Felicity era sommersa da una miriade di sensazioni.
Oliver la stava baciando in un modo così dolce e tenero che voleva memorizzarne ogni singolo istante.
C’era stata solo un’altra volta nella sua vita in cui aveva provato questo miscuglio di emozioni semplicemente con un bacio.
Era stato molto tempo fa, ma il ricordo di quell’uomo misterioso era rimasto con lei fino al giorno in cui Oliver Queen era entrato nel suo ufficio.
Nel momento esatto in cui aveva pronunciato il suo nome e le aveva sorriso, Oliver era diventato l’unico uomo a riempire i suoi pensieri.
Al ricordo del loro primo incontro un lieve sorriso le increspò le labbra.
Il ragazzo interruppe il bacio per dirle:-“ finalmente sorridi.. adoro il tuo sorriso..”-
Felicity inclinò leggermente la testa di lato e lo fissò con quel suo sguardo magnetico, sorrise di nuovo e disse:-“ dovrai fare in modo di farmi sorridere spesso allora..”-
Lui annui con un cenno del capo e le accarezzò la guancia.
La ragazza chiuse leggermente le palpebre per assaporare il suo tocco gentile, poi prese la sua mano e se la portò alle labbra depositando un piccolo bacio sulle sue nocche prima di incrociare le dita con le sue.
-“Oliver”- disse, con voce bassa e sensuale –“ resta con me stanotte”-
Lui deglutì leggermente. Era nervoso.
Felicity scostò la coperta e si mise in ginocchio davanti a lui appoggiandogli le mani sulle spalle.
Il tessuto rigido e freddo dei suoi jeans premeva sulle sue gambe nude provocandole dei piacevoli brividi sulla schiena.
Si avvicinò lentamente al suo orecchio e gli sussurrò:-“ rilassati..”- poi gli morse il lobo e iniziò a baciargli il collo.
Gli tolse la giacca di pelle e lentamente gli sfilò anche il maglione.
I suoi muscoli erano tesi.
Gli accarezzò il torace continuando a torturarlo con quei delicati baci.
Quando lei socchiuse le labbra per lasciare che la sua lingua tracciasse una scia di fuoco lungo la sua gola Oliver sollevò il suo mento per guardarla negli occhi,
-“ Felicity, non c’è stato un minuto negli ultimi mesi in cui io non abbia pensato a come sarebbe stato fare l’amore con te..”-
-“bene.. perché è esattamente quello a cui io penso dalla prima volta che ti ho visto Signor Queen..”-
L’afferrò saldamente per la vita facendola sedere a cavalcioni su di lui, la tenne stretta con una mano sulla schiena e una fra i suoi capelli.
-“ ti amo”- le disse con voce roca. Poi catturò le sue labbra.
Questa volta il bacio era molto diverso.
Esplorativo, esigente, appassionato.
Felicity tremò fra le sue braccia.
Lui interruppe il bacio per spostare la sua attenzione altrove.
Trovò il gancio del reggiseno e in una frazione di secondo si liberò di quella minuscola barriera di stoffa.
Le accarezzò il seno , con una mano iniziò a pizzicare un capezzolo che divenne sempre più turgido sotto il suo tocco, mentre con la lingua accarezzava languidamente l’altro.
Lei ansimò in preda ad un eccitazione crescente e gli piantò le unghie nella schiena sussurrando il suo nome.
La fece sdraiare sul letto e continuando a baciarla le sfilò gli slip.
Velocemente si liberò dell’ingombro dei suoi indumenti e si sistemò accanto a lei.
Felicity prese la sua mano portandola al seno, voleva che continuasse quel meraviglioso tormento.
Lui fu ben felice di accontentarla.
Ripresero a baciarsi e accarezzarsi a vicenda in un crescente impeto di passione.
Poi Oliver spostò una mano sotto il suo sedere per tenerla leggermente sollevata e portò le labbra nel suo interno coscia.
Quando senti il tocco della sua lingua, la ragazza inarcò la schiena e gli prese la testa fra le mani.
Era tutto così incredibilmente erotico, la mente offuscata dalla passione, i pensieri inebriati dalle sensazioni meravigliose che le provocavano le carezze di lui.
Non poteva più resistere, lo voleva con una tale intensità che non potè fare a meno di supplicarlo:
-“ Oliver.. ti prego..”-
Lui reagì d’istinto al quel richiamo, reclamò il possesso della sua bocca con un bacio lento e sensuale, lasciando che i loro corpi si unissero per la prima volta nella danza dell’amore.
Molte ore dopo si addormentarono esausti e soddisfatti uno fra le braccia dell’altro.
Il mattino seguente, Felicity si svegliò per prima.
Oliver le cingeva la vita con un braccio.
Dopotutto non era stato solo un sogno..
Si alzò lentamente per evitare di svegliarlo e si diresse verso il bagno, fece una doccia veloce e andò a preparare un’abbondante colazione. Ne avevano bisogno entrambi.
Sorrise al ricordo della notte passata insieme continuando a ripetere fra se :- wow-, la realtà aveva superato di molto le sue fantasie.
L' aroma del caffè accompagnò il risveglio di Oliver.
Affondò il viso sul cuscino per inspirare il profumo di Felicity. Si alzò, indossò la t-shirt e scese in cucina.
Appena arrivò in cucina, si appoggiò allo stipite della porta con una spalla, le braccia incrociate sul petto mentre le osservava in silenzio. Lei si girò.
La luce che filtrava dalla finestra del soggiorno lo illuminava conferendogli un aura molto sexy, sembrava un dio greco, bello e possente.. ed era tutto suo.. lo squadrò da capo a piedi soffermandosi sulla sua bocca, la sua mente cominciò a vagare, avrebbe voluto quelle labbra morbide su di se..ovunque..sul suo corpo..deglutì.
Eccolo lì.. lo stesso sguardo intenso con cui lo aveva stregato 5 anni prima.
Oliver sorrise.
La raggiunse, le tolse un residuo di crema pasticcera dall’angolo della bocca e la baciò.
-“Salve  incantevole fata..”-
Lei lo guardò incredula e confusa poi capì .. sorrise alla fatalità del destino
-“ Salve Adone.. ho preparato i pan cake..”-