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Autore: Sathys    15/02/2015    2 recensioni
Credete davvero che tra compagni di classe ci si aiuti? Vi sbagliate di grosso.
Genere: Azione, Drammatico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Ebbene sono tornata con un'altra fan fiction ma stavolta è leggermente diversa da quella che continuo a portare a avanti (questa per intenderci) . Perché qui i personaggi esistono realmente. Nel senso che non li ho esattamente inventati ma sono i miei odiosi adorabili compagni di classe. 
Quindi ragazzi del 5°m, quando la leggerete abbiate pietà di me perché è da un po' che non scrivo. Detto ciò... buona lettura.
 
Lorenzo Rapagnà
Apro gli occhi nello stesso momento in cui allungo la mano verso il comodino per prendere i miei occhiali. Ma le mie dita incontrano solo il freddo del vetro. Lo stesso che ho davanti.
Il mio respiro diventa irregolare mentre cerco di capire dove mi trovo. La stanza è asettica ma tanto io sono dentro un tubo e non potrei uscire. 
Provo a urlare e a battere i pugni sul vetro ma attorno a me c'è solo uno straziante silenzio.
-Cazzo!- impreco lanciando un calcio contro il tubo. Non mi faccio male ma solo perché ho degli anfibi. Chiunque mi abbia messo qui si è preso la briga di cambiarmi mentre dormivo. Indosso un maglione bordò, largo e strappato in alcuni punti, e un paio di pantaloni verdi. Mi tasto la faccia e mi accorgo non indosso gli occhiali ma ci vedo alla perfezione, sono sbarbato e i miei capelli sono stati rasati e accorciati in cima.
Ricomincio a prendere a pugni il vetro ma una voce, che sembra provenire da alcuni altoparlanti posti nella stanza, annucia che mancano dieci secondi al lancio.
Sempre più spaventato mi accovaccio a terra tra le lacrime aspettando che mi "lancino" da qualche parte.
Finito il conto però, la piattaforma su cui sono inizia ad alzarsi, ed io con essa, mentre il soffitto viene aperto lentamente.
Sospiro cercando di calmarmi e attendere la mia morte ma quando la piattaforma si ferma mi trovo davanti un'enorme cornucopia piena di cibo, armi, zaini e altre robe sparse a terra. 
Guardandomi attorno vedo la mia classe. Cristian, Benny, Ilaria, Valentina e ogni singolo alunno. Siamo tutti sulle piattaforme attorno alla cornucopia, vestiti allo stesso modo fatta eccezione per il maglione che cambia colore a seconda di chi lo indossa.
Sembriamo tutti puliti. Nè Cristian, nè Valentina e Lorenzo indossano gli occhiali da vista. Lei ha i capelli biondi, naturali e anche piuttosto lunghi. Simone li ha corti e castani e chiunque altro della classe si fosse tinto adesso è tornato al suo colore di capelli naturale. 
-Benvenuti!
Ci guardiamo tutti attorno per capire da dove provenga la voce ma risulta essere meccanica quindi anche stavolta deve provenire dagli altoparlanti.
-Benvenuti ad una nuova edizione degli Hunger Games!-
Cosa? Hunger Games?
-Nel caso non lo sappiate ci sono solo 3 regole.-
Era solo un cazzo di libro!
Mi volto alla mia destra e mi accorgo che Valentina è letteralmente sbiancata. Ancora di più. Alla mia sinistra invece Riccardo ride come suo solito. Come diavolo fa?
-Non scendere dalla piattaforma prima dello scadere del tempo.-
Sposto la vista oltre Riccardo e vedo Giuseppe L. e Benny. Mi guarda sconcertata e io scuoto la testa cercando di farmi coraggio.
-Nessuno sarà vostro amico.-
Torno a guardare di fronte a me e mi accorgo che oltre uno zaino c'è una piccola ascia. Un tomahawk per la precisione.
-C'è un solo vincitore.-
Riccardo e la sua risata inizia a darmi sui nervi.
-Per facilitarvi di dico che vi trovate nella città di Ascoli, ovvimente è ridotta in macerie, ma molte strade sono rimaste pulite. Tranquilli è solo una riproduzione. Nessuno è morto. Ancora.-
Adesso capisco anche dove siamo, al centro della Piazza del Popolo. Il duomo è ancora in piedi ma parecchi edifici attorno a noi sono crollati.
-30, 29, 28...-
Il conto alla rovescia è inziato e porto le mani sopra la mia testa. Ho paura ma a quanto pare non c'è nessun altra soluzione.
-20, 19...-
Inspiro ed espiro fissando l'arma e lo zaino davanti a me. Mi volto solo per guardare Benny che è occupata a fissare un pugnale davanti a lei. Sposta per un attimo lo sguardo verso Giuseppe e capisco immediatamente cosa vuole fare.
Gli altri nel frattempo sembrano aver deciso di andare verso la cornucopia. Chi con più, chi con meno coraggio.
-9, 8, 7...-
Inspiro per l'ultima volta guardando Cristian. Sta indicando me e lui. Forse vuole che ci alleiamo. Annuisco sussurrando -Va bene.-
-3-
Mi posiziono per correre.
-2, 1.-
Molti di noi urlano mentre si lanciano verso le armi o il cibo ma non io. Sono concentrato verso il tomahawk.
Mi manca il fiato quando afferro prima lo zaino e poi l'arma ma finisco a terra prima che possa riprenderlo. Riccardo mi ha buttato giù e cerca di prendermi a pugni per prendere il tomahawk. Provo di incassare più che posso e ricordo tutto quello che mi ha fatto passare in questi anni. 
Sento montare l'odio dentro di me mentre cerco di divicolarmi da lui. Finchè capisco che c'è un'unica soluzione.
Con l'arma ancora ben stretta nella mia mano lo colpisco nella parte più vicina a me. La sua testa.
Quando spalanca gli occhi vedo il terrore che si riflette automaticamente nei miei. Solo quando si accascia a terra realizzo di aver appena ucciso una persona.
Tremante riafferro il tomahawk e mi rialzo in piedi ma davanti a me c'è una scena agghiacciante. Il corpo di Giuseppe L. è riverso a terra in una pozza di sangue mentre Benny lo guarda con occhi carichi di odio. Ha un coltello sporco in mano e non ci metto tanto a fare due più due e scappare insieme Cristian a gambe levate. 
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Cabooom due morti. Preparatevi per gli altri.
Ps.
Contento Rapi? 

 
  
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