Film > Thor
Segui la storia  |       
Autore: Angel27    15/02/2015    2 recensioni
Dal testo: Mi stringo a lui, anche se il freddo che emana il suo corpo mi fa rabbrividire, sento il suo sguardo grave su di me.
"Mi dispiace" dice scostandosi leggermente, prontamente lo stringo dolcemente a me.
"Preferisco un freddo abbraccio ad una gelida solitudine" sussurro.
Se fosse sogno o realtà non saprei dirlo, poiché la mente sa che erano le illusioni ad ammaliarmi, ma il cuore provava sentimenti reali che la ragione non può spiegare. Si, "il cuore ha ragioni che la ragione non può spiegare." (...)
Allora conta...conta i minuti che ci separano e tira...tira quel filo rosso che mi lega a te, lo sai che c'è, perché ci ostiniamo a non vederlo? Potremo mai arrenderci all'amore?(...)
"Se da cuore o uomo fui tradita non so dirlo. Ascolta cielo la supplica, di questa serva inutile a cui la vita ha dato tanto, ma nulla lei ha dato alla vita, fanne ciò che desideri: straziala, uccidila e poi va da lui gridagli il mio dolore, la mia sofferenza e morte. Ora che mi hai rinnegata...dolce traditore, sangue sarà chiesto e sangue sarà versato."
Perché si sa che quel dio che tutti amiamo mai imparerà ad amare...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Si dice che la notte porta consiglio, mi sono sempre chiesta cosa vuol dire, sarà perché è uno dei pochi momenti della giornata in cui restiamo soli con noi stessi. Riflettiamo su domande alla quale non sappiamo rispondere durante il giorno e, il più delle volte, riusciamo a trovarvi una soluzione.
Così fece Loki decise di meditare sul da farsi tutta la notte nella speranza di avere qualche idea per sbrogliare quella faccenda.
Le parole di Frigga l'avevano molto turbato, Syn doveva sapere, scoprire il perché era così importante per Odino e Thanos.
Lentamente, cullato dai suoi stessi pensieri, cadde in un sonno profondo e giunse in un quieto limbo.
"Sei triste figlio mio? Percepisco il tuo animo inquieto." quelle voce melodiosa fece perdere un battito al suo cuore.
"Madre!" esclamò 
"Cosa ti affligge?" la voce della donna si fece ancora più dolce, prese delicatamente le mani del figlio stringendole nelle sue.
"Perché quelle parole? Qual è il loro significato?"si affrettò a chiedere il dio.
"Il sole splende alto nel cielo, ma non gli si chiede perché lo fa, così non puoi chiedere ad una madre perché protegge i figli, lo fa e basta.- la donna prese un profondo respiro, come per farsi coraggio- Syn è mia figlia Loki deve sapere, il mio dovere primario è proteggervi, dunque voglio che tu le parli e che la riporti ad Asgard. Ora Midgard non è un posto sicuro per lei." spiegò seria.
"Volete che ritorni da quel folle? Avete dimenticato cosa le ha fatto?"chiese quasi urlando.
"Perché ti ostini a vedere ciò che vuoi e non ciò che è?- fece malinconica- Il dio degli inganni la verità scoprirà e la dea della giustizia il mondo salverà...due entità un solo fine, a voi il destino dei nove mondi."
"Madre!" la donna lentamente stava svanendo divenendo simile all'aria.
"Il nemico è più vicino di quanto credi Loki, salvala o sarà troppo tardi..." concluse, poi il buio lo avvolse.

Si svegliò di soprassalto, non pensò. Uscii dalla camera in fretta diretto a quella di Isabelle, ma quando l'aprì non vi trovò anima. Il letto non era intatto, segno che la ragazza non era rincasata.
Guardò la sveglia erano le quattro del mattino, l'agitazione prese il sopravvento si vestì e velocemente scese al piano inferiore, doveva parlare e doveva farlo ora!
"Dove corri?" una voce alle sue spalle lo fece voltare di scatto.
"Belle! Ma sei pazza ti pare questa l'ora di tornare?!" la sua voce era mista all'ansia e alla paura.
Isabelle, poggiata allo stipite della porta che portava alla cucina, scoppiò a ridere.
"Tu sei preoccupato per me, Thor è preoccupato per me, Odino mi vuole e anche Thanos, sono già così famosa e non ho ancora un secolo di vita?" dal suo tono di voce il dio comprese che era ubriaca.
"Hai bevuto?" chiese serio, Isabelle avanzò barcollando.
"Solo un po', dovevo pur festeggiare dopo la splendida performance!" spiegò lei poggiandosi alla parete.
"Perché fai così? Non vedi come ti sta riducendo stare qui?" continuò lui.
"Di certo è meglio dell'essere la schiava di Odino!" rispose la ragazza cupa.
Gli diede le spalle e cercò di salire le scale, ma con scarsi risultati perse subito l'equilibrio.
"Non ti reggi nemmeno sulle gambe, Belle, hai bisogno di riposare e schiarirti le idee." detto ciò la prese in braccio e la portò in camera.

La poggiò delicatamente sul letto, prese la coperta in pile ai piedi del letto e la coprii.
"Non andare!" disse prendendogli la mano, la sua voce era una supplica dolce.
Loki indugiò e la ragazza approfittò di quel momento di debolezza, si issò col busto e premette le sue labbra contro quelle del dio.
"Belle..." provò a ribattere lui con voce rotta, mentre la ragazza gli baciava il collo lentamente.
Non riuscì a trattenere un sospiro, che sembrò dare il permesso alla ragazza di sfilargli la felpa.
Il barlume di lucidità che era rimasto vivo in Loki suonò il campanello di allarme, la prese per le spalle e l'allontanò da sé quanto bastava per guardarle gli occhi.
"Syn." la sua voce era un sussurro.
"Mi hai riconosciuta dunque...non avevo dubbi sei troppo sveglio per essere ingannato." stava per baciarlo nuovamente, ma Loki la fermò fissandola negli occhi intensamente.
"Da quanto non riesci a controllarla?" la sua voce risuonò come un eco lontano, ma bastò per far rinsavire la ragazza.
"Da prima che arrivaste su Midgard...-rivelò Isabelle affranta- sono sempre io...e me ne vergogno!" le sue parole erano cariche di disprezzo verso se stessa. 
"Non dovresti." rispose prontamente prendendole il viso e costringendola a guardarlo negli occhi.
"Ho ucciso senza alcuna pietà interi villaggi, lasciato mia madre a morire ed abbandonato te per paura! Io devo vergognarmi di ciò che sono!" la sua voce ora era più alta di qualche ottava ed i suoi occhi colmi di lacrime.
Loki la strinse a sé maledicendosi per tanta stupidità, doveva dirle la verità, aiutarla a controllare quella forza che cieca cresceva in lei.
"Isabelle io..." provò a spiegare.
"Ma che succede qui?" la voce di Hayden interruppe il dio, che strinse i pugni con stizza.
La ragazza fissò con sgomento il dio seminudo, ma non appena riaprì la bocca, Isabelle parlò.
"Nulla. Torna pure a dormire." rispose sbrigativa la ragazza.
Hayden dopo aver scambiato un'occhiata con Loki, che diceva chiaramente 'falle qualcosa e ti cancello dai nove mondi!', tornò nella sua stanza.
"Belle..."cercò di continuare.
"Loki è stata una giornata piena di emozioni e converrai con me che è meglio riposare, qualsiasi cosa sia rimandiamola a domani. Ok?" le parole di Isabelle l'avevano messo con le spalle al muro, accettò e si congedò.

Un fastidioso ronzio mi con strinse ad aprire gli occhi, ed un mal di testa atroce mi attraversò le tempie.
Afferrai il cellulare e caddi nuovamente sul cuscino con la testa che pulsava per il dolore.
"Pronto?" la mia voce risuonò come un mugugno incomprensibile.
"Buongiorno mia splendida Psiche! Ti voglio qui tra due ore massimo, chiaro?" era chiaramente la voce di James.
"Guarda non potremmo rimandare ho la testa che..." ma non mi lasciò concludere la frase.
"Niente ma! Ti voglio qui tra due ore, sempre se vuoi ancora la parte di Psiche." la sua voce non ammetteva repliche.
"E va bene, ci vediamo tra due ore..." conclusi chiudendo la chiamata.
Con uno sforzo immane mi alzai dal letto trascinandomi nel bagno, ero costretta ad una lentezza a dir poco snervante, presi qualche compressa per il mal di testa e scesi le scale a mo' di Pantera Rosa, mi risparmiai la colonna sonora. 
Guardai bene attorno, fortunatamente nessuno girovagava per la casa, uscii cercando di non fare rumore ed in pochi attimi sfrecciavo già per le strade di Londra.

"Belle ascoltami so che potrà sembrarti strano, ma...no così non va bene- Loki camminava su e giù per la stanza teso come una corda di violino da ore, si schiarì la voce per l'ennesima volta- Isabelle dobbiamo parlare. Ricordi quando Madre ci ha parlato? Oh meglio ti ha parlato, ecco vedi c'è qualcosa di più riguardo le tue origini, cose che ti sono state nascoste per valide ragioni, ma è arrivato il momento di metterti al corrente della verità. Si!-esultò- Proprio così!" uscì dalla stanza mormorando le parole appena dette, come se avesse paura di dimenticarle e arrivato davanti la camera di Isabelle bussò cortese.
"Belle?" chiamò poi nn ricevendo risposta.
Nulla.
"Belle?!" ora la sua voce era più alta.
Non ricevendo alcuna risposta decise di entrare, Isabelle non c'era esattamente come la sera prima.
Corse al piano di sotto con il cuore che batteva furioso nel petto, fece irruzione nella cucina dove Hayden e Delia stavano consumando la colazione come d'abitudine.
"Avete visto Belle?" chiese con evidente preoccupazione.
"Sarà uscita a fare una passeggiata, perché ti preoccupi tanto?" chiese Delia con sospetto.
Loki ripensò alla frase detta da Frigga "Il nemico è più vicino di quanto credi Loki, salvala o sarà troppo tardi!" un lampo di luce lo colpì.
"Quel bastardo!-sibilò a denti stretti- Chiama Thor!" urlò a Hayden.
"Perché dovrei..." tentò di ribattere la ragazza.
"Dì di raggiungermi al Theatre of Roses!" esclamò Loki cercando le chiavi della macchina.
"Ma che succede?" continuò imperterrita.
"FALLO E BASTA!!!" tuonò il dio zittendola.
Ignorando le voci delle due dee, afferrò le chiavi dell'auto diretto al garage, si maledisse mentalmente nel ricordare che i poteri di teletrasporto non facevano parte delle sue abilità, la macchina uscì in corsa dal garage e Loki pregò gli dei che non fosse troppo tardi.

"Spero avrai una buona ragione per avermi chiamata a quest'ora." dissi sbadigliando.
James se ne stava sul palco di spalle, come preso a fissare qualcosa.
"Oh credimi Syn è davvero un ottima ragione!" quelle parole mi stupirono a tal punto da farmi bloccare sul posto come una statua di sale.
"Come hai..." biascicai.
"Hai sentito bene Syn." si girò verso di me quanto bastava per farmi scorgere il suo reale aspetto.
I due occhi color caramello erano spariti, al loro posto c'erano un occhio scarlatto e un altro grigio chiaro.
"Chi sei?" chiesi indietreggiando.
"Il mio nome è Garmr. Thanos, il mio padrone, mi ha chiesto di informarlo di ogni tuo spostamento, di controllarti e così ho fatto. Ora il mio signore vuole che ti porti da lui e così farò!" si girò verso di me è finalmente potei riconoscerlo.
Il suo corpo era per metà di lupo e per metà "umano", lunghi canini risaltavano dalla bocca schiusa, quelle che prima erano mani ora apparivano come zampe dai lunghi e neri artigli, era quello che gli umani chiamano lupo mannaro. I nove mondi lo conoscevano come il leccapiedi di Hela, una sorta di cane da guardia del regno dei morti, digrignai i denti non potevo combatterlo solo fuggire.

"Il nemico è più vicino di quanto credi Loki, salvala o sarà troppo tardi!"
Quelle parole riecheggiavano ancora nella mente del dio.
"Dannazione!-ringhiò- Perché non l'ho capito subito!" sfrecciava tra le macchine sperando che non fosse troppo tardi.
La sua corsa però attirò una auto volante della polizia che prese a seguirlo con le sirene accese, un vero e proprio inseguimento.
"Maledizione!" imprecò a voce alta.
Non aveva tempo per fermarsi decise di aumentare la velocità per seminarli, in poco tempo la sua corsa divenne simile a quella dei film di Fast and Furious.
Riuscì a seminare la polizia prendendo una via contromano e finalmente arrivò al teatro.

"Thanos non mi avrà mai, perché non si mette l'anima in pace!" ringhiai.
"Oh ma lui ti ha già piccola principessa, sei sempre stata sotto il suo vigile sguardo ed ogni persona conosciuta qui era ai suoi comandi." spiegò Garmr prima di scoppiare in una gelida risata.
Mentre avanzava focalizzai la mia attenzione sul carrello delle pulizie a pochi centimetri da me, afferrai la mazza della scopa e tolsi la parte finalizzata alla pulizia.
A modo suo ora quella mazza era un'arma, ero umana certo, ma non avevo perso la forza d'animo tipica degli asgardiani.
Feci abilmente roteare il bastone ed il demone rise divertito, lo colpì alla testa con aria di sfida ed il ghigno divertito svanì dal suo viso, si scagliò contro di me, ma lo evitai abilmente.
'Grosso e muscoloso, ma lento e stupido.' pensai ghignando.
"Non ti ucciderò piccola impertinente, ma solo per non scatenare l'ira del padrone." ringhiò.
Materializzò un'asta di acciaio ed iniziò a scagliare colpi non letali, ma finalizzati semplicemente a stordirmi, li schivai al meglio cercando di risparmiare le energie.
Un grido alle mie spalle mi fece distrarre ed uno dei colpi di Garmr andò a segno colpendomi in pieno petto, rovinai a terra a qualche metro dal lupo.
Un altro grido, mi voltai e vidi una donna che tremava impaurita, Garmr la guardò sorridendo malefico, compresi le sue intenzioni e mi alzai di scatto gettandomi su di lui, mi bloccò per il collo stringendolo saldamente.
"Insomma Syn-cominciò guardandomi di sbieco- questo comportamento non è degno di una principessa." mi schernì.
Rafforzò la presa, persi il fiato mentre la vista si faceva sfocata.
'E dunque tutta qui la tua forza?' una voce familiare riecheggiò nella mia testa.
'Syn non credo sia il momento di discutere!' ribattei al mio alter ego
'Con questa resa stai affermando che sono la più forte! Principessa, ricorda ciò che sei...una guerriera.' rispose semplicemente prima di svanire.
Con tutte le mie forze sferrai un calcio dritto allo stomaco di Garmr, che si piegò in due dal dolore.
"Va via!" gridai alla donna che al mio comando scomparì dalla sala.
Sfilai al demone la spada che teneva legata alla vita, e mi allontanai da lui velocemente. 
"Finalmente ragioniamo!" dissi roteando l'arma era una sciabola dalla lama nera ed incisioni runiche tipiche dei nani di Niðavellir, l'impugnatura era assai scomoda per via delle borchie che ne ricoprivano un lato.
"Sei agile lo ammetto,- disse rialzandosi-ma non basterà." concluse tornando all'attacco.

Loki fece irruzione nella sala del teatro, vide Isabelle impegnata in uno scontro con un mezzo lupo, che lui conosceva fin troppo bene.
"Garmr dovevo immaginarlo." la voce di Loki bloccò i due duellanti.
"Figlio di Laufey ci rivediamo." sul volto del demone comparve un sorriso compiaciuto.
"Non ho certo dimenticato il nostro conto in sospeso." rispose il dio.
"Bene..." sibilò il lupo.

Quando incrociai lo sguardo di Loki sentii il cuore fermarsi, era lì per me di nuovo... pronto a dare la sua vita per la mia.
Garmr si allontanò da me, tra lui e Loki iniziò una fitta lotta uno scontro senza esclusione di colpi.
Loki si muoveva con agilità schivando i fendenti dell'avversario, sembrava danzare più che combattere. Lo guardavo ammaliata era da tanto che non lo vedevo combattere così, con un'abile colpo alle ginocchia riuscì ad atterrare il lupo.
"Sei più abile, te lo concedo-disse- alla prossima figlio di Laufey..." concluse, ma prima di sparire nel nulla lanciò una piccola sfera di metallo al soffitto.
"Belle via!" Loki ebbe appena il tempo di avvisarmi che il tetto esplose.
Mi fiondai su di lui nel vano e patetico tentativo di proteggerlo, lo sentii gridare il mio nome poi il buio.

"Syn!" mi voltai
"Ur...dimmi" risposi senza interrompere la mia lettura.
"Come non ricordi, oggi ad Asgard si terrà l'annuale lotta degli eredi! Chissà quali ardue prove dovranno affrontare!" la voce di Ur era carica di entusiasmo.
Alzai lo sguardo dal libro, i suoi occhi castani con venature scarlatte si erano illuminati come due rubini.
"Certo me ne ricordo." dissi con tono neutrale e sguardo glaciale.
Molti al palazzo mi consideravano una statua di ghiaccio priva di emozioni, ma conoscevano bene il motivo del mio essere.
"Dunque mi permettete di accompagnarvi?" fece galante.
"A dir la verità sono stata già invitata." risposi fredda.
"E da chi, se posso..." chiese sorpreso e deluso.
"Dal mio maestro." risposi chiudendo il libro con un sorriso soddisfatto.
Lasciai Ur a rimuginare diretta alle mie stanze, lì le ancelle mi aiutarono a prepararmi, giunta l'ora di andare puntuale come un orologio sentii bussare alla porta.
"Avanti." invitai.
"Principessa è ora di andare." la voce di Haimdall mi scaldò il cuore.
Mi voltai verso di lui sorridendo.
"Maestro è un onore avervi come accompagnatore." dissi inchinandomi
"L'onore è mio my lady." rispose anche lui con un inchino.
L'arena era gremita di abitanti di ogni pianeta ed un gran baccano regnava tra gli spalti.
Presi posto accanto il trono di madre e Haimdall al mio fianco, pochi scalini sotto di noi vi erano tutti i nobili dei nove regni che attendevano con ansia l'inizio dei giochi.
Odino si alzò in piedi reggendo con forza Gungnir la battè a terra e tutti tacquero.
"Oggi Asgard ha il grande onore di ospitare i nove regni per gli antichi Giochi degli Eredi. Ogni regno presenterà due legittimi eredi al trono che si sfideranno in tre prove per aggiudicarsi il titolo di re o regina, come re di Asgard e protettore dei nove regni presento i miei due figli Thor e Loki Odinson. Che i giochi abbiano inizio e possa la fortuna essere sempre a vostro favore." concluse il re tornando a sedersi sul suo trono.
I duellanti si presentarono nell'arena e, a due a due, affrontarono la prima sfida che consisteva in una gara di agilità e prontezza di riflessi.
Quando arrivò il turno di Loki e Thor cominciai a stringere nervosamente un lembo del vestito. Desideravo che entrambi uscissero incolumi da quella prova, ma non preferivo nessuno dei due essendo legata ad entrambi seppur per diversi motivi.
Loki riuscì ad avere la meglio nella prima prova, dove entrambi ne uscirono indenni.
La seconda era una prova di resistenza al fuoco, per realizzarla usufruirono di diversi attrezzi che avevo visto usare ai giganti di fuoco di Múspellsheimr per allenarsi, sembrava più un circo che una prova per i giochi.
Thor la superò senza problemi, mentre Loki dopo aver saltato gli ostacoli infuocati rovinò a terra ansante. Scattai in piedi allarmata attirando l'attenzione di Odino e dei reali presenti, non diedi peso ai loro sguardi e focalizzai la mia attenzione sul dio.
'Loki!' lo chiamai 'Loki! Alzati!' continuai.
Si mosse e lentamente si rimise in piedi, non mi rispose semplicemente mi guardò dal centro dell'arena e non appena si congedò, dopo essersi inchinato, lo raggiunsi.
"Loki!" chiamai, Thor gli stava parlando.
"Sto bene!" sibilò liberandosi dalla presa di Thor.
"Che è successo?" chiesi preoccupata.
"Nulla!" rispose secco lui, fece per andarsene ma lo bloccai per il braccio.
"Non è stato nulla!-lo ripresi- Hai una resistenza notevole il tuo incidente non è da sottovalutare!" continuai
"Ti ho detto che non è nulla!- ruggì- Lasciatemi." concluse dandoci le spalle.
Feci per ribattere, ma Thor pose una mano sulla mia spalla scuotendo il capo, decisi di ascoltare il suo muto consiglio.
L'ultima sfida fu un duello tra gli eredi, in quel corpo a corpo Thor ebbe la meglio, Loki si sentì umiliato e svalutato. Potevo sentire ogni suo pensiero, ma non la rabbia che cieca cresceva in lui, da quel giorno la vendetta iniziò a logorare il suo animo. 

Menzogne, inganni e bugie sono i fili argentati di una trappola mortale, la giovane dea ignara del suo destino vi si è avvolta spogliandosi di ogni protezione...ora è tardi per fuggire. Il destino sta già giocando con voi ignare marionette...

Angolo dell'autrice
E rieccomi! :D
Vi prego abbiate pietà, so che questo capitolo non soddisfa le aspettative ed è molto, troppo confusionario...chiedo perdono!
Ho introdotto un nuovo personaggio, Garmr, preso dalla mitologia (come sempreXD) spero che sia stato di vostro gradimento.
Poi volevo fare una piccolissima precisazione, ai giochi degli eredi possono partecipare solo i primogeniti e secondogeniti (scusate ho difficoltà a spiegarlo non trovo le parole)XD ecco perché Syn è costretta a stare in disparte.
Mi scuso per eventuali errori di grammatica e ringrazio tutti coloro che hanno inserito la mia storia tra le preferite, seguite ecc. <3
Ovviamente ringrazio come sempre le ragazze che esprimono sempre il loro parere lasciando una fantastica recensione che mi dà la carica per continuare a scrivere, ve amo!!! :* <3
Un abbraccio!
Angel27;)
Ps. Non so se io sarei riuscita a mandare via un Loki a torace scoperto, beato autocontrollo di Belle!^.^"
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: Angel27