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Autore: Sathys    14/02/2015    1 recensioni
Quante ribellioni ne contiene una sola?
Quante persone dovranno soffrire o morire pur di salvarne altre? Chi, invece, vivrà?
Quanto può essere forte l'amore, l'amicizia o la famiglia, difronte alla distruzione?
Se leggere della ribellione della Ragazza di Fuoco non vi ha stancato, dovreste voler sapere anche cosa accadeva dietro le quinte, sia nei distretti, sia in capitale, sia nel Tredici. Buona lettura.
Genere: Azione, Drammatico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Ebbene sono tornata a pubblicare. Scusate la mia assenza ma ho avuto seri problemi di salute... spero di riuscire a farmi comunque perdonare con questo capitolo.

Hanna Lerman - Capitol City
Siamo. Nella. Merda.
-Jack!- urlo sperando che riesca a a sentirmi dal salotto. Proprio adesso doveva fare la doccia?
-Jack!- esclamo ancora dirigendomi verso il bagno -Cavolo!-
Apro la porta scaraventandomi contro il ragazzo, scivolando dentro la vasca da bagno.
-Hanna!- stavolta tocca a lui imprecare -Che cazzo fai?-
-Jack.- nominino per l'ennesima volta cercando di tirarmi in piedi e riacquistare la dignità appena perduta -Sono finiti i giochi. Adesso.- Sussurro uscendo dalla vasca per afferrare uun asciugamano -E' successo. Dobbiamo andare nel Distretto Tredici.
Il neo-biondo mi guarda sbalordito.
Sapevamo che sarebbe accaduto questo. Ne avevamo parlato, entrambi volevamo andarcene dalla capitale, però lo capisco, nessuno dei due si aspettava quello che ho visto in tv.
-Noi non... Okay, gli zaini che avevamo preparato sono sempre sotto il letto?- domanda lui con un fil di voce. Il suo sguardo è spento e so cosa sta per succedere.
-Jack io... mi dispiace ma sai che è...- inizio ma lui mi interrompe.
-Che è cosa Hanna? Mirum è l'unica persona che mi era rimasta. Adesso vogliono separarmi anche da lui.-
-Tu sei "morto", non sa nemmeno che esisti ancora.- rispondo riaprendo la porta. Discutere di fatti deprimenti è l'ultima cosa che voglio ora.
-Ma io lo so! Posso vederlo!- sbraita facendomi accapponare la pelle -E adesso dovrò persino combattere contro di lui.-
Deglutisco prima di chiudere la porta. Io non ho mai amato nessuno, non so nemmeno perché mi hanno lasciata uscire dalla Earth così presto. Non riuscirei comunque ad andare molto lontano.
-Sbrigati Jack. Appena hai finito ce ne andiamo- dico attraverso la porta -Approfitteremo del caos per scappare.-

Cinger Hastings - Distretto 13
Non mi aspettavo assolutamente la reazione di quella ragazza del 6. Però Will è uno stronzo, e dopo tutto quello che aveva fatto a Yago, se l'era meritato.
Freya me ne aveva parlato bene di Indica, molto bene. Voglio dire, non capita tutti i giorni di incontrare una ragazza lesbica dei distretti. Mi spiace solo che sia capitata nel distretto 13, il distretto più omofobo di "Panem", tranne per me. Infatti con lei ci esco oggi pomeriggio.
Devo ammettere che sono un po' agitata, è la prima volta che esco con una lesbica anche se lei è più piccola di me e teoricamente dovrebbe essere lei quella in imbarazzo.
Da quello che mi aveva detto Freya è appena uscita (quasi) da una relazione stabile finita male, parecchio male. 
-Hey! Aspetti da molto?-
La voce della piccola Wellwood mi distoglie dai pensieri. Quando mi volto non posso fare a meno di notare che risulta carina persino se illuminata dai bruttissimi neon del distretto. I suoi capelli appaiono quasi neri a differenza del mio rosso che probabilmente risulta essere slavato. Gli occhi le brillano e spero proprio che per lei io risulti essere carina allo stesso modo.
-No, tranquilla, sono appena arrivata.-
E' la prima volta che tengo a presentarmi davvero bene ad una persona non conoscendola nemmeno. Forse è l'aura dei miei genitori che in questo momento non possono fare altro che pregare che io metta la testa apposto.
-Non so perchè ma ho l'impressione che questo appuntamento andrà molto meglio rispetto all'ultimo che ho avuto-
Le sorrido ironicamente più per riflesso che per aver realmente compreso il senso di quelle parole. 
Non posso fare a meno di notare il suono roco della sua voce, stona leggermente con il suo aspetto, ma al contempo risulta essere melodioso.
-Allora?- domanda lei probabilmente accorgendosi del mio stato semi catatonico -Dove andiamo?-
Scuoto la testa mettendomi a ridere per l'imbarazzo -Ti va di fare un giro fuori? Conosco chi fa da guardia e potrebbe lasciarci uscire.-

Mi metto a sedere sotto un albero al fresco e invito Indica a sedersi affianco a me. E' caldo oggi ma a quanto pare la Wellwood deve soffrirlo molto più di me visto che si sta sbottonando la camicia. No okay. Adesso se la sta togliendo. Oddio.
Rimango a fissarla per circa dieci secondi buoni. Non perchè sia nuda, ha la canottiera, ma ha un fisico da urlo e si vede anche sotto il cotone. 
-Ehi?- domanda alzando lo sguardo verso me. 
-Sì... hai un bel... tatuaggio!- indico spostando gli occhi verso il tatuaggio che effettivamente ha sul braccio. Sembra un treno -Come mai...-
-Il treno?- mi interrompe lei cacciando dalla tasca dei pantaloni due bustine, una piena di quello che sembra essere terriccio secco e una piena di foglietti bianchi o semi trasparenti con dei mini cilindretti bianchi -Perché è il simbolo del mio distretto. Di solito la mia famiglia si fa tatuare tutti simboli che ricordano piante, veleni e cavoli vari. I quattorci vagoni rappresentano il numero atomico del silicio. Serve a trasportare droghe nel corpo umano.- spiega mettendo il terriccio dentro il foglietto -Ma io non avevo voglia di omologarmi. I treni sono più carini.- sorride mentre avvolge il foglietto su se stesso e lo chiude usando la lingua per bagnare l'estremità.
La guardo perplessa perché non ho mai visto fare una cosa del genere -Anche io ho un tatuaggio. Sulla spalla sinistra. E=mc2- rido -Sai la formula fisic... che diavolo stai facendo?- domando spontanemente non appedo vedo che si è portata alla bocca quella cosa e se la sta accendendo.
Lei inarca le sopracciglia buttando fuori il fumo dalle narici -Ehm... fumo. Dentro la Coin lo ha vietato. Vuoi?- domanda porgendomi quella che capisco essere una sigaretta.
Mi mordo il labbro indecisa. La Coin ha vietato a tutti di fumare ma io, Mett, Kole e gli altri capitolini potevamo fumare quelle della capitale, non nocive, senza tabacco.
-Okay.- rispondo senza pensarci due volte e afferro la sigaretta tra le dita portandomela direttamente alla bocca.
-Piano!- avverte lei ma io ho già fatto il primo tiro e ci manca poco che mi strozzi.
Lei inizia a ridere e io capisco di aver fatto una figura di merda. Quindi inizio a ridere insieme a Indica.
Le ripasso la sigaretta ma quando mi sporgo per ridargliela sento il mio corpo incredibilmente... mollo. E si accascia su se stesso, ma sopra Indica. 
-Tutto okay?- domanda. La sua voce è diventata più lenta e la sento appoggiarsi contro il tronco dell'albero. Evidentemente le sigarette dei Wellwood servono a rilassarsi.
-Sì... sto bene.- dico sorridendo per non so quale motivo. E ciò scatena una mia risata isterica che trascina anche Indica.
-Sì stai bene. Ti è salita subito la botta.- constata ridendo mentre io cerco ancora di capire di che genere di botta si tratti.    
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Ci tengo a dire che il fatto del silicio non me lo sono inventato ma l'ho trovato su internet. 
Ci si vede al prossimo capitolo!


  
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