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Autore: Debby_Gatta_The_Best    12/02/2015    7 recensioni
[Five Nights at Freddy's]
Chi mai vorrebbe lavorare in una pizzeria piena di robottacci assassini dove ti pagano due dollari l'ora? Solo un barbone come Mike...
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mike si sentì schiaffeggiare con forza la faccia. Una volta, due, tre... alla fine aprì gli occhi e si trovò Claire, circondata dagli altri camerieri, che lo guardavano preoccupato.

«Ah, bene, sei vivo»

Esclamò lei dopo che il giovane ebbe aperto gli occhi. Mike si portò una mano alla testa, dolorante.

«Che... che è successo?»

«Nulla di grave, sei solo svenuto»

Disse Fred con noncuranza.

«Pensavamo ti avessero ucciso, invece anche loro sono svenuti»

Proseguì Bernard indicando gli animatroni, accasciati a terra in un angolo, privi di sensi.

«Non sapevo che i robot potessero svenire»

Osservò Mike mentre si alzava.

«Neanche io»

Concordò Fred.

«E pensare che siamo stati noi a progettarli. Vabbé»

«Uh, io ho finito di lavorare, no? Dove sono i miei soldi?»

Fawkes aprì il portafoglio, prese un paio di mazzi di dollari e li diede bruscamente a Mike.

«Ora vattene»

Sibilò indicando l'uscita.

«Uh, sì... certo, be', grazie di tutto, ciao»

Si avviò verso l'uscita, poi guardò un attimo Claire e proseguì. Lei sospirò tristemente.


Quel giorno c'era la festa. Mike avrebbe dovuto scontare l'orribile punizione per aver chiesto aiuto a Jeremy davanti a mezza città, e quindi pensò ad un possibile piano per andarsene via prima di essere acciuffato.

Potrei andare dai miei lontani cugini, in Brasile. Starei meglio che qui”

Iniziò a chiedersi se col lazo sarebbe riuscito a rubare un auto già accesa con le chiavi inserite e la benzina piena. Senza autista, ovviamente. Mentre pensava, si diresse prima da Fritz, con il quale scambiò due chiacchiere, poi continuò ad avanzare verso l'interno della città, fino a quando qualcuno gli afferrò la spalla e lo fece voltare: era Claire.

«Mike! Uff... puff... è... tutta la strada... che ti corro dietro...»

«Sì? Scusami, non mi ero accorto di te, mi sarei fermato»

«Ti ho urlato tutto il tempo... ma sembravi assorto dai tuoi pensieri»

In effetti per tutto il tragitto non aveva fatto altro che immaginarsi dentro la bella Ferrari rossa del cugino con il vento tra i capelli e due tipe molto simili a Claire che gli sedevano vicine.

«Comunque... non ti ho neanche salutato, volevo farlo ora»

«Be', ciao»

Claire lo guardò aspettandosi un qualcosa, un invito magari, ma la faccia di Mike rimase a guardarlo con la stessa espressione per 20 minuti.

«Mike?»

«Eh?»

Nulla, doveva chiederlo lei.

«Non è che ti andrebbe andare a cena insieme, 'stasera?»

«Se è un'altra scusa per lavorare una notte extra alla Pizzeria, te lo

sogni»

Grugnì senza giri di parole.

«Ma no! Certo che non andremmo alla Pizzeria, Fred è così tirchio che farebbe pagare anche a me, nonostante sia sua socia. Intendevo in un vero ristorante, senza animatroni assassini o proprietari spilorci. Ti va?»

«Certo, ma non è che abbia molti soldi con me, solo quelli di oggi»

Mike aveva speso tutti i bigliettoni rubati al tipo ricco in scommesse sui cavalli.

«Non ti preoccupare, possiamo pagare a mezzo»

«...»

«... … … Okay, okay, posso pagare io»

Mike sorrise, e Claire si chiese che razza di cavaliere facesse pagare la damigella.

Camminarono per un po' insieme, alla ricerca di un posto dove andare a cena.


Bernard squadrava gli animatroni rintontiti con un'idea in testa.

«Ragazzi, come va?»

Chiese Fred dando un paio di colpi al suo corrispondente robot.

«Uh, sì, non male... ehy, non mi toccare»

Freddy si scansò, incrociando le braccia con indignazione.

«Uff... ancora quella storia?»

«Siete voi ad aver iniziato. Non siamo stati noi a far sparire quei bambini, te lo abbiamo ripetuto 100 volte»

«E se posso permettermi – aggiunse Foxy massaggiandosi la testa – non credo che andasse fatta una tragedia così grande su quel morsino dell'87»

«Anche se non l'aveste fatto a posta, resta il fatto che abbiate ucciso ben dodici guardie»

Si lamentò Fred.

«... facendoti risparmiare una settimana di paga»

Concluse Freddy, aggiustandosi il fiocchetto come per dimostrare di non essere attento.

«Be', questo è vero... ma uno era un mio bis-bis-bis cugino, e poi non è una bella cosa uccidere gente a caso solo perché vi va»

«Era solo per farvi capire che non abbiamo bisogno di guardie che ci controllino come baby-sitter»

«Se le lasciavate in pace, poteva darsi che prima o poi le avrei licenziate e voi sareste stati nuovamente liberi. Non ci avete pensato?»

Brontolò Fawkes, ammutolendo tutti.

«Dai su, ragazzi – Bernard entrò nella discussione – che ne dite di fare pace, una volta per tutte?»

Gli animatroni e i colleghi lo guardarono curiosi.

«E come pensi di poter far ragionare questi zucconi?»

Chiesero in coro gli animatroni riferendosi ai camerieri e i camerieri agli animatroni. Bernard ragionò per qualche istante, poi esclamò:

«Oggi c'è una festa in paese. Per farci perdonare di avervi assillato... vi lasceremo uscire dalla Pizzeria»

Fred lo bloccò subito.

«Cheee?? Sei impazzito? Se combinano un casino sono io che finisco in galera! E poi... se si scaricassero? A riportarli qui di peso ti ci voglio vedere!»

«Io non sono mai stata fuori di qui»

Iniziò Chica con voce sognante.

«Vorrei tanto vedere il mondo di fuori...»

«Tutti noi lo vorremmo»

Annuì Bonnie.

«...Solo se promettete di non far male a nessuno, di non combinare disastri e di non spaventare la gente, così da riguadagnarvi la nostra fiducia»

Concluse Bernard. Fawkes non disse nulla, Fred iniziò a brontolare in tutte le lingue del mondo e gli animatroni annuirono all'unisono. Quindi erano 6 contro uno, più un astenuto, e avrebbero vinto se Fred non avesse esclamato:

«Questa è la MIA Pizzeria, quindi il mio voto vale per tutti e voi 6! E siccome sono il capo, anche se è pareggio decido io e la mia decisione è NO»

Ma Gordon attraversò la parete e fece la sua comparsa nella stanza:

«Sì, ma noi siamo sette contro di te, non sei»

«E poi sull'insegna c'è il mio nome, il mio voto deve valere almeno il doppio»

Si lamentò Freddy.

«Sì ma anche Fawkes è con me, e lui siccome è il più figo di tutti vale due. Pari di nuovo»

Si giustificò Fred. Fawkes non stava minimamente dando ascolto.

Dalla parete sbucò il musetto di Goldie, che balzò nella stanza, si mise seduto come un cagnolino e alzò una zampa.

«Ora siamo otto contro di te, Fred»

Pronunciò con voce da soprano.

Gordon lo guardò con preoccupazione.

«Dove hai imparato a parlare?»

«Be – rispose il cosetto sempre con voce da cantante d'opera – io ho sempre saputo parlare, sei tu che non mi hai mai chiesto nulla»

«Giusto, hai ragione»

Fred era rosso in faccia dalla rabbia.

«Sì ma... non è giusto! Non potete uscire dalla Pizzeria! Non...»

Ma non fece in tempo a finire che tutti si erano già dileguati.


Miracolosamente Mike era sfuggito alle grinfie di Jeremy. Se ne stava seduto al tavolino al lume di candela del ristorante vicino ad una piazza dove sarebbe passata la parata. Claire si era presa una pregiata orata con contorno di caviale, e Mike un cheesburger. Alle 9 passò la banda, e sfilò di fronte ai tavoli: c'era chi suonava la tromba, chi i tamburi, chi lanciava in alto delle aste con le bandiere, chi danzava, chi saltava, chi era finito lì per sbaglio e non sapeva come andarsene, c'erano tizi mascherati, maschere tiziate, animatroni dai movimenti realistici, a forma di animali... ANIMATRONI A FORMA DI ANIMALI???

Mike saltò sulla sedia, rovesciando il cheesburger addosso alla compagna, che urlò dallo spavento rotolando giù dalla sedia. Nella parata c'erano chissà come Freddy, Bonnie, Chica e Foxy a suonare trombe, flauti, tamburi e Bonnie che andava a ritmo col triangolo. Mike iniziò a correre dalla parte opposta della parata, quando gli animatroni lo scorsero:

«Guardate! Mike!»

Urlò Bonnie.

«Andiamo a salutarlo!»

Claire rimase in terra a guardare la scena, mentre Mike si dava da fare per superare il record mondiale di velocità per le strade di Brooklin. Gli animatroni volevano scusarsi ma Mike non comprese i loro gesti affettuosi e corse più veloce che poté svitando di inciampare tra quelli della parata. Ma in fondo alla parata, a sfilare su un carro a forma di soldo gigante c'era Jeremy, con le sue due cameriere abbracciate.

«MIKE! Guarda guarda, proprio te cercavo!»

Mangle balzò sul poveraccio come una furia, lo trascinò sul carro e lo gettò ai piedi del padrone.

«Ora fa' quello che mi avevi promesso: puliscimi le scarpe con la lingua vestito da pinguino mentre canti “Ooooh macarena” e fai il giocoliere con 4 arance, 8 chicchi d'uva, 17 pomodori e un uovo di cioccolata»

Mike stette per gettarsi sotto il carro quando Toy Chica lo trascinò ai piedi di Jeremi inchiodandolo in terra.

«Non dirai sul serio! Pensavo stessi scherzando... è fisicamente impossibile: non esiste un costume da pinguino della mia taglia»

Brontolò Mike.

«I patti sono patti, cugino. Ed ora, tira fuori la lingua»

Minacciò Jeremy premendogli un piede sopra il muso.

Ma in quel momento l'occhio di Mike scorse una roba rossa sull'angolo della strada: era la Ferrari di Jeremy, accesa, con le chiavi inserite e senza autista! Mike balzò in piedi, tirò fuori il lazo e lo usò per afferrare un lampione e dondolarsi alla Tarzan verso l'auto: atterrò precisamente al posto di comando, ma siccome non aveva la patente e non sapeva guidare iniziò a premere tasti e pedali a caso fino a che non partì. Sgommò arrotando un paio di spettatori alla parata, ma pace, tanto il mondo è sovrappopolato pensò Mike. Proseguì correndo sui marciapiedi, inseguito dalle guardie dell'ordine, in cerca di Claire: aveva deciso che l'avrebbe portata via con se in Brasile per vivere per sempre felici e contenti. Eccola! Era lì, in mezzo alla folla... Mike si precipitò, ma si scontrò contro Bonnie e prese il controllo della macchina, poi però riuscì a raggiungere la ragazza e rapidamente la infilò nel bagagliaio, per poi andare in retromarcia e scappare da tutto quel trambusto, verso il Brasile.


Era l'alba, Mike aveva continuato a guidare verso lo stato del Brasile, ripassando a mente i nomi dei suoi cugini per non fare una brutta figura. Poi si ricordò che nel bagagliaio era chiusa Claire, quindi l'aprì e ne saltò fuori Freddy, vestito da donna.

«Hey, bellezza... ti va una schweppes solo io e te?»

Mike lanciò un urlo talmente forte da far alzare in volo tutti gli uccelli della regione, poi diede uno spintone a Freddy e proseguì verso l'infinito e oltre, e forse, chissà, verso una nuova, stupidissima avventura.


FINE




Commento

Non ho nulla da aggiungere... spero vi sia piaciuta come storia! Vi aspetto ai due capitoli extra e alle prossime fic, ciao!

  
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