Buonasera a tutti! :)
Eccomi di nuovo qui con un altro capitolo della storia... 
Grazie per i vostri commenti e per l'affetto che dimostrate ogni volta nei confronti di questa fanfiction! :D
Buona lettura e buon weekend a tutti!
 

CAPITOLO 18

Maura non riuscì più a trattenere l'oceano di emozioni che le si agitavano nel petto e scoppiò a piangere. Ormai era un fiume in piena.

«Era questo che volevo dirti quando ti sei svegliata... é questo il motivo per cui ho lasciato Jack! Non potrei mai amarlo perché ci sei tu nel mio cuore, Jane!»

Jane rimase in silenzio, impietrita come una statua e questo non fece altro che aumentare l'agitazione di Maura.

«Jane, dì qualcosa ti prego! »

«Io.. io ti voglio bene Maura, ma non posso!»

«Non puoi cosa?»

«Non posso starti accanto come desideri, mi dispiace!»

«Non puoi o non vuoi, Jane?»

«Io... ecco io...»

«No, non c'é bisogno che tu aggiunga altro... Sai cosa penso? Che anche tu provi qualcosa per me, ma credi che questo sentimento sia sbagliato e lo respingi! Beh dovresti esserne solo fiera!»

«Siamo due donne, Maura! Anche se volessi...»

«Credevo fossi diversa! Credevo non ti importasse delle etichette... di ciò che può pensare la gente... ma a quanto pare mi sbagliavo!»

«Maura, non fare così, ti prego!»

«No, Jane! Non ti starò accanto facendo finta di niente, mi dispiace! Non negherò il mio amore! Mi sono sentita sbagliata per tutta la vita e non ripudierò l'unica cosa che mi fa sentire viva! Tu sei libera di fare ciò che vuoi, ma io non sarò al tuo fianco... non a queste condizioni!» - Maura si voltò e si allontanò da Jane.

«Maura, aspetta! Non puoi girare da sola per la città a quest'ora: é pericoloso! Fatti almeno riaccompagnare a casa!»

«Non preoccuparti, detective Rizzoli! Chiamerò un taxi!»

«Maura!»

«Lasciami sola, per favore!»

La dottoressa fermò un taxi e salì a bordo. Dallo specchietto retrovisore vide la sagoma della detective con le mani nei capelli che prendeva a calci il nulla.

Quella che doveva essere una serata di festeggiamenti si era tramutata a tradimento in un vero e proprio incubo. Maura non pensava potesse esserci situazione più amara di quella di non veder corrisposti i propri sentimenti, ma si era appena resa conto che la sorte era stata ancora più crudele con lei. Jane l'amava, ma non accettava quel sentimento e questo Maura non poteva tollerarlo. Era devastata, delusa, incredula.

Quando Maura rientrò a casa, trovò Angela in salotto che guardava la tv. A nulla servì il suo tentativo di sgattaiolare in camera: la donna la vide e capì subito che qualcosa in Maura non andava e si precipitò da lei.

«Oh mio Dio, Maura cara, stai bene? Ti é successo qualcosa?» - Maura si limitò a scuotere la testa. Non riusciva a parlare. - «Bambina mia, ti prego dì qualcosa! Mi fai preoccupare così!»

Angela prese Maura tra le braccia e cercò di farla calmare con scarso successo.

«Come mai sei qui da sola? Non doveva esserci Jane con te?» - Maura singhiozzò più forte - «Oh Jane! C'entra lei, non é vero? Le hai detto che la ami e lei ti si é messa sulla difensiva, é così?»

Maura la guardò sorpresa per qualche istante. Angela le sorrise e continuò: «Oh andiamo, non fare quella faccia stupita! È così evidente il sentimento che vi lega... e conosco mia figlia: tanto impavida contro i delinquenti e così spaventata dai sentimenti! È sempre fuggita dall'amore sperando così di preservare il suo cuore dalle sofferenze! Non ha ancora capito che così facendo si nega unicamente la possibilità di essere realmente felice... Ora però non disperare! Dalle un po' di tempo per riflettere... sono sicura che tornerà sui suoi passi! E se non dovesse farlo sappi che la disconoscerò come figlia!»