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Autore: bad93    14/02/2015    1 recensioni
La storia è incentrata su Kakashi e Himari, che si rivela essere l'unico spiraglio di luce nel suo cuore colmo di oscurità. Tutto ha inizio quando Kakashi fa parte della squadra di Minato, assieme Rin Nohara e Obito Uchiha. Periodo in cui i due giovani si incontrano. La protagonista è la figlia di Tsunade e Dan, ma fu lasciata alla famiglia materna da quest'ultima appena nata; essa possiede sin dalla nascita un potere molto particolare.
E' un lavoro a quattro mani di bad93 e Samy87, i disegni sono di Samy87.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Kushina Uzumaki, Minato Namikaze, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Capitolo 22: Confessioni (di lui)

 


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Kakashi raggiunse Gai al punto d'incontro, con la sua solita flemma.

-Allora che sfida hai mente?- chiese assonnato e sbadigliando.

-Stavo pensando a una gara di chi mangia più sushi.-

-A quest'ora? E dove lo trovi?-

-L'ho comprato io.-

-Come vuoi.- "Mi rovinerò la giornata per colpa sua. E io che speravo di fare in fretta e tornarmene a letto."

-Se perdo faccio dieci volte il giro del perimetro del villaggio, sulle mani e con pesi di 300kg.-

-Tu sei matto, non autoimporti delle punizioni così ferree, per una sfida poi.-

-È questione di principio.-

Kakashi sospirò, sempre con aria assonnato.

-Hai sonno? A quest'ora? Sei giovane, non dovresti.-

-Ho dormito poco. E sono stanco.-

-Ci hai dato dentro eh?- chiese lui, punzecchiandolo con il gomito.

-Non come pensi tu, ho solo dormito poco. Capita a volte.-

-Se,se come no. E una certa ragazza dai capelli argentati non c'entra con la tua nottata in bianco.-

-Certo che no. Allora iniziamo questa sfida, o no? Vorrei tornare a letto piuttosto in fretta.-

-Ok, ok. Ti posso capire, hai lasciato le cose a metà, e il letto si raffredda, non solo quello.-

-La vuoi smettere!-

-Va bene. Dai, iniziamo.-

-Finalmente ti sei deciso.-

 

I due iniziarono a mangiare, dopo un'ora erano in parità, ma alla fine Gai cedette.

-Quindi ho vinto io.-

-La prossima volta non andrà così. E ora faccio la mia penitenza.-

-Secondo me è meglio se aspetti, o rischi di vomitare tutto.-

-Forse è meglio.- rispose lui trattenendo un conato.

-Io vado, ci si vede Gai.- disse Kakashi all'ontanandosi.

-Ciao, e salutami Himari.-

-Ok.-

 

Arrivò a casa ed entrò, pregustandosi la continuazione del loro discorso lasciato a metà al loro risveglio. Peccato che i suoi sogni siano stati guastati dalla mancanza del soggetto.

"Dov'è finita? Le costava tanto aspettarmi." sentì dei rumori provenire dal bagno, e visto che lui aveva un certo bisogno, non si fece scrupoli a entrare. Himari stava uscendo dalla doccia, mentre lui tranquillo soddisfavail suo bisogno imminente dovuto alla bevuta per mandare giù il sushi appena mangiato.

-Che fai?! Non ti sei accorto che c'è una ragazza?!-

-Quanto la fai spessa.- commentò lui sistemandosi, mentre lei si asciugava davanti allo specchio.

-Comunque- iniziò lui avvicinandosi alle sue spalle,- tu non sei una ragazza- continuò abbracciandola, - tu sei la mia ragazza.- disse marcando il possessivo. -Quindi non vedo il problema.-

-P...Però...c'è sempre la privacy.- disse con voce tremante, sorpresa dalle sue parole.

-Va bene. Hey, non vestirti. Ti ricordo che dobbiamo ancora finire il nostro discorso di stamattina.- disse lui, notando che si stava mettendo la bancheria intima.

-Vedi, c'è un problemino.I

-E quale?-

-Ho tolto le lenzuola per lavarle, e non ho ancora rifatto il letto.-

-Solo questo? A me non sembra un problema.-

-Non fa molto caldo.-

-Ti scaldo io.-

-Non è quello, è il luogo che è freddo.-

-Allora facciamo così.- disse, iniziando a trascinarla nella doccia e aprendo l'acqua calda.

-Non mi dispiace fare un'altra doccia, però tu sei ancora vestito.-

-Ho capito- disse lui iniziando a spogliarsi, poi portò entrambi sotto il getto d'acqua.-Allora, cosa avevi detto stamattina?- le chiese iniziando a baciarla lungo il collo.

-A cosa ti riferisci? Ho detto molte cose.-

-Qualcosa che mi riguarda.-

-Te la sei legata al dito. Eppure avresti dovuto ascoltare più attentamente- affermò lei baciandolo a sua volta.

-Io ho ascoltato, hai usato il passato. Quindi, ora permettimi di dimostrarti che hai torto.-

-Va bene.-

Nei minuti successivi, Kakashi le fece rimangiare la sua affermazione. Successivamente si asciugarono e si rivestirono, poi andarono in cucina a fare colazione.

-Allora ero molto dotato?- chiese lui mentre spalmava della marmellata su una fetta di pane tostata.

-Vedi che non hai ascoltato. Ho detto che eri molto dotato per avere quattordici anni. Non ho detto eri molto dotato e ora non lo sei più.- rispose lei dopo aver bevuto un sorso di té.

-Quindi stai dicendo che sono ancora molto dotato.-

-Io non l'ho mai negato.-

-Oggi che vuoi fare?-

-Devo rifare il letto, poi sistemare il caos lasciato ieri in salotto e fare un po' di spesa.- disse lei sparecchiando.

-Ok, facciamo così, io lavo i piatti e sistemo il salotto. Tu invece fai il letto e la spesa.-

-Va bene.- rispose lei e andò in camera.

"Non appena sarà uscita io potrò farmi una bella dormita. Forse non è buona idea dormire nel letto, meglio il divano. Se al suo ritorno mi trova a dormire nel letto appena fatto mi stacca la testa."

Nel frattempo aveva lavato i piatti e stava andando a sistemare il salotto, lei lo stava raggiungendo.

-Vado a fare la spesa.-

-Aspetta.-

-Dimmi.-

-Hai rimesso il tuo profumo nel letto? Non piace molto l'idea di dormire senza.-

- Non azzardarti a disfare il letto. L'ho appena sistemato, quindi se vuoi dormire fallo sul divano, o ti uccido.-

-Ok, ok. Era solo una richiesta innocente.-

-Ora vado. A dopo.-

-A più tardi. Ti ricordi della nostra scommessa vero?-

-Sì, vuoi che scopriamo chi vince oggi?-

-Perchè no.-

-Va bene.-

Himari uscì di casa e lui iniziò a riordinare, infondo quel casino era opera sua. Successivamente decise di recuperare un po di ore perdute e si distese sul divano, dopo un ora era ancora sveglio, provo a cambiare posizione ma nulla di fatto. Allora si alzò e prese un libro, era interessato a conoscere i suoi gusti, vide che l'oggetto era consumato, segno che indicava l'alto gradimento della ragazza. Lesse il titolo: "Undici minuti di Paulo Coelho", tornò al divano, distendendosi, e iniziò a leggere; dopo tre capitoli il romanzo iniziò a piacer gli, infondo era molto simile a quelli di Jiraya, continuò la sua lettura vide che alcune parti e frasi erano sottolineate con colori diversi, come se seguissero una logica. Terminò un altro capitolo è si ritrovò a pensare che Himari ci stesse mettendo un po' troppo.

"Strano che non sia ancora tornata, probabilmente avrà incontrato Shizuka o Kurenai e si sarà fermata a spettegolare. Beh, meglio per me." , pose il libro sul tavolino e si girò su un fianco, riuscì ad addormentarsi; ma dopo un'ora fu svegliato da qualcuno che bussava alla porta. Dovette alzarsi, suo malgrado, e andò ad aprire.

-Genma che sorpresa! Come mai qui?-

-A casa mia c'è casino, Raidou è via, andare da Gai non è la mossa piú appropriata.-

-Capisco, comunque Gai si è ridotto così da solo.-

-Come si è ridotto così?-

-Non sei passato da lui? Praticamente abbiamo fatto una delle sue sfide assurde e lui ha perso. Entra, ti va un té?-

-Volentieri, grazie. Come mai così gentile? Sei di buon umore a quanto vedo.-

-Nulla di che, perchè hai detto che non è la mossa più appropriata?- chiese mettendo l'acqua sul fuoco.

-Sta iniziando a fare un po' troppe domande. E sinceramente pensavo di parlare con Himari.-

-Ti capisco, ne so qualcosa anch'io della sua invadenza. Di cosa volevi parlare con Himari? Se non sono troppo indiscreto. Comunque perchè la cerchi a casa mia?- chiese infine un po' infastidito.

-Lo sanno tutti che è qui, non dirmi che pensavi di tenere tutto nascosto. Comunque potresti andare bene anche tu, se non altro sei un ragazzo e puoi capirmi.-

-Che hai combinato?- gli chiese versando il té -Non ti ritenevo capace di farla soffrire, nonostente il tuo carattere. Non sei tanto diverso da me.-

-Come fai a saperlo?-

-Nello stesso modo in cui tu hai saputo di me e Himari.-

-Gai ha parlato.-

-Non ho saputo niente da lui. Perchè è stato lui a parlare?!-

-Beh, diciamo che ce ne eravamo accorti da soli, tu sei sempre stato diverso quando c'era lei. Per cui abbiamo fatto due più due, Gai ha solo raccontato un aneddoto perchè cercava di aiutarti.-

-E quando?-

-Quattro anni fa, tu eri malato. Ha detto che avevi fatto un sogno molto particolare e che credevi fosse successo realmente.-

-Quello prima o poi lo ammazzo. Comunque torniamo a te, che è successo?-

-Non lo so, non mi risulta di aver fatto qualcosa che potesse farla arrabbiare. Eravamo a casa mia da soli, a un certo punto ha detto che voleva provare una rcetta nuova con non so quali ingredienti strani, le ho detto che andava bene. Così è uscita a fare la spesa poi è tornata abbiamo pranzato e siamo usciti a fare un giro, lei poi ha parlato con una signora alla locanda e infine siamo tornati a casa.-

-Non mi sembra nulla che possa far arrabbiare qualcuno. Ma le ragazze sono strane, bisogna fare molta attenzione a qualsiasi cosa, praticamente si è perennemente sospesi sul filo di un rasoio. Non è che la signora le ha detto qualcosa.-

-No, mentre cenavamo, mi ha raccontato che lei era un'amica di sua nonna e le aveva chiesto se andasse tutto bene.-

-Allora non può essere, continua. Magari è qulcosa che avete fatto dopo.-

-Dopo cena ci siamo messi sul divano a giocare a carte, ha vinto lei.-

-Questo dovrebbe renderla felice, giusto?-

-Esatto, poi ha detto che voleva uscire a comprarsi una cosa, le chiesto se voleva che l'accompagnassi e mi ha risposto che erano cose da ragazze. Così mentre lei era fuori io mi sono appisolato sul divano, quali negozi stanno aperti dopo le sette?-

-Alcuni supermercati, magari era in quei giorni.-

-No, non credo. Altrimenti era sdraiata sul divano.-

-Ah, te ne intendi?-

-No, no. È solo che ho notato che era spossata sempre in un determato giorno del mese è ho intuito, tutto qui.-

-Capisco, se non altro sapere quando succede è utile per evitare rogne future, sei stato scaltro. E poi che è successo?-

-Dopo è tornata, era un po' diversa da prima, ma non ci ho fatto molto caso. A volte si arrabbiava se non trovava qualcosa in offerta al supermercato; quindi ci sono passato sopra.-

-E questo era il primo campanello d'allarme, però non capisco cosa possa essere successo. Cos'altro è aperto ?-

-Bar, ristoranti, club.-

-Non credo sia andata li. Non ha detto che comprava qualcosa.-

-In effetti è tornata con un sacchettino, penso fosse di un negozio di intimo.-

-Ora capisco perchè non ti voleva, probabilmente ha incontrato qualcuno che l'ha fatta arrabbiare.-

-Non credo, perchè ce l'aveva proprio con me. Più tardi siamo andati a dormire, ci ho provato e si è incazzata. Ha detto che ero come tutti gli altri, che l'ho fatta vincere apposta, e che sto con lei solo per il sesso. Ed è sempre per questo che sono gentile e cerco di non farla mai arrabbiare.-

-Ed è così?-

-Certo che no! Tu perchè stai con Himari?-

-Non saprei, su questo punto sono un po' confuso. Non ho mai capito completamente le emozioni che lei mi provoca. Forse è perchè la amo, e quindi tutto quello che faccio è per dimostrarglielo, magari in modo sbagliato, ma ci provo.-

-Le ragazze sono strane. Se non gli dimostri che le ami, si arrabbiano. Se glielo dimostri si arrabbiano perchè dicono che vuoi solo portartele a letto, maa se non fai l'amore ti vengono a dire che non le ami e che in realtà le stai tradendo. Come fanno a raggiungere certe conclusioni. È assurdo. Himari non ti ha mai fatto un discorso del genere?-

-Già è vero, bisogna stare attenti. Eh, no. Ma sento che un giorno potrebbe farmelo, quindi scusami ma analizzerò la tua situazione per un bisogno futuro, non si sa mai.-

-Quindi avete una relazione completa.-

-Cioè? Quale relazione....scusa?-

-Se ci fai sesso hai una relazione completa, semplice.-

-Io non ho mai detto di aver fatto sesso con lei!-

-Andiamo si è capito. Hai il suo profumo addosso. Quindi...-

-Ok, ok. Si, è vero lo abbiamo fatto. Ma tu dillo a qualcuno e ti faccio fuori.-

-Sarò una tomba, tranquillo. Ma non posso garantire per Shizuka.-

-Non vorrai dirglielo!-

-Io no, ma la tua dolce metà potrebbe farlo. Sono tanto amiche, e se una ha un problema l'altra l'aiuta. Non mi meraviglierei se proprio ora ne stessero parlando, fai attenzione stasera.-

-Già, forse è meglio. È un rischio che non ho calcolato.-

 

 

 

Continua...

 

 

 
  
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