Serie TV > Braccialetti rossi
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Autore: gges_v    13/02/2015    4 recensioni
Nessuno aveva previsto un nuovo arrivo, ne tanto meno un nuovo membro.
Eppure adesso era lì, e per lui era bellissima. Per la prima volta sentì di poter capire cosa Cris fosse per Leo, e viceversa.
La nuova, la rossa, la forte per gli altri e per lui, semplicemente l'amore.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Davide, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Hey ragazzi! - esclamò Cris entrando nella stanza di Rocco dove tutti i braccialetti rossi, ed Alex, si erano ritrovati a parlare a voce bassa e con lo sguardo cupo di chi ha un qualcosa di sbagliato, a livello fisico o mentale. - Bhe, cosa sono queste facce da funerale? -
- Parlavamo. - disse secco Davide, quasi infastidito dall'arrivo della ragazza - Di cose serie, di malattie vere. -
- E con questo cosa vorresti dire? Che la mia non lo è? Perché se è questo che credi me ne vado immediatamente. -
- Ecco, brava, vai. - rispose nuovamente il riccio, seduto a gambe incrociate sul letto.
- Ma cosa cazzo vi prende adesso, a tutti e due! - Leo spostò lo sguardo tra i due per un paio di volte, e poi con un gesto del capo fece cenno a Cris di sedersi e subito dopo a Davide di tacere. - Ma davvero state discutendo di malattie serie o non serie? Siamo rinchiusi qui dentro tutti, e se siamo qui dentro qualcosa di grave c'è l'abbiamo tutti. -
- Leo, lei non mangia! E a te sembra grave? Non mangia perché non vuole, perché è troppo stupida per capire che deve farlo e non è in grado di controllare la sua mente. Ti pare serio, questo? A me sembra serio il tuo tumore, quello di Vale, il mio cazzo di problema al cuore o Rocco che da mesi dorme. Non quello. - e Alex annuì, effettivamente non poteva negare la differenza tra un tumore e malattie come quella di Cris o quella cosa che faceva ed aveva lei stessa. 
- Hai paura? - domandò Alex, dopo che nella stanza calò un silenzio imbarazzante causato dalla rabbia e dalle riflessioni che tutti si ritrovarono a fare tra se e se - Davide? - lo incalzò nuovamente, posando il proprio sguardo il quello del ragazzo ed inclinando lievemente il capo verso destra e in quel momento, a dire il vero, la risposta che le sarebbe arrivata risultò irrilevante: Lo sguardo e l'espressione del ragazzo del ragazzo avevano risposto al posto suo. Gli occhi lievemente sbarrati per la sorpresa della domanda, l'espressione spiazzata e quel leggero tremolio delle labbra. 
- E tu? ne hai? - rispose dopo un po', e Alex sospirò. 
- Andiamo a fare un giro. - disse infine la rossa alzandosi dal pavimento e passandosi in modo decisamente impacciato le mani sui pantaloni come a volerli pulire da un qualcosa che effettivamente non c'era. Davide nel frattempo si era alzato a sua volta e, dopo aver guardato la sedia a rotelle con disgusto, si era infilato le scarpe e si era avvicinato ad Alessia. - e vieni così? - domandò lei.
- Davide, prendi la sedia a rotelle, non fare il figo della situazione.. - disse Vale, e a tutti parve strano che fosse stato proprio lui a interrompere il silenzio che si era creato intorno a quei due. 
- come dici? - l'accento napoletano marcato nel tono della voce fece girare tutti verso Toni che si stava sporgendo verso Rocco - Eh, lo credo anche io sai? -
- Cosa ti sta dicendo? - domandò Cris, alzando il capo verso Toni che però le fece cenno di tornare in silenzio.
- Ha detto che non ve lo posso dire, però dice che devi prendere la sedia a rotelle anche lui -
- E che cazzo, posso camminare. C'ho due gambe e funzionano entrambe, sono stufo di stare seduto su quella cosa! - sbottò Davide uscendo dalla stanza e Alex, rimasta dentro insieme agli altri guardo Leo con sguardo dubbioso ma lui annuì e lei si sentì meno responsabile di un qualsiasi cosa sarebbe potuta accadere al ragazzo che la stava aspettando poco più il la, vicino alle lunghe vetrate  che costeggiavano la sala d'attesa.
- Hey. - disse Alex, avvicinandosi a Davide, che stava osservando il mare che si intravedeva in lontananza e si differenziava di poco dal colore del cielo sereno - Sarebbe bello andarci, al mare dico. -
Il ragazzo in un primo momento non rispose, ne tanto meno diede cenno di voler distogliere lo sguardo da quella linea blu sulla quale aveva puntato gli occhi - Hai paura, Alex? -
- Non sai quanta - 
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Hey girls!
Finalmente un nuovo capitolo, e questa volta mi trovo a postarlo dalla Germania. Perdonate l'assenza interminabile, ma è veramente un periodo pieno e trovare anche dieci minuti per me, e per voi, mi è difficile.
Venerdì sarò nuovamente a casa e, dal momento che, la settimana che la mia scuola dedica alle verifiche è ormai terminata tornerò a postare con più regolarità.  
Con tutta la speranza di riuscire a postare un nuovo capitolo, magari anche più lungo al più presto,vi ringrazio per tutte le visite che la storia ha ricevuto, per le recensioni e per aver inserito la storia tra le preferite e/o seguite. 
Un bacio❤️
  
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