo spavento, ma ben presto mi tranquillizzai , vedendo Harry.

"Oddio mi hai fatto paura!"esclamai

"Scusami ... A quanto pare tua sorella Alice riesce a vedermi anche quando sono invisibile. Interessante..." affermó, posando l'indice e il pollice sul suo mento alla Sherlock Holmes

"Visto" mi rinfacció Alice, facendomi anche una linguaccia

"Non hai paura di me, Alice?" Le domandó

"No" rise "Sei buffo" 

"Okay, cambiando argomento, notizie su Niall?" li interruppi

"Non riusciamo proprio a liberarlo, continuiamo a provarci, ma ci vorrebbe un codice per aprire la stanza dove é rinchiuso Niall. Finché non scopriremo quel codice, lui non potrà uscire"

"Ma siete dei fantasmi! Perché non dite semplicemente a Niall di attraversare il muro?!"

"Non siamo cosí stupidi, ci abbiamo giá provato, non funziona, suona un'allarme..." 

"Oh" riuscii solo a dire

"Harry vieni!" la testa di Louis apparve in mezzo alla porta

"Arrivo!" Disse sparendo nel nulla

"Ciao Cristina!" Mi salutó Louis

"Ciao" rispondemmo contemporaneamente io e Alice. La guardó stranito, per poi posare il suo sguardo su di me.

"Lei riesce a vedermi?" la indicó

" Hey, maleducato non si indicano le persone!" lo sgridó mia sorella

"Suppongo di si" gli risposi trattendendo un risata. Anche lui , come Harry, sparí. 

"E se li seguissi? Nah, sarebbe troppo difficile, specialmente se sono invisibili ... Un momento... potrei usare la vista di Alice!" Dissi tra me e me a bassa voce

"Va bene, ti aiuteró, ma in cambio voglio che tu mi presenti i fantasmi!" esclamó Alice

"Cosa?!" 

"Ti aiuto a seguirli!"

"DAVVERO?! GRAZIE!!" l'abbracciai. Uscimmo di casa, avvertendo papà con la scusa di voler fare una passeggiata al parco. Mi guardai intorno e avvistai Harry camminare sul marciapiede. Cosí lo inseguimmo senza farci scoprire . Raggiungemmo un bosco che non avevo mai visto. Nell'aria cominció a spargersi il profumo stuzzicante del pino, accompagnato da quel tipico odore di erba bagnata, dopo una giornata piovosa. Le mie scarpe stavano giá cominciando ad inumidirsi. Sentii qualcosa cadere sulla mia mano: era una piccola goccia. Sí, era minuscola, ma dentro di me scatenó qualcosa di troppo grande per essere ignorato. Il tocco di Niall. Freddo, veloce ma incredibilmente dolce. Mi stavo rendendo conto che nessuno aveva mai scatenato in me una simile tempesta con un semplice sfiorarsi dei nostri corpi. Come quella volta. Come avrei mai potuto dimenticarla... 

In un istante tutto quello che avevo davanti sparí. Niente piú erba, fiori o alberi, solo il ricordo del momento piú bello della mia vita...

Era domenica, giorno delle pulizie della mia stanza. Avevo già sistemato gran parte della camera. Dovevo soltanto sistemare quella gigantesca torre di libri scolastici, posti sulla scrivania. Iniziai a prenderne alcuni e ad inserirli nella mia libreria, ma ben presto si riempí. Sospirai, per il poco spazio disponibile e cosí decisi di metterli in soffitta. Mi incamminai verso le scale quando mio padre dal piano inferiore mi chiese: "Cristina, potresti darmi una mano?". Mi girai verso le scale del piano di sotto e gli risposi: "Arrivo, un attimo papà! ".
Mi voltai per proseguire il mio cammino verso la soffitta, ma qualcosa bloccó il mio piede destro facendomi perdere totalmente l'equilibrio. Chiusi immediatamente gli occhi, sperando di provare il meno dolore possibile dopo caduta, ma sapevo già che mi sarei fatta male. Stranamente non andó come avevo pensato. Caddi su qualcosa di freddo, ma non duro. Solo dopo pochi istanti riuscii a realizzare che ero appena atterrata su Niall, una volta aperto gli occhi. Fin da piccola avevo sempre creduto che i fantasmi fossero evanescenti e invece mi ero sbagliata. Era tutto il contrario: riuscivo a toccarlo e potevo percepire la fredda temperatura del suo corpo. Ero incredibilmente vicina a lui. Posai lo sguardo sui suoi occhi e solo in quel momento notai quel bellissimo azzurro delle sue iridi. Mi ricordavano tanto il colore del mare. Quell'immensa distesa di acqua salata , dove passavo ore ed ore a divertirmi, tra gli schizzi di Fabio, i castelli di sabbia costruti con Alice e le bellissime nuotate insieme alla mia famiglia, alcuni anni fa. 

"Ehi Cristina, stai attenta a dove metti i piedi!" la sua voce mi riportó alla realtà 

"Oh, ehm, s-si scusami" balbettai, arrossendo leggermente

"Spero che tu abbia avuto un atterraggio morbido" disse ridendo. Alla fine la sua risata coinvolgente fece ridere anche me.

"Scusami, ora mi alzo" mi allontanai da lui, mettendomi in piedi 

"Solo, stai attenta la prossima volta, potevi farti male" disse svanendo.

"Cristina! Cristina! CRISTINA!" Mi chiamó piú volte mi sorella, riportandomi sul pianeta Terra. 

Un momento... Ma che pensieri mi vengono in mente?! 

Cancellai dalla mente quei strani pensieri.

"CRISTINA DAI!"

"Eh dimmi" le risposi confusa

"Guarda" bisbiglió, indicandomi Harry: era fermo, di fronte ad un albero.

Allora ci nascondemmo dietro un cespuglio, per spiarlo meglio. Dopo pochi secondi si aprí un varco e lo attraversó. Afferrai la mano di Alice e lo attraversammo anche noi. Improvvisamente, sentii una sensazione di vuoto dentro di me (manco fossi alle montagne russe). Ben presto fummo teletrasportate in un luogo oscuro: il buio dominava in quel posto. 

" Di lá" disse sottovoce Alice, indicandomi i ragazzi. Ci avvicinammo a loro cercando di non fare nessun rumore, ma ovviamente il destino volle che io pestassi un ramo , spezzandolo rumorosamente. Si girarono verso la nostra direzione: i loro volti assunsero un'espressione sopresa e alquanto sconvolta.

"Cristina?! Alice?!" spalancó gli occhi Harry

"Che ci fate qui?!" ci domandó Zayn

"Come diamine avete fatto a raggiungerci?! Perché lo avete fatto?! É troppo pericoloso per voi due!" Ci rimproveró Louis

" Vi abbiamo seguiti, vogliamo darvi una mano a liberare Niall, dato che da soli non avete risolto nulla" sospirai

"Primo, tornatevene a casa. Secondo, non abbiamo bisogno del vostro aiuto, ci sarete solo d'intralcio. Terzo, come avete fatto a raggiungere noi e questo posto?!" replicó Louis

"Ti ho giá detto che vi abbiamo seguiti e poi..." gli risposi, alzando leggermente la voce

"No, no, guarda che nessun mortale puó raggiungere questo posto, a meno che non muoia" mi interruppe Liam

"ODDIO NON VI SARETE MICA SUICIDATE SPERO?!" urló Harry, rompendomi quasi i timpani

"No! Tranquillo siamo vive, siamo puramente corporee" lo calmai

"Tornatevene a Moonlightfall per favore!" disse Louis

"Spiegaci la strada allora" intervenne Alice, incrocindo le braccia

"Louis, anche volendo, non possono tornare indietro, il varco é chiuso e tra poco i scagnozzi di Baltazar controlleranno Ghostville" affermó Harry. Louis espiró rumorosamente per poi avvertirmi: "Sei al corrente che se vi scoprono farete una brutta fine?! E che se succede ció,scombinerete tutti i piani per liberare Niall e potrebbe rischiare la sua vita da spirito per questo?!" 

"Grazie per l'incoraggiamento" dissi con sarcasmo

"Basta con le chiacchiere, é il momento di agire!" esclamó Liam

"Tutti pronti per entrare?!" disse Zayn

"Pronti!" Esclamammo tutti

Entrammo in un edificio che doveva essere la "fatidica prigione", in cui era tenuto prigioniero Niall. Facevo una fatica bestiale a vedere, data la mancanza di luce. Il posto era buio, tetro, freddo e si poteva percepire una ripugnante puzza di muffa e di fogna.

"Chissá da quanto tempo non puliscono questo posto..." commentai mentalmente

Mi tappai schifata il naso. Dovevo trattenere il respiro se non volevo vomitare davanti a tutti, in un luogo come quello. Liam notó la mia difficoltá nel vedere, cosí mi strinse la mano, rassicurandomi. Di seguito presi per mano Alice e ci incamminammo per i corridoi. L'unico rumore percepibile era quello dei nostri passi. Passo dopo passo arrivammo finalmente alla stanza di Niall. I ragazzi tentarono di indovinare il codice della serratura, invano. Tirai fuori dalla tasca il mio telefono per fare un pó di luce e mi sorpresi, non appena vidi Alice avvicinarsi ad un foglietto piegato sul pavimento. Lo raccolsi e lo aprii per poterne vedere il contenuto. Lessi a voce una sequenza di numeri e lettere.

"MKO23N80" continuai a ripetere piú volte

"Cristina, é meglio se fai silenzio!" mi riprese Zayn, cercando di zittirmi, ma inutilmente

"Ragazzi, so io qual è il codice!" dissi avvicinandomi alla porta. Digitai la sequenza.

*tic tic tic* *slock*

La porta si aprí. 

"Batti cinque Cristina, sei una grande!" disse Louis

"Disse quello che affermava che noi non saremo servite a nulla" gli rinfacciai, guardandolo male

"Okay, okay, lo ammetto, ci siete servite di aiuto" si grattó la testa

"Batti cinque dai" dissi sorridendo. Battemmo il cinque e fecimo uscire Niall dalla sua cella.

"Hey finalmente!" esclamó Niall "Un attimo cosa ci fate voi qui?!" continuó, dopo aver abbracciato i ragazzi

"Storia lunga, adesso andiamo!" disse Harry

"Eccoli! Li ho visti! PRENDIAMOLI!" Urló una guardia.

Diamine! Qui si mette male!

"AAAAAAAH SCAPPIAMO!" gridó con una voce stranamente femminile Harry. 

Iniziammo a correre per seminare le guardie. Alice mi teneva la mano e data la sua piccola corporatura, mi stava letteralmente rallentando. Cosí la presi in braccio e cercai di raggiungere gli altri. Uscimmo dalla prigione e ci nascondemmo dietro uno stretto vicolo. Ripresi fiato, respirando affannosamente.

"Li abbiamo seminati" disse Zayn, spiando da dietro un cassonetto

" Meno male!" dissi, tirando un sospiro di sollievo.

" Bene, proseguiamo!" esclamó Harry, iniziando a correre e venendo in seguito seguito dagli altri.

"Ehi, aspettatemi! Sono stanca!" cercai di fermarli, ma non ci riuscii. Rimasi sola, dato che anche Alice mi aveva abbandonata.

Dopo tanti lamenti mentali, mi decisi a raggiungere il gruppo.

All'improvviso qualcuno mi afferró alle spalle e mi tappó la bocca, impedendomi di urlare. Tentai di chiamare gli altri, ma quelli che uscirono dalla mia bocca furono soltanto dei mugolii. Subito dopo quell'ignota entitá , coprí completamente il mio volto con uno straccio bagnato. Cercai di strapparmelo via, inutilmente: era molto più forte di me. Man mano che il tempo passava, mi sentii sempre piú debole e sempre piú stanca. Le mie forze ceddero e caddi per terra

*tonf*



  
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