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Autore: Spensieratezza    14/02/2015    5 recensioni
Quello era il principe! Il principe di Camelot, e non solo mi ha sorriso, ma mi ha regalato due monete d’oro
E quando è andato via, si è girato verso di me!
Oh, speravo lo facesse!
Oh, quanto si può essere bambini a volte!
Quanto intensamente si può desiderare uno sguardo, proprio come dei fanciulli!
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Jared e Jensen si svegliarono l’uno tra le braccia dell’altro.

Avevano dormito magnificamente, avvolti in quel meraviglioso calore e tepore dei loro corpi caldi e della morbidezza del piumone e delle lenzuola.

Jared si mosse impercettibilmente, mentre Jensen gli dava baci soffici sul collo, ricolmi d’amore.

Mosse la testa come un gatto che si stiracchiava e poi si voltò verso Jensen, dandogli un bacio sulla testa e portandosela sul suo petto.

Jensen si abbandonò a quelle coccole, completamente perso sul petto di Jared. Si sentiva cosi in pace…


“è stata la notte più bella della mia vita…” disse.

“Mi è sembrato come salire in Paradiso.” Gli fece eco Jared.

Si baciarono romanticamente.


“Sto cosi bene quando sono con te. Non andare via…”

“Anche io, Jensen. anch’io. Ora però devo andare. I tuoi genitori non devono trovarmi qui e devo sistemare le faccende…”

“No! Non andare via. Resta ancora un po’!”

“Amore mio, non rendere questo ancora più difficile.” Gli disse Jared con un sorrisino triste togliendosi il pigiama e rimettendosi i suoi vestiti.

Si baciarono ancora, come se potesse mancare loro l’ossigeno se si fossero staccati, poi Jared si alzò, solo per poi ritornare indietro a baciare Jensen, dopo appena due passi fatti nella direzione opposta.
 
Si baciarono sdraiati l’uno addosso all’altro, appassionatamente.

“Devi…amarmi davvero tanto se mi baci di prima mattina, ancora prima che mi sia lavato i denti!” scherzò Jensen.

“Amo qualsiasi cosa di te e non sento nessun alito cattivo.”

“E io non so dire se sono più innamorato di te di quanto ti amo o il contrario. Cosa posso dirti che non ti offenda e sia al contempo la verità??”

“Jensen, le tue parole non mi offendono mai! So che anche una finta derisione è una maschera per coprire l’amore che provi per me!”

“Non voglio più coprirlo!” disse Jensen, e si baciarono ancora.

Delle voci risuonarono nei corridoi, chiamando Jared.

Jensen sbuffò.

“Mi dispiace amore. Ci vediamo dopo, ok?” disse dandogli un altro bacio, mentre Jensen gemeva frustrato.
 
 
 
 
 
 
 
 
*

Nell’Olimpo intanto, Cupido cercava di cullare il figlioletto di un anno, pregandolo di dormire.

"Lo so che non ti piace dormire, ma quando sarai grande come papà...."

Il piccolo piangeva ancora...

"Ascolta, se adesso lasci tranquilli mamma e papà, forse ti regaleremo un fratellino o una sorellina. Che ne dici?"

Il bambino pianse di nuovo.

"Dai su, ti regalerò un pony. ti regalerò cinque pony!"

Alla fine il bambino sembrò essersi addormentato e Cupido tornò trionfante in camera da letto.

Il bimbo però non si era affatto addormentato.

Quando poi vide abbandonato sulla mensola del camino, l’arco con le frecce, volò con le sue piccole ali fino ad afferrarlo.

“Voglio fare anche io quello che fai tu!” disse il piccolo, che nonostante avesse solo un anno, parlava già correttamente.

Cupido non poteva sentirlo, perché stava facendo l’amore con la sua donna, madre del piccolo, e il piccolo, annoiato, volò via dalla finestra con arco e frecce.



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Era pomeriggio ora e Jensen e Jared erano fuggiti dal castello solo per qualche oretta per godersi qualche ora all’aria aperta insieme, nel parco comune.

Camminavano vicini e si facevano gli occhi dolci…

“Muoio dalla voglia di baciarti ancora….” Diceva la voce di Jared in lontananza e il piccolo ne fu attirato come se fosse stato un canto.

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Prima ancora che i due potessero baciarsi di nuovo, il piccolo scoccò due frecce….
 
Successe però qualcosa di inaspettato…


“AHHHHHHHHHHHHH!”

“AHHHHHHHHHHHHH!”

Il piccolino rimase a bocca aperta. Non era cosi che funzionava il lavoro del suo papà.

Cupido si materializzò all’istante, spaventato, vicino al piccolo. L'aveva inseguito dappertutto.

“Angels, che diavolo hai fatto???” chiese, poi vide i due giovani a terra, trafitti dalle frecce.

“Per Giove!!!” esclamò, e scese subito da loro.
 
I ragazzi erano agonizzanti a terra, mentre i passanti cercavano di aiutarli.


“Lontano, lontano! Sono il dio dell’Amore, ci penso io!!”

“Il Dio dell’amore???” chiese incredula la folla, allontanandosi subito, timorosa.

“Cupido? Sei stato tu a farci…questo?” chiese Jensen con voce strozzata.

“Perché??” chiese ancora Jared.

Cupido non diede loro retta. Era troppo terrorizzato. Estrasse subito le frecce dai loro corpi con movimenti bruschi, ma decisi.



“AHHHHHH!” gridarono ancora i due, sotto lo stupore generale, ma appena Cupido fece questo, il sangue che sgorgava dalle loro frecce, smise di fluire, anzi guarirono immediatamente, come se non fossero mai stati colpiti.
 
“Le frecce di Cupido sono difettose…” rumoreggiava la folla, mentre Cupido chiuse gli occhi, per la vergogna.


“Le mie frecce non sono difettose!”  disse, tremante di collera.


La folla si scansò ancora di più, mentre Cupido aiutò i due a tirarsi su.

“Perdonatemi. Angels…mio figlio mi ha rubato le frecce…” tentò di giustificarsi.

Jared e Jensen guardarono il bambino in aria, vestito di bianco, biondo e con quelle tenere alette bianche e non riuscirono ad avercela con lui.


“Ha già fatto un bel po’ di danni, andando a beccare con le frecce chiunque gli passasse accanto. Per fortuna la magia si annulla da sola entro poco, se non sono io a decidere…”

“Quindi ha fatto sanguinare molte altre persone, oltre a noi?” chiese Jensen tentando di scherzare.

Cupido lo fissò e d’un tratto sembrò perplesso e spaventato.

“No…a dire la verità, no…le mie frecce sono innocue, magia o no, scagliate da me o no, non possono…fare del male…voi siete stati gli unici…non capisco…”

“Forse..detto tra noi…forse ci ha fatto sanguinare, perché noi siamo già innamorati…”  disse Jensen strizzandogli l’occhio.

“Siete…già stati colpiti una volta dalle mie frecce?”

Jensen e Jared scossero la testa.

“è possibile innamorarsi anche se non si viene colpiti dalle frecce?” chiese Jensen, ora impaurito.

“Io…io non…penso di si, ma…”

“Sei il Dio dell’Amore! Usa i tuoi poteri per capire se siamo destinati a stare insieme!” lo spronò Jared.

Cupido li fisso sgomento. “Sono un Dio! Non potete dirmi quello che devo fare!”

“Ma…ma….ma…” balbettarono i due.

 “Comunque….si, è possibile…la mia freccia non fa innamorare, rende solo benedetto il legame. Benedetto dagli Dei.”

Ora Jared e Jensen erano confusi. Pensavano una storia diversa.

“Se aveste studiato meglio la nostra storia, a scuola, lo sapreste. E ora se volete scusarmi…” disse Cupido, andando a prendere il piccolo e svanendo con lui.
 
 
 
 
*

Sull’Olimpo, Cupido si tormentava…

Ho mentito….Ho mentito….
 


Non era vero infatti che era possibile innamorarsi senza l’intervento delle sue frecce magiche. Cupido regolava l’Amore nel Cosmo. Non era suo, ovviamente, ma lo regolava. L’Amore era dell’Universo che faceva in modo di far incontrare le anime gemelle, ma Cupido in quanto Dio dell’Amore, faceva fluire questo amore verso le persone che erano destinate ad amarsi.

Lo faceva con la sua freccia e il modo in cui sceglieva le persone, non era mai casuale. Captava, per via della sua energia, le persone che erano destinate.

Tutti passavano sotto la sua freccia. Tutti.

Le coppie che stavano insieme senza essere passate sotto la sua freccia, si volevano solo enormemente bene, ma non erano anime gemelle. Non era l’AMORE VERO.

Alcune sostenevano di amarsi, ma non era cosi. Si volevano solo un gran bene.

Cupido sapeva che molte coppie potevano essere felici anche senza aver trovato l’amore vero, e a lui stava bene, ma essendo il dio dell’amore, sapeva come andavano le cose.

Ora, che quei due ragazzi pensavano di essere innamorati, andava bene. Non voleva certo disilluderli, ma il problema era un altro.

Le sue frecce.

Le sue frecce erano frecce d’amore, non potevano fare del male!

Non aveva mai visto una cosa del genere in tanti secoli.

Era un caso unico al mondo!

Prima di tornare all’Olimpo, aveva voluto sperimentare le frecce verso altre anime, per capire se le frecce magiche si erano rotte, ma nessuna aveva fatto quello che avevano fatto ai due giovani!

Com’era possibile?
 
Tornò alla sua scrivania e si mise la testa tra le mani.

Perché le frecce con loro non avevano funzionato?? Possibile che fosse vero quello che sostenevano?

Cupido provò a pensare. Se le frecce li avevano fatti sanguinare voleva solo dire una cosa: una forza di altrettanta potenza era già nel corpo dei due giovani. Solo una forza molto potente può respingerne un’altra.

Quale forza? Niente era più potente dell’amore in quel mondo.

Quei giovani invece , sempre per teoria, contenevano una forza cosi potente da annullare la magia delle loro frecce, fino a fare loro del male.

Cupido riflettè ancora

Niente può sconfiggere l’Amore, neanche l’odio. O quei giovani sono degli alieni, oppure….

Cupido riflettè ancora e d’un tratto la verità gli piombò addosso come un macigno.

Aveva già sperimentato la crudeltà dell’Amore!

Lui stesso secoli fa si era volutamente scagliato una delle sue frecce addosso, perché voleva capire se funzionava anche con lui.

E quella volta sanguinò!

Capi che era successo perché l’AMORE annulla l’AMORE. Ecco un’altra delle lezioni importanti del cosmo!


Se c’è già amore dentro di te e cerchi di immetterne altro, l’intruso verrà sbattuto fuori, per una questione territoriale!
 

I due giovani avevano detto la verità! Erano davvero innamorati! Ma cosa…com’era possibile?
 
“Non ci si può innamorare senza le mie frecce!! Chi diavolo sono quelli???”  ruggi.
 
 















Note dell'autrice: 

Allora!! Non vi aspettavate mica che sarebbe stato tutto dolce e fluff per molto, vero? eheheh cominciano i problemi...ma cosa sta succedendo realmente? Sentivate la mancanza di Cupido? Pensavate che non l'avreste mai più rivisto o forse vi eravate dimenticati che esisteva?? ahhaha

E i nostri due j cosa saranno davvero? Alieni oppure c'è qualcosa di più sotto? Vi è piaciuto il bimbo? *_* E le foto?? Io ammetto che sono immagini che ho preso da un episodio di Xena *_* In cui il piccolo aveva appunto rubato l'arco a suo padre *_* Ma tutto il resto, compreso il sanguinamento dipeso da esse, è opera mia u.u

Ciao ciao e spero abbiate passato un bel San Valentino! 
   
 
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