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Autore: zaynseyes_    14/02/2015    1 recensioni
Il sarcastico Theo sta cercando di ottenere il suo ultimo anno di superiori insieme a sua sorella Thalia e il suo migliore amico Oliver. La vita di Theo, però, viene completamente capovolta quando lo stravagante Dimitri Ivanov entra nella sua vita. Dimitri è spavaldo, eccentrico e il suo hobby è quello di infastidirlo. Ma Theo comincia a chiedersi se il costante flirtare di Dimitri sia solo per puro divertimento o se stia diventando qualcosa di serio. E perchè Theo sta provando dei così forti sentimenti per Dimitri?
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Premetto che questa è la mia prima traduzione in assoluto, siate clementi, io cercherò di fare il meglio che posso. Spero che vi piaccia e che la seguirete e se volete correggermi, no problem. Anzi, mi aiuterete a migliorare. Questa traduzione se volete, la potete trovare anche su wattpad. Grazie in anticipo :)
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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"Pensi davvero che funzionerà?" chiese Oliver.

Eravamo seduti nella Sala Studio ed io continuavo a lanciare occhiate a Dimitri. Lui era seduto al suo solito tavolo ma, rispetto alle altre volte, stava ascoltando la musica dall'iPod e nel frattempo scarabocchiava distrattamente sul suo taccuino.

Indossava pantaloni aderenti bianchi, un maglione nero molto leggero con sopra una giacca e una sciarpa azzurra intorno al collo. Era ancora senza trucco e senza ciuffo.

"Funzionerà. In caso contrario, non so che farò, non ho nessun'altra idea" dissi sospirando.

"Abbiamo fatto pratica tutta la notte, andrai bene" mi assicurò Thalia, dandomi una pacca sulla schiena.

"Theo? Puoi venire un attimo"

Alzai lo sguardo e vidi Alek di fronte a me. Deglutì e mi alzai, seguendola fuori dalla caffetteria e verso il corridoio ormai deserto.

"Ho sentito la discussione dei miei genitori, l'altra notte. Non penso che dovresti provare a riaggiustare tutto con Dimitri" disse duramente.

"Non lo vedi quanto sta male? Alek, è tuo fratello!" dissi arrabbiandomi.

"Ma guardalo! Si veste quasi normalmente e sembra molto più calmo rispetto a prima. Perchè mai dovrebbe essere una cosa così negativa?" chiese lei.

"Perchè è ferito!" sbottai "E farò tutto quello che mi è possibile per fargli ritornare il buon umore e farlo ritornare ad essere se stesso"

"Se lo fai, ritornerà ad essere il solito stravagante, fastidioso, che usa le persone solo per il sesso. è questo il Dimitri che vuoi così tanto?" incrociò le braccia al petto, alzando un sopracciglio verso di me.

"Il Dimitri che voglio che ritorni è l'unico di cui mi sono innamorato." sibilai "Ho fatto il grosso sbaglio di vergognarmi di lui ma, a differenza tua, cercherò di farmi perdonare. Non sono più imbarazzato di lui, non avrei mai dovuto esserlo. Lui è una brava persona, certo ha i suoi difetti, ma in fondo chi non ce l'ha? Tu continua pure a fingere che non sia tuo fratello, io invece ho intenzione di affermare con orgoglio che lui è il mio fidanzato"

Mi voltai di scatto e ritornai in caffetteria, sedendomi al tavolo. Ignorai Thalia e Oliver quando mi chiesero cosa diavolo fosse successo.

Lasciai che il mio sguardo vagasse di nuovo su Dimitri. Stava giocando con il bordo della sua sciarpa, guardando con aria assente il suo taccuino.

Mi morsi le labbra portando lo sguardo verso il basso, sul tavolo. Quando la campanella suonò, ci alzammo e uscimmo fuori.

Nell'ora di inglese mi sedetti al mio posto. Quasi ebbi un piccolo infarto quando Dimitri entrò, in orario, e si sedette vicino a me. Non era mai stato puntuale in nessuna delle lezioni, quest'anno.

Perfino Mrs. Slate sembrava essere entrata in uno stato di shock quando aveva osservato Dimitri. Lui ignorò le nostre occhiate, prendendo le sue cose dallo zaino e aspettando che iniziasse la lezione.

Dopo un pò, Mrs. Slate incominciò a scrivere sulla lavagna. Lanciavo delle occhiate furtive a Dimitri con la coda dell'occhio, desiderando disperatamente che mi avrebbe tenuto la mano sotto il banco, come faceva sempre.

"Theo, non apprezzo essere osservato mentre sto cercando di imparare" disse lui senza neanche guardarmi.

"Scusa" mormorai, sforzandomi di distogliere lo sguardo da lui.

Dovevo ricordare a me stesso che avrei eseguito il piano dopo scuola. Avevamo già pianificato tutto con i genitori di Dimitri e con Kim.

Dopo il suono della campana camminai con i miei amici giù per il corridoio. Kim e Dimitri entrarono due minuti dopo.

Dimitri stava mormorando qualcosa a Kim, giocando sempre con il bordo della sua sciarpa. Si sedettero e Kim gli rispose qualcosa prima di alzarsi e incamminarsi verso dove Thalia, Oliver ed io eravamo seduti.

"Okay, meglio per te che questo piano funzioni Theo. Non posso più sopportarlo in quelle condizioni, mi sta spezzando il cuore" disse, lanciandogli un'occhiata nervosa. Cercava di mantenere il tono della voce basso in modo che lui non la potesse sentirla.

"Funzionerà." disse, pregando tutti i santi di avere ragione "Hai tutto pronto per quando usciremo da qui?"

"Oggi non vuole fare il tutor, quindi molto probabilmente ha intenzione di ritornare a casa. Quando arriverà lì, i suoi genitori gli proporranno di uscire con me, per tirarlo un pò su di morale. Sua madre mi chiamerò ed io lo verrò a prendere e dopo gli dirò che usciremo con Thalia. Ovviamente gli riferirò che tu sarai a casa di Oliver. Una volta che entreremo a casa tua, il resto dipenderà da te" disse, recitando il piano con facilità.

Annuì in approvazione "Perfetto"

"E che succedesse se non riuscissimo a farlo entrare a casa mia?" chiese Thalia nervosamente.

"Ce la faremo, tranquilla, lui si fida di me. Non mi piace mentirgli, ma se questo lo aiuterà a fargli ritornare il suo buon umore, lo farò" disse Kim fiduciosamente.

"Io sarò sotto, ad aspettarvi al seminterrato. Voi portatelo lì e poi ci penserò io a lui" dissi.

"Meglio che ritorni da lui. Ti invierò un messaggio quando lo andrò a prendere" affermò. Ritornò da Dimitri, sedendosi e intavolando una discussione con lui. Lui annuì con la testa, sembrando come se stesse a mala pena prestando attenzione a quello che Kim gli stava dicendo.

Suonò l'ultima campana della giornata ed io, Oliver e Thalia tornammo a casa, diretti nel seminterrato.

"Sei davvero sicuro che tutto questo funzionerà?" chiese Thalia.

"Voglio solo che porti Dimitri qua sotto, Thalia. Aggiusterò tutto" dissi, cercando di non pensare troppo alla possibilità che il piano potesse fallire.

Thalia prese dalla tasca il suo telefono e sospirò "Kim ha appena preso Dimitri. Sta per venire qua, io li aspetterò sopra e li porterò quaggiù." mi abbracciò teneramente "Buona fortuna fratello"

Debolmente ricambiai l'abbraccio. Subito dopo lei mi lasciò e scomparì su per le scale per andare a prendere Kim e Dimitri all'entrata.

"Buona fortuna Theo." disse Oliver dandomi delle pacche sulla schiena "Ce la puoi fare, solo non perdere la tua tranquillità, non pensarci troppo"

Si" dissi, mordendomi le labbra mentre sentivo i loro passi in direzione del seminterrato.

La porta scricchiolò ed io mi irrigidì quando incominciarono a scendere le scale. Thalia, Kim e Dimitri apparirono dietro l'angolo e quest'ultimo sospirò.

"Avevo il presentimento che sarebbe successo qualcosa" disse, scuotendo la testa. Quasi mi mancava guardare il glitter svolazzare dai suoi capelli. Invece, adesso, i suoi soffici e morbidi capelli castani rimbalzarono leggermente.

Mi alzai e mi avvicinai a lui "Dimitri, voglio la rivincita" dissi, indicando il tavolo da biliardo.

Lui mi osservò, sembrando quasi disperato "Non credo proprio che sia il momento adatto per quello, Theo"

"Gioca con lui e basta Dimitri" lo incoraggiò Kim.

Dimitri sospirò, facendo correre una mano fra i capelli "Okay, okay. Solo una partita e poi me ne andrò" disse.

Afferrai una stecca da biliardo e gliela passai. Lui allungò la mano per prenderla ma io l'allontanai, portandola fuori dalla sua portata, alzando un sopracciglio verso di lui.

"Rendiamola più interessante" dissi.

"Vuoi scommettere." disse, agganciando i suoi pollici nelle tasche "Avrei dovuto immaginarmelo"

"Se vinco io, devi ritornare insieme a me" dissi, offrendogli di nuovo la stecca da biliardo.

L'afferrò "E se vinco io, devi continuare ad andare avanti con la tua vita ed essere felice con qualcun altro"

"Affare fatto" presi la mia stecca e feci cenno a Dimitri di iniziare la partita.

Dimitri si mosse attorno al tavolo, osservando bene e cercando la miglior strategia da utilizzare. Portò il braccio indietro e lasciò che si muovesse in avanti molto velocemente per colpire le palline. Guardai come la 7 e la 2 finirono dentro le buche. Dimitri si spostò, pensando attentamente alla prossima mossa e colpendo la 5. Aveva tentato di imbucare la palla 3, ma non ci riuscì.

Mi avvicinai al tavolo, sentendomi come se il peso del mondo gravasse sulle mie spalle. Se avessi perso questa partita, avrei perso Dimitri per sempre. E questa volta davvero.

Alzai lo sguardo e incontrai gli occhi di Oliver. Lui sorrise rassicurante e annuì. Mi ricordai le sue parole e presi un profondo respiro, fingendo di star giocando contro di Dimitri solo per un paio di dollari.

Le mie dita leggermente tremanti si stabilizzarono ed io mirai alla palla. Mi calmai solo quando la colpì e questa ruotò fin dentro la buca. Mi rifiutai di credere che da questo gioco avrebbe dipeso la mia relazione.

Ieri avevo passato tutta la giornata a far pratica con Thalia e Oliver dopo aver detto a tutti il mio piano. Come al solito, li avevo battuti. Dimitri era molto più bravo di loro, ma se solo avessi mantenuto la calma, sapevo di avere la possibilità di batterlo.

Kim e Thalia erano seduti contro il muro, guardandoci ansiosamente. Oliver era appoggiato contro il tavolo, i suoi occhi seguivano le palle mentre rotolavano sul tavolo da biliardo.

Dimitri sembrava a suo agio. Le sue lunghe dita erano appoggiate sul tavolo, puntando la stecca su di esse in modo da avere una mira più precisa e sicura, mentre attentamente ragionava su quale palla colpire. Era un giocatore lento, ma molto abile.

Dopo un paio di minuti di gioco, eravamo arrivati un pò alla stessa situazione della prima volta in cui avevamo giocato: un tiro difficile sulla palla 8 per Dimitri. Entrambi avevamo bisogno di vincere.

Esaminò il tavolo, potevo immaginare i suoi mille calcoli mentali sul tiro, poi allineò la stecca e si posizionò per colpire. Io mi stavo mordendo le labbra così forte da farmi uscire il sangue, tanto che una leggera linea di quest'ultimo mi colò fino al mento. Io non ci feci poi così tanto caso e strinsi più forte la presa sulla stecca.

Se fosse riuscito a fare questo tiro, sarebbe finito tutto. Avrei perso Dimitri e non avrei potuto più rimettermi con lui.

Dimitri portò indietro il braccio, pronto a colpire. Le sue mani erano ferme come sempre e l'espressione sul suo viso era di completa concentrazione. Con un movimento veloce, portò in avanti il braccio e colpì la palla.

Seguì con lo sguardo la pallina 8 ruotare dritto verso la buca ed io sudai freddo. La mia bocca si spalancò e sentì Kim e Thalia fare dei sospiri di sollievo.

La palla colpì l'angolo della buca e rotolò via. Dimitri non aveva centrato la buca. Sorrisi e mi mossi verso l'altra parte del tavolo, mirando attentamente verso la palla che lui aveva mancato.

Lasciai il mio braccio steccare su di essa e quasi piansi di gioia quando entrò in buca. Mi raddrizzai e poggiai la stecca contro il tavolo. Mi girai e mi diressi verso un Dimitri stordito e sbalordito.

"Ho perso." disse, la sua voce piena di incredulità "Io non perdo mai"

"Hai mirato troppo a destra," spiegò Kim, sorridendo al suo migliore amico "e adesso credo che tu sia in debito con Theo"

"Theo, per favore, tu non lo vuoi davvero." disse cercando di tenere calma la sua voce. Ancora parlava con il suo forte accento, come se non avesse intenzione di perdere tempo per cercare di nasconderlo "Non saresti felice con me"

"Non ero felice senza di te, Dimitri. Fra cinque secondi esatti mi metto seriamente ad urlare di gioia" dissi, stringendo la sua maglietta nei miei pugni e spingendolo in basso, in modo da poterlo baciare.

Dimitri, dopo un paio di secondi, smise di opporre resistenza e mi afferrò i fianchi, portando il mio corpo più vicino al suo. Le mie mani arruffarono i suoi morbidi e splendidi capelli, le nostre labbra si muovevano furiosamente insieme.

Dimitri si spostò dalle mie labbra senza fiato, i suoi occhi di ghiaccio vivi, pieni di allegria e gioia. Premette la sua fronte con la mia e mi diede un bacio a stampo.

"Non avrei mai pensato di poter essere così felice di perdere" disse ridendo.

"Hai perso di proposito?" chiesi sospettoso.

Lui sospirò e scosse la testa "No". Indicò l'angolo dell'occhio, dove vi era ancora un livido causato da Alek "Quando mia sorella mi ha colpito, mi ha offuscato un pò la vista. Mia mamma mi aveva detto che sarebbe guarito e infatti è proprio quello che sta succedendo, ma a quanto pare è stato abbastanza per farmi sbagliare il tiro. Chiedi a Kimberly cara, non sbaglio mai un tiro così facilmente"

"Mi hai appena chiamato Kimberly cara!" Kim balzò in piedi e tirò Dimitri verso di lei, gettandosi fra le sue braccia "Grazie a dio stai meglio!"

Lui ridacchiò e l'abbracciò forte, facendo ruotare allegramente la ragazza in tondo fra le sue braccia. Si fermò e rimise in piedi Kim. Lei gli sorrise radiosa.

Dimitri distolse lo sguardo su Kim e lo posò su di me "Mi dispiace piccolo Theodore, avevo sbagliato a far sapere a tutti la nostra relazione in quel modo"

"Non preoccuparti più di questo." dissi, cercando di non emettere suoni esageratamente acuti per il fatto che mi aveva chiamato 'piccolo Theodore' "Sono solo triste che tu abbia pensato che io sarei stato felice senza di te"

"Mi dispiace anche per il fatto che mio fratello ti abbia colpito. Nonostante ciò, ti mentirei se dicessi che quella scena non mi aveva fatto ridere, dentro di me" sogghignò.

Non potei più resistere. Lo spinsi fra le mie braccia e lo baciai di nuovo. Dio, finalmente si sentiva meglio e non potevo esserne più felice.

"Oh, hanno costruito la nave Tholiver per navigare sull'oceano e pensavano che fosse una nave che Dimitri non potesse rompere. Era il suo viaggio inaugurale quando Dimitri la colpì, è stato triste vedere la nave Tholiver affondare" cantò Oliver battendo le mani per tenere il tempo.

Mi allontanai da Dimitri e ruotai Oliver dalla sua posizione, spingendolo giocosamente verso la porta del seminterrato, ghignando "Levati dalla palle Oliver, adesso sto navigando su un'altra nave. Ma nostra amicizia comunque durerà per sempre, quindi stai calmo"

"Ah, il personaggio secondario." disse Dimitri, avvolgendo il braccio intorno alla mia vita "Vedo che è venuto in tuo aiuto"

"Tu non mi piaci." brontolò Oliver "E poi il mio nome è Oliver, non 'personaggio secondario'!"

"L'unico nome che mi importa è quello di Thalia perchè è davvero un bel nome" disse Dimitri, facendole l'occhiolino.

Gli diedi una botta al braccio "Ehi, abbiamo un casanova qui eh?"

"Certo che sono un casanova, piccolo nanetto dal nome non interessante"

"Sono davvero contenta che tu sia tornato di nuovo il vecchio Dimitri." disse Kim baciandogli la guancia "Mi mancava il mio straluccicante, favoloso migliore amico"

Dimitri mi prese la mano "Torneremo subito, ho bisogno di parlare con il piccolo Theodore"

Mi trascinò fuori dal seminterrato e su per la mia stanza. Chiuse la porta a chiave prima di girarsi verso di me.

"Mi dispiace." disse serio. Quell'espressione sembrava così fuori posto, rispetto alle volte in cui il suo viso indossava la sua solita spensieratezza e l'usuale sorrisetto compiaciuto "Ho sbagliato a provare a respingerti via, pensavo davvero che facevo quello che fosse il meglio per te. Ero terribilmente in errore, piccolo Theodore, niente mi rende più felice di stare con te." mi spinse fra le sue braccia "So di aver detto che non prendo nulla seriamente, ma mentivo. Io prendo noi seriamente. Voglio solo che tu sia felice"

"Sono felice con te." dissi, spingendomi via da lui "Adesso basta essere così seri, mi stai spaventando. Un Dimitri serio è molto più esasperante di un Dimitri spensierato"

"Ho bisogno di un altro momento serio, per favore." mi sorrise e mi avvicinò di nuovo al suo corpo "Grazie per non esserti arreso. Se ti avessi perso, l'avrei rimpianto a vita"

"Adesso è finito il momento serio?"

Lui annuì "Si, credo di aver finito e perciò posso tornare ad essere il mio normale me"

"Tu sei tutto tranne che normale, ma questo è il perchè ti amo così tanto" avvicinai il suo viso al mio e lo baciai, entusiasto nel sapere che fosse tornato il vecchio Dimitri e che avremmo continuato a frequentarci.

Cademmo sul letto ed io, preso dall'eccitazione, tolsi la maglietta di Dimitri, gettandola sul pavimento e facendo correre una mano sulla sua pancia dura e piatta. La feci scivolare verso l'alto, verso il suo petto liscio fino ad arrivare alle sue forti spalle, tenendolo contro di me quando mi dischiuse le labbra, lasciando che la sua lingua esplorasse la mia bocca.

Anche lui mi tolse la maglietta, ed io lo lasciai fare. Arrossì un pò quando i suoi occhi si posarono sulla mia cicatrice nel petto. Le sue dita fredde ne tracciavano il contorno verso il basso, fino alle costole.

"Sei veramente stupendo, piccolo Theodore." sussurrò lui, baciandomi "Ma credo che togliersi le magliette sia tutto quello che faremo oggi. Abbiamo lasciato Kimberly cara e Thalia là sotto"

"E quell'altro ragazzo. Qualunque sia il suo nome" dissi, affascinato dai suoi occhi di ghiaccio. Brillavano di divertimento e amore.

Dimitri ridacchiò e rotolò da sopra il mio corpo, passandomi la maglietta. Dopo esserci rivestiti ci alzammo, tenendoci per mano quando lasciammo la mia stanza.

"Uhm...puoi dire a tuo padre che siamo ritornati insieme? Mi terrorizza quell'uomo" dissi.

"Ah, il mio caro padre non ti avrebbe mai fatto del male. Okay, questa in realtà è una totale bugia. Probabilmente ti avrebbe lacerato a metà con le sue mani e dopo averti fatto a pezzettini, avrebbe buttato ogni piccola parte di te nel fuoco" disse.

"Molto confortante da sapere" borbottai.

"Ma lui sa cosa significhi per me, quindi sì, continuerà ad essere un odioso genitore iperprotettivo ma non ti torcerà neanche un capello" promise baciandomi.

Ritornammo al seminterrato da Thalia, Kim e Oliver. Ci sorrisero quando ci videro mano per la mano mentre ci sedevamo sul tavolo da biliardo.

"Ed io voglio avere una rivincita non appena si risolverà il piccolo problema alla vista. Suppongo che puoi ringranziare la mia amorevole sorella se la nostra relazione sta continuando" disse, toccandosi delicatamente l'angolo dell'occhio e facendo una smorfia di dolore.

"Te l'ha fatto tua sorella?" chiese Thalia scioccata.

"Tristemente, mia sorella ed io non condividiamo lo stesso rapporti stretto e profondo come quello tra te di Theo" disse sospirando.

"Neanche condividete un rapporto, in realtà. Lei è solo una troia che occupa spazio a casa tua" borbottò Kim.

"Kimberly cara, che tali volgarità che stai applicando alla mia famiglia" disse Dimitri ghignando.

"E devo dire che anche se suo fratello sembra piccolo, ha davvero tanta forza, soprattutto nei piedi" dissi, imbronciandomi e strofinandomi lo stinco.

"Il mio meraviglioso Galen," disse lui affettuosamente "sempre a proteggere il suo fratello maggiore"

Mi appoggiai contro Dimitri e lui di riflesso avvolse il suo lungo e forte braccio intorno al mio corpo, baciandomi la guancia. Thalia mi fece l'occhiolino mentre ci guardava.

"Ti amo Dimitri. Mi dispiace per tutto" dissi.

"Non scusarti, piccolo Theodore. Adesso è tutto a posto" disse sorridendo felice.

Mi guardai intorno, i miei occhi saltarono da Thalia a Kim a Oliver e infine su Dimitri. Sorrisi ampiamente, più felice di quanto non fossi mai stato in tutta la mia vita, grato a Dimitri che quel giorno avesse deciso di infastidirmi.

 

 

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Oggi è San Valentino e indovinate che vi ho regalato? Esatto, un capitolo dolcioso.

Don't worry se non avete il ragazzo/a, oggi sarò io la vostra Valentina (?)

Alla prossima e....non dimenticatevi della sorpresa finale ;)

 

  
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