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Autore: ThreeTacosForSweetRevenge    15/02/2015    2 recensioni
Tutti dicono che esiste un’anima gemella per ognuno di noi, ma non è così. O almeno, non per me. Non una reale. L’unica anima gemella per me è un ragazzo che ormai mi perseguita ogni notte nei miei sogni. E’ perfetto: ha i capelli corvini, gli occhi verdi smeraldo e un naso leggermente all'insù che gli da l’aria di un elfo. Il suo corpo ha delle linee magnifiche, e per fortuna non è troppo alto per me che sono una specie di Hobbit con i tatuaggi.
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non riesco a vedere nulla e l’unica cosa che sento sono delle voci in lontananza. La testa mi fa così male che non riesco nemmeno a parlare, o a ragionare.
Ma aspetta … chi sono io?E dove mi trovo?E perché mi pulsa la testa?

“Oddio, la situazione è molto grave?Si riprenderà?” Questa voce femminile non mi è nuova, ma non ricordo chi è. Non ricordo nulla.
“Non lo so signora, adesso li portiamo entrambi in ospedale.” Entrambi?Chi c’è con me?Se solo riuscissi ad aprire gli occhi e a vedere qualcosa …
“E mio fratello?Dottore, Gerard in che condizioni è?” Gerard. Chi è Gerard?Questo nome mi colpisce al cuore, ma anche se mi sforzo non mi viene in mente. Ma la voce maschile che ha parlato credo di conoscerla …
“Nelle stesse di Frank, ma ancora non sappiamo bene. Hanno sbattuto entrambi la testa, poi gli faremo una radiografia.” Sono io Frank?Oh sì, ora ricordo. Il mio nome è Frank Iero e ho quattordici anni e mezzo. Ma non ricordo altro. Perché sto andando all’ospedale? Sento la sirena di un’ambulanza, poi svengo, o mi addormento, non so.

Mi risveglio in un letto di stanza completamente bianca, così bianca e pulita da far venire la nausea, con dottori che girano da una parte all’altra. Mi giro e alla mia sinistra c’è un ragazzo con la pelle così bianca da sembrare quasi trasparente, in contrasto con i capelli neri come l’inchiostro. Sembra stia dormendo, forse sotto effetto di qualche medicinale e ha un aspetto da angelo. O forse lo è.
“Non si preoccupi signor Iero, suo figlio si riprenderà presto. Ha solo subito un trauma celebrale, ma starà bene. L’unico inconveniente è che probabilmente dimenticherà tutta la sua vita prima di questo incidente, ma non rammenterà nemmeno di essere stato qui in ospedale.” Sono sempre più confuso. Cosa mi è successo?
“Meglio. Si scorderà di tutto ciò e finalmente si farà un’altra vita senza di lui.” Oddio lui chi?Perché non mi ricordo nulla!
“Credo stia riprendendo i sensi Dottore.” Sento dei passi venire verso di me e un’infermiera mi si avvicina con un ago paurosamente grande e appuntito.
Poi di nuovo il buio.



Mi sveglio fuori dalle coperte ricoperto di gocce di sudore e con la testa che mi gira. Il sogno è cambiato. Ma cosa significava?Stavo andando in un ospedale a causa di un trauma celebrale … e c’era anche Gerard!Ma come ho fatto a procurarmelo?Cavolo, perché non ricordo nulla!Nel sogno avevo quattordici anni … ed è proprio prima di quell’età che ho un vuoto. Comincio a temere che non sia solo un sogno. Ma … aspetta. La voce che aveva chiesto di Gerard apparteneva a Mikey. Vuol dire che se è tutto vero Mikey sa perché non ricordo nulla e perché continuo ad avere sogni con suo fratello!Devo andare a chiederglielo.
Guardo l’ora sulla sveglia e mi sorprendo a vedere che sono le quattro del mattino, ma io devo andare per forza da Mikey. Voglio spiegazioni. Sento una voce venire dall’altra camera. Oh, no devo aver svegliato Ray …
“Va tutto bene Frank?”
“Ehm … sì torna a dormire.”
“Mhm okay …”

Ringrazio la pigrizia di Ray, che adesso si rimetterà a dormire e probabilmente domani si sarà scordato tutto, pensando che fosse stato un sogno. Così adesso posso vestirmi in pace e andare dal mio ragazzo.
Quando arrivo a casa sua busso, pensando di aspettare davanti alla porta per molto tempo che lui senta il campanello e che si svegli, e invece al primo squillo mi apre. E’ già vestito in jeans e felpa ed ha uno sguardo angosciatissimo.
“Frank!Grazie al cielo,volevo chiamarti, ma ho pensato che stessi dormendo.”
“Che succede?!” Già immagino parenti morti, o incidenti stradali o … aspetta dov’è Gerard?
“Gerard è scomparso!Io mi sveglio spesso verso le quattro per andare in bagno, e quando sono passato davanti alla sua camera per andarci il suo letto era vuoto. Dobbiamo andare a cercarlo!” Oddio. Il mio cuore comincia a battere fortissimo. Qui qualcosa non quadra, io faccio un sogno stranissimo e lui scompare.
“Senti io lo vado a cercare da nostra nonna Elena che lui adora. Tu cercalo da un’altra parte.” Lui parte con la sua macchina, mentre io cammino sul marciapiede avanti e indietro pensando a dove potrebbe essersi cacciato quello stupido. Poi mi viene un’illuminazione:lui mi ha detto che adora gli Starbucks e spesso ci va!
Mi dirigo correndo verso lo Starbucks vicino a casa loro incurante della neve che cade e si poggia sui miei capelli scuri.

Arrivo davanti al negozio col fiatone e in effetti appoggiato sul muro del bar chiuso c’è Gerard con una sigaretta in mano e la neve sulla testa che fissa il vuoto.
“Gerard!Ci stavamo preoccupando!Per quale motivo sei uscito con questo freddo a quest’ora?!” Lui respira, butta fuori una nuvola di fumo e poi mi guarda.
“Ho fatto un sogno molto … realistico.” Lo guardo a bocca aperta. Ormai non possono essere solo coincidenze.
“Ne ho fatto uno anche io. Racconta.”
“Beh …” Comincia, sempre guardando un punto non decifrabile nel vuoto.
“All’inizio c’era il buio. Solo quello. Poi mi sono ritrovato in un ospedale, ma non ricordavo nulla e mi faceva un gran male la testa … e dei dottori parlavano di un trauma celebrale. E poi …” Si gira a guardarmi. “C’eri anche tu.” Ha fatto il mio stesso sogno. Identico. Questo significa che forse … anche lui ha dimenticato una parte della sua vita come me e magari mi può aiutare a riavere i miei ricordi perduti.
“Gerard, io ho fatto lo stesso identico sogno” Lui mi guarda stupefatto, e butta a terra la sigaretta spenta.
“Davvero?!” “Sì. Io … voglio dirti una cosa che non ho mai detto a nessun mio amico prima d’ora perché … è una cosa un po’ strana.” Lui mi fissa, visibilmente interessato.
“Spara.”
“Io non ricordo nulla, proprio nulla, della mia vita prima della fine del primo anno di liceo, quando avevo quattordici anni, quasi quindici. E credo che questo potrebbe centrare col sogno, ma non so in che modo.” Sembra che gli abbiano dato un pugno nello stomaco. Ha una faccia indescrivibile.
“C-cosa?!Io … nemmeno io ricordo nulla prima della fine dell’ultimo anno di liceo, a diciannove anni.” Io non so più che dire, mi sento la bocca completamente secca e fuori uso. Deglutisco e cerco di riprendermi.
“E ora che facciamo?” Dico io, sperando che lui abbia delle idee. Lui mi guarda e fa no strano sorriso, un sorriso che mi sembra di conoscere, ma allo stesso tempo che mi è nuovo.
“Scopriamo la verità.” Si avvicina pericolosamente a me e mi sorride di nuovo. I nostri volti sono così vicini che sento il suo respiro che odora di fumo sul mio e mi sento svenire. Io non posso resistere a questo ragazzo. Sono impotente di fronte a lui. Le nostre labbra si avvicinano sempre di più, e infine, con un gesto deciso, poggia le sue sulle mie. All’inizio il bacio è lento e innocente, ma poi diventa sempre più profondo e pieno di passione, e io mi dimentico di tutto. Mi dimentico che sono le quattro del mattino e siamo sotto la neve accanto a un bar chiuso, mi dimentico persino che sono già impegnato. Mi dimentico che devo scegliere solo uno dei dei fratelli Way.
Alla fine lui si stacca da me e mi accarezza i capelli.
“Ma Adam?” Non riesco a frenare la mia stupidissima lingua. So che questo è un argomento delicato.
“Ma Mikey?” dice lui, facendo un sorriso da vero scemo che se fosse sul viso di un’altra persona mi avrebbe dato fastidio.
“Quindi …” Mi sento così confuso. Sarà che mi sono alzato da poco e che ho appena baciato Gerard, ma in questo momento potrei mollare Mikey senza difficoltà. Ma … aspetta cosa sto dicendo?Io amo Mikey!O forse no?
“Beh intanto chiedi a mio fratello la verità. Forse lui la sa, chissà. Sai prima che tu entrassi dalla mia vita, io non avevo mai dato troppo peso al fatto del mio vuoto di memoria. Pensavo di aver sbattuto la testa da qualche parte o cose del genere, visto che da ragazzino ne combinavo di tutti i colori. Ma poi sei arrivato tu e mi hai fatto inciampare nella metro e … tutto è cambiato.”
Annuisco cercando di non svenire, e gli tolgo un piccolo fiocco di neve che si è posato sul suo naso stupendo.

Domani chiedo spiegazioni a Mikey, e spero mi dia almeno un buon motivo per cui nessuno mi ha mai detto la verità.
   
 
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